Recensione Camera Cafè 2

Una nuova ondata di caffeina sui nostri monitor: quali saranno gli effetti?

Recensione Camera Cafè 2
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  • Cappuccino o liscio?

    E’ tornato da qualche settimana Camera Cafè, titolo ispirato all’omonima serie TV, nata sulle televisioni francesi. Dopo il buon successo di vendite del primo capitolo, Camera Cafè ripropone i classici personaggi amatissimi dal pubblico italiano con, in aggiunta, nuove ambientazioni e personaggi, per un titolo molto più vasto del predecessore. Il gioco può anche contare su una campagna marketing che prevede la realizzazione di attività che coinvolgeranno la stampa nazionale e i media on line: elementi che, uniti alla licenza ufficiale, permettono al videogioco di partire da un’invidiabile rampa di lancio.
    Il primo capitolo della serie era stato, potremmo dire senza troppe esitazioni, un vero e proprio flop, criticato al punto tale da poter venir considerato un titolo pessimo. La Nobilis, con il secondo episodio, cerca di cancellare l’insuccesso precedente, dando vita ad un gioco fresco e divertente, una simulazione che senza troppe pretese di sfida riesca a catturare l’utenza con la simpatia, la semplicità e l’umorismo. L’impresa non sembra poi così ardua, contando sugli elementi di spunto che la serie tv fornisce continuamente, ma l’impressione è che anche stavolta gli sviluppatori abbiano decisamente mancato l’obiettivo. Vediamo perché nelle righe a seguire.

    Una noiosa giornata d'ufficio

    Il nostro compito sarà essenzialmente quello di controllare e disattivare le telecamere interne di un tipico ufficio, piazzate con lo scopo di spiare i dipendenti intenti a oziare sul posto di lavoro. Insomma, il gioco fa leva sullo spirito voyeur di ognuno di noi e punta tutto sull’irriverente ironia e sulle caratteristiche dei personaggi che hanno preso vita nella serie televisiva. Le vaste ambientazioni permettono una maggiore libertà d’azione rispetto al precedente episodio, mentre potremo interagire con i personaggi che troveremo nel corso delle nostre (per lo più crudeli) azioni.
    La storia è molto semplice: Luca e Paolo hanno scoperto che l´azienda è controllata dalle telecamere, installate di nascosto durante il week-end. Dividendoci tra quattro personaggi dovremo riuscire a mettere le telecamere fuori uso senza farci scoprire dai dirigenti. Per riuscire nello scopo dovremo di volta in volta sfruttare le caratteristiche peculiari di ognuno dei personaggi, avvalendoci dei trucchi più spietati a nostra disposizione per evitare di esser notati. Per raggiungere il nostro scopo sarà fondamentale, quindi, prendere il controllo delle telecamere e metterci a spiare i nostri colleghi. In tal modo potremo successivamente ricattare i "colpevoli" avanzando nelle surreali sequenze della modalità Storia. Il gioco segue le deliranti modalità del suo predecessore e ci catapulta in una realtà che ricalca la vita quotidiana di moltissime persone (imprigionati senza via di scampo in un torbido ufficio), ma che vivremo in modo assolutamente particolare. Rispetto al primo episodio è stata aggiunta una nuova modalità: oltre alla classica storia, potremo sbizzarrirci nel compiere quante più malefatte possibile nella devastante modalità "Dirty Trick Contest”. In questo modo potremo assecondare la nostra vena di natura più cinicamente crudele e godere dei problemi che creeremo al personale che ci circonda.
    Nonostante le ottime premesse ci troveremo ben presto a fare i conti con un titolo “tutto fumo poco arrosto”. La difficoltà di ricreare sul monitor le sensazioni che riesce a trasmettere la serie televisiva sono evidenti ma altrettanto evidente, palpabile, la mancanza di spessore del gioco stesso: nonostante Nobilis abbia aumentato il numero di personaggi e location, resta più o meno invariata la struttura generale e la sensazione è che più che migliorare e correggere, la software house recentemente nota anche per lo sviluppo di “Secrets of da Vinci” si sia impegnata solamente ad incrementare. Insomma, i difetti del primo capitolo restano più o meno immutati e non si riesce a dare quella svolta che sarebbe stata necessaria. Ciò che ne consegue è una sensazione di noia o addirittura di disgusto per la pessima gestione di menu, telecamere e dialoghi.

    Un simulatore “sui generis”

    Camera Cafè 2, come d'altronde il primo episodio, si attiene prettamente al modello di The Sims. Simili al titolo prodotto dalla EA saranno infatti “modus giocandi”, ambientazioni, dialoghi e via dicendo. Purtroppo l’imitazione pare riuscita piuttosto male e ricalca, peraltro malamente, un gioco che ha ormai parecchi anni sulle spalle. Insomma, se Camera Cafè 2 fosse uscito 5 anni fa forse avrebbe strappato più di qualche consenso; ora invece sembra solo la brutta copia di un gioco ormai d’annata che lascia il tempo che trova. Sin dalle prime schermate, l’iniziale facilità ed immediatezza nei controlli saranno soppiantate da un incredulo stupore per la frettolosa e trascurata realizzazione grafica, la struttura insoddisfacente e l’audio decisamente inascoltabile. Sembra quasi che gli sviluppatori non abbiano neppure colto le critiche mosse al primo episodio e siano ricaduti negli stessi errori, dovuti forse all’inesperienza forse ad un’intrinseca incapacità. Camera Cafè risulta un gioco in cui è difficile cimentarsi per più di cinque minuti visto che tutta la struttura risulta deficitaria in grafica e sonoro. L'aspetto tecnico, che avrebbe potuto rendere il prodotto se non altro più gustabile o apprezzabile almeno sotto determinati punti di vista, risulta di rara malvagità.
    Il risultato è una realizzazione approssimativa in cui i personaggi, formati da una accozzaglia di poligoni grezzi, fanno di tutto per sforzarsi di non somigliare alle loro controparti reali mentre le ambientazioni risultano a tratti addirittura inguardabili.

    Camera Cafè 2 Camera Cafè 2Versione Analizzata PCCamera Cafè 2 è un titolo irriverente che fa dell’umorismo la sua arma d’assalto. Semplicità e tagliente ironia gli altri due punti di forza su cui far poggiare l’intera struttura. Inoltre, la massiccia pubblicità proveniente dal successo della sit-com televisiva garantisce al titolo un certo appeal sul pubblico: nonostante tutti gli elementi indicati gli sviluppatori hanno decisamente mancato il bersaglio e non sono riusciti a dare vita al prodotto che ci aspettavamo stavolta, dopo il flop del primo capitolo. La disarmante bruttezza grafica, la trama inconsistente e la pessima realizzazione delle storie rendono il gioco difficilmente giocabile.

    4.5

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