Recensione Assassin's Creed 3

Le avventure di Connor arrivano anche su Wii U

Assassin's Creed 3 - La Tirannia di Re Washington
Recensione: Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Ubisoft è la software house che con più convinzione ha supportato il lancio di Wii U, proponendo ben sei prodotti, due dei quali in esclusiva per la nuova console Nintendo (ZombiU e Rabbids Land). Così come fu per la vecchia Wii (ricordate il Red Steel di lancio?) si rinnova quindi la stretta collaborazione fra il publisher francese e la casa di Kyoto. Il sodalizio è sottolineato anche dall'arrivo di Assassin's Creed III, blockbuster autunnale che ha già infranto molti record.
    Sull'ultima avventura di Desmond, stavolta nei panni del nativo americano Connor ai tempi della rivoluzione, il popolo di internet sembra diviso. In molti si aspettavano una nettissima differenziazione rispetto ai vecchi capitoli, mentre Ubisoft ha deciso di seguire la via del conservatorismo. In molti sono rimasti quindi scottati dalla vicinanza di Assassin's Creed 3 con i vecchi capitoli, almeno per quel che riguarda combattimenti ed interazione con l'ambiente di gioco. E' però vero che la nuova avventura ha un sapore diverso, sia perchè la sceneggiatura torna a brillare come non faceva dai tempi di Altair, sia perchè a corollario dell'esperienza arrivano sequenze free-roaming ambientate nella frontiera e splendide battaglie navali.
    In ogni caso, non sarà certo la versione Wii U quella che farà cambiare idea ai detrattori, dal momento che le funzionalità legate al GamePad sono davvero minime. Anzi, alcuni piccoli problemi di ottimizzazione rendono leggermente meno appetibile il titolo, anche se tecnicamente parlando si trovano discreti miglioramenti sul fronte delle texture.

    L'eredità di Ezio

    La trama di Assassin's Creed 3 riparte con Desmond, nuovamente connesso all'Animus per rivivere le gesta dei suoi antenati, alla ricerca di una soluzione per salvare il mondo. La venetica radiazione solare pronta ad annichilire la vita sulla terra è stata già affrontata dai precursori, ed i loro artefatti, contesi nel corso dei secoli da Templari e Assassini, rappresentano l'unica speranza di affrontare l'olocausto. In questo capitolo al personaggio di Desmond ed alle sue gesta è dato finalmente molto più spazio, così nonostante il titolo segua per la maggior parte del tempo il già famoso Connor, l'utente è spinto a proseguire anche dalla curiosità di sapere cosa succede nel nostro tempo, grazie a sequenze giocate ben più originali e intriganti rispetto a quelle del secondo capitolo. Molti degli utenti Wii U potrebbero avvicinarsi però alla serie Ubisoft per la prima volta: per loro, tutta questa "cornice narrativa" sarà sicuramente meno interessante e più nebulosa, e sicuramente sarà la "trama interna" a risultare intrigante.
    Questa segue principalmente le gesta e la vita di Connor, un meticcio con i tratti degli indiani e la pelle schiarita dai geni dei conquistatori, che si trova al centro della lotta fra Templari ed Assassini nel corso della guerra d'indipendenza Americana. L'attenzione per la trama appare fin da subito importante: il plot non lesina colpi di scena notevoli, e proprio la lunghissima sequenza introduttiva resterà impressa nel cuore dei giocatori per lungo tempo. Non mancano quindi sequenze dal forte impatto emotivo, scene sinceramente memorabili, costruite ad arte anche grazie all'ottima caratterizzazione dei personaggi. Assassin's Creed 3 si prende insomma il tempo che gli serve per presentarci protagonisti dal carattere mutevole, che si intrecciano in una complessa rete di rapporti e vivono cercando di difendere il loro credo. Saranno proprio le personalità di questa lunga epopea a rendere il plot ben ritmato e sempre pronto a riservare qualche colpo al cuore.

    Si provano sensazioni contrastanti, giocando ad Assassin's Creed 3. Da una parte la sottile meraviglia per un titolo che sa reinventarsi cambiando pochi tratti della sua personalità, dall'altra una leggera delusione per il fatto che non voglia farlo totalmente, restando ancorato agli schemi ed alle strutture di gioco definite dalla saga di Ezio.
    Una larga fetta del Gameplay di Assassin's Creed 3 è sostanzialmente identica rispetto ai predecessori. Tutte le sequenze ambientante in città, fra le strade di Boston o quelle di una New York popolosa e indaffarata, ricordano molto (troppo) da vicino le scorribande di Roma, Firenze e Costantinopoli, limitando fortemente le soddisfazioni di chi cercava qualcosa di nuovo. Procedendo di missione in missione si scopre una struttura sostanzialmente identica al passato, che non brilla neppure per l'inventiva degli incarichi principali o secondari.

    "La versione Wii U di Assassin's Creed 3 sfrutta solo marginalmente il GamePad, che viene utilizzato per visualizzare la mappa di gioco e avere accesso alla selezione rapida delle armi"

    Rivisitata l'interfaccia di gioco e semplificati i comandi, il team di Assassin's Creed 3 ha migliorato anche gli automatismi alla base delle scalate dinamiche, che adesso risultano abbastanza fluide e sempre spettacolari. Ma è un peccato che le caratteristiche architettoniche delle due colonie del New England non siano le più adatte a rendere giustizia alle doti atletiche di Connor. Abitazioni ed edifici abbastanza bassi, strade principali molto ampie, qualche campanile troppo facile da scalare, limitano fortemente le soddisfazioni provate nell'ambiente cittadino, che si risollevano solo nei momenti ci si trova ad esplorare spazi particolari: l'incrocio di vicoletti nei quartieri più affollati, che si apre di tanto in tanto su un orto di fortuna delimitato da qualche staccionata, oppure le zone di New York devastate dall'epidemia del Vaiolo e da un incendio purificatore: un inferno di cenere e macerie. O ancora le gallerie scavate sotto la città, illuminate solo da una lampada ad olio, che vanno attraversate per sbloccare le "stazioni" di un utile sistema di Fast Travel. E' in questi ambienti che la curiosità del giocatore si ravviva, frustrata però dalle solite caratteristiche non troppo felici di combattimenti e sistema di allerta. L'abbondante presenza di guardie in città costringe ad un'attenzione quasi smodata per le nostre gesta, mentre strappare cartelloni e corrompere banditori o tipografie diventa spesso un'esigenza opprimente, se non si vuole essere inseguiti anche solo per aver corso in strada. In questi casi, oltre la fuga, la soluzione è affrontare un numero impressionante di guardie, riscoprendo sostanzialmente immutato il solito sistema di parate, contrattacchi e istant kill. Il control scheme è stato semplificato, ma le sensazioni non cambiano poi molto. Anzi il ritmo degli scontri appare un po' più frammentato, mentre l'intelligenza artificiale non fa nulla per migliorare le situazioni già abbondantemente criticate dai detrattori della serie. Salvo rari casi, i nemici non attaccano contemporaneamente, e l'agilità con cui Connor ne falcia uno dopo l'altro resta molto innaturale. I combattimenti sono animati da un reparto animazioni più convincente, ma le uccisioni non sono sempre ben amalgamate con il flusso dell'azione, tanto che le spettacolari Double Kill si avviano come fossero brevissime Cut Scene.
    Tornando a considerare che molti dei neo-acquirenti di Wii U potrebbero scoprire Assassin's Creed per la prima volta, bisogna anche considerare la possibilità che restino parecchio affascinati da un gameplay sempre attento alla spettacolarità. Resta però vero che certe soluzioni di questo capitolo sono ormai superate: sul fronte delle sezioni action, proprio da quel Batman Arkham City disponibile nella versione Armored anche sulla nuova console Nintendo.

    Il nuovo che avanza

    Al di là della struttura del gameplay di base (un gameplay che, nonostante un discreto ipersfruttamento, funziona discretamente), non mancano le novità, in questo terzo capitolo. La Frontiera, ad esempio, è senza ombra di dubbio un'aggiunta eccezionale nell'economia della produzione. La Frontiera è un'enorme distesa di alberi e canyon che si estende per chilometri dalla riva del mare all'entroterra. Una volta entrati in questa zona sconfinata si finisce per essere avvolti da un senso di totale libertà, che ci spinge ad esplorarla con curiosità. Il merito è di un design attento e meticoloso, che si oppone fortemente al piattume delle cittadine. Ci sono muraglioni di roccia che sembrano impossibili da scalare, fiumi che corrono con le loro anse per tutto il territorio, promontori che si estendono fino al mare e atolli che spuntano a sporcare il golfo. Andare alla ricerca degli accampamenti di esploratori, con cui scambiare quattro chiacchiere per scoprire le leggende del posto e sbloccare missioni secondarie, è un piacere a cui è difficile sottrarsi. Anche perchè proprio quando ci si arrampica sulla fitta vegetazione si riscopre tutto il valore estetico e ludico delle scalate dinamiche che tanto avevano impressionato ai tempi del primo Assassin's Creed. Il team di sviluppo sembra aver disposto ogni albero con attenzione, tracciando un enorme intrico di rami che ci conduce verso i luoghi di rilievo di questa zona sconfinata. Mentre cambiano le stagioni, cambia anche la faccia della frontiera: le nebbie primaverili avvolgono il verde dei cespugli e le granaglie, che crescono spontanee laddove il tappeto di foglie non è troppo fitto; le alci si abbeverano alle sponde dei laghi ed il rigoglio dei colori ammalia. D'inverno una fitta coltre di neve si deposita sul terreno, e sugli alberi, piegando i rami e affaticando il passo degli animali e quello di Connor, mentre i sentieri che conducono ai ponti di passaggio restano battuti dallo scalpitare dei cavalli.

    Insomma, è proprio grazie alla frontiera che Assassin's Creed 3 rivendica finalmente un suo ben preciso carattere, recuperando il rapporto tutto particolare che già Red Dead Redemption aveva instaurato fra giocatore e ambiente.
    L'altra novità principale riguarda la presenza delle ormai note battaglie navali. Sebbene poco integrate con il resto dell'avventura, queste fasi di gioco sono entusiasmanti come poche. Guidare il vascello all'assalto di fregate e galeoni è un'operazione galvanizzante, che trasmette tutta l'adrenalina e la foga tattica degli scontri navali. Solcare le acque del mare spiegando o ammainando le vele per sfruttare i venti a favore è un'operazione da compiere con cautela e attenzione, evitando gli scogli affioranti quando la corrente spinge sottocosta. Che siano battaglie rapide o eventi più strutturati, in cui esplorare le coste o inseguire vascelli in fuga, le missioni navali di Assassin's Creed 3 convincono, rappresentando un notevole plusvalore nell'economia di gioco.
    Un altro grande stimolo a sondare meticolosamente l'ambiente di gioco viene dalla Tenuta Davenport. L'enorme appezzamento terriero posseduto dal mentore di Connor è ormai in disgrazia, ma nel corso degli anni sarà possibile non solo ristrutturare la casa, ma addirittura fondare una vera e propria cittadina, convincendo artigiani e popolani a trasferire nella tenuta le loro attività. Nonostante le missioni da compiere per migliorare produttività e attirare nuova gente siano in fondo molto classiche, il giocatore non può far altro che impegnarsi al massimo per sviluppare la piccola cittadina, sentendosi sempre più vicino ai coloni che si sono insediati.
    Quella di Assassin's Creed 3 è insomma un'alchimia molto delicata. Da una parte ci sono sequenze di gioco un po' troppo classiche, alle volte un po' frustranti e noiose, soprattutto per i problemi dell'intelligenza artificiale che influenzano negativamente combattimenti e momenti stealth. Dall'altra invece troviamo sezioni che profumano finalmente di nuovo, separandosi nettamente dall'iconografica e dal gameplay classico della serie, siano esse completamente inedite o entusiasmanti ritorni alle origini della saga. Ma il punto fondamentale è che grazie ad un comparto narrativo ben costruito, alla sceneggiatura puntuale ed agli stimoli legati alla creazione di un piccolo villaggio di frontiera, Assassin's Creed 3 spinge il giocatore a sopportare di buon cuore anche gli aspetti meno riusciti, superando una lieve ripetitività concettuale degli incarichi secondari (e di alcuni fra i principali).

    Sul fronte GamePad...

    La versione Wii U di Assassin's Creed 3 sfrutta solo marginalmente il GamePad, che viene utilizzato per visualizzare la mappa di gioco e avere accesso alla selezione rapida delle armi.
    In verità è raro che il giocatore distolga lo sguardo dallo schermo principale per controllare il posizionamento dei nemici, finendo per controllare la minimap posizionata nell'angolo dello schermo. Il menù di selezione della armi è invece molto comodo, ed averlo sul touchscreen permette di eseguire cambi al volo senza dover richiamare la schermata con il dorsale. L'esperienza di gioco risulta meno frammentata. Sullo schermo compare anche l'icona per fischiare e richiamare il cavallo: una vera e propria manna dal cielo, dal momento che nelle altre versioni questa funzionalità veniva raramente utilizzata. Il fischietto occupava infatti lo slot delle armi a distanza, risultando davvero "ingombrante".
    Assassin's Creed 3 può essere giocato interamente sullo schermo del GamePad, ma in questo caso vale lo stesso discorso fatto per Batman Arkham City: un po' dell'atmosfera si perde, ed è abbastanza chiaro che lo schermo dalla ridotta diagonale non valorizzi allo stesso modo di un televisore quei prodotti che si basano molto sull'impatto scenico. Fa molto meglio, in questo senso, Mass Effect 3, la cui avventura si dipana quasi tutta in ambienti chiusi.

    "L'utenza Wii U che si avvicina al titolo per la prima volta deve mettere in conto un po' di spaesamento dovuto alla presenza di una storia di cornice che risulterà troppo nebulosa, ma anche una più acuita sensazione di meraviglia, dovuta ad un impianto di gioco attentissimo alla spettacolarità"

    In generale anche in Assassin's Creed 3 l'aggiunta del GamePad non modifica le carte in tavola. Lascia un po' a desiderare, invece, l'adattamento tecnico. Per le demo che avevamo provato prima dell'uscita, il team di sviluppo aveva volutamente selezionato missioni molto chiuse (quella di Fort Wolcott), in modo da farci evitare il contatto con le sezioni Free Roaming. Ed in effetti quando ci limita a stare nel piccolo, si notano addirittura dei miglioramenti, soprattutto sul fronte delle texture. Tutta la line-up di lancio di Wii U mette in chiaro proprio questo: la memoria della console, superiore a quella di Ps3 e Xbox360, permette di caricare texture più definite e di gestire senza sforzi effetti legati alle bump map.
    Purtroppo però i titoli multipiattaforma dimostrano anche che per adattare i giochi all'architettura di un nuovo hardware serve tempo e sforzi produttivi, e non sempre i team hanno avuto modo di ottimizzare i loro prodotti in tempo per l'arrivo della console. Così anche Assassin's Creed 3 è funestato da evidenti cali di framerate, e pure la draw distance è molto ridotta rispetto a quella delle altre versioni. Fenomeni di Pop-Up sono frequentissimi anche nella Frontiera, e la magia complessiva finisce per perdersi.
    Non avremmo voluto penalizzare più di tanto la produzione per questi aspetti, ma a rincarare la dose ci si mette una quantità di bug che supera notevolmente quella delle altre edizioni. Assassin's Creed 3 per Wii U è stato il primo (e l'unico) gioco che ha causato due freeze della console, e molto spesso si notano problemi di compenetrazioni poligonale, texture che caricano in ritardo, schermate di caricamento che continuano a rimanere visualizzate mentre l'azione di gioco prosegue (si sente l'audio). La prima parte dell'avventura risulta quella meno ottimizzata, e ci sono oggetti che volano e personaggi incastrati nei muri. Insomma complessivamente la versione Wii U del titolo Ubisoft ha qualche problema di troppo.
    La componente sonora è invece ottima caratterizzata da brani orchestrati che accompagnano in maniera eccellente sia le scene più patriottiche, incalzando assieme agli aneliti rivoluzionari dei coloni, sia le escursioni "piratesche" di Connor. Peccato che altre tracce ed effetti sonori siano invece blandi arrangiamenti di motivi presenti nei vecchi episodi, tornando ad amplificare la sensazione di una certa vicinanza con Brotherhood e Revelation nelle fasi cittadine e nei combattimenti.
    Il doppiaggio italiano è più che discreto: quasi perfetto per quel che riguarda i protagonisti della vicenda, tende a farsi molto caricaturale in certo casi.

    Assassin's Creed 3 Assassin's Creed 3Versione Analizzata Wii UIl Kolossal di Ubisoft torna a dimostrare le sue qualità, anche al netto di un generale immobilismo sul fronte ludico. Nonostante Assassin's Creed 3 alimenti l'ansia di rinnovamento avvertita dagli utenti, proponendo una struttura di base molto vicina a quella dei suoi predecessori, l'ultimo capitolo della trilogia riesce a mostrare un carattere proprio. L'introduzione delle Frontiera, delle battaglie navali e della tenuta Davenport basta per rendere le molte ore di gioco sempre piacevoli e curiose. Peccato però per i combattimenti frustranti e per sessioni cittadine meno ispirate di quelle di Firenze e Venezia. A tenere insieme un'avventura molto eterogenea per ritmi ed entusiasmi, c'è una trama interessante, avvolgente, ben scritta, e in ultima analisi Assassin's Creed 3 riesce ad essere un grande capitolo conclusivo. L'utenza Wii U che si avvicina al titolo per la prima volta deve mettere in conto un po' di spaesamento dovuto alla presenza di una storia di cornice che risulterà troppo nebulosa, ma anche una più acuita sensazione di meraviglia, dovuta ad un impianto di gioco attentissimo alla spettacolarità. L'edizione per la nuova console Nintendo appare però poco ottimizzata: pesano non solo la riduzione della profondità di campo ed il framerate ballerino, ma anche i numerosi bug che speriamo vengano presto corretti: attualmente la situazione è ben peggiore rispetto alle altre console (ovviamente dopo aver installato la patch del Day One). Consigliato a tutti gli amanti dell'action, piacevole per chi cerca un'avventura ben narrata, longeva e piena di attività.

    8.8

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