Recensione Beach Spikers

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Beach Spikers - 2010

Recensione Beach Spikers
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  • NGC
  • Schegge d'estate

    Sabbia, sole e ragazze in bikini.
    Tenue miraggio di vita vissuta all'insegna del divertimento, piccola ossessione di chi è costretto a divincolarsi tra mille impegni di lavoro, alla ricerca di uno sfuggevole momento da dedicare totalmente a se stessi.
    Ecco quindi che, come un coltello che gira nella ferita o come un'improvvisata via di fuga, appare nella mia quotidianità di videogiocatore questo Beach Spikers, nuovo esperimento della mai troppo osannata divisione arcade della Sega, il gruppo Am2.

    Beach Spikers

    Questa nuova esclusiva Sega per Gamecube si è presentata senza eccessivi trionfalismi, quasi in sordina: la maggiore pubblicità, probabilmente, è arrivata direttamente dall'unico altro “simulatore” di beach volley presente in campo videoludico, DOAX Volleyball per Xbox. Il periodo estivo è stato l'ambiente ideale per piccole sfide a distanza a colpi di schiacciate e curve pericolose, capaci, specialmente queste ultime, di esaltare frotte di videogiocatori, basiti davanti a monitor starbordanti di bellissime atlete (com'era quel detto... c'era di mezzo un carro di buoi, vero?).

    Marketing e hype a parte, gli appassionati dei simulatori sportivi hanno iniziato a gongolare conoscendo il curriculum degli sviluppatori, gli stessi che hanno portato alla luce quello che può essere considerato il miglior titolo sportivo degli ultimi anni: Virtua Tennis è stato capace di far riemergere le simulazioni tennistiche, da anni in costante decadimento a livello qualitativo e quantitativo, settando al tempo stesso nuovi standard e costringendo gli sviluppatori concorrenti ad adeguarsi (il nuovo Smash Court della Namco e il sorprendente Slam Tennis sono la più lampante dimostrazione), nel tenativo di avvicinare la perfezione del titolo Sega-Am2.

    Tra l'incudine e il martello

    Beach Spikers approda sugli scaffali europei proprio quando il Gamecube sfodera due dei suoi migliori assi: Resident Evil prima e Super Mario Sunshine poi, sarebbero in grado di far passare inosservato qualsiasi titolo valido ma inatteso.
    Quali sono quindi le caratteristiche capaci di far emergere questo gioco dal limbo videoludico destinato a chiunque si ponga tra due simili capolavori?

    Che sia un esperto o un giocatore occasionale a porsi di fronte allo schermo, al giorno d'oggi il primo obiettivo è quello di solleticare efficacemente le nostre capacità percettive, a cominciare dalla vista. Inutile quindi pensare che un gruppo collaudato e talentuoso come Am2, in questa occasione supportati da altri esperti dl settore come Sega Rosso e Amusement Vision, possa disattendere le aspettative di chi come me ha acquistato il titolo il giorno del lancio.

    Basta la classica presentazione “arcade” tipica dei titoli Sega a dimostrare di che pasta è fatto questo titolo dal lato tecnico: la telecamera ci offre una panoramica sullo stadio, per poi andare a spiare le panchine, dove le splendide atlete (sia come realizzazione dei modelli, sia a livello di canoni estetici) aspettano di essere chiamate in campo. La partita inizia e ci offre un'azione altamente spettacolare, con l'obiettivo di cariare la nostra adrenalina e offrendo al contempo un ulteriore prova di forza del comprato grafico, che si dimostra impeccabile anche a livello di animazioni e fisica del pallone.

    La prima partita contribuisce a consolidare le prime impressioni: animazioni facciali, stadi realistici e “vivi”, velocità e fluidità di gioco sono solo alcuni degli elementi alla base di una resa grafica così elevata. Ad un'occhiata ancora più approfondita, possiamo gustarci le splendide texture di alcuni costumi, i segni lasciati sulla sabbia dal pallone e l'effetto “scia” che caratterizza le schiacciate più potenti.

    Probabilmente sarebbe inutile dilungarsi ulteriormente nell'analisi di un comparto assolutamente solido, ma è impossibile non citare gli “stadi a tema” che fanno da contorno alla modalità World Tour: da Swatch a Pringles, da Mikasa a Coca Cola (per non parlare di Nintendo...), ognuno di questi stadi è caratterizzato al meglio, contribuendo ad arricchire la sensazione di festa che ruota attorno ad uno sport così estivo come il beach volley.

    Oramai avrete compreso che questo beach spikers farà la gioia dei vostri occhi...

    Lo sport deve essere divertente

    Questo Am2 lo sa bene fornendoci un'ulteriore prova della propria capacità di realizzare sistemi di gioco e di controllo davvero vincenti.

    Il primo paragone è inevitabile: il capolavoro per eccellenza, Virtua Tennis, rimane la fonte da cui trarre ispirazione, garantendo un ritmo serrato e una giocabilità al limite del più piccolo errore.
    Ma le somiglianze, fortunatamente, finiscono qui: il gameplay alla base del titolo tennistico è estremamente profondo nella sua semplicità, mentre questo Beach Sikers si rivela complesso fin dalle prime sessioni di gioco.

    Nel beach volley si gioca in due, e per far funzionare le cose è necessario ricevere, alzare e schiacciare nel miglior modo possibile: per questo motivo il sistema di controllo offre ben 3 modi di eseguire le azioni appena elencate, associandole ai pulsanti B, A e alla combinazione dei due, in ordine crescente di complessità del gesto tecnico.
    Quindi, per la ricezione, B farà eseguire un bagher, A un palleggio e A+B una finta di palleggio per mandare la palla nel campo avversario.
    Allo stesso modo, durante l'attacco, la pressione del tasto B comporterà l'esecuzione di un pallonetto, A di una classica, ma sempre efficace schiaccita, A+B una schiacciata dritta sul muro, nel tentativo di sfondarlo e mandare la palla in out.
    Ci sono anche tre tipi di battute: dal basso, dall'alto e in salto, di crescente efficacia.

    Detto questo qualcuno potrebbe storcere il naso, ingannato da una complessità solo apparente: proprio per venire in contro all'utenza meno smaliziata, ecco un comodo ed efficace tutorial, in cui vi saranno proposte cinque sfide per ogni tipo situazione di gioco (battuta, ricezione, palleggio, attacco e muro).

    Al completamento di questa sezione, riceverete in premio un nuovo stage per le sfide in doppio... infatti, ad ogni piccolo traguardo raggiunto nel gioco, si viene ricompensati con stadi e costumi extra, questi ultimi utilizzabili nella modalità world tour durante la creazione delle due atlete.

    Una vacanza lunga 10 stage

    Ad arricchire un gioco già di per sé molto valido, Beach Spikers ci offre una modalità World Tour molto particolare, decisamente diversa da quella presente nei due Virtua Tennis.
    Prima di scendere in campo, è nostro compito creare due atlete, da portare al successo lungo dieci stage, come detto in precedenza, a tema.
    La particolarità di questa modalità è la possibilità di controllare solo una della due ragazze, mentre l'altra è guidata da una particolare intelligenza artificiale, suscettibile all'andamento della partita. Dopo averle assegnato i valori per ogni abilità (i punti si ottengono in partenza e successivamente completando gli stage), bisogna gestire anche il rapporto di coppia tra le due, sfruttando al meglio le interruzioni di gioco.
    Ogni dieci punti (in totale tra le due squadre), le squadre dispongono di un breve “time out” in cui discutere: a seconda dell'atteggiamento che tenete nei confronti della compagna, questa reagisce in maniera differente, valutando l'effettiva validità dei vostri consigli in relazione all'andamento della partita.
    Se sarete capaci di dire la frase giusta al momento giusto, vedrete la percentuale di affinità tra le due aumentare, con un conseguente miglioramento nello stile di gioco e nelle esultanze.

    Questo tocco di umanità contribuisce a coinvolgere ancora di più il giocatore, costretto a non commettere errori sia in campo che fuori... che sia l'inizio di una rivoluzione nei giochi sportivi?

    Match Point

    E' arrivato il momento decisivo: gli spalti fremono e l'adrenalina è talmente elevata che sembra voglia scorrere nelle vene prendendo il posto del sangue.
    Poco alla volta senti il tuo battito cardiaco sincronizzarsi con gli applausi del pubblico, ritmicamente...
    La tensione non sembra voler abbandonare il tuo braccio, proprio in questo momento in cui sai che il minimo errore può costarti caro, buttando al vento anni di allenamento e tutti i sogni che cullavi da bambina.
    La palla si alza, il momento è arrivato... ce la farai?

    Beach Spikers ce la fa eccome, con la sicurezza che solo i grandi possono ostentare.
    Un perfetto connubio di grafica da urlo e giocabilità sopraffina, in perfetto stile Sega-Am2, che non mancherà di emozionarvi e coinvolgervi nel modo in cui solo uno sport adrenalinico come il beach volley sa fare.

    Non importa che la colonna sonora sia ripetitiva, non importa che le ragazze alla fin fine siano tutte uguali o che il pallone, dopo un'errata ricezione, finisca sempre in determinate zone del campo: chiunque ami gli arcade troverà pane per i suoi denti, un titolo capace di regalare ore di puro divertimento.
    Infatti, quando avrete completato le modalità Arcade e World Tour, basterà trovare degli amici per aumentare all'infinito la longevità, sfruttando i sottogiochi presenti nel versus mode.

    Se amate i giochi sportivi, Beach Spikers è un acquisto irrinunciabile, una nuova perla da aggiungere alla collezione.
    Nel caso siate allergici al troppo movimento, e non digeriate i titoli sportivi, potrete godervi camionate di curve mozzafiato e divertirvi con gli amici!

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