Recensione Battlestations Midway Recensione: strategia di cielo e di mare

Azione e strategia per cielo e per mare

Recensione Battlestations Midway Recensione: strategia di cielo e di mare
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • La prima domanda che potrebbe saltarvi alla testa, osservando le immagini a corredo, è se c'era davvero bisogno di un altro gioco ambientato nella seconda Guerra mondiale.
    Del resto, vista l'estrema abbondanza di videogiochi ambientati nel triste periodo che corre dal 1942 al '45, tutti noi videogicoatori potremmo facilmente sostenere un esame universitario sulla compagnia Able, oppure sull'avanzata nei balcani dell'armata rossa.
    Questi aspetti della seconda Guerra mondiale sono ormai triti e ritriti in ambito videoludico, ma d'altro canto ci sono pochi giochi che trattano gli aspetti del conflitto che interessarono il più pacifico degli oceani.
    Battlestions Midway (da adesso semplicemente BM) intende calarci nei panni di Henry Walker, un rampante marinaio in servizio a Pearl Harbour al momento del disgraziato attacco giapponese, che farà carriera nella marina U.S.A. durante il conflitto.
    Per tanto ci ritroveremo a vivere le battaglie chiave che hanno tristemente imperversato sulle acque dell'oceano Pacifico: cambiano quindi un attimo le carte in tavola, e BM si allontana da tutti i suoi congeneri almeno per ambientazione.
    Se questo elemento non riesce da solo svegliare la vostra curiosità, sappiate che gli aspetti che rendono il nuovo titolo targato Eidos interessante sono ben altri, e per nostra fortuna risiedono nel concept e nel gameplay stesso.
    Infatti, perchè limitarsi ad andare in giro con un fucile quando si può sfruttare la potenza di un cacciatorpedinerie? Oppure perchè non mettersi alla guida di una corazzata, o privilegiare un attacco dall'alto con caccia e bombardieri, e dal basso usando un sottomarino? Perchè invece che relegarsi ad interpretare un semplice ruolo, non orchestriamo l'intera flotta come un generale navigato?
    Ecco quindi l'essenza di BM, un gioco in grado di mixare alcuni fra i generi più in voga per quello che riguarda il combattimento motorizzato in una sola esperienza ludica.
    Resta solo da giudicare la bontà di tale cocktail: mollate gli ormeggi, si salpa!

    Il concept base

    Senza ombra di dubbio i ragazzi della sezione ungherese di Eidos Interactive si sono davvero dati da fare: BM si presenta subito come un progetto ambizioso ed allettante per tutte le sfaccettature del suo gameplay.
    Cercando di dare un quadro più dettagliato rispetto al breve sunto introduttivo scritto poco più su, diciamo che BM consente al giocatore di assumere il commando diretto di svariate unità da guerra navali e aeree, fedelmente riprodotte rispetto i modelli storici.
    Ovviamente nelle prime battute di gioco il numero di scelte a nostra disposizione sarà piuttosto limitato, in quanto come è facilmente deducibile, il nostro alter ego virtuale sarà appena agli inizi della sua carriera militare, e quindi il suo potere di comando sarà piuttosto limitato.
    Man mano che procederemo nell'avventura e il nostro grado salirà di pari passo con le medaglie al merito guadagnate, le dimensioni delle divisioni al nostro comando aumenteranno, dandoci modo di gestire intere divisioni corazzate e aeronautiche.
    L'elemento chiave di tutto il gameplay risiede proprio nella possibilità di assumerne il controllo diretto in qualunque momento, arrivandone a gestire sia il movimento che l'ingaggio armato.
    A questo punto la domanda che sorge spontanea è la seguente: cosa accade alle alter unità mentre ci dilettiamo a manovrarne direttamente una?
    Le risposte sono essenzialmente due: se abbiamo impartito ordini precisi ad una di esse, questa, guidata dalla sapiente intelligenza artificiale del gioco, si cimenterà nell'impresa stabilità. Se non ha compiti specifici si limiterà ad agire in base ai criteri di movimento e di ingaggio che le abbiamo dettato come linea principale di comportamento da seguire.
    Questo discorso apparentemente complesso lascia evincere quindi un altro aspetto chiave del gioco: attraverso una mappa tattica, saremmo in grado gestire le nostre unità come accade in ogni RTS (real time strategy), dismettendo quindi le vesti di pilota o comandante di vascello per quelle di alto generale che orchestra la battaglia via radio dal suo ufficio.
    Per tanto le combinazione possibili diventano estremamente gustose, visto che potremmo benissimo disporre le unità in nostro possesso secondo un determinato criterio, lasciandole quindi pilotare dal Pc, per poi assumerne il controllo diretto nei momenti che reputiamo chiave.
    Per fare un esempio banale, ma chiarificatore, potremmo tranquillamente chiedere ad un aereoporto di far decollare una squadriglia di bombardieri pesanti, e di farli muovere sino ad un punto specifico della mappa, che poi consenta casomai l'ingaggio con il nemico.
    Durante il loro volo di avvicinamento potremo ad esempio assumere il comando di un incrociatore che avevamo precedentemente portato a distanza di tiro da una portaerei nemica, e assumendone il controllo potremo iniziare ad aprire il fuoco.
    Le imbarcazioni in scorta alla portaerei nemica a questo punto cercheranno di ingaggiare il nostro vascello, al quale potremo far compiere qualche manovra evasiva per poi tirarsi dietro le navi nemiche.
    Nel frattempo i bombardieri saranno giunti nella posizione stabilità, e ne potremmo prendere il controllo, demandando al computer la gestione dell'incrociatore alleato in fuga, che si porta appresso le navi a difesa della portaerei.
    E' il momento giusto di bombardare quindi, visto che le difese antiaeree sono state rese meno compatte e quindi meno letali dalla nostra manovra, e prendendo il controllo diretto degli aereoveicoli, sganceremo una quantità di tritolo sul ponte della portaereei nemica da farla andare a picco.
    Questo è un semplice esempio di come vanno le cose in BM, e credeteci, è riduttivo rispetto alle potenzialità tattiche che il gioco offre!

    Arcade o Simulazione?

    Discutiamo un altro aspetto chiave della produzione: lo stile di guida dei mezzi che ci ritroveremo a pilotare è strettamente simulativo o è una semplice gestione arcade?
    Senza ombra di dubbio l'impostazione di base dell'intero titolo è più orientata all'arcade, permettendo quindi di prendersi qualche "licenza poetica" in più rispetto ad una simulazione basata sulle rigide leggi della fisica.
    Quindi quando bombarderemo non dovremo curarci tanto di come tiri il vento, piuttosto di centrare il bersaglio con il comodo mirino pensato appositamente per la circostanza.
    Questo però non deve far pensare che non occorra essere estremamente accorti nella manovra dei mezzi, nella loro gestione e specialmente nell'azione di sparo.
    Ad esempio, parlando dei mezzi aerei, possiamo sì dire che potremo fare imbardate e virate a piacimento, ma che occorrerà tenere ben d'occhio i giri del motore: se saremo troppo lenti il nostro aeromobile andrà in stallo e pertanto cadremo a terra come mattoni, mentre se ci lanciamo in una picchiata, dovremo moderare la velocità per non rischiare di perdere il controllo.
    Sempre parlando per esempi, occorrerà muovere i nostri vascelli in modo molto accorto, specialmente nei cambi di direzione: più veloce andremo è maggiore sarà il raggio della nostra rotazione e viceversa, mentre se vogliamo compiere un 180° aiutandosi con l'inversione dei motori, occorrerà tener presente della deriva inerziale del vascello.
    Per tanto stiamo sì parlando di arcade, ma non si tratta assolutamente di un modello di guida estremamente semplicistico da divenire banale o quantomeno improbabile; dovremmo sempre tener presenti alcuni elementi chiave se vogliamo essere veramente padroni del mezzo.
    Stessa cosa vale per le riparazioni: una battaglia marina non è una cosa semplice, viste le dimensioni dei proiettili blindati che allegramente vengono scambiati fra i vascelli, e il fatto che una singola falla può rischiare di far colare a picco la nave.
    Tramite un apposito menù di gestione, facilmente richiamabile con la pressione di un tasto, potremo decidere quanto personale assegnare alle varie emergenze che possono interessare la nave durante il combattimento, da non trascurare nel modo più assoluto.
    Schematicamente le risorse umane adibite alla gestione delle emergenze sono rappresentate da tre allegri "omini", che potremo scegliere se lasciare di ronda in tutta la nave oppure assegnare a compiti specifici.
    Ad esempio potremo assegnare un'unità o più alla sutura della falle oppure all'estinguimento di incendi a bordo, in modo tale che, nel caso si verifichino tali inconvenienti, ci sia subito del personale pronto alla risoluzione.
    Lasciando libere le unità, queste verranno indirizzate dall'intelligenza artificiale, ma ovviamente impiegheranno più tempo per organizzarsi, ed alcuni danni potrebbero aumentare di gravità.
    Esemplificando: le falle vengono riparate chiudendo in modo stagno le aree interessate dall'entrata dell'acqua nello scafo: più tempo impiegherà la squadra riparazione, maggiore sarà la quantità d'acqua che entrerà, e pertanto maggiori saranno i settori allagati. Ciò accorcia senza ombra di dubbio la vita della nave, che rischia quindi con un colpo solo di essere affondata, se la gestione dei danni è stata pianificata in modo errato.

    Se ancora non siete convinti del fatto che BM sia un "sofisticato arcade", spendiamo qualche parola per quello che riguarda l'azione bellica in se per se.
    Specialmente per quello che concerne le navi, potremo assumere il controllo di una particolare arma mentre le altre vengono lasciate alla cura della Cpu. Immaginiamo di prendere il controllo dell'artiglieria mentre subiamo attacchi da parte di altri vascelli e di alcuni aereomobili.
    La cpu si farà carico di abbattere i velivoli, mentre noi ci assumeremo direttamente quello di pensare alle navi.
    Occorre subito avere degli accorgimenti: in base all'orientamento della nostra nave saranno disponibili al tiro un certo numero di cannoni.
    Infatti la regola migliore da seguire è quella di cercare di ingaggiare il nemico lasciandolo al lato sinistro o destro del vascello, per poter avere la maggiore potenza di fuoco disponibile.
    Una volta inquadrato il nemico avremo a disposizione un binocolo per migliorare la nostra visione e soprattutto per affinare la nostra mira.
    Non pensiamo però che sia sufficiente mirare al corpo della nave nemica e sparare, specialmente quando il bersaglio è in moto, perché difficilmente riusciremo a scalfire le corazze nemiche.
    Infatti occorre mirare dove riterremo che il vascello nemico si troverà quando i proiettili di artiglieria colpiranno il pelo dell'acqua, dando quindi il giusto anticipo in base alla nostra velocità, a quella del nemico e alla sua distanza.
    Può sembrare apparentemente difficile, ma con un po' di pratica avremo dei buonissimi risultati.
    Stesso discorso vale per i combattimenti in aria, dove però in nostro soccorso arriverà una sorta di mirino aggiuntivo, sfasato rispetto al bersaglio originario, che ci indicherà dove mirare tenendo conto dell'anticipo per abbattere il nemico.
    Ecco quindi completato il quadro, dal quale risulta evidente di quanto l'arcade proposto dai ragazzi dell' Eidos Studios ungherese sia estremamente valido è di quanto si allontani dallo spettro della semplificazione priva di contenuto.

    L'intelligenza artificiale

    Abbiamo parlato più volte di intelligenza artificiale, ed è quindi venuto il momento di capire se in BM questa espressione stia veramente ad indicare una piccolo barlume di ragionevolezza. Vogliamo affrontare la questione da due punti di vista separati: la gestione delle unità amiche da arte della Cpu, e quella dei nemici.
    Per quello che concerne gli alleati diciamo subito che il modello di ragionamento virtuale non da assolutamente grossi segni di stupidità. Normalmente quando viene imposto un ordine ai nostri commilitoni virtuali questi di dimostrano piuttosto scaltri nel portalo a termine, cercando di portarsi a distanza di tiro in modo efficiente e di squagliarsela quanto prima quando le cose prendono una brutta piega. Ovviamente molto sta alla bontà dei nostri ordini: mandando allo sbaraglio un'unità senza una tattica precisa, per quanto questa possa essere intelligente e scaltra, ci lascerà sicuramente le penne.
    In BM è inoltre possibile riunire le unità disponibili in squadre, alle quali possono essere imposti schemi comportamentali mediante la pressione di un semplice tasto.
    Per capire la validità del lavoro svolto dai ragazzi ungheresi di Eidos basta considerare la gestione delle navi in formazione, quando esse abbiano attivato l'abilità chiave di evitare i siluri in modo automatico. Quando un siluro viaggia contro una delle nostre navi, questa cercherà con manovre evasive di evitarlo (in alcuni casi sono veramente uno spettacolo da vedere, e vi lasceranno senza fiato!), oppure se i siluri viaggiano nella direzione della nave madre, e una vostra sottomessa si trova nella rotta di collisione, questa cercherà di fare scudo alla prima, forse sacrificandosi.
    Spendiamo anche due parole per gli aeromobili: viaggiare in formazione è un'operazione assai spettacolare, specialmente per il fatto che impersoneremo sempre il caposquadriglia e quindi gli altri elementi ci seguiranno ciecamente. Diretti contro un bersaglio, quando apriremo il fuoco -si tratti della mitragliatrice sotto le ali o di altri missili equipaggiati- i nostri sottoposti replicheranno il nostro comportamento, sino a quando il nostro attacco non avrà termine e la formazione di volo si infrangerà lasciando posto alle manovre evasive tipiche di chi è a due metri da morte certa.
    Con un semplice tasto indicheremo alla formazione di rientrare per riarmarsi e riparare i danni, per poi casomai ripartire se la situazione necessita.
    Pertanto, saranno veramente rare le situazione in cui ci metteremo ad urlare al computer insulti e minacce dopo che un'unità da lui controllata si è fatta sterminare per qualche assurdo motivo.
    Solito discorso vale per i nemici: sono tutti molto scaltri e furbi, pertanto occorre veramente assumere un comportamento da manuale se vogliamo riportare a casa la pellaccia.
    BM è un gioco che non premia in alcun modo le azioni avventare in puro stile Rambo: occorrerà sempre muoversi in modo accorto, con un briciolo di tattica alle spalle, se non vogliamo che i nemici abbiano il sopravvento.
    L'esempio più calzante è quello della guerra sottomarina, che richiede veramente una malizia tattica di alto spessore.
    Dovete sapere innanzitutto che il sonar è sistema di rilevamento basato sulle vibrazioni sonore, capace di rivelare quindi la posizione di un nemico in movimento sotto il livello dell'acqua, in base alle differenza temporali che intercorrono fra l'eco di ritorno del suono emesso dall'apparecchio.
    Un sistema del genere in BM lavora plausibilmente su quasi 360° lasciando scoperto un angolo di circa 90° che ha vertice nella parte posteriore della nave, in quanto le eliche generano un rumore in grado di disturbare il sistema.
    Alla guida di un sottomarino capiterà spesso di vedere un cacciatorpediniere (uno dei pochi mezzi con bombe di profondità, capaci di far saltare il sottomarino) nemico puntare dritto verso di voi.
    Di primo acchito potreste pensare di sparagli contro dei siluri, ma sappiate che facilmente l'imbarcazione nemica li eviterà, lasciandovi quindi scoperti, in quanto i tempi di ricarica dei tubi sono piuttosto elevati; di conseguenza vi farà a pezzi.
    La cosa più saggia da fare è quella di immergersi sempre più e fermarsi, per ingannare il sonar.
    A questo punto emerge la bellezza dell'intelligenza artificiale del gioco: il cacciatorpediniere, perdendovi sul sonar e quindi pensando che vi siete fermati, inizierà a percorrere un percorso circolare verso il vostro scafo, mantenendosi ad una distanza tale da permettersi di evitare siluri.
    Sa che prima o dopo se continuate così dovrete riemergere per prendere aria, e se ne sta buono buono in attesa di farvi a pezzi non appena sporgete la testa fuori dal pelo dell'acqua.
    Le manovre che compie per cercare di capire se siete alle sue spalle o meno, e per cercare di stanarvi in tutte la maniere, sono veramente ammirevoli e quando finalmente riuscirete con un paio di siluri ben piazzati a mandarlo al creatore, credeteci, vi sentirete come il comandate Ramus in Caccia ad Ottobre Rosso!

    Lo stesso vale per gli areoplani: togliersi di coda dei nemici è veramente arduo, anche al livello di difficoltà più basso.
    Non bastano semplici manovre evasive, ed in alcuni casi neppure le manovre viste in top gun: dovrete sempre cercare di portare il nemico all'errore, per poi approfittarne.
    Il combattimento fra navi in alcuni casi è ancora più esaltante: quando due formazioni si trovano ai ferri corti vedrete veri e propri attacchi a tenaglia, accompagnati la lanci di siluri veramente subdoli, studiati per farvi compiere qualche manovra poco saggia e quindi bombardarvi meglio.
    Battlestation è quindi un gioco "user friendly" per quello che riguarda il feeling generale nella guida e nella gestione dei vostri mezzi: non richiede di leggere un manuale da 800 pagine per essere giocato, e con pochi tasti vi caverete sempre di impiccio. Non è del resto un gioco semplice in cui basta "sparare e sperare": occorrerà un buon uso della materia grigia per pianificare accuratamente come usare la forza bruta.
    Tutto ciò è semplicemente esaltante: se nelle prime battute non siamo ancora entrati nei meccanismi del gioco, alcune sconfitte ci possono sembrare quasi frustranti, ma una volta acquisito il metodo BM è in grado di dare vere e proprie soddisfazioni quando, grazie alle giuste scelte, ai giusti movimenti, riusciamo ad avere la meglio sul nemico.
    Tutto questo è reso possibile solo grazie ad un'ottima programmazione dell'intelligenza artificiale, in grado di essere in linea massima, una valida antagonista.

    Il comparto tecnico

    Per prima cosa parliamo della grafica, molto valida ma non estremamente sofisticata, specialmente se paragonata ad altri prodotti di ultima generazione.
    I modelli poligonali che costruiscono la trasposizione virtuale di navi e mezzi in generale sono di buonissima fattura, sia per fedeltà che per caratterizzazione.
    L'aspetto meno felice sono le texture non sempre in alta risoluzione che ricoprono i modelli in questione.
    Non si parla di oscenità visiva, piuttosto di una piccola mancanza.
    Questa situazione è particolarmente evidente quando si inquadrano isole e isolotti, che non brillano certo per bellezza artistica: le texture non fanno gridare al miracolo, e in certi casi i paesaggi risultano piuttosto poveri di vegetazione.
    Discorso analogo per gli effetti: pur essendo tutt'altro che sgradevoli alla vista in alcuni casi avremmo chiesto qualcosa in più.
    La cosa che forse maggiormente risalta all'occhio è la mancanza dell'HDR, legata al fatto che il titolo implementa solamente gli Shader 2.0 e gli 1.4, direttamente selezionabili dal menù di configurazione del gioco.
    Questo aspetto garantisce una buona fluidità anche su computer di non ultimissima generazione, ma ripetiamo, visto anche la bontà del gameplay del titolo ci saremmo aspettati qualcosina di più.
    Passando oltre, il comparto sonoro brilla per una scelta musicale estremamente felice, caratterizzata da brani orchestrali di indubbio carisma, capaci di condire di epicità ogni momento di massima tensione.
    Non possiamo dire la solita cosa per gli effetti sonori, la cui qualità è talvolta altalenante.

    In alcuni casi rappresentano la gioia per i nostri orecchi, mentre altre volte soddisfano un po' meno, non compromettendo criticamente però la qualità del comparto sonoro.
    La longevità del titolo merita invece un discorso a se stante.

    Oggi mi sento longevo

    Pur presentando uno schema di gioco molto vario e ben strutturato, che garantisce una vasta rigiocabilità, BM non presenta una campagna single player di ampia durata.
    Oltre che alla classica modalità campagna, affrontabile a tre diversi livelli di difficoltà, che racchiude una decina di missioni, è possibile giocare anche alcune missioni "sfida", divise fra combattimenti aerei, navali e sottomarini.
    La caratteristica peculiare di queste missioni, oltre che a permettere il controllo anche di alcuni mezzi giapponesi (gli Zero sono fantastici, e quando farete navigare la possente Yamato vi cadrà una lacrimuccia), è quella di mettere a dura prova il giocatore, facendogli assumere il controllo di alcune unità alle prese con situazioni da cardiopalma.
    Portare a termine le sfide è estremamente esaltante, ma una volta esaurite queste e la campagna, rimane ben poco da fare sul piano del single player.
    Considerando in particolare che le prime missioni della campagna sono estremamente semplici in quanto le unità alle nostre dipendenza sono un numero esiguo, si avverte veramente il bisogno di qualche missione in più.
    A supplire questa mancanza ci pensa il settore multiplayer, sul quale sembra che gli sviluppatori abbiano puntato molto.
    Le mappe online sono in grado di supportare sino a 8 giocatori simultaneamente, assegnando loro degli slot ben precisi e collocandoli in battaglie specifiche e storicamente famose, a capo di determinati mezzi propri dello slot scelto.
    Ovviamente se la partita si svolge fra solo due giocatori, l'intero parco mezzi disponibile negli slot rimasti vuoti passa alla gestione degli stessi, non facendo quindi mancare mezzi e, di conseguenza, azione.
    Principalmente ogni mappa ha degli obbiettivi ben precisi, il compimento dei quali determina il vincitore fra le due fazioni.
    Inoltre, osservando il meccanismo di gestione del gioco, appare evidente un fattore di indubbia rilevanza: a differenza di svariati giochi online che necessitano server dedicati sui quali far giocare i vari player, in BM c'è la possibilità in qualunque momento di fare da server stesso ed invitare giocatori a prendere parte alla propria scorribanda online.
    Un piccolo esempio chiarificatore: in modalità multiplayer possiamo scegliere se entrare in uno dei server attivi (che possono essere anche Pc di altri utenti che hanno deciso di "hostare" una partita) oppure se crearne uno proprio, che ovviamente godrà di visibilità in rete.
    Questo sistema prevede varie tappe, che partono dalla creazione, alla sala l'attesa in cui si attende l'ingresso di altri player sul server, per poi passare allo stato di "pronto" che vi permette di dare il via alla bagarre.
    Una cosa importante dell'intera faccenda risiede nel fatto che il gioco richiede un account gamespy per poter funzionare, il che comporta una gestione delle statistiche dei punteggi, che da quindi vita ad una sorta di classifica fra i giocatori.

    Questo sistema è indubbiamente molto intelligente sulla carta, ma può presentare anche degli svantaggi.
    Essenzialmente la possibilità di poter far da server a piacimento, a patto ovviamente di avere una banda sufficiente (il gioco richiede almeno l'adsl per poter godere del supporto multigiocatore online), è un espediente in grado di facilitare la formazione di una community.
    Infatti si saltano i tristi e dispendiosi gradini che occorre percorrere per cercare una ditta specializzata in server renting. Il problema che emerge di conseguenza è un altro: non avendo uno numero di server facilmente gestibile, in quanto ogni sera se possono alternare in rete una grande moltitudine, difficilmente sarà possibile limitare la presenza di "cheater", visto che punkbuster (un noto anticheat usato in molti giochi online) non supporta il gioco al momento? E poi, quali saranno le performance di un Pc comune usato come server?
    Quindi tirando le somme, le possibilità che nasca una community sono piuttosto elevate, ma ovviamente ci sono tutti i "se" e tutti i "ma" del caso, visto che questo sistema non è collaudato.
    Per canto nostro, visto che il gioco deve ancora arrivare sugli scaffali dei negozi, non abbiamo potuto collaudare debitamente il comparto multiplayer, visto che al momento non è stato possibile rintracciare alcun giocatore online.
    Perciò occorre prendere con cautela l'intera faccenda e vedere quale sarà il comportamento della community nei mesi che seguiranno il lancio del gioco.
    Tuttavia ci sentiamo di dire che il problema longevità può essere attenuato non poco dal gioco in rete, e visto lo sforzo dei programmatori nel settore online, nonché l'ottimo gameplay, capace di stregare, nutriamo una certa fiducia nei confronti del multiplayer di Battlestation

    Battlestations: Midway Battlestations: MidwayVersione Analizzata PCBattlestations: Midway è un gioco che emoziona, che appassiona, che diverte e che impegna. Pur proponendo un gameplay piuttosto anticonvenzionale rispetto a numerosi titoli presenti sul mercato, e quindi dimostrando un certo coraggio dei programmatori nel lavorare in una direzione poco bazzicata, il gioco fa centro sapientemente, mixando un gameplay arcade ad una simulazione strategica tutt’altro che da ridere. Quindi semaforo verde per il concept e per la struttura stessa del gameplay, senza ombra di dubbio vincente. Semaforo giallo per la realizzazione tecnica, di buona fattura, ma sicuramente non di ultimo grido. Per far girare il gioco anche su macchine non all’avanguardia avremmo preferito una maggiore scalabilità del motore grafico piuttosto che la mancata implementazione di alcune tecniche grafiche ormai affermate e di utilizzo comune in altri titoli. Comunque sia, il comparto tecnico non esattamente brillante non inficia in modo grave sulla buona riuscita del prodotto: quando un gioco propone un concept così ben organizzato, non c’è grafica che tenga: il titolo diverte in ogni caso. Qualche missione in più avrebbe senz’altro giovato, ma potrebbe pensarci la modalità multiplayer a sollevare le sorti della longevità: sulla carta si rivela ottima, dovremo solo aspettare l’uscita del titolo e quindi la creazione di una community indipendente.

    8.0

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