Recensione Battle Stadium D.O.N.

Scontro al vertice in casa Jump Comics

Recensione Battle Stadium D.O.N.
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • NGC
  • Soncto al vertice tra i colossi Jump Comics

    Battle Stadium D.O.N non è solamente l’ennesimo tentativo di emulare quel capolavoro che risponde al nome di Super Smash Bros Melee e lo si capisce leggendo il titolo con attenzione: la dicitura “D.O.N.” altro non è che un acronimo che sta per Dragonball - One Piece - Naruto.
    Sì, è come avete pensato; l’ultima fatica degli 8ing mescola i personaggi di questi tre popolari manga, consentendo scontri che sino ad ora erano rimasti solo nell’immaginazione di molti fanatici dei fumetti giapponesi.
    Se il Gamecube hail grande picchiaduro di Mario, Link e Kirby, se il Nintendo DS ha Jump Ultimate Stars, ora la console Sony può beneficiare di un titolo che affianca alla giocabilità collaudata ed immediata del primo con gli scontri fra personaggi di saghe diverse del secondo.
    Nulla di nuovo sotto il sole, come si evince con semplicità.

    Kamehameha vs Rasengan?

    La natura stessa del titolo può porre dei dubbi sul giudizio del medesimo. Mera operazione commerciale, o coraggioso esperimento?
    Indubbiamente il gioco in questione presenta alcune lacune non tanto tecniche, quanto nell’idea di fondo che sottende il tutto. Ogni manga ha una impostazione che gli è propria, ha certe fondamenta, possiede una “fisica” ben precisa ed è attorno a tutto ciò che ruotano i combattimenti ed i poteri specifici dei personaggi. E’ immediato osservare come Goku, Vegeta e compagni abbiano una forza ed una velocità nettamente superiori ai personaggi di Naruto e One Piece, i quali però vantano tecniche sicuramente più varie e versatili. La difficoltà sta quindi nel trovare un bilanciamento giusto, per limare queste differenze senza che i singoli eroi perdano in quanto a personalità e caratterizzazione, e soprattutto senza scontentare i fan di questa o dell'altra serie.
    8ing ha optato, invece, per una più sbrigativa tabula rasa. Tutti i personaggi sono egualmente forti e saltano sino alla medesima altezza; l’unico parametro che genera una certa differenziazione è la velocità. Non è certo cosa che possa soddisfare i fan dei tre manga presi in considerazione, i quali sono, a conti fatti, gli unici potenziali fruitori del titolo in esame.

    Goku, Naruto, o Rufy?

    Pur essendo un titolo maggiormente orientato verso il multiplayer, Battle Stadium DON offre per il gioco in singolo una modalità Storia, la quale si compone di scontri successivi con avversari casuali. Nessuna esplicita trama caratterizza il gioco, ove l’unico scopo è picchiare quanto più possibile gli avversari.
    Gli scontri ricordano molto quel Super Smah Bros al quale gli 8ing si sono palesemente ispirati; sicuramente, coloro che hanno già avuto modo di provare il titolo Nintendo saranno colpiti da una sensazione di deja-vu non troppo gradevole. I combattimenti si svolgono in stage tratti da tutte e tre i manga, e vedono protagonisti due, tre, o quattro guerrieri contendersi il possesso di globi di colore rosso. Non sono presenti le canoniche barre di energia vitale per ciascun personaggio; semplicemente v’è un solo indicatore in alto, costituito da tante barre attaccate insieme quanti sono i combattenti. Quando si picchia, la propria barra si allunga a svantaggio della vittima, mentre quando si è picchiati la barra si accorcia ad usufrutto altrui. E’ solo riempiendo gli avversari di botte che si conquistano questi fantomatici globi scarlatti.
    Quando il proprio indicatore supera il 75% della lunghezza complessiva della barra posta in alto, il combattente entra in una sorta di stato “berserk”, ed i danni arrecati aumentano vistosamente. Già gli scontri sono semplici, poi con questo stratagemma anche la minima difficoltà viene spazzata via.
    Nelle arene di gioco sono disponibili bonus in quantità: si va dalle armi ai potenziamenti più disparati, come incrementi della velocità o power up che permettono di diventare grandi il doppio o saltare più in alto.
    Oltre alla modalità survival, alla battaglia singola, ed al multiplayer, il gioco non offre praticamente null’altro.

    Gomu gomu no rasenkamehameha?

    Il comparto grafico appaga sì l’occhio del giocatore, ma risulta già dai primi istanti abbastanza datato. Una nota positiva deriva dai modelli poligonali dei personaggi, i quali sono discretamente realizzati poiché conservano perfettamente, almeno dal punto di vista visivo, lo stile adottato nel rispettivo manga. Le animazioni, seppur a tratti legnose, sono abbastanza fluide; tuttavia si ravvisano alcuni rallentamenti nelle scene maggiormente concitate.
    Le arene ove i combattimenti hanno luogo, tratte equamente dai tre manga coinvolti, sono di qualità altalenante; alcune sono gradevoli e ricche di particolari (come la Going Merry, la nave di Rufy e della sua ciurma), altre invece sono povere e spoglie di dettagli.
    I combattimenti sono frenetici, ed inizialmente sono anche divertenti: insomma, fa uno strano effetto effettuare un “Rasengan” contro Goku, o riempire di calci Vegeta utilizzando il cuoco Sanji. Inoltre, alcune arene presentano delle varianti che cercano di arricchire un poco l’esperienza di gioco: ad esempio, in uno stage di Naruto si è inseguiti da un serpente gigante, e mentre si sfugge al molesto animale, si deve anche combattere con altri 3 avversari.
    Fin qui, niente di negativo; il divertimento comincia tuttavia a calare con andamento esponenziale quando ci si accorge della piattezza generale. I personaggi, come già detto, sono praticamente equivalenti, ed anche l’esecuzione delle combo si mantiene la medesima per la totalità dei guerrieri presenti.
    Un altro elemento disarmante è costituito dai filmati (di fattura tecnica discutibile) che vedono i personaggi delle tre saghe interagire fra loro; si avrà quindi Chopper sulla nuvola Kinton, Sasuke che insegna a Gohan come effettuare i giusti movimenti delle dita per le tecniche, Piccolo che illustra a Rock Lee il Makankosappou.

    Battle Stadium D.O.N. Battle Stadium D.O.N.Versione Analizzata PlayStation 2Spiace dirlo, ma Battle Stadium D.O.N. non riesce ad accontentare nemmeno i fan dei manga trattati, i quali sono, a conti fatti, gli unici potenziali acquirenti del titolo. Il titolo si ispira palesemente a due giochi già esistenti senza proporre qualcosa che, nel concreto, sia originale; questo non è tuttavia un difetto se gli elementi estrapolati fossero combinati in modo ottimale. Non è questo, però, il caso di Battle Stadium: se Super Smash Bros si impone con una giocabilità frenetica e variegata, se Jump Ultimate Stars riesce ad essere accattivante con la ricchezza di personaggi e le vignette da usare con il touch screen, Battle Stadium D.O.N. non riesce ad appassionare. E’ divertente per la prima mezz’ora, poiché tale combinazione di combattenti è inusuale, e comunque riesce a svagare l’utente. Conclusi questi 30 minuti, ci si rende conto della pochezza offerta, ed il gioco viene riposto a prendere polvere sullo scaffale. E’ un vero peccato, poiché dagli 8ing, già autori di Inuyasha: Feudal Combat per Ps2 e della serie Naruto: Gekitou Ninja Taisen per Gamecube ci si aspettava di più; invece essi mostrano come tre importanti licenze non debbano venir utilizzate per un gioco.

    4

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