Batman The Telltale Series: Children of Arkham (Episodio 2)

Children of Arkham è il secondo episodio della nuova serie Telltale dedicata al Cavaliere di Gotham: ecco le nostre impressioni.

Batman The Telltale Series: Children of Arkham (Episodio 2)
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Il primo episodio della serie che Telltale Games ha deciso di dedicare al Cavaliere Oscuro ci era sembrato riuscito solo a metà. Da una parte lo stile indovinatissimo, influenzato dal tratto dei grandi maestri del Pipistrello ma comunque moderno e personale; dall'altro una sceneggiatura con troppi alti e bassi. Alcuni personaggi davvero troppo insipidi (come il Pinguino e Harvey Dent) facevano da contraltare a sequenze d'azione ben coreografate, e ad un delicato citazionismo "nascosto" fra le linee di dialogo. Il potenziale per acchiappare i fan dell'Uomo Pipistrello e pure i curiosi dell'ultima ora, che hanno bazzicato solo tra le apparizioni cinematografiche di Batman, in ogni caso, non sembrava mancare, ed il colpo di scena finale ci è sembrato un gancio molto forte, perfetto per tenere alta l'attenzione del pubblico in attesa del secondo episodio. Proprio da lì riparte Children of Arkham, iniziando col botto ma perdendosi poi nella parte centrale, prima di condurci per mano ad un bivio narrativo fra i più interessanti che le serie di Telltale abbiano mai proposto.

    Figli della Follia

    Questa seconda puntata di Batman - The Telltale Series, comincia con un paio di scene davvero forti. Quando ci siamo visti catapultati proprio sulla targa commemorativa della famiglia Wayne che si trova al centro di Crime Alley, abbiamo subito pensato che il racconto volesse (inutilmente) insistere sul passato di Batman.

    E invece tutta la prima parte serve a distruggere le certezze del protagonista, che non solo vede messa in discussione l'integrità del padre, ma è costretto persino a ricordare quella terribile notte, iniziando a sospettare che la morte dei genitori non sia stata causata da una maldestra rapina. La voglia di rileggere un momento chiave così importante nella formazione dell'eroe denota un certo coraggio da parte degli sceneggiatori, e riesce sicuramente ad incuriosire chi alle avventure cartacee e televisive del pipistrello si è avvicinato solo raramente. In generale sembra che Telltale voglia raccogliere spunti narrativi da alcune delle opere che hanno provato a gettare qualche ombra sulla figura di Thomas Wayne e sulla legittimità della sua fortuna: fortuna sulla base della quale, lo ricordiamo, si fonda l'esistenza stessa del vigilante di Gotham. Mentre i più attenti sapranno riconoscere alcune somiglianze con certe storie del Pipistrello, sembra comunque che la direzione intrapresa dal team abbia una sua evidente originalità. Quest'idea è ribadita dalla scena immediatamente successiva, forse quella più sorprendente della produzione, in cui un torbido dialogo fra Bruce e Falcone viene interrotto bruscamente da un evento imprevisto, di cui sarebbe delittuoso parlare oltre.
    Vi basti sapere che a seguito di questo accadimento, Batman si mette sulle tracce del Pinguino, prima affrontandolo brevemente nelle stanze del Boss malavitoso, e poi correndo a salvare Selina Kyle dai suoi scagnozzi. Le due scene, ma pure quella successiva in cui il nostro protagonista decide di incontrare il sindaco Hill per far luce sul passato della propria famiglia, non riescono a convincere, risultando per certi versi abbastanza sbrigative e poco approfondite. Persino la rissa con cui Bruce e Selina si disfanno dei gangster di Cobblepot è meno intrigante di quanto non fossero le sequenze d'azione del primo episodio. Da rivedere anche la figura di Oz, pazzo squilibrato che sembra mosso da un piano visionario tutt'altro che lucido, e che deve il suo nome ad una poco convincente maschera, invece che alla sua fisionomia o all'ingessata eleganza degli abiliti che indossa.

    Davvero poco convincente questa integrale rilettura di uno dei villain storici. Per fortuna a risollevare le sorti dell'episodio ci pensa l'ultima scena. O meglio, la scelta di fronte a cui saremo messi durante il finale. Nel corso di un assalto al teatro in cui si tiene il comizio elettorale che vede opporsi i due candidati Dent e Hill, Batman dovrà decidere se soccorrere il Procuratore Distrettuale, oppure l'avvenente "gatta" che lo sta aiutando. Le due linee narrative che si aprono sono molto divergenti, e siamo davvero curiosi di sapere se Telltale riuscirà a tenerle separate e distinte per molto tempo. Come dicevamo poco sopra, questa è forse una delle scelte più "divisive" di tutta la produzione firmata Telltale. Per altro, a seconda della direzione intrapresa, assisteremo all'importante rilettura dell'evento di formazione di uno dei nemici più iconici di Batman, a conferma delle libertà che il team ha potuto e voluto prendersi. Più che l'arrivo di una nuova minaccia, rappresentata proprio dal gruppo dissidente che dà il titolo all'episodio, è proprio questa biforcazione che rende questo secondo episodio complessivamente riuscito.

    Batman: The Telltale Series Batman: The Telltale SeriesVersione Analizzata PlayStation 4Children of Arkham comincia alla grande, con un paio di scene che ribadiscono che la continuity all'interno di cui la serie è ambientata non è certo quella classica, e che anzi rivedono in maniera prepotente la sorte e la figura di alcuni personaggi. Purtroppo la parte centrale dell'episodio non funziona: i combattimenti sono scialbi, le scene frettolose, e manca la componente investigativa che aveva rappresentato uno degli elementi distintivi del primo episodio. Per fortuna la puntata rientra in carreggiata grazie ad una scelta che spacca in due il tessuto narrativo, lasciando senza parole i giocatori che hanno avuto la pazienza di portare avanti due salvataggi. Speriamo adesso che Telltale non voglia “disinnescare” troppo presto questo bivio narrativo, e lo tenga invece come pilastro della sceneggiatura dei prossimi episodi.

    7.2

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