Recensione Borderlands 2 - Il Bottino dei Pirati

Il primo DLC di Borderlands 2 esordisce col botto!

Recensione Borderlands 2 - Il Bottino dei Pirati
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Switch
  • Supportare un prodotto dopo il lancio non è sempre impresa facile. Bisogna offrire all’utenza contenuti significativi e sostanziosi, ma soprattutto commisurati al prezzo d’acquisto, dal momento che quella per i DLC è una spesa che il consumatore deve sostenere dopo aver già sborsato i suoi settanta euro all’acquisto del gioco. Gearbox sembra aver preso molto seriamente la questione, preparandosi ad offrire -ad un solo mese dal lancio- una prima succulenta espansione per il suo Borderlands 2. Produrre un’espansione contenutistica per un titolo così ricco, sfaccettato e minuziosamente curato non dev’esser stata impresa facile, eppure il dev team, attingendo ad un fondo creativo che ha dell’incredibile, ha saputo donare nuova freschezza anche ad un contenuto che va ad aggiungersi al centinaio di ore di gioco già disponibili nel prodotto base. Captain Scarlett and her Pirates Booty, che in italiano diventa semplicemente Il Bottino dei Pirati, si appresta infatti ad accompagnare i Vault Hunters desiderosi d’avventura in una nuova area a nord-est di Sanctuary. Una distesa desertica suddivisa a sua volta in tre vaste macroaree, che terranno impegnati i giocatori per circa dieci ore di gioco, tra nuovi avversari, tanto loot ed i soliti, folli NPC. L’espansione, disponibile dal 16 Ottobre su Xbox 360 e dal 17 su Playstation 3, presenta un costo di 800 MS Points o 9,99 €.

    Shade, Scarlett, Sandman e tanti altri

    Accedere ai contenuti del DLC, una volta scaricato, è facilissimo. Basterà recarsi presso il più vicino Fast Travel Point e selezionare Oasis dalla lista. Una breve cut scene realizzata sfruttando il motore di gioco ci darà un assaggio delle insidie a cui andremo incontro: pirati, mostri giganti, doppi giochi e bottini lungamente contesi saranno solo i più speziati dei tanti ingredienti che costituiscono questo fantastico add-on. Tra gli elementi più importanti va segnalata sicuramente l’ambientazione, capace di offrire qualcosa di nuovo pur non discostandosi in maniera esagerata dal contesto globale di Pandora. Oasis -la prima location visitabile- è una ridente cittadina (abbandonata) il cui boardwalk affaccia su una pacifica distesa di sabbia rovente: un “mare” dal quale tenersi debitamente alla larga, in quanto abitato dai pericolosi Vermi della Sabbia e solcato dagli altrettanto tremendi Pirati di Sandman. Proprio loro ci accoglieranno in città, in uno scontro che ci metterà subito in guardia sulle differenti tipologie di nemici che andremo ad affrontare nel corso di questa nuova avventura. Ci saranno semplici pirati, armati di doppia spada o di fucili, e i marinai, con bottiglie di Rhum pronte ad esplodere quando scagliate a mo' di Molotov. Infine, almeno per questo primo contatto, i Corsari, capaci di attacchi a corto raggio grazie all’immancabile uncino in sostituzione di una delle due mani.

    Sconfitto il promo gruppetto di nemici verremo in contatto con il primo NPC - un venditore d’acqua afflitto dalla solitudine nella deserta città di Oasis. Una presentazione che è tutta un programma per uno tra i più pazzi cittadini di Pandora. Le prime quest ci consentiranno di ambientarci nel nuovo scorcio paesaggistico, sterminando qualche mostriciattolo in maniera da apprenderne punti di forza e debolezza e recuperando le parti del Sandskiff, un nuovo mezzo di locomozione inserito proprio per quest’espansione. Si tratta di una curiosa nave pirata, dalle dimensioni ridotte e capace, grazie ad alcuni propulsori, di galleggiare qualche metro dal suolo. Un veicolo veloce e comodo, dotato -se non bastasse- di armamenti di tutto rispetto come mitragliatore pesante e cannone, arpione per arrembaggi di fortuna o speciali lame da lancio in grado di tagliare in due i fastidiosi Sand Worm. La scelta della dotazione si effettua come sempre al Catch-a-Ride, arricchito per l’occasione di alcune nuove personalizzazioni per le skin veicolo, tra le quali una mimetica "hipster" tutta colorata. Non mancherà, già in queste prime fasi, quel tocco d’ironia dissacrante e macabra che contraddistingue tutta la produzione Gearbox. Shade, per ovviare alla solitudine, ha creato un circolo di “amici” costituiti da quelli che, a seconda dell’interptetazione delle sue parole, potrebbero sembrare manichini... o cadaveri imbalsamati. Li ha quindi dotati di voce (nastri registrati) e di un “ruolo” all’interno della “sua” Oasis. Nelle prime ore -di puro divertimento- ci troveremo dunque ad interagire con questi strani figuri, recuperando per “loro” oggetti, svolgendo qualche mansione secondaria e facendo addirittura da tramite per una tra le più assurde proposte di matrimonio mai viste nella storia dei videogiochi.

    Una sezione se vogliamo introduttiva, dove tra compiti principali e secondari, combattimenti e tanta stravaganza non si lesina certo sulla quantità e qualità dei contenuti (in quasi cinque ore di gioco), che ci porterà poi a visitare i meandri della nuova ambientazione, nelle terre di Wurmwater. Qui ci imbatteremo finalmente in Scarlett, piratessa dai modi tutt’altro che gentili presentataci con il curioso motto “Will stab you in the back” - non molto promettente considerando la necessità di stringere con lei un’alleanza. Goliardia e graffiante sarcasmo la faranno anche qui da padroni, soprattutto quando, mandati ad uccidere alcuni pericolosi rivali come il già citato Sandman, scopriremo qualche intrallazzo amoroso dei bei tempi che furono. O ancora quando la bella “Regina dei Pirati” mostrerà di non accettare di buon grado la decisione di abbandonare la via piratesca da parte di qualcuno dei suoi, dandolo in pasto (non prima di averci chiesto di recuperare del condimento per insaporirlo) ai Vermi della Sabbia. La normalità non è dunque di casa nemmeno in questa “seconda parte” dell’avventura, che ci guiderà lungo l’evoluzione di un paesaggio che passerà dalle desolate lande desertiche alle oasi sotterranee - delle vere e proprie miniere d’acqua purissima. La meraviglia di alcuni scorci veramente mozzafiato verrà interrotta solamente dal ritorno di Shade e dai continui richiami di Scarlett nel perseguire lo scopo principale.
    Aldilà delle divagazioni, infatti, ne Il Bottino dei Pirati saremo chiamati a recuperare una speciale bussola frammentata in quattro parti, capace di condurci ad un tesoro grandioso. Ma la missione non si esaurirà con il ritrovamento e la ricongiunzione dei pezzi; in pieno stile Borderlands, una volta sbrigate le prime commissioni, dovremo recarci dall’ennesimo “amico” di Scarlett (anche qui le risa abbonderanno) e farci insegnare come e dove usare la bussola, in maniera da ottenere le indicazioni corrette per la fantomatica “X” sotto la quale il tesoro è seppellito. Non mancherà a quel punto una degna conclusione, con tanto di epica (ed inaspettata) boss fight e una serie di ricompense -credeteci- devastante. Ciliegina sulla torta, un’ending (con tanto di titoli di coda) messa apposta per confondere le idee, proprio a ridosso dell’uscita dal “dungeon” finale. Ma non vogliamo rovinarvi ogni sorpresa (ce ne saranno veramente tante) e quindi chiudiamo qui con i dettagli.

    Per quel che riguarda la solidità del pacchetto, la seconda e la terza parte dell’avventura metteranno finalmente in mostra il vero spirito del DLC, presentano nemici agguerriti e di qualche livello superiori ai membri del party. Le fila nemiche si rimpolperanno, aggiungendo agli avversari già descritti qualche manigoldo armato di lanciagranate, alcuni mostriciattoli di ritorno dal primo Borderlands ed i tremendi Pirati Maledetti. Questi, in particolare, metteranno a dura prova l’esperienza tattica del gruppo, sconsigliando da subito l’approccio “alla Rambo” e donando nuova dimensione ai poteri speciali di Zero e Maya. Agili, scattanti e potenti, questi avversari non saranno carichi di bocche da fuoco ma capaci “semplicemente” di assorbire una buona parte dell’energia tramite poderosi attacchi melee. Inevitabili una volta raggiunta la distanza appropriata tali fendenti d’uncino causeranno ingenti danni, andando a curare e rendere per qualche secondo invulnerabili i dannati. Battaglie estenuanti aspettano dunque qualsiasi Vault Hunter si metta sulle tracce del Bottino dei Pirati: una sfida di più che discreto livello che, tra sparatorie continue, combattimenti a bordo dei Sandskiff e tante risate, terrà impegnato chiunque abbia già apprezzato Borderlands 2 per altre otto o dieci ore. La mole di quest e sub-quest, mostri e pirati, non esaurisce comunque l’offerta di questo poderoso contenuto. Tutto sarà infatti condito e sostenuto da un’impressionante quantitativo di equipaggiamento: pistole, fucili a pompa e fucili da cecchino con gli effetti elementali più disparati e le descrizioni più divertenti. Abbiamo trovato ad esempio un fucile a doppia canna particolarmente potente, talmente da danneggiare (per il rinculo) lo scudo di qualche punto ad ogni colpo sparato. Un’arma che tra le caratteristiche presenta la dicitura “Ha reso molti bambini orfani”. E non mancheranno nemmeno scudi, kit di personalizzazione per gli avatar, mod granate e reliquie a profusione, per uno dei contenuti in digital delivery più convincenti e divertenti di questa generazione.
    Lo stile visivo si adatta infine al contesto, mostrando la caratterizzazione “piratesca” dei nemici con tanto di cappelli, bandane, bende, uncini, gambe di legno e chi più ne ha più ne metta. Sembrano mancare insomma soltanto i pappagalli e, lo ammettiamo, una dose di slang piratesco che invece ci saremmo aspettati. Dal punto di vista della colonna sonora segnaliamo l’arricchimento con brani capaci di sottolineare benissimo le atmosfere ambientali proposte, o l’incalzare della battaglia.

    Borderlands 2 Borderlands 2Versione Analizzata Xbox 360Captain Scarlett and the Pirates Booty è un contenuto da non lasciarsi assolutamente scappare. Per poco meno di dieci euro offre una decina di ore di gioco ricche di quest, sparatorie, divertimento, nuovi ed epici oggetti per personalizzare l’equipaggiamento. E anche a fronte di una quantità di contenuti talmente vasta (per un DLC), la qualità non viene mai meno. La caratterizzazione di personaggi ed ambientazione è, al solito, il perno dell’esperienza di Borderlands 2, che si arricchisce con questo nuovo contenuto in maniera davvero convincente e piacevolissima. Un antipasto succulento alle altre espansioni che ci aspettano durante l’anno; una scorpacciata di contenuti capace di far venire letteralmente l’acquolina in bocca per un gustoso Season Pass. Gearbox merita di essere premiata per aver fatto davvero un lavoro incredibile, specialmente in una generazione dove il concetto di “espansione” è oramai troppo esteso ed elastico.

    9

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