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Recensione Cinema
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7.5
Baja: Edge of Control, arriva sugli scaffali dei negozi italiani nella stessa settimana di Pure, titolo fortemente acclamato dalla critica, ed a poca distanza dal seguito di quel Motorstorm che sembra ispirarlo direttamente. Eppure la produzione THQ mostra, almeno a livello ludico, una sua piena autonomia, cercando di allontanarsi in qualche maniera dallo spirito arcade dei giochi sopra citati, e rivendicando la propria indipendenza per inserire nel gameplay aspetti simulativi degni di nota. Il risultato, sotto il profilo della giocabilità, è decisamente apprezzabile.
Baja 1000 è una misconosciuta competizione corsistica che, ogni autunno, si svolge nella penisola di Baia California (in Messico). Anche se le gare originali vedono sfidarsi numerose tipologie di veicoli (comprese le moto da cross), il videogioco permette di controllare soltanto le vere star di ogni tracciato: le famigerate Dune Buggies, suddivise comunque in varie categorie a seconda delle loro prestazioni. Senza indugi, il menù di gioco ci mette in condizione di affrontare le tre tipologie di gara a disposizione. Il suggerimento, in ogni caso, è quello di cominciare fin da subito la modalità carriera, in modo da prendere gradualmente confidenza con il sistema di guida, e avere a disposizione le opzioni più interessanti per la personalizzazione dei veicoli, integrate con un buon metodo di progressione.
Il Career Mode, vero fulcro dell'intera esperienza di gioco, impone infatti di partire alla guida di una delle vetture di classe inferiore, per cercare di aumentare gli introiti grazie agli sponsor e permettersi così Buggies sempre più prestanti e competitive. Il primo impatto con il modello di guida non è fra i più rilassati: il buon compromesso fra realismo e semplificazione, che permette comunque ai profani di approcciarsi al gioco con relativo entusiasmo, si risolve decisamente in favore della componente simulativa. La vettura reagisce prontamente ai comandi, ma le sollecitazioni continue, le asperità del manto stradale, e la necessità di dosare bene acceleratore e frizione per tenere il veicolo in pista rendono la sfida di Baja molto più impegnativa degli standard dei concorrenti. Padroneggiare al meglio il mezzo in curva, limitando al massimo collisioni indesiderate e pennellando traiettorie perfette è un lavoro che richiede dedizione e conoscenza del tracciato e della vettura. La prima classe di veicoli risulta davvero ostica da guidare, e potrebbe scoraggiare molti utenti. Fortunatamente, superato l'impatto con le prime difficoltà, anche chi voglia affrontare le piste a cuor leggero, con minore impegno e dedizione, riuscirà a terminare con successo la maggior parte delle gare: il sistema di gioco e l'adattamento dell'IA alle capacità del giocatore non penalizzano eccessivamente una guida più sporca, fatta di sportellate o sbandate laterali. Tuttavia, per rendere conto degli effettivi demeriti di una conduzione meno elegante della corsa, una sistema dinamico di danni farà in modo che, nel caso di collisioni impreviste, la vettura del giocatore perda qualche pannello, lasciando così per strada i preziosi marchi degli sponsor. Alla fine della corsa il premio in denaro dipenderà fortemente da quanti loghi sarete riusciti a mantenere incollati sulla vostra vettura. Un sistema del genere pare abbastanza intelligente, anche se nelle competizioni più avanzate l'elasticità dell'IA degli avversari (che spesso sembrano rallentare appositamente se il giocatore resta troppo indietro) potrebbe deludere in parte gli amanti delle vere sfide. Per loro, a rendere più interessante la percorrenza dei tracciati, ci sarà un sistema di danni interni indipendente da quello “estetico” di cui sopra si accennava. Lo stile di guida, la capacità di gestione del mezzo durante i balzi e lo sforzo compiuto dal motore possono influire negativamente sulle componenti del mezzo. Rovinare uno pneumatico o spaccare le sospensioni sono inconvenienti del mestiere, ed è opportuno ponderare le strategie di gioco considerando anche la possibilità di incappare in danni strutturali. Non è impossibile, poi, surriscaldare il motore, così che -soprattutto nel caso di vetture poco performanti- si debba dosare l'acceleratore per evitare che preoccupanti fumate nere si innalzino da sotto il cofano. Fortunatamente è possibile, per il giocatore, eseguire riparazioni “on the fly”: se per sostituire un copertone basta averne uno di scorta e premere un apposito pulsante (attenti dunque a non farli cadere mentre correte), alcuni pit stop sono previsti nelle competizioni classiche, mentre le gare rallystiche richiedono addirittura l'intervento di un elicottero, che può essere fatto atterrare lungo il tragitto affinchè fornisca tutta l'assistenza tecnica del caso.
Insomma, i parametri da tenere sotto controllo sono molti, ed anche per questo motivo Baja si presenta come un titolo non sempre adatto al Quick Play. Il racing THQ richiede un minimo di dedizione per essere compreso e sfruttato al meglio, ed offre un sistema di guida simulativo, ma incastrato in una struttura varia e divertente, capace di premiare gli sforzi degli utenti più esigenti.
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BajaVersione Analizzata Xbox 360Baja è un titolo in grado di accontentare qualche un palato. Il suo punto di forza sta nella capacità di adottare un realismo di fondo collocandolo in un contesto solitamente impiegato per racing game totalmente arcade. Il compromesso dei ragazzi di 2XL games è quello di offrire un modello di guida simulativo (e, sulle prime, anche piuttosto ostico), cercando però di non eccedere nelle ristrettezze (ed è così che appaiono il sistema di riparazioni al volo, e la relativa elasticità dei piloti avversari). Qualche elemento, inoltre, è del tutto innovativo per il genere, come il sistema degli sponsor o le gare endurance. Ma al di là del buon numero di opzioni e tracciati, e oltre la completezza del pacchetto, si trova un comparto grafico deficitario, appena sufficiente (almeno nella versione 360, più stabile e fluida), che rende Baja un po' meno desiderabile di quanto non avrebbe potuto essere. Privo del giusto appeal visivo, il gioco è consigliato ai giocatori in grado di soprassedere ai limiti tecnici, che potranno così apprezzare quanto di buono c'è nel modello di guida e nel design dei tracciati.