Recensione Assassin's Creed: Director's Cut Edition

Altair uccide anche su PC

Recensione Assassin's Creed: Director's Cut Edition
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  • Il Credo della setta degli assassini

    Finalmente, dopo diversi mesi di attesa, Ubisoft rilascia una versione del suo Assassin’s Creed anche per la piattaforma PC e lo fa con una nuova edizione - Director’s Cut - che comprende, rispetto alla versione originale già vista su console, quattro nuove missioni esclusive: gara sui tetti, assassinio silenzioso dell’arciere, scorta dell’assassino e distruzione del negozio del mercante.
    Prima di procedere all’esame del gioco vero e proprio, però, ad uso di coloro i quali ancora non abbiano prima d’ora mai sentito parlare dell’ultima fatica di Ubisoft, si rende opportuna una breve premessa, prima di tutto storica.
    I Nizariti, o Assassini oppure Setta degli Assassini (arabo al-Hašīšiyyūn) furono una setta militante musulmana (sciita ismailita) attiva tra l'VIII e il XIV secolo.
    Gli adepti venivano inquadrati nei vari gradi della setta, da novizio a Gran Maestro, secondo il loro livello d'istruzione, di affidabilità e di coraggio, seguendo un piano intensivo di indottrinamento e di addestramento fisico.
    Ḥasan ibn al-Ṣabbāh, loro capo carismatico, terrorizzava i nemici per il tramite degli omicidi individuali: membri della setta venivano inviati, singolarmente o a piccoli gruppi, con la missione di uccidere una determinata persona, generalmente di una qualche importanza politica o religiosa. Le esecuzioni, al fine di risultare maggiormente impressionanti, erano condotte in pubblico, nelle moschee, preferibilmente il venerdì, giorno sacro dell'Islam.
    Di solito gli Assassini erano uccisi sul fatto. La serenità con cui si lasciavano massacrare fece pensare ai contemporanei che fossero drogati con hashish, donde l'appellativo di hashīshiyyūn o hashashin (= mangiatori d'erba), che produrrà il termine Assassini.
    Prendendo le mosse da tali spunti storico-leggendari, Assassin’s Creed, il nuovo gioco next-gen sviluppato da Ubisoft Montreal, si prefigge il non semplice compito di stabilire nuovi standard qualitativi in un genere, quello action, che può permettersi di schierare già una serie di alfieri unanimamente apprezzati da critica e pubblico, quali, a titolo esemplificativo, la serie Prince of Persia o Splinter Cell.
    Con un’ambientazione nell’anno 1191 d.C., il giocatore rivivrà il periodo storico durante il quale la Terra Santa è devastata dalla Terza Crociata.
    La vittoriosa campagna in Terra Santa di Riccardo Cuor di Leone ha ottenuto il risultato di far dimenticare in parte le sconfitte di alcuni anni prima ed ha consentito ai pellegrini cristiani, attraverso una saggia tregua, di avere il permesso di visitare Gerusalemme, la quale è rimasta comunque in territorio musulmano.
    In tale contesto, il giocatori assumerà il ruolo (ed il controllo diretto) di Altaïr Ibn La-Ahad (aquila in volo e figlio di nessuno), un adepto della setta, che padroneggiando alla perfezione le antiche arti della destrezza e dell'assassinio, dovrà gettare nel caos le città in cui sono ambientate le missioni del gioco.

    "Nove vite in cambio della mia..."

    La storia di Assassin's Creed inizia nel settembre del 2012, quando un giovane barista di nome Desmond Miles (il personaggio controllato dal giocatore), viene sottoposto dalla Abstergo Industries ad una serie di trattamenti, all’interno di un centro di ricerca non meglio definito, da alcuni scienziati che lavorano al progetto Animus.
    L'Animus è in grado di visionare le memorie dell'antenato di chi lo usa e Desmond è stato "scelto" per il progetto per via della relazione con il suo antenato Altaïr, un membro della setta degli Assassini vissuto durante la Terza Crociata in Terra Santa.
    La mente di Desmond inizialmente rigetta le memorie di Altaïr, dovendo preliminarmente iniziare da un ricordo diverso per poi procedere gradualmente sul ricordo interessato.
    I due ricercatori che supervisioneranno il lavoro di Desmond sono il dottore Warren Vidic, e la sua assistente Lucy Stillman.
    La prima memoria di Desmond risale al fallimento dell'assassinio del Gran Maestro dei Cavalieri Templari, Robert de Sable (e del conseguente recupero mancato del loro tesoro dal Tempio di Salomone), causato principalmente dalla superbia e dalla superficialità di Altair che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza di tutti i membri della setta, conduce alla morte di un adepto degli Assassini.
    Nel corso di tale infausta operazione, Altair riesce a violare tutte e tre le regole fondamentali che governano ed alle quali la setta degli Assassini si ispira:
    “Trattieni la lama dalla carne degli innocenti”;
    “Nasconditi alla vista, confonditi tra la folla e diventa un tutt’uno con essa”;
    “Mai compromettere la confraternita e mai esporre i confratelli a pericoli a causa delle proprie azioni”.
    Dopo questi fatti, Altaïr Ibn La-Ahad viene degradato al grado di Novizio (il più basso rango nell'ordine degli Assassini), privato di tutti i suoi averi, delle armi e delle abilità speciali.
    Ma Al Mualim, leader della setta, gli offre la possibilità di redimersi, per fare ciò, Altaïr dovrà avventurarsi nella Terra Santa e, in una sorta di catarsi (dal greco katharsis κἁθαρσις, "purificazione") procedere, questa volta uniformandosi al credo degli Assassini, all’eliminazione fisica di nove personaggi (politici e religiosi), responsabili a vario titolo di fomentare la guerra in corso, al fine di riportare la pace nella regione e riacquistare il proprio grado di priore.
    A detta dello stesso Al Mualim, infatti, “alcuni fanno del male per paura o per debolezza e costoro si possono salvare; altri invece fanno del male per malvagità e per scelta e costoro, al contrario, devono essere annientati”.
    Portando a termine le varie missioni, dunque, attenendosi ai principi sopra enunciati, gradualmente l’alter ego digitale del giocatore riacquisterà le proprie armi e le proprie abilità.
    Per ulteriori approfondimenti sulla trama e sul gameplay rimandiamo all'articolo della versione console che potrete leggere cliccando QUI.
    In questa sede approfondiremo le specifiche differenze che presenta la versione PC.

    "Hai visto ciò che ho voluto vedessi, così da poterti risvegliare e rinascere..."

    Iniziando dall’analisi del menù, sebbene lo schema globale delle impostazioni di gioco rimanga pressoché immutato, in questa versione PC, relativamente alla voce “grafica”, vengono introdotte una serie di opzioni avanzate proprio in ragione della peculiarità dell’architettura di tale piattaforma rispetto alle consoles ed alla possibilità di scalare il motore grafico,.
    Tra le altre, oltre all’immancabile scelta del livello di risoluzione video, la possibilità di modulare il grado di qualità delle ombre, degli effetti di post processing, della qualità grafica e del livello di dettaglio di personaggi ed ambiente; è altresì possibile agire sulla regolazione della luminosità dello schermo e decidere se attivare o meno la sincronia verticale.
    L’ampiezza delle regolazioni è finalizzata a garantire, con un buon compromesso qualità - prestazioni, la fruibilità del prodotto anche a computer non proprio ultra spinti (sebbene dotati di hardware di ultima generazione) e, conseguentemente, a segnare la linea di confine tra una buona fluidità ed un pesante crollo del framerate.
    Come già indicato nei requisiti di sistema, si ritiene opportuno segnalare, anche perchè esplicitamente menzionato sulla confezione del gioco, la limitata compabilità hardware di Assassin’s Creed con le schede video in commercio.
    Come detto, infatti (salvo l’uscita di successive patches correttive), i chipsets grafici supportati sono, al momento del lancio, esclusivamente quelli indicati, con l’ulteriore precisazione che i modelli per computer portatili delle schede video indicate nella lista ufficiale, non sono supportate.
    Una volta accertatisi della rispondenza del proprio hardware con quello previsto e consigliato dagli sviluppatori, però, i giocatori potranno godere di una delle migliori esperienze video ludiche, quanto a grafica, ambientazione e sonoro, fino ad ora mai realizzata.
    La Terrasanta del dodicesimo secolo viene riprodotta fedelmente in ogni minimo particolare: le costruzioni, i paesaggi, gli indumenti sono perfettamente caratterizzati e realizzati in maniera impeccabile.
    I movimenti di Altair sono estremamente realistici e naturali, mai forzati e la stessa considerazione vale anche per gli altri personaggi presenti nel mondo di gioco.
    Il mondo in cui il giocatore si troverà ad interagire è vivo e pulsante, gli abitanti conducono in maniera assolutamente credibile le loro vite, attendendo alle ordinarie faccende giornaliere ed alle proprie peculiari occupazioni.
    Alcuni scorci, davvero suggestivi (c.d. punti panoramici), raggiungibili esclusivamente scalando gli edifici più alti (là dove volteggiano le aquile....), lasciano letteralmente a bocca aperta, tanto che, astrattamente, sarebbe possibile godere (anche semplicemente) di una passeggiata per una delle qualsiasi polverose strade di Masyaf, Acri, Damasco senza compiere alcuna azione specifica.
    È evidente la cura riposta nella realizzazione dei minimi particolari, anche quelli maggiormente insignificanti, dalle mercanzie esposte nei mercati, alla vegetazione, fino ad arrivare alle trame dei tappeti (persiani ovviamente!).
    Insomma il grado di immersione nell’ambiente è davvero molto elevato, tanto che sembra quasi di poter percepire sulla propria pelle il caldo soffocante ed appiccicoso delle zone desertiche e, attraversando vicoli e budelli, di sentire odori e sapori caratteristici della zona.
    Il comparto sonoro, di livello davvero eccelso, fornisce il proprio degno contributo.
    Musiche di sottofondo assolutamente azzeccate, con precise variazioni di ritmo e di tono a seconda della situazione, un doppiaggio all’altezza (completamente localizzato in italiano) rappresentano la classica ciliegina sulla torta di un prodotto che, a livello tecnico, è stato, giova ripeterlo, ottimamente realizzato (sempre che si possegga un hardware che consenta di apprezzarlo al meglio).
    Giusto per fornire un qualche ulteriore ragguaglio dal punto di vista squisitamente tecnico, si evidenzia che la prova del gioco è stata effettuata su un computer equipaggiato con un processore Quad Core 6600 con 2 GB di RAM e scheda video Ati Radeon HD 3650 con 512 MB di memoria: Assassin’s Creed, con i settaggi al massimo (limitati solo dalla risoluzione del monitor LCD da 19” - 1280X1024) anche nelle situazioni più concitate, non ha mai dato segni di rallentamento alcuno.

    "Per cosa combattono gli Assassini?....

    Una delle maggiori critiche mosse dai videogiocatori ad Assassin’s Creed in versione console era costituita dalla limitata varietà delle missioni secondarie, le quali, contrariamente al meraviglioso ed immenso mondo ricreato dagli sviluppatori, dopo qualche ora di gioco, rendevano il prodotto leggermente ripetitivo in alcune fasi.
    Al fine di ovviare a tale rischio, Ubisoft Montreal, venendo incontro ai diversi suggerimenti ricevuti, ha ben pensato di estendere ed ampliare ulteriormente la varietà dell’esperienza di gioco, introducendo quattro nuove missioni - accessibili durante la fase di investigazione, dopo aver raggiunto un punto panoramico - contrassegnate con nuovi simboli sulla mappa di gioco.
    Così oltre alle classiche missioni di borseggio, interrogatorio, riproposte integralmente in questa versione, Altair potrà cimentarsi in nuove sfide:
    - una sfrenata corsa sui tetti finalizzata al raggiungimento di un informatore designato, da concludere entro un termine stabilito, pena il fallimento della stessa;
    - una prova di assassinio silenzioso di malcapitati arcieri di guardia sui tetti delle città;
    - una sfida costituita dalla distruzione degli stand dei mercanti corrotti al fine di conseguire un bene superiore;
    - una gara di scorta di altri adepti della setta da condurre illesi in una determinata zona contrassegnata sulla mappa di gioco.
    Sebbene, ad onor del vero, tali novità non apportino granchè alla sostanza di un prodotto comunque ottimamente riuscito, risultano comunque delle piacevoli variazioni sul tema (della fase di investigazione) ed una ventata di aria fresca contro il rischio della ripetitività insita in un simile meccanismo di gioco.
    Per ciò che concerne il resto, si diceva, Assassin’s Creed è rimasto immutato, specificamente nel sistema di combattimento, legato alla pressione dei tasti con il giusto tempismo per parare un attacco e immediatamente procedere ad un efficace contrattacco.

    ...per la pace in ogni cosa e, soprattutto, per quella interiore"

    Un ultimo doveroso cenno va allo specifico sistema di controllo ideato per la versione PC, nonostante siano previsti e supportati joypads e controllers compatibili con Windows.
    Purtroppo vi è da dire che, al di là dell’impegno inequivocabilmente profuso dagli sviluppatori al fine di adattare i comandi da joypad all’utilizzo con mouse e tastiera, e la possibilità per il giocatore di ridefinire i tasti a piacere, l’impiego di questi ultimi fa perdere al controllo del personaggio quella naturalezza che si ottiene utilizzando un gamepad.
    Innanzitutto bisogna precisare che Altair può compiere tutte le azioni ed i movimenti in due modalità: alto e basso profilo.
    In pratica, come suggerito dallo stesso manuale di istruzioni, è come premere sull’acceleratore!
    In basso profilo, le azioni dell’antenato sono discrete e socialmente accettabili.
    Le mosse rapide e potenti da Assassino, viceversa, si compiono in alto profilo.
    I movimenti di Altair sono di default regolati dai tasti WSAD, come negli FPS, la posizione di Alto Profilo si seleziona premendo il pulsante destro del mouse, mentre con il sinistro si esegue l’azione con la mano armata; i tasti numerici selezionano le armi utilizzabili, Spazio, E, ed F regolano rispettivamente Azione testa, Azione gambe ed Aggancio bersaglio.
    Azioni maggiormente complesse, quali ad es. corsa acrobatica o arrampicata sugli edifici, richiedono la pressione contestuale di più tasti combinati tra loro.
    Ed è proprio qui che sorgono i problemi...
    Non si nasconde infatti che, in diverse occasioni, soprattutto nelle fasi di gioco maggiormente frenetiche e concitate (inseguimenti, combattimenti contro più avversari), i comandi tastiera+mouse sono risultati macchinosi e poco intuitivi rispetto a quelli da gamepad.
    D’altronde è innegabile che, attese le origini prettamente da console del prodotto, la concezione stessa dei controlli, poco si presti alla trasposizione tastiera+mouse.
    Basti prendere ad esempio i comandi di selezione delle armi e la disposizione a croce delle icone sullo schermo: risulta alquanto difficile rendere l’intuitività della croce direzionale con i tasti.
    Proprio per tali motivi, sebbene sia possibile servirsi dignitosamente dell'accoppiata tastiera+mouse per compiere le gesta di Altair, al fine di rendere appagante l'esperienza videoludica, è vivamente consigliato l'utilizzo di un buon controller.

    Assassin's Creed: Director's Cut Edition Assassin's Creed: Director's Cut EditionVersione Analizzata PCLa trasposizione delle gesta di Altair su PC non tradisce le aspettative di quanti, già da tempo, attendevano impazienti l'arrivo di uno dei migliori giochi del 2007 rilasciati per console. A patto, si sottolinea ulteriormente, di essere dotati dell'hardware adatto (come si è detto, assolutamente prestante), Assassin's Creed riuscirà a trasmettere al giocatore, in alcuni tratti, vere e proprie emozioni, soprattutto grazie all'elevato livello di immersione che riesce a ricreare e provocare. In particolare, le maggiori soddisfazioni sensoriali promanano dai dettagli: il mondo di gioco è realisticamente vivo ed anche la semplice meccanicità dell'arrampicarsi sulle torri al fine di scoprire parti della mappa ancora sconosciute, unitamente alle viste meravigliose di cui è possibile godere, regalano un'impagabile soddisfazione, difficilmente descrivibile. La longevità del titolo è garantita dalle circa 20 ore necessarie per completare la campagna principale, ore di gioco che aumentano decisamente qualora si decida di completare anche tutte le missioni secondarie. Insomma, Assassin's Creed è un ottimo titolo che ogni videogiocatore dovrebbe provare almeno una volta.

    8.5

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