Recensione Boogie

La febbre del sabato sera contagia il Nintendo Ds?

Recensione Boogie
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Wii
  • Dance Machine.

    I rhythm game, noti anche come bemani in oriente, hanno ormai raggiunto uno status e un rango ludico di tutto rispetto grazie brand di successo come la serie Beatmania di Konami, che peraltro ha anche avuto l’onore e l’onere di dare inizio al filone. Ora che Nintendo ha allargato il bacino del mercato attingendo a piene mani nel fiume pescoso dei casual gamer, le meccaniche immediate dei giochi danzerecci paiono realmente perfette per tutte quelle software house che vogliono cavalcare l’onda lunga del giocatore mordi e fuggi senza doversi sforzare di confezionare titoli dall’adeguato spessore: gli utenti Ds, grazie ai due Osu! Tatakae! Ouendan! (e ad Elite Beat Agents) sanno bene che rhythm game non significa necessariamente gioco semplice e basso livello di difficoltà. Tuttavia, quelli sono rari esempi d’eccellenza videoludica e, disgraziatamente, non costituiscono la regola.
    Electronic Arts ha dimostrato una certa solerzia nel fornire il proprio sostegno alle bizzarre e remunerative console Nintendo, sviluppando per esse i suoi celebri franchise traendo un più che discreto tornaconto.
    Boogie, sviluppato dagli studi EA di Montreal, nasce come “pseudo” esclusiva Wii, dato che la versione per Ps2 e per il piccolo Nintendo Ds ha debuttato sul mercato a fine novembre. Il gioco si è dimostrato piuttosto deludente sulla candida console Nintendo, lasciando con l’amaro in bocca tutti quelli che fremevano nell’attesa di trasformare i salotti di casa in frenetiche piste da ballo.
    Bubba il benzinaio mangia pesce e la sua banda di bislacchi ballerini sono ora entrati nelle piccole cartucce di Nintendo Ds. La musica però, pare non essere cambiata.

    Canned heat.

    Molte sono le motivazioni che possono portare un individuo ad esprimersi attraverso il linguaggio universale della danza: voglia di scaricare lo stress, desiderio di lanciare impulsi sessuali a qualcuno, mantenersi in buona forma fisica. Nel caso dell’allegra e variopinta gang di Boogie i fattori stimolanti sono altrettanto eterogenei. C’è, ad esempio, il benzinaio Bubba che, traendo poco profitto dalla sua stazione di benzina piazzata nel mezzo del deserto, si diverte ballando mentre l’alieno Julius, danzatore famoso in molti pianeti e galassie, troverà nei giri di ballo di Boogie una nuova verve artistica. Poi ci sono le nuove promesse del palcoscenico come Lea e Jet, ansiosi di dimostrare al mondo intero il loro enorme talento e potenziale e c’è anche chi come Kato, trascorre la sua esistenza insegnando le nobili discipline del combattimento e della danza. Insomma, tanto nella vita vera quanto in quella digitale gli stimoli che portano qualcuno a dimenarsi a tempo di musica sono vari ed eventuali. Siamo però sicuri che quelle di Boogie siano delle valide argomentazioni?

    Ooooops! I did it again!

    La schermata introduttiva del gioco ci consente di scegliere fra quelle che oramai sono divenute le colonne videoludiche portanti di ogni rhtyhm game: potremo infatti decidere se affrontare il gioco da soli in modalità “Carriera”, o tramite le altre varianti per il gioco in singolo denominate “Balla ora”, nella quale possiamo ballare liberamente o affrontare dei minigiochi, e “tutorial” che, come suggerisce il nome, altro non è se non l’occasione per prendere dimestichezza coi comandi del videogame. Il multiplayer può essere fruito da due persone grazie al download Ds o da 4 player con la creazione di una rete wireless con più schede di gioco.
    Prima di affrontare l’avventurosa “Carriera” di provetti Billy Elliott virtuali, dovremo scegliere uno fra i 5 policromi personaggi prima citati. Portato a termine questo semplice passo e stabilito il livello di difficoltà fra i tre disponibili (basso, medio e alto), sullo schermo inferiore di Ds verrà visualizzata una mappa sulla quale potremo viaggiare di palco in palco. Inizialmente, solo una delle dieci 10 ribalte sarà accessibile perché le altre, ovviamente, saranno sbloccate proprio durante il gioco. Per far ballare l’avatar, dovremo limitarci a muovere lo sprite in sei direzioni, diagonale alta sx/ds, diagonale bassa sx/ds, laterale dx/sx sfregando lo stilus pen dal corpo del personaggio verso il senso prescelto. E’ anche consentito spostarlo lateralmente con la croce direzionale (o con i tasti Y e A), girarlo di schiena con le frecce alto/basso del D-pad (o con i bottoni X e Y) mentre, “pizzicandolo” con lo stilus nel mezzo del corpo, lo faremo saltare.
    Nell’attimo in cui ci cimenteremo in uno scenario per la prima volta, dovremo anzitutto completarlo secondo la modalità predefinita proposta dal gioco, e solo dopo averlo ultimato potremo migliorare i nostri risultati e sbloccare altre locations. Pappagallo, Freestyle e Coreografia sono le tipologie di danza designate. In Pappagallo dovremo ripetere le semplici combinazioni di mosse muovendo il personaggio nella direzione delle frecce all’interno di un piccolo box visualizzato sopra la testa del personaggio, in Freestyle potremo dare libero sfogo alle nostre migliori combo, mentre in Coreografia dovremo ripetere la lunga sequenza di passi visualizzata dalle solite frecce direzionali che scorrono nella banda posta nella parte superiore dello schermo. Indipendentemente dalla modalità che ci troviamo ad affrontare, nella parte superiore di Ds verrà visualizzata la platea di strambi alieni che assiste alle nostre performance: tanto migliore sarà la nostra esibizione, tanto più grande sarà il numero di spettatori seduti in sala e se il nostro ballo sarà tanto brutto da far fuggire tutti gli avventori del parterre, il gioco terminerà con un lapidario game over. Le barre visualizzate ai lati del touch screen, similmente a quelle degli equalizzatori audio, tengono il ritmo delle varie canzoni di gioco: eseguendo i passi di danza quando l’indicatore è al massimo, otterremo il massimo del punteggio, quando invece ripeteremo un passo di danza appena fatto, i punti saranno depennati. Durante i balletti, per accaparrare più punti, verrà in nostro soccorso l’Indicatore di Forza Boogie, attivabile previa pressione dei tasti dorsali: usando tale energia, potremo raddoppiare, triplicare o addirittura quadruplicare il valore delle nostre combo. Quando il potere dell’indicatore sarà esaurito, potremo rimpinguarlo effettuando altri passi di danza: tanto maggiore sarà il nostro senso del ritmo, tanto più rapidamente riotterremo un adeguato quantitativo di forza Boogie.
    A spezzare le sessioni di ballo, interverranno anche dei momenti di gioco i cui dovremo utilizzare le feature di nintendo Ds in modo vario ed eventuale: sbattendo le mani a ritmo, facendo toccare al personaggio le mattonelle luminose della pista da ballo, skratchando sui giradischi o ballando con l’hula-hoop. L’apparente varietà delle situazioni non serve però a sollevare le sorti di un gioco dal gameplay molto limitato.

    Girls just want to have fun!

    Cominciamo dai lati positivi: la realizzazione tecnica del titolo EA è davvero di primo livello. I modelli poligonali degli sprite sono ben animati e caratterizzati ed è davvero un sollazzo per gli occhi assistere alle loro performance cartoonesche. Il sonoro poi, è anche meglio della grafica: le venti cover di brani noti e arcinoti che fuoriescono dalle piccole casse di Nintendo Ds sono una festa per le orecchie. Naturalmente, la selection effettuata dai developers potrebbe disgustare tutti i rocker duri e puri che preferiscono il metallo pesante di un Guitar Hero, ma, al di là delle preferenze musicali di ognuno, bisogna constatare la purezza quasi cristallina delle canzoni offerte dal videogame, peraltro tutte cantate dalla prima all’ultima nota.
    Le dolenti note, e il gioco di parole è quanto mai appropriato, provengono dal gameplay e dalla curva di difficoltà di questo Boogie.
    A fronte di una realizzazione tecnica eccellente, troviamo una modalità di gioco che, in buona sostanza, riduce le nostre dance session ad una sterile e monotona ripetizione di passi di danza sempre uguali a se stessi, tanto che basterebbe muovere il personaggio in due sole direzioni per ottenere punteggi elevati (almeno quando ci si trova nella modalità Freestyle). Bisogna riscontrare anche una marcata incertezza nel rilevamento delle "pennate" in diagonale che vengono sovente fraintese dal software causando degli errori nell’esecuzione dei balletti. Il livello di difficoltà, più che essere basso, è quasi del tutto assente: la curva di complessità e apprendimento è davvero piatta e i nostri errori, più che dalla problematicità del gioco, saranno causati dei difetti nel rilevamento del touch screen prima accennati. I soliti item sbloccabili per personalizzare i nostri character, sembrano ora più che mai un modo per annacquare una brodaglia che, inizialmente, dall’aroma sembra gustosa e saporita e che, una volta assaggiata, si dimostra insipida e inconsistente. Insomma, nel caso non sia chiaro in virtù di questa tutt’altro che trascurabile serie di difetti, anche la longevità di Boogie è tutt’altro che encomiabile, dato che in una mezza giornata l’avventura principale potrà essere tranquillamente portata a termine e gli incentivi alla rigiocabilità sono davvero esigui.
    Da rilevare come la possibilità di giocare Boogie indossando degli occhialini 3d contenuti all’interno della confezione, sia solo un’occasione per rifornire le casse delle ditte farmaceutiche produttrici di analgesici, piuttosto che un’interessante valore aggiunto.

    Boogie BoogieVersione Analizzata Nintendo DSBoogie, ovvero tanto fumo e poco arrosto. A fronte di un comparto tecnico davvero meritevole di lodi e complimenti e di un character design accattivante (anche se bisogna rilevare una certa inquietante somiglianza fra Bubba il benzinaio e il compare di Spongebob, Patrick Stella), troviamo un'insostenibile inconsistenza del gameplay. Come al solito, siamo costretti a ripetere quello che ormai andiamo affermando da tempo come un mantra: probabilmente l’ormai famigerato “casual gamer” neanche si accorgerà di tutte le miserie di Boogie e rimarrà invischiato in una tela fatta di grafica sfavillante e sonoro coinvolgente. Per tutti quelli che sono invece alla ricerca di un gioco musicale che abbia anche un minimo di spessore sotto il profilo della giocabilità e della longevità, non possiamo fare altro che consigliare di stare alla larga da un’opera che limita la sua dinamica di gioco “al dolce(?)su e giù” dello stilo Ds.

    5

    Che voto dai a: Boogie

    Media Voto Utenti
    Voti: 24
    6.4
    nd