Recensione ATV offroad racing Blazing Trails

Voglia di Trick

Prendete un motore motociclistico di bassa (o media) cilindrata, collegatelo tramite un telaio rudimentale a quattro ruote tassellate, dotate il tutto di un sedile, un manubrio, un paio di parafanghi (se proprio avete un po' di tempo da perdere...) e otterrete un ATV, un veicolo largamente utilizzato per gli spostamenti in quelle zone impervie caratterizzate da un suolo irregolare e molto spesso poco consistente (fango, terriccio e sabbia), in cui è necessario disporre di un'elevata agilità, trazione e stabilità. ATV è sempre più spesso sinonimo di libertà assoluta, voglia di trasgredire, ; a tale proposito gli statunitensi vantano un'abilità straordinaria nello spettacolarizzare le attività agonistiche, per esempio tramite la valorizzazione delle acrobazie compiute da uno sportivo: riuscirebbero a trovare il modo di eseguire un “trick” con qualsiasi mezzo semovente venga loro proposto. Attorno a queste esibizioni di bravura ed incoscienza, sono in grado di creare dei campionati mondiali, con tanto di folta schiera di seguaci, idoli adorati a suon di milioni di dollari e tanto, tanto marketing. Anche gli ATV non sono riusciti a sfuggire alla questo “trattamento”, e in pochi anni sono lievitate a dismisura le manifestazioni sportive incentrate su questo mezzo di trasporto ricco di potenzialità. Ovviamente i prodotti su licenza ATV piovono da tutte le direzioni, così come le produzioni videoludiche per ogni piattaforma casalinga o tascabile. ATV Offroad Fury fa parte di quella ristretta cerchia di titoli ad avere abbattuto la proverbiale diffidenza del pubblico europeo nei confronti di sport così distanti, e per l'ennesima volta si ripropone al pubblico del vecchio continente con il suo abbondante carico di fango, salti, acrobazie e pubblico in delirio. Andiamo a scoprire che cosa offre ATV Offroad Fury - Blazin' Trails nella sua prima apparizione per Playstation Portable.

Tante modalità di gioco....

Le modalità di gioco di ATV Offroad Fury sono molte e comprendono sia il gioco Offline che Online via internet o infrastruttura: il singolo utente ha la possibilità di penetrare nel gameplay in più step, imparando prima a gestire il proprio mezzo e il proprio alter ego digitale tramite un corposo "tutorial", poi effettuando sessioni di prova su pista ed infine impegnandosi in competizioni singole, oppure organizzate in campionati. Le competizioni si suddividono a loro volta per tipologia di sfida (offroad, indoor ecc..) e per livello di difficoltà; ovviamente le sfide più ardue e illustri non sono accessibili nell'immediato, solo un adeguato "palmares"?? consente l'accesso a queste gare.
Ciò che distingue ATV dagli altri giochi di competizione automobilistica o motociclistica è il gameplay: lo scopo della gara è sia di ottenere la prima posizione tra i quattro partecipanti, ma anche di eseguire il maggior numero di "Trick" di qualità; queste esibizioni di bravura, che si effettuano premendo uno dei tasti del pad e combinandolo ad un movimento dello stick analogico, vengono valutati dal pubblico e dalla giuria, e portano un guadagno di punti al pilota che li ha eseguiti. Dell'esibizione verrà valutata, oltre alla correttezza dell'acrobazia, anche la varietà e la quantità: se il pilota esegue due volte di seguito la stessa manovra, la seconda sarà premiata con un punteggio inferiore alla prima. Se però il giocatore effettua una un più trick consecutivi e differenti non solo sarà premiato con un punteggio adeguato, ma tale premio sarà moltiplicato tante volte quanti sono stati i trick (oltre a ricevere l'ovazione del pubblico).
Un altro punto nevralgico del gameplay di ATV risiede nella personalizzazione del proprio Quad: prima di iniziare una competizione è possibile ottimizzare il veicolo o addirittura di sostituirlo con uno più adeguato alla situazione. All'interno dell'officina è possibile modificare il motore, il telaio e le sospensioni del mezzo ed infine scegliere il pneumatico più adeguato al tipo di terreno che si andrà ad affrontare. Potremo anche variare l'aspetto del nostro alter ego digitale, ma questo è un particolare prettamente cosmetico.
La componente Online di ATV è sviluppata adeguatamente, e permette a quattro giocatori dotati di connessione Internet, di sfidarsi a vicenda, ma non solo: durante entrambi le sessioni di gioco, quella dentro e quella fuori dalla rete, è possibile accumulare dei punti da spendere in nuovi componenti per il Quad, in capi di abbigliamento per il nostro Rider, ma anche in "Carte", ovvero le care e vecchie figurine dei nostri eroi dell'ATV. Collegandosi poi in Internet sarà possibile mostrare ai propri amici la propria collezione (un vero album, come quello delle figurinie Panini) e anche dedicarsi allo scambio di tutte quelle Card "doppie".
Per completare la rosa delle modalità di gioco non poteva mancare un editor di percorsi, piuttosto efficace, che permette di creare il percorso posizionando le porte da attraversare sulle locazioni precedentemente usate per altre manifestazioni. Non appena terminato il lavoro di editing potremo testare il risultato e salvare su memory stick il nostro operato.

Ma servivano davvero??

Fino a questo punto ATV appare come un prodotto succulento, non c'è che dire: i molti menu, tutti accompagnati da una esauriente spiegazione delle funzionalità, attraggono l'attenzione e invogliano la prova su strada. Una volta montati sul nostro bolide arriva inesorabile la sentenza capitale: è difficile trovare dei pregi in un gioco di corse così impreciso come ATV Offroad Fury. Il sistema di controllo è impreciso ed irreale, il minimo tocco dello stick analogico provoca delle sterzate esasperate, che conducono direttamente fuori pista il nostro mezzo. Per restare in strada almeno un paio di giri, almeno nelle prime ore di gioco, è consigliabile usare mezzi con velocità di punta inferiore, dotati però di accelerazione elevata. Cionondimeno le difficoltà sono attenuate, non eliminate: oltre ad un sistema di controllo pessimo, ATV incorpora una fisica dei veicoli che possiamo gentilmente definire irreale. Giusto per fare qualche esempio è possibile modificare la traiettoria del nostro Quad mentre si trova in volo e, sul terreno fangoso, si verificano dei vistosissimi rimbalzi a seguito di un forte atterraggio, proprio come se ci trovassimo sull'asfalto e non in un gigantesco pantano. Le collisioni con gli avversari e con gli elementi di contorno delle piste sono praticamente casuali: ogni volta che si tocca un avversario lo si scaraventa al suolo in un battibaleno, mentre le balle di fieno ai lati del tragitto vengono spesso attraversate come se il nostro pilota fosse un ectoplasma. Non mancano, per finire in bellezza, i bug clamorosi, come quelli che riguardano le uscite di pista: un off road può durare al massimo tre secondi, ma capita molto spesso che il timer non si azzeri una volta rientrati in pista, e che la penalità venga comunque conteggiata.

Non era meglio curare un po' la tecnica?

Se aveste ancora voglia di provare ATV Offroad Racing Fury dovete anche sapere che, oltre ad essere un gioco impreciso e frustrante, è anche poco appagante dal punto di vista della realizzazione tecnica: il framerate è bassissimo e tende a ridursi quando ci sono tutte e quattro le moto su schermo, oppure quando cadiamo. Gli elementi della pista sono pochi, semplici e ripetitivi: ci sono le solite balle di fieno griffate con i marchi delli sponsor, le cataste di gomme e poco altro ancora. Inoltre le texture usate per il fondo stradale sono grezze e colorate malamente. L'unico punto positivo ATV lo segna nel comparto audio, che conta una serie lunghissima di brani nu-metal, rock e punk di artisti più o meno famosi anche nel vecchio continente. A questa playlist va ad affiancarsi la possibilità di caricare le nostre canzoni preferite su Memory Stick, e successivamente di ascoltarle durante la gara.