Recensione Britney Dance Beat

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Imparare a ballare con la reginetta del Pop

Da Thq arriva anche sul mercato europeo il gioco che vede come protagonista assoluta la sensuale cantante Pop. Dedicato principalmente ai fan di Britney Spears il gioco si presenta fin dalla confezione con il tipico look ‘cool' che ha da sempre accompagnato le produzioni della cantante americana. Tutto fumo e poco arrosto? Dal momento che lo stile di gioco sembra strizzare l'occhio ai più recenti successi dei Bemani (primo fra tutti Dance Dance Revolution) prodotti da Konami, vale forse la pena di dare al titolo qualche possibilità.

Britney, Britney e ancora Britney

Una volta terminata la godibile presentazione (durante la quale spezzoni di video sono montati assieme a sequenze tratte dai back stage dei concerti di Britney) e iniziata una partita, appare evidente la prima mancanza del gioco: non è possibile prendere il controllo di Britney Spears. La nostra infatti appare soltanto nella primissa sequenza di gioco: apparentemente interrotta durante le prove di un balletto spiega al giocatore che sono aperte le audizioni per reclutare nuovi ballerini per il suo spettacolo. Il gioco principale infatti ci mette a disposizione sei aspiranti ‘dancer' pronti a dimostrare le proprie capacità alla bionda Brit e, eventualmente, prendere parte al tour mondiale della cantante. Fin da subito il titolo appare ‘politicamente corretto': non solo i ballerini sono equamente divisi tra ambo i sessi (tre maschietti e tre femminucce, dunque) ma sono anche ugualmente rappresentate le tre principali etnie: l'europea, l'asiatica e l'afro americana. Occorrono quindi solo pochi secondi per scegliere la canzone fra le cinque disponibili prima di calarsi nel gioco vero e proprio.
L'idea è quella di mettere a confronto due ballerini in un provino: il più abile passerà il turno e accederà alla sfida successiva. Sullo schermo appariranno quindi i due sfidanti, pronti a contendersi a suon di passi di danza l'ambito posto nel corpo di ballo di Britney. La meccanica di gioco è legata a due cerchi semitrasparenti (uno per ognuno dei ballerini) all'interno dei quali vengono visualizzate le sequenze dei tasti da premere, mentre una sorta di lancetta scandisce il ritmo della canzone. In parole povere, ciascuna circonferenza ha al suo interno una fila di otto cerchietti, nei quali vengono visualizzate le direzioni da premere non appena la ‘lancetta' le evidenzia nel suo corso. A complicare il tutto è presente una seconda fila di otto cerchietti (più interna) in cui appare, nei livelli di difficoltà più alti, un'ulteriore sequenza di tasti da premere in contemporanea con la prima. Nella prima fila di cerchi le combinazioni vengono eseguite tramite le direzioni del pad, nella seconda tramite i pulsanti (triangolo, cerchio, quadrato e croce). A parole sembra la cosa più complicata del mondo, ma basta dare uno sguardo alle foto per capire come la meccanica di gioco sia semplice ed intuitiva come poche altre. Completa lo schermo una barra fornita di un indicatore rappresentante l'indice di gradimento di Brit. L'indicatore si muove in base al tempismo con cui il giocatore riesce a premere le combinazioni di tasti. Inutile dire che la vittoria sarà del ballerino che, al termine della canzone, riuscirà a far pendere dalla propria parte l'ago di questa bilancia virtuale.
L'interfaccia di gioco è quindi inusuale, per lo meno per un gioco che trae visibilmente ispirazione da un classico del genere come Dance Dance Revolution, titolo con il quel condivide la compatibilità con il Dance Mat della Psx. Tramite questa periferica è possibile rendere più godibile e interattiva l'esperienza di gioco: il Dance Mat infatti non è altro che un tappeto sul quale sono presenti quattro frecce (su, giù, sinistra, destra), attraverso cui replicare i passi di danza presentati su schermo. Indubbiamente un metodo molto più coinvolgente rispetto ai normali controlli eseguibili tramite Dualshock. Inutile dire come Britney's Dance Beat risulti decisamente più divertente se giocato tramite il Dance Mat, pur non arrivando ai picchi del blasonato gioco Konami.
La giocabilità è resa frenetica dalla continua sfida proposta dal gioco: in effetti sia che si giochi da soli, che con un amico, ci si trova sempre a dover affrontare un avversario pronto a tutto pur di metterci i bastoni fra le ruote. Il gioco assegna infatti un giudizio ad ogni passo di danza, e (esattamente come in DDR) conteggia come ‘combo' ogni sequenza il cui giudizio varia da ‘good' a ‘perfect'. Eseguire dieci passi in ‘combo' significa attaccare l'avversario nei modi più vari: dall'aggiunta improvvisa di passi nella seconda fila di cerchi al cambiare la direzione e la posizione dei passi già esistenti, ciascun personaggio ha a disposizione il proprio attacco peculiare. Tutto questo garantisce una modalità a due giocatori divertente e particolarmente accattivante: sicuramente la parte migliore del gioco.
Se la giocabilità pare buona e il divertimento garantito da un sistema di gioco particolarmente adatto al multiplayer, è sul fronte della longevità e della ri-giocabilità che il titolo mostra gravi ed ampie lacune. Come già accennato infatti sono presenti soltanto cinque brani, ognuno disponibile in cinque livelli di difficoltà e in due versioni di lunghezza diversa. Niente remix dei brani, niente canzoni da sbloccare, nulla di nulla. A ciò si aggiunga l'impossibilità di giocare direttamente con la protagonista del gioco: Brit infatti si degna di apparire soltanto sporadicamente durante i provini e partecipa attivamente al balletto (ma mai controllata dal giocatore) soltanto una volta terminato il gioco con uno dei sei personaggi. Inoltre Britney's Dance Beat è tutto fuorchè un gioco impegnativo: i primi livelli di difficoltà sono addirittura imbarazzanti nella loro semplicità, mentre la frustrazione del quinto livello di ciascun brano è facilmente superabile con un minimo di pratica. Non si impiegano più di un paio d'ore per terminare con successo l'audizione con uno dei sei ballerini, e una volta fatto questo la voglia di riprendere in mano il gioco, da capo, con uno degli altri personaggi non è certo alta.
Le modalità di gioco sono poche e ripetitive: oltre alle audizioni (vero asse portante del gioco) è presente solo una modalità ‘prove' (in pratica un allenamento fine a se stesso) e un'opzione ‘anteprima' attraverso la quale visionare i balletti senza per questo dover impazzire nel seguire frecce e pulsanti. Man mano che si passano i provini il gioco mette a disposizione dei pass che permettono la visione di video musicali ‘interattivi' e di back stage esclusivi. I video sono cinque e l'interazione è limitata alla semplice rotazione del punto di vista di trecentosessanta gradi e ad un modesto zoom; una tecnica già utilizzata per esempio per realizzare alcune locazioni di giochi come Myst, ma qui applicata in modo interessante direttamente ai concerti della Pop-star. I back stage sono sei in totale e per quanto la loro qualità risulti nel complesso più che buona (ma lontana dallo standard mpeg 2 a cui la tecnologia dvd ci ha abituati) risultano nel complesso confusionari e molto fini a se stessi essendo più una sequenza d'immagini ben montate che un vero e proprio dietro le quinte di un concerto di Britney.

Eye's Candy?

Dal punto di vista grafico il titolo Thq si attesta su buoni livelli, presentato dei modelli tridimensionali nel complesso buoni anche se privi di quell'attenzione ai dettagli in più che avrebbe di sicuro fatto la differenza. In particolare sarebbe stata gradita la presenza di qualche costume aggiuntivo per i ballerini (magari durante i provini decisivi) e l'implementazione delle espressioni facciali (oltre ad un poligon count più elevato) soprattutto in considerazione della natura di per se ‘statica' della grafica del gioco. Gli ambienti in cui si muovono i personaggi del resto risultano spogli e realizzati frettolosamente con pochissime strutture tridimensionali a garantire una maggiore profondità visiva. Unica nota di merito degli sfondi è la presenza dei video di Britney Spears sempre ben evidenti nella scena.
Il comparto audio di contro è ottimamente realizzato (sempre che le canzoni della Spears risultino gradite), ma del resto un titolo che punta tutto sull'immagine di una cantante Pop non poteva certo deficitare in questo campo. Peccato per l'esigua quantità di brani e per la completa mancanza di remix (che si possono per altro ascoltare durante i menù di gioco). La trac list comprende le maggiori hit di Britney Spears: Baby one more time; Oops...! I did it again; Stronger; Overprotected; I'm a slave 4 U. Fastidiosa la voce di Britney che commenta la perfomance dei ballerini: a dir poco petulante e antipatica.
Buona la realizzazione dei menù e praticamente inesistenti i tempi di caricamento.

I'm not so innocent

Che dire quindi di questo titolo? Appare strano, ma (riprendendo quanto scritto ad inizio articolo) si potrebbe affermare che l'arrosto c'è, ma manca molto del fumo e soprattutto del consueto contorno di un normale videogame. Se la giocabilità è infatti originale e nel complesso sufficiente, Britney's Dance Beat rimane un gioco nettamente insufficiente sul piano della longevità e della rigiocabilità. Troppo poche cinque canzoni, troppo semplice e tirata via la realizzazione tecnica (comunque più che dignitosa). Gli speciali sbloccabili con il proseguo del gioco non sono del resto molti e, pur essendo una preziosa aggiunta per un vero fan di Britney, rappresentano ben poca cosa per i più.
Imperdibile per l'appassionato che possiede tutti i dischi della Spears, anche in considerazione del basso presso (il gioco dovrebbe infatti essere commercializzato a 30 €); tutti gli altri farebbero bene a stare lontano da un titolo che risulta interessante solo se giocato con un Dance Mat od insieme ad un amico. Magari potrebbe essere una scelta azzeccata noleggiarlo per una serata goliardica e (molto) alcoolica.
In chiusura, un doveroso ringraziamento a Nicola ‘Zonatar' Canigiani, per la consulenza e il supporto (morale e non) necessario per scrivere questa recensione.