Recensione Baten Kaitos: Le ali eterne e l'oceano perduto

Sulle ali eterne alla ricerca dell'oceano perduto

Recensione Baten Kaitos: Le ali eterne e l'oceano perduto
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  • NGC
  • Nella pancia della balena

    “Nella pancia della balena” è la traduzione letterale di Baten Kaitos. Di sicuro vi state chiedendo come mai è stato dato al gioco un simile titolo. Beh semplice... il mondo in cui è ambientato quest’ultimo RPG sviluppato da Monolith Software (ex team di sviluppo Squaresoft, adesso in Namco) ha poco a che vedere con quello reale. Isole che fluttuano armonicamente tra le nuvole in un cielo azzurrissimo, persone dotate di leggiadre ali per volare tra i cieli e spostarsi da un’isola all’altra. Questo è lo splendido mondo di Baten Kaitos, “sostituto” dell’originale che fu inghiottito letteralmente da una misteriosa e malvagia divinità di fuoco di nome Malpercio.
    Il personaggio di cui prenderete il controllo in questa epica avventura attraverso questo fantasioso universo di gioco si chiama Kalas, un giovane avventuriero ribelle dai capelli color blu, il cui unico obiettivo è vendicare la morte del nonno, a cui lui era molto affezionato. A differenza di tantissime altre persone del mondo di Baten Kaitos, Kalas possiede soltanto un’ala naturale, l’altra invece è un’ala meccanica costruita e donatale proprio dal suo caro nonno.
    Insieme a Kalas dunque affronteremo un’avventura molto avvincente, passando attraverso affascinanti località e sconfiggendo mostri di diverso tipo. Dico insieme a Kalas perché, al contrario di come potreste immaginare, noi, pur controllando Kalas, non lo impersonificheremo, ma avremo l’importante ruolo di uno spirito guida, al quale Kalas si rivolgerà spesso per chiedere consigli. A far compagnia a Kalas durante l’avventura ci sarà una ragazza di nome Xelha, che vuole salvare il mondo da una misteriosa minaccia, e ci accompagnerà negli sviluppi di una trama intensa e coinvolgente.

    Isole fluttuanti

    Il mondo in cui è ambientato Baten Kaitos è formato, come abbiamo detto, da isole fluttuanti. Per la precisione le isole sono cinque: Sadal Suud (da dove inizieremo l’avventura), Diadem (la terra delle nuvole), Anuenue (la terra dell’iride), Mira (la terra dell’illusione) e L’Impero di Alford. Ognuna delle isole è contraddistinta da un diverso stile e diverse ambientazioni. Troveremo villaggi, città, foreste, castelli ecc.
    Per facilitare lo spostamento tra una location dell’isola e un’altra avremo a disposizione una semplice ma efficace mappa, dalla quale sono stati eliminati i cosiddetti scontri casuali come nella maggior parte degli RPG, a vantaggio di una maggior libertà. Nelle città o nei villaggi potremo prender parte a delle sottoquest (talvolta un po' noiose, per la verità), interagendo con i personaggi, con i quali potremo parlare semplicemente avvicinandoci e premendo il tasto A. Potremo visitare taverne, case o negozi.
    I negozi hanno un ruolo molto importante nel gioco: potremo vendere le foto scattate nei combattimenti (vedremo in seguito come) o anche delle Magnus (vedi paragrafo seguente), oltre ad acquistarle e potremo riposare le ali in modo da recuperare completamente i PS (Punti Salute).
    In ogni isola poi sono presenti aree aperte, in cui incontreremo nemici con cui combattere per ricevere delle ricompense ed accrescere i punti esperienza, con i quali possiamo aumentare il numero massimo dei nostri PS, la resistenza o la nostra forza. Per fare ciò dobbiamo andare nel tempio, raggiungibile attraverso dei fiori blu dislocati per bene in tutte le location del gioco, tramite i quali è possibile anche salvare la partita. Altre volte invece incontreremo dei fiori rossi, che ci permetteranno soltanto di salvare.

    Le carte Magnus e il sistema di combattimento

    Durante la nostra avventura, come in tutti gli RPG, ci troveremo ad affrontare numerosi combattimenti, ed è proprio qui che possiamo provare l’innovazione introdotta da Monolith Software. I combattimenti a turni di Baten Kaitos si basano infatti su delle carte, chiamate Magnus.
    Le Magnus sono delle carte magiche, in grado di contenere all’interno di esse degli oggetti o delle armi. I combattimenti sono strutturati in modo simile a una partita di carte: avremo un mazzo di Magnus (il cui numero di carte può crescere parallelamente al salire di livello del nostro personaggio), e ad ogni turno potremo, tramite appunto l’utilizzo delle carte, scagliare attacchi ai nostri nemici. A differenza però degli attacchi e delle magie che troviamo negli altri RPG, in Baten Kaitos sarà possibile ad ogni turno (che sia di attacco o di difesa) scegliere tra un numero limitato di carte Magnus da utilizzare, scelte a caso dalla CPU. Il numero di carte utilizzabile ad ogni turno crescerà man mano che faremo salire di livello e di classe il personaggio. Inoltre ogni Magnus è contraddistinta da un numero spirituale, che imparerete subito a tener d’occhio, data la sua importanza durante i combattimenti. Tramite il corretto uso del numero spirituale infatti, potremo usufruire di bonus in modo da togliere più PS (punti salute) al nostro avversario o difenderci meglio. Per avere i bonus - durante il nostro turno - dovremo far attenzione all’ordine con cui scegliamo le carte da utilizzare: se scegliamo le carte in un ordine tale che il numero spirituale formi una scala numerica (crescente o decrescente) avremo un corposo bonus, se invece sceglieremo delle carte con uguale numero spirituale usufruiremo di un bonus più basso. Bisongerà agire (soprattutto nei turni difensivi) molto velocemente, poichè il tempo a disposizione è limitato. Un’altra cosa a cui dovremo fare attenzione durante le battaglie è la combinazione di diversi tipi di Magnus negli attacchi o in difesa. Le Magnus sono legate a diversi elementi (acqua, fuoco, vento, oscurità, luce ecc); se per esempio stiamo combattendo contro un’essere di fuoco sarà bene utilizzare delle carte di acqua, in modo da annullare l’effetto dei suoi attacchi e rendere più efficaci i nostri. Viceversa, se durante il nostro turno di attacco utilizziamo una combo formata da una carta di fuoco e una di acqua non otterremo certo degli ottimi risultati, in quanto le carte si annullerebbero a vicenda. Dalla combinazione di diverse Magnus poi, possono nascere delle nuove carte: se in una combo utilizzate ad esempio la carta riso, la carta elmo della potenza, l’attacco magico acqua e l’attacco fuoco otterrete il riso cotto, utile per curare i personaggi. Dato l’elevato numero di carte nel gioco (circa 1000), le combinazioni (combo SP) eseguibili sono tantissime, e tutte da scoprire. Questo innovativo sistema di combattimento rende gli scontri di Baten Kaitos molto avvincenti, frenetici ed emozionanti, dando nuovi spunti e nuove possibilità di sferrare sempre diversi attacchi, anche se però c’è da dire che la casualità data dalla scelta “random” delle carte utilizzabili nei turni di battaglia potrebbe essere a volte un po’ frustrante, e dovremo spesso essere dotati di un pizzico di fortuna (e anche di un po’ di pazienza). Un consiglio che vi possiamo dare per affrontare le vostre battaglie al meglio è quello di inserire nel vostro mazzo di carte quelle più utili alla circostanza che andrete ad affrontare: in una location colma di lava ribollente, ad esempio, vi converrà tenere “a portata di mazzo” delle Magnus acqua. Una carta importante utilizzabile nelle battaglie è infine la Magnus fotocamera: grazie a questa carta potremo scattare delle foto ai nemici per poi rivenderle nei negozi che troveremo nelle varie città che andremo visitando. Più raro sarà il nemico raffigurato nella foto più soldi riceveremo. Questo è uno dei pochi modi per guadagnarsi dei soldi, ma attenzione, perchè per guadagnare più denaro dovrete stare attenti che le foto siano di buona qualità. Spesso, se per esempio il nemico che cerchiamo di fotografare è troppo veloce, la foto risulterà sfocata e quindi, vendendola, guadagnerete di meno. Quando riuscirete invece a scattare delle buone foto sarà bene aspettare che si sviluppino per bene in modo che mostrino un’immagine nitida e precisa. Il passaggio di stato però, non avviene soltanto per le foto, anzi, vi capiterà spesso di accorgervi che i cibi o gli oggetti che portate racchiusi sotto forma di essenza nelle vostre Magnus, col tempo e a seconda della loro posizione nell’inventario, cambieranno di stato: ad esempio se avete una magnus “aqcua di fonte” col tempo finirà per diventare “acqua stagnante” ed essere così meno utile o, al contrario, le banane da verdi col tempo potranno diventare più mature e nutrire così meglio e maggiormente i personaggi.

    Altri tipi di Magnus

    Le carte Magnus comunque non sono soltanto quelle utilizzabili in battaglia (Magnus Battaglia), ma esistono altre 3 categorie: Magnus avventura, Magnus equipaggiamento e Magnus essenza.
    Le Magnus avventura non sono utilizzabili nelle battaglie, e servono a curare i personaggi proprio durante l’avventura. Ma, se durante le battaglie possiamo sbizzarrirci senza problemi nell’utilizzare le Magnus (dato che pur usandole resteranno sempre nel nostro mazzo), durante l’avventura è possibile utilizzarle soltanto una volta, dopodichè non saranno più a nostra disposizione.
    Le Magnus equipaggiamento sono specifiche per ogni personaggio, che ne può gestire soltanto una alla volta. Queste Magnus servono per migliorare le caratteristiche del personaggio ed è bene scegliere sempre quella più adatta alla situazione che stiamo per affrontare.
    Le Magnus essenza invece consistono in oggetti o cibi che imprigioneremo noi stessi in Magnus vuote. Le Magnus essenza sono molto utili nell’interazione con i personaggi non giocanti, che spesso possono aver bisogno di qualcosa: accontateli e riceverete una ricompensa.

    Cieli azzurri, nuvole bianche e uccellini che volano

    Graficamente quest’ultima fatica Namco è per certi aspetti davvero strabiliante. Durante l’avventura passeremo attraverso location splendidamente realizzate, caratterizzate da atmosfere solari, realizzate con fondali in 2D pre-renderizzati disegnati ad arte, con animazioni che vi faranno spesso restare a bocca aperta. Uno stile controcorrente dunque, che si distingue tra tutti gli altri titoli che usano i classici paesaggi in 3D. Durante le battaglie i fondali pre-renderizzati saranno sostituiti da un motore grafico 3D non certo dettagliatissimo, ma che comunque riesce a fare il suo lavoro. Ben fatti sono gli effetti speciali relativi ai colpi magici durante le battaglie, meno lo sono invece le animazioni dei personaggi, un po’ legnose. Due aspetti del comparto grafico di Baten Kaitos che vi faranno un po’ storcere il naso sono però il poco dettaglio dei modelli 3D dei personaggi che stona leggermente se confrontato con i dettagliatissimi fondali, e la caratterizzazione dei personaggi, davvero poco carismatici e dal design poco originale.
    Sul fronte del sonoro, per quanto riguarda le musiche, ci attestiamo su livelli davvero ottimi, con motivi molto orecchiabili, di atmosfera e coinvolgenti, che spesso vi faranno ricordare le musiche di giochi come Star Ocean, dato che il compositore della colonna sonora di Baten Kaitos è Motoi Sakuraba. Nota negativa invece per il doppiaggio in inglese, che non è certo dei migliori: le voci risultano purtroppo anonime e poco espressive. Per fortuna possiamo usufruire di una traduzione dei testi in italiano abbastanza curata e precisa e, per chi proprio fosse infastidito dalla scarsa qualità del doppiaggio in lingua inglese, ci sarà la possibilità di disattivarlo.

    Baten Kaitos Baten KaitosVersione Analizzata GameCubeIl ristretto panorama dei giochi di ruolo disponibili per Nintendo Gamecube è stato arricchito da “Baten Kaitos: Le ali eterne e l’oceano perduto”, che si va ad aggiungere ai validissimi “Tales of Synphonia” e “Paper Mario: Il portale millenario”. Baten Kaitos può essere considerato una vera perla per gli amanti dei J-RPG. Nonostante il character design che lascia a desiderare, il gioco riesce ugualmente a coinvolgere il giocatore, sia per una trama avvincente, sia per l’innovazione portata dalle carte Magnus, che donano molta varietà al sistema di combattimento e alle fasi di avventura. Innovativo, molto longevo (per completarlo servono circa 50-60 ore di gioco), graficamente delizioso grazie ai suoi panorami suggestivi e accompagnato da musiche di ottima qualità firmate da Motoi Sakuraba, Baten Kaitos è un “must-have” per tutti i possessori della console Nintendo a 128 bit.

    8.5

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