Recensione Bioshock Infinite - Clash in the Clouds

Primo DLC per Bioshock Infinite

Recensione Bioshock Infinite - Clash in the Clouds
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Immaginate di finire nei panni di un Booker DeWitt un po' diverso da quello che avete conosciuto a Columbia. Stavolta è un investigatore privato con la faccia da duro e il trench impolverato, di quelli col cappello sempre in testa e con una bella ragazza da rincorrere. E la bella ragazza è ovviamente Elizabeth.
    Solo che i due stavolta non si sono mai visti, non hanno provato a scappare dall'utopia volante di Comstock, e si incontrano per la prima volta in uno di quei terrazzi con una vista mozzafiato su tutta la città. E la città, in questo caso, è Rapture.
    Anzi, è Rapture prima della caduta, cristallina visione di un altro profeta, ancora bellissima nell'involucro di vetro che la protegge dalla pressione degli abissi.
    Ecco: immaginate tutto questo e sappiate che per vivere l'avventura (in due episodi) di Burial at Sea, secondo DLC ufficiale di Bioshock Infinite, dovrete aspettare ancora qualche mese.
    Oggi come oggi dovete "accontentarvi" del meno creativo Clash in the Clouds, add-on per lo shooter di Irrational Games che è stato rilasciato a sorpresa sugli store digitali, proprio in concomitanza dell'annuncio della stagione di contenuti aggiuntivi.
    Ebbene, speriamo che possiate perdonarci la lunga introduzione un po' fuori contesto. Ma cercate di capirci: oggi avremmo davvero voluto scrivere una recensione diversa, parlando di un coraggioso esperimento narrativo piuttosto che di una classica modalità costruita come l'ormai svalutatissima "Orda". E invece eccoci qui: Clash in the Clouds sceglie la strada più facile, seguendo in verità le orme di un altro grandissimo titolo come Dishonored, che prima di dedicarsi alle espansioni narrative aveva dato in pasto ai fan scalpitanti il divertente Dunwall City Trials.
    Il team di Ken Levine sarà riuscito nell'impresa di creare un DLC comunque fresco ed intrigante, per calmare i voraci appetiti di uno dei prodotti più riusciti di quest'anno?

    Orda Revisited

    Clash in The Clouds ci propone una serie di quattro arene in cui affrontare ondate progressivamente più agguerrite di nemici, chiedendoci così di resistere ogni volta ai 15 assalti delle orde di Columbia. L'idea è quella di esaltare, grazie al level design e ad una serie di trovate intelligenti, il combat system di Bioshock Infinite, potenzialmente molto vario ma un po' tarpato -nell'avventura originale- dall'orientamento prettamente narrativo del titolo.
    Che il DLC si dedichi ai veterani dello sparatutto 2K è chiaro dalla struttura globale, dagli extra collezionabili che sanno tanto di Fan Service, e dalla difficoltà abbastanza elevata dell'esperienza, che s'impenna dopo la prima arena per pungolare anche i giocatori ben rodati.
    Per chi Bioshock Infinite l'ha divorato, del resto, Clash in the Clouds è proprio perfetto: i masochisti che hanno provato la modalità 1999 o i risoluti videoplayer che non si sono fermati alla difficoltà intermedia, sanno quanto appagante e remunerativo potesse diventare il gameplay dell'ultima fatica di Irrational Games, nel momento in cui costringeva a variare approccio, sperimentare, restare costantemente in movimento ed evitare strategie statiche e poco arrembanti.
    Clash in the Clouds ribadisce proprio quale fosse il carattere originale dell'opera di Levine: quello di uno sparatutto dinamicissimo, veloce, vario, pronto a valorizzare la creatività nelle azioni d'attacco. Forse proprio chi si è lamentato del gameplay di Infinite dovrebbe provare questo DLC; e magari potrebbe poi vedere tutta l'avventura di Booker sotto una nuova luce. Il punto di forza dell'espansione è infatti la sua capacità di spronare il giocatore a divertirsi con l'equipaggiamento, ad usare combinazioni di armi e di tonici sempre diverse, ad aggrapparsi alle Skyrail invece di accucciarsi necessariamente in copertura.

    "Clash in the Clouds è un buon DLC, sicuramente ricco dal punto di vista dei contenuti, anche se in fondo poco coraggioso. Un po' di Fan Service e la formula rodatissima della modalità Orda sono tutto quello che si trova in questa prima espansione"

    Le sfide "Blue Ribbon" proposte all'inizio di ogni match servono proprio a questo, ed anche se si tratta di obiettivi opzionali, rappresentano forse l'introduzione più riuscita del DLC.
    Anche la struttura globale riesce a catturare il videoplayer, che si impegnerà per dare il meglio di sé ed accumulare così soldi da spendere nel potenziamento progressivo di Tonici e Armi. La difficoltà parecchio sostenuta delle ultime due arene costringerà l'utente a spendere un bel gruzzolo per perfezionare l'armamentario, mentre le classifiche online sono un buon incentivo ad evitare leggerezze. Forse l'ossessione agonistica rovina un po' l'esperienza complessiva, spingendo l'utente a sfruttare le tattiche più efficaci invece di quelle magari più divertenti o creative. Per fortuna Clash in the Clouds non è solo competizione, ed anche chi vuole affrontare le ondate senza ansia da prestazione può arrivare alla fine, sfruttando i checkpoint di metà livello o decidendo di azzerare il proprio punteggio, dopo una morte accidentale, senza dover ricominciare da capo la scalata.
    Il DLC propone, al prezzo sicuramente competitivo di 4,99€ euro, quattro arene, ispirate ad alcune delle ambientazioni più evocative dell'avventura di Booker ed Elizabeth. Il design degli stage è intelligente, e tutti i playground sono ben costruiti, sufficientemente riconoscibili, divertenti da esplorare. La Volta del Corvo, che ricorda il quartiere residenziale attraversato nella prima parte dell'avventura, ed il Portico di Emporia (innevato e semidistrutto dagli assalti della Vox Populi) sono le arene migliori, mentre quella che propone un ritmo più piacevole (forse proprio perchè meno intenso) è O.p.s. Zeal, molto vicina ai panorami delle industrie Fink. In ultimo troviamo un "Teatro" che ci riporta praticamente nell'ampio cortile di fronte all'Accademia delle Scienze.
    Ondata dopo ondata, l'ambiente che cci regalerà più soddisfazioni sarà tuttavia la sede della società archeologica di Columbia, in cui vedremo comparire moltissimi extra: modelli dei personaggi, registrazioni, kinetoscopi inediti, bozzetti (ed una piccola sorpresa che stuzzicherà la curiosità dei più attenti). L'enorme androne rappresenta un'ottima ricompensa per gli sforzi del giocatore, e veicola un buon senso di progressione. In questa maniera la natura un po' troppo "autoreferenziale" del DLC viene ammorbidita, e siamo sicuri che in fondo nessun fan rimpiangerà l'acquisto.

    Bioshock Infinite Bioshock InfiniteVersione Analizzata PlayStation 3Clash in the Clouds è un buon DLC, sicuramente ricco dal punto di vista dei contenuti, anche se in fondo poco coraggioso. Un po' di Fan Service e la formula rodatissima della modalità Orda sono tutto quello che si trova in questa prima espansione. Eppure, se preso con il giusto spirito, l'add-on può riservare grosse soddisfazioni. Soprattutto a chi si lamenta che gli sparatutto moderni sono troppo lineari e poco attenti alla varietà, Clash in the Clouds sembra quasi rispondere che il vero trucco è tutto in “come si gioca”. Perchè in fondo il gameplay è lo stesso del capitolo originale, ma con l'ossessione del punteggio e lo stimolo delle sfide Blue Ribbon, qui l'utente si sente più invogliato a sperimentare, muoversi come un ossesso, cambiare costantemente armi e tonici. Fermo restando l'incedere un po' ingessato di Bioshock Infinite, questo DLC dà una piccola lezione a tanti giocatori, dimostrando che per sfruttare al meglio una vasta gamma di strumenti bisogna avere anche la giusta predisposizione, ed un fare un po' curioso. La difficoltà accentuata potrebbe scoraggiare i neofiti, mentre chi ha ricominciato Infinite almeno una volta può scaricare il DLC senza pensarci due volte: sarà un buon calmante per i pruriti risvegliati dall'annuncio di Burial at Sea.

    7.5

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