Recensione Buzz!: The Music Quiz

Mano al Buzzer, è tempo di Quiz!

Recensione Buzz!: The Music Quiz
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  • PS2
  • Buzz è l'ultima frontiera del Social Game. Fra le ultime fatiche dei team interni di Sony Computer Entertainment, The Music Quiz è un ulteriore sforzo per caratterizzare l'hardware in maniera particolare ed innovativa, proponendo un parco titoli che possa attrarre indistintamente l'utenza di ogni età, venendo incontro ai gusti più disparati.
    Dopo che persino l'offerta ludica di Eyetoy è stata orientata verso il Multiplayer (già con Monkey Mania, organizzato come un gioco da tavola digitale per più giocatori, ma ancora di più con Play 3, in cui la telecamera riesce ad inviduare fino a 4 concorrenti disposti di fronte al televisore), Buzz arriva a sollazzare famiglie e comunità di videogiocatori, facendo del gioco di gruppo il fulcro centrale del suo successo.

    Lo stile grafico e concettuale del titolo è modellato sulla base di una delle ultime mode televisive: il Quiz. Il giocatore non dovrà far altro che rispondere ad una serie di domande proposte da un presentatore digitale (Buzz, appunto), cercando di superare in velocità e conoscenza specifica i propri avversari (fino a 3). La particolarità del gioco consiste nel fatto che l'interazione con l'interfaccia grafica (esile e funzionale) avviene non tramite il solito Joypad, ma con un'apposita periferica studiata e prodotta per l'occasione, venduta assieme al gioco stesso. Tale periferica (USB) consiste di quattro ergonomici Stick (i Buzzer), sovrastati da un grosso pulsante rosso dotato di illuminazione interna, e dotati di quattro ulteriori tasti. L'estetica dell'insolito controller è ottima e, sebbene la solidità dello stesso sia inferiore a quella dei microfoni di Singstar, qualità e solidità sono testimoniate da sensazioni tattili e prove dirette. La funzione del Buzzer è mutevole, modellata sulla base delle esigenze momentanee, comunque ogni volta chiarificata (direttamente su schermo) da una simpatica valletta: spesso il giocatore dovrà selezionare la risposta corretta fra le quattro associate agli altrettanti pulsanti, altre volte dovrà prenotarsi velocemente premendo il tasto principale del Buzzer. Le solite routine distintive di qualunque Quiz a premi, in definitiva. Ed è proprio in queste Routine che Buzz si distingue dalle altre produzioni canoniche (le trasposizioni di Chi Vuol Esser Milionario e L'eredità): la modalità principale, in cui fino a 4 giocatori possono sfidarsi direttamente, consiste in realtà in una serie di mini-giochi dalle richieste eterogenee. Il filo conduttore, come il sottotitolo lascia intuire, è ovviamente la musica. Mimando "Sarabanda", verrà saggiata la cultura musicale del giocatore, continuamente impegnato nel riconoscere brani dalle poche note a disposizione, associarli all'autore, oppure mostrare un'ampia conoscenza generale del Music-Biz. Le domande infatti non si limitano agli aspetti più superficiali dei pezzi che ascolterete, ma vanno ben oltre, andando a toccare una serie di curiosità musicali che rendono Buzz una continua scoperta, e costringono l'utente ad un allenamento mnemonico relativamente duro. Gli oltre 10.000 quesiti sono per altro sufficienti a coprire un vastissimo periodo temporale, che tocca persino gli anni '70 e arriva d'altro canto alle produzioni più recenti (Hang - Up di Madonna). Ovviamente, prima dell'inizio di una partita, al giocatore verrà chiesto a quale periodo storico è interessato (Old, New, oppure un Mix), al fine di rendere il prodotto fruibile da chiunque, adolescenti e non.
    Il titolo permette anche al giocatore singolo di divertirsi con il Buzzer, proponendogli una scalata progressiva verso il premio finale, sebbene quest'ultima non lasci intravedere con sufficiente chiarezza le potenzialità del gioco, come premesso votato prettamente al multiplayer.

    Lo stile, tecnico come concettuale, è un'altra caratteristica innovativa, che rende l'esperienza estremamente valida e divertente. L'interfaccia grafica è ridotta ai minimi termini, cercando di privilegiare la funzione piuttosto che l'apparire. Eppure, la semplice modellazione poligonale è strutturata in maniera affascinante, come a dipingere tutti i momenti di un vero Show televisivo: partendo dal BackStage (selezione delle modalità di gioco), fino ad arrivare al palcoscenico, su cui il giocatore si troverà in balia presentatore. Quest'ultimo, per intrattenere il pubblico (virtuale e non) ha un rapporto molto confidenziale e scanzonato con l'utente, lasciandosi spesso andare a commenti sarcastici e canzonatori, facendo dell'umorismo, motorio e verbale, il suo carattere identificativo. Così gli interventi di Buzz andranno direttamente a punzecchiare i concorrenti, lodandoli per le risposte corrette, senza aver pietà per i perdenti. Addirittura intereverrano a giudicare il livello di partecipazione del giocatore, dopo aver valutato i tempi dei reazione e il numero di pressioni sul Buzzer.
    L'umorismo non termina negli strani modi (persino nella voce) di Buzz, ma permea attivamente anche le fasi di selezione delle opzioni pre-partita: la serie di concorrenti che potrete scegliere come Alter-Ego e un tributo allo stereotipo, evidente parodia di una società alienata dagli stessi Quiz televisivi. Di livello più basso, ma comunque un'introduzione che risulterà piacevole ai più piccoli, la possibilità di scegliere il suono distintivo del proprio Buzzer fra una nutrita serie di effetti, di ispirazione ovviamente goliardica. Si prosegue nella connotazione umoristica grazie alla serie di animazioni dei concorrenti digitali, eseguite in risposta alle proprie prestazioni.

    Buzz, ovviamente, non è niente di più. Un Quiz musicale adatto a tutta la famiglia, piacevole sopratutto se giocato in gruppo (la modalità Single Player può essere considerata un valido allenamento per migliroare le proprie prestazioni), che riesce, attraverso la bontà di mini-giochi proposti durante una partita, e grazie ai commenti del presentatore, a far sentire in ogni momento il senso della competizione. Di risposta in risposta, tuttavia, la denotazione prettamente umoristica del comparto grafico e degli interventi di Buzz manterranno i giocatori in un contesto scherzoso e goliardico, facendogli scoprire come, per divertirsi in gruppo, non ci sia bisogno di esagerazioni e passatempi sofisticati: The Misic Quiz è immediato, facile da giocare e fruibile da chiunque, ottimo prodotto per animare le feste o i ritrovi di famiglia, nonchè validissima motivazione per riscoprire il party play casalingo piuttosto che quello Online. Una buona compagnia di amici saprà sfruttarlo a dovere, ne siamo certi.
    Giunge con piacere la notizia che, come per Eyetoy e Singstar, le potenzialità della periferica saranno sfruttate persino in futuro, grazie ad una serie di aggiornamenti che vedrà ben presto disponibili altri temi conduttori per le domande del presentatore: già annunciato un quiz calcistico ed un Movie Quiz, e le voci di corridoio parlano di un probabile set di domande di cultura generale. Ovviamente, il prezzo di questi aggiornamenti sarà molto contenuto (come quello delle liste brani aggiuntive di Singstar dovrebbe aggirarsi attorno ai 30€), rendendo l'investimento iniziale del tutto ripagato.
    Nota: Come si può intuire dalla tipologia del gioco, valutare numericamente il prodotto secondo i canoni standard dell'analisi ludica, è impossibile. Non si possono confrontare i singoli aspetti del gioco con quelli delle produzioni classiche, in quanto essi sono incomparabili anzitutto per la funzione che svolgono all'interno del prodotto. Ha poco senso, inoltre, parlare poi di Giocabilità, in quanto il fulco del divertimento che Buzz propone risiede sopratutto nel senso di sfida, nel piacere di rispondere correttamente ai quesiti, ma sopratutto nel ritrovato piacere di giocare in compagnia. Crediamo dunque che l'analisi di Buzz: The Music Quiz, debba e possa essere soltanto testuale e descrittiva.

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