Recensione Aqua Panic

Su Playstation Store approda un puzzle game...oceanico

Recensione Aqua Panic
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Disponibile per
  • PS3
  • Che il Playstation Store, gli XBLA e i WiiWare stiano rilanciando la programmazione homebrew l'abbiamo già detto e ripetuto. Il futuro del gaming passa irrimediabilmente da queste poche centinaia di mega, giochi costruiti intorno a una singola idea, un'intuizione dal design geniale, che recupera le grandi lezioni ludiche dei primi puzzle game (qualcuno ha detto Tetris?) o ripropone, aggiornandoli al ventunesimo secolo, paradigmi che credevano totalmente perduti, come le avventure grafiche.

    In uscita anche su DS, Wii e PSP, Aqua Panic parte da un presupposto semplice, che più semplice non si può. Un ciclone ha risucchiato oltre mille poveri pesciolini dalle placide acque di un oceano fittizio e li ha sparsi in varie "bolle" fra montagne, predatori temibilissimi, piante e quant'altro. Il nostro compito sarà quello di guidare più pesci possibile alla salvezza, riconducendoli al loro amato mare. Un po' lemmings, un po' Worms, in Aqua Panic non controlleremo direttamente i vari animaletti acquatici, ma dovremo scavare una via il più possibile sicura usando i vari strumenti che il gioco ci mette a disposizione: da una bomba che sventra le montagne, a un "seme magico" che fa crescere dal nulla alcune piante che bloccano il flusso dell'acqua, fino a un Arpione che può uccidere i predatori che incontreremo nel nostro cammino. Rispetto al classico Lemmings, in Aqua Panic i movimenti delle creature che dovremo salvare non sono definiti da un pattern standard (gli omini verdi, se ricordate, si muovevano solo avanti e indietro, finché non morivano o incontravano un ostacolo) ma rispondono alle leggi fisiche dei liquidi. Detto in poche parole, dato che ogni livello si sviluppa verticalmente (dall'alto verso il basso), dovremo fare in modo che l'acqua che permette ai pesci di sopravvivere non vada persa o, peggio, si incanali verso trappole che causerebbero la morte certa dei nostri amichetti con le branchie. In alcuni casi dovremo addirittura gestire l'apertura e la chiusura di alcune "dighe" per fare in modo che il flusso non debordi, condannando i poveri pesciolini a una morte certa fra le fauci di alcuni mostri simili a murene gigantesche.
    I controlli sono piuttosto intuitivi: con l'analogico sinistro muoviamo il puntatore a schermo, mentre con quello destro possiamo spostare la telecamera per vedere, via via, varie porzioni di livello. I due analogici dorsali, invece, sono usati per scegliere i nostri strumenti di lavoro. La configurazione dei pulsanti si padroneggia in cinque minuti anche se, almeno in questo caso, è innegabile che il puntatore del WiiMote o, meglio ancora, il Touch Screen siano strumenti di input decisamente migliori e precisi.
    Graficamente siamo, come d'abitudine per questo genere di giochi, a livelli eccelsi: tutto in due dimensioni, con un leggero effetto di cel shading solo su alcuni modelli poligonali, Aqua Panic gira in un 1080p coloratissimo che ti porta idealmente in spiaggia, fra ombrelloni, sole cocente e atmosfere tropicali. Il vero problema del gioco, tuttavia risiede proprio dove dovrebbe essere più forte, ovvero nel gameplay: nonostante gli oltre ottanta livelli complessivi, infatti, il design globale è fin troppo semplice, con una curva di apprendimento livellata davvero in basso. Ogni schema si supera agevolmente in due o tre tentativi con il massimo dei punti, senza contare che la totale assenza di qualsiasivoglia penalizzazione per aver ricominciato il livello (basta premere select per riavviare) toglie al gioco buona parte della necessaria competizione, accompagnandoci quasi per mano alla conclusione di tutti i puzzle.

    Aqua Panic Aqua PanicVersione Analizzata PlayStation 3In definitiva Aqua Panic non è un brutto puzzle game, nonostante una certa monotonia negli ambienti e una curva di difficoltà fin troppo virata verso il basso. Per gli appassionati del genere è certamente un acquisto da prendere in considerazione, anche se, va detto, i vari store online di Sony, Microsoft e Nintendo offrono prodotti decisamente migliori. Ci sentiamo di consigliare il gioco solo ai più giovani o a chi non è troppo avvezzo ai rompicapo, in modo tale da trovare un livello di sfida non troppo frustrante ma anche meno profondo.

    6.5

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