Recensione Asphalt 3D

Gameloft sceglie un racing game per inaugurare la sua linea di software 3DS

Recensione Asphalt 3D
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  • 3DS
  • Gameloft, grazie all'appoggio di Ubisoft, ha inaugurato il lancio del Nintendo 3DS con Asphalt 3D, ennesimo capitolo della sua serie di racing game arcade, che abbiamo avuto modo di assaporare sia su dispositivi mobile che sulla precedente console a due schermi Nintendo. Il titolo sulla carta sfoggia ben 42 veicoli su licenza, 17 città di tutto il mondo in cui sfrecciare ad alta velocità e alcune funzionalità e modalità pensate per il multiplayer online e locale. Caratteristiche che pongono Asphalt 3D in stretta competizione con l'altro racing game disponibile per la handheld 3D - Ridge Racer 3D di Namco. Chi taglierà per primo il traguardo?

    Urban Racing

    La modalità carriera di Asphalt 3D offre una settantina di gare, divise in una serie di campionati: presenti in largo numero le coppe ed i tornei più classici, ma si registra per fortuna anche l'apporto di competizioni alternative, basate sull'uso specifico di alcune feature, come le derapate o il turbo. Ogni lega contiene cinque eventi che propongono un obiettivo principale da raggiungere. Tra quelli più in voga si nota una sovrabbondanza di competizioni piuttosto canoniche, in cui tagliare per primi il traguardo, resistere fino all'ultimo in una gara ad eliminazione progressiva, mandare fuori pista una serie di avversari, o terminare la propria performance entro un limite di tempo. Una selezione non troppo folta, che nelle fasi avanzate di gioco farà avvertire un certo senso di monotonia, sostenuto dalla pressante necessità di affrontare sfide sempre uguali. A mitigare un poco l'avanzamento monocorde, troviamo l'introduzione di alcuni obiettivi secondari, che imporranno al giocatore di adottare stili di guida differenti, e aggiungeranno un po' di pepe in più in un piatto a volte che sa di minestra riscaldata. Completare ogni stage e le rispettive "quest", permetterà di ricevere punti esperienza e denaro sonante: i primi ci faranno avanzare di livello, sbloccando nuove auto e elementi per potenziare e personalizzare i nostri bolidi, acquistabili successivamente con il contante in nostro possesso.
    Scesi in gara ci troveremo di fronte ad un racing game che mescola molti elementi tratti da altri esponenti di questo genere. Fianco a fianco ad i 5 partecipanti che oltre a noi faranno parte della competizione, dovremo gestire le nostre manovre all'interno del traffico urbano, in maniera molto simile a quanto visto nella serie Burnout. Non mancheranno accesi inseguimenti con alcune auto della polizia in stile Need for Speed, che tenteranno di fermare la nostra corsa sfrenata tra le strade della metropoli di turno.
    I controlli dello sterzo sono affidati sia alla tradizionale croce direzionale che al circle-pad della console: entrambi i sistemi funzionano perfettamente, dando al giocatore il pieno controllo del proprio bolide. Lo schermo touch screen è utilizzato per visualizzare semplicemente la mappa del tracciato, con la possibilità di zoomare o rimpicciolire l'immagine, con un semplice tocco di due icone. In verità gestire l'inquadratura della mappa di gioco è abbastanza scomodo, se si considera che in corsa entrambe le mani sono occupate tra stick e pulsanti. Pulsanti che a nostro avviso sono gestiti non nel migliore dei modi: oltre al freno e all'accelerazione - affidati ad A e B - l'attivazione del Nitro è affidato a ben tre tasti distinti (X, Y e il dorsale R), mentre la derapata è attivabile in curva semplicemente premendo il tasto del freno. Una scelta che non sempre premia le intenzioni del giocatore: in alcuni casi, invece di intraprendere agilmente un tornante, ci troveremo ad inchiodare l'auto perdendo secondi preziosi per l'esito della competizione.
    I tracciati risultano in generale discretamente variegati per ambientazioni e struttura dei percorsi: sono presenti diverse scorciatoie, e sparsi lungo i circuiti saranno disseminati alcuni elementi da raccogliere: taniche di Nitro per che andranno a riempire l'indicatore del turbo (suddiviso in tre step sequenziali, e nel caso di barra piena attiveremo l'ipervelocità), denaro extra, e chiavi inglesi che elimineranno i danni estetici della nostra auto, accumulati in caso di ripetuti incidenti.
    L'IA degli avversari è ben gestita: le prime posizioni sono abbastanza impegnative da raggiungere, soprattutto nel caso di una guida non perfetta e ricca di sbavature. In caso di errori, gli altri concorrenti non perderanno tempo nel sorpassarci, magari mandandoci fuori pista a suon di sportellate. Manca invece una gestione accurata delle auto del traffico, prive di qualsiasi intelligenza elaborata: le vetture avanzeranno seguendo una routine prestabilita, e non mancheranno occasioni in cui sbucheranno improvvisamente dietro ad una curva cieca, con il risultato di farvi impattare senza possibilità di scampo.
    Le modalità multiplayer si limitano alla possibilità di intraprendere gare libere con altri 5 giocatori in locale. Manca totalmente la possibilità di effettuare partite online, un aspetto da tenere in considerazione nel caso non si disponga di amici nelle vicinanze. La modalità Streetpass si limita allo scambio di dati fantasma e delle statistiche di gioco, elementi poco incisivi nell'esperienza globale.

    Tecnicamente

    Punto dolente di Asphalt 3D è il comparto tecnico. E' evidente che il motore grafico del titolo non è stato ottimizzato al meglio per la console Nintendo. Il frame rate è fastidiosamente ballerino: sebbene il gioco appaia fluido in momenti di "calma" sullo schermo, la situazione degenera con una certa evidenza nelle situazioni più caotiche. E non sembra solo una conseguenza della stereoscopia, visto che il difetto si verifica sia con l'effetto 3D attivato che disattivato. Sebbene alcuni elementi, come i modelli delle autovetture o le texture dell'asfalto risultino ben realizzati, case ed altre strutture architettoniche sono messe in piedi con pochissimi poligoni. Presente inoltre un fastidioso effetto pop-up degli oggetti sulla linea dell'orizzonte, che il 3D stereoscopico non fa che accentuare. La visuale tridimensionale in Asphalt 3D, invece di aggiungere una maggiore profondità del campo visivo, non contribuisce sostanzialmente ad aumentare il nostro coinvolgimento. Alcune scelte, al contrario, arrecano un certo fastidio ai nostri occhi, come ad esempio l'HUD di gioco, in rilievo sullo schermo, difficilmente comprensibile quando il nostro punto di messa a fuoco è posto in lontananza. Una qualità grafica abbastanza misera, tale da sfigurare anche confrontata con diversi titoli presenti sul mercato mobile.
    Il comparto sonoro è costituito da una scelta di tracce dance-tecno, che tentano di aggiungere enfasi durante le competizioni. Il risultato non è male, ma è ben lontano da essere ricordato come miglior colonna sonora per un racing game. La voce della speaker inglese, che ci introdurrà alle ambientazioni di ogni gara, risulterà abbastanza fastidiosa dopo le prime volte che l'avremo ascoltata.

    Asphalt 3D Asphalt 3DVersione Analizzata Nintendo 3DSSulla carta Asphalt 3D poteva essere una valida alternativa a Ridge Racer 3D, ma a conti fatti alcuni limiti tecnici del gioco affossano pesantemente la produzione Gameloft. Buona la scelta delle auto, così come la varietà di elementi per potenziare e personalizzare i bolidi nel nostro garage. I diversi obiettivi cercano in qualche modo di diversificare sufficientemente il gameplay, e riescono nell'intento (anche se le le opzioni di base continuano ad apparire costantemente riciclate nel corso della progressione). Alcune sviste nel control scheme, nell'IA avversaria e nel comparto grafico non all'altezza dell'attuale generazione di racing game su dispositivi portatili, rendono Asphalt 3D un titolo sì divertente da giocare (ed interessante forse per i fan sfegatati), ma facilmente trascurabile, in una line-up iniziale che offre un concorrente non certo eccellente, ma sicuramente più competitivo.

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