Recensione Civilization IV: Colonization

Un remake d'eccezzione

Recensione Civilization IV: Colonization
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Sid Meier, uno dei personaggi più significativi dell’industria videoludica contemporanea, rappresenta ormai da oltre vent’anni un vero e proprio punto di riferimento in quanto a titoli di strategia. Sin dagli albori della sua carriera, le sue creazioni sono state infatti in grado di riscuotere grandi consensi, sia nel pubblico che nella critica specializzata, portandolo ad entrare addirittura nella prestigiosa Hall of Fame dell’Accademy of Interactive Arts and Sciences. Tra i suoi capolavori, spicca senza dubbio la serie di Civilization che tutt’oggi, grazie alle sue inimitabili peculiarità, suscita l’interesse di milioni di videogiocatori in tutto il mondo. Sull’onda di questo intramontabile successo, Firaxis, in collaborazione con 2K Games, ha pensato bene di rispolverare un vecchio “must” del passato, realizzando Civilization IV: Colonization, un remake dell’edizione rilasciata nel 1994, rivolto non solo agli appassionati della serie, ma anche a tutti gli eventuali neofiti del franchise. L’ennesimo successo targato Sid Meier?

    Nuove terre da scoprire e conquistare

    Come suggerisce lo stesso nome del prodotto, alla base del gioco vi saranno proprio le colonie. Prima di intraprendere qualsiasi tipo di partita, la vostra scelta dovrà ricadere su una delle quattro nazioni disponibili: Francia, Inghilterra, Olanda e Spagna. Ognuna di essere sarà caratterizzata dalla presenza di due Leader, tra cui spiccano George Washington e Simon Bolivar, i quali avranno a loro volta specifici bonus che influenzeranno l’andamento della colonia sin dai primi minuti di gioco. Una volta sbarcati in un nuovo territorio, sarà necessario stabilirsi e, attraverso la raccolta di materie prime, espandersi gradualmente sino a staccarsi dalla madre patria per rivendicare la propria indipendenza, sola ed unica condizione di vittoria proposta. Giungere a tale traguardo non sarà facile, poiché richiederà numerosi sforzi in specifici campi. Per prima cosa sarà infatti necessario curare l’aspetto economico della colonia, instaurando una rete commerciale con gli abitanti del luogo, con i colonizzatori appartenenti ad altre nazioni ed ovviamente con la propria patria di appartenenza. Le variabili legate al commercio sono, come di consueto, molteplici e dipenderanno, in maniera tutt’altro che marginale, dal comportamento che deciderete di adottare. Inizialmente, vista la vostra sostanziale impotenza militare e politica, la via da seguire sarà necessariamente quella della pace. Nelle prime fasi di gioco, farete infatti la conoscenza di svariati capi tribù (molti dei quali ostili l’uno con l’altro) i quali, almeno inizialmente, si mostreranno molto disponibili nei vostri confronti, pagandovi dei tributi per evitare potenziali conflitti e mettendovi in guardia da eventuali pericoli. Con il passare del tempo, in base a come vi sarete comportati, essi potranno però modificare il loro comportamento, esigendo magari dei tributi in cambio delle terre verso le quali mostrerete interesse, o dichiarando guerra a vostri eventuali nemici. Come se non bastasse, di tanto intanto sarete convocati dal vostro regnante il quale, secondo l’andamento della nazione, potrebbe porvi richieste più o meno gradite. Assecondare alcune di queste richieste non sarà però semplice e potrebbe richiedere grandi sacrifici; come agire sarà a vostra totale discrezione, ma sappiate che ogni azione comporterà delle conseguenze non sempre prevedibili, come ad esempio, un drastico aumento delle tasse. La situazione della madre patria influenzerà inoltre la vostra economia e la densità della popolazione in maniera tutt’altro che marginale. Nel caso in cui la vostra nazione non dovesse navigare in acque tranquille, i prezzi di molti materiali saliranno drasticamente, e l’emigrazione potrebbe diventare un fenomeno di massa, rendendo la vostra opera d’insediamento molto più complessa. Al contrario, se le cose dovessero andare diversamente, i benefici sarebbero notevoli e potrebbero accelerare drasticamente la vostra espansione. L’aspetto più complesso, ed allo stesso tempo stimolante è quindi legato alla esigenza di bilanciare le necessità della propria colonia con le mira espansionistiche della madre patria. Un compito molto difficile che, prima o poi, vi costringerà a fare delle scelte drastiche.
    Come accennato precedentemente, al contrario delle passate edizioni della serie, Colonization propone una sola condizione di vittoria: l’indipendenza. Dopo aver curato lo sviluppo della vostra colonia, sarete infatti costretti a fare i conti con il “sentimento di ribellione” del popolo; dichiarando l’indipendenza, dovrete quindi fronteggiare una spedizione punitiva ordita dal vostro regnante, il quale farà di tutto pur di ostacolarvi. Questo passaggio, che richiederà l’eliminazione di tutte le forze ostili, segnerà la vostra vittoria o, nel caso in cui il re dovesse riuscire a sopprimere la rivolta, la vostra drammatica sconfitta.

    Non per tutti...

    Sul fronte del gameplay, pur evidenziando una difficoltà di utilizzo alquanto marcata, l’interfaccia di gioco denota grande profondità, grazie ad un numero di opzioni davvero impressionante. Oltre al lato economico, ampiamente trattato in precedenza, dovrete infatti concentrarvi sulla religione, per diffondere il vostro credo, sull’istruzione ed in particolare sulla forza militare, fondamentale per garantire la difesa della popolazione. Dopo un primo approccio a dir poco traumatico - specialmente per i neofiti della serie - un po’ di pratica sarà sufficiente per riuscire a gestire gli aspetti più importanti della propria colonia senza eccessivi sforzi; raggiungere una totale padronanza gestionale sarà invece un traguardo alla portata di pochi. Se foste intenzionati a trarre il massimo dalla vostra esperienza di gioco, armatevi quindi di molta, moltissima pazienza, poiché il tutorial a vostra disposizione, in cambio di un po’ del vostro tempo, risponderà a qualsiasi dubbio. Civilization IV: Colonization non è un prodotto alla portata di tutti e non tenta assolutamente di esserlo; l’incredibile complessità che lo contraddistingue potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile per molti videogiocatori, ma al contempo riservare immense soddisfazioni a chiunque fosse intenzionato ad assaporarne la sua vera, quanto unica natura.

    Oltre ai classici scenari dove si viene messi di fronte ad avversari controllati da un’ottima IA - regolabile scegliendo tra ben sette livelli di difficoltà - Colonization offre anche una serie di opzioni realizzate interamente per il gioco multiplayer. E’ possibile intraprendere delle sfide 1vs1 sfruttando il medesimo computer - alternandosi ai comandi - o, nel caso in cui si disponga di una valida connessione internet, lanciarsi online dopo aver creato un account GameSpy. Al contrario di molti altri prodotti videoludici, l’esperienza di gioco online si dimostra purtroppo meno appagante rispetto alla sua controparte in single player; ciò deriva dalla sostanziale incapacità e superficialità di alcuni utenti, i quali, molto spesso, non si riveleranno avversari all’altezza delle aspettative. Nel caso in cui abbiate la fortuna di trovare dei giocatori davvero abili, la situazione cambierà drasticamente; vivrete un’esperienza di gioco davvero coinvolgente ed intensa che incrementerà esponenzialmente la longevità complessiva del prodotto.

    Squadra che vince non si cambia

    Dal punto di vista tecnico, il titolo non mostra grandi passi avanti rispetto alle passate edizioni del franchise, confermando in blocco tutti i suoi pregi e difetti. Graficamente parlando, la realizzazione, ancora una volta affidata allo stesso engine grafico di Civilization 4, è curata nei minimi dettagli, con animazioni semplici ma allo stesso tempo adeguate al contesto, ed un level design che pur essendo sostanzialmente scarno, si adatta perfettamente alla realtà socio-bellica proposta. Lo stesso dicesi per i pregevoli filmati d’intermezzo che si attiveranno ogni qualvolta verranno raggiunti specifici traguardi in-game, come ad esempio una dichiarazione d’indipendenza; pur non stravolgendo l’esperienza di gioco in alcun modo, tali filmati si rivelano oltremodo appropriati al prodotto, in quanto ne enfatizzano perfettamente tutti gli eventi più significativi. Il comparto sonoro è altrettanto valido, sebbene, sotto alcuni punti di vista possa risultare alquanto scarno. I brani di sottofondo, piacevoli e mai invasivi, si adattano bene all’atmosfera di gioco, così come gli effetti sonori che, pur non evidenziando una realizzazione di prim’ordine, si rivelano fondamentali per accrescere l’intensità dell’esperienza.

    Civilization IV: Colonization Civilization IV: ColonizationVersione Analizzata PCSid Meier colpisce ancora. Sebbene siano passati oltre dieci anni dalla sua prima release, Civilization IV: Colonization si dimostra un prodotto di grande spessore, destinato a fare la felicità di tutti gli appassionati della categoria. Il buon comparto tecnico e la solita, inconfondibile profondità di gioco sono infatti i veri punti di forza di un titolo che, grazie ad una serie di ottime innovazioni, si dimostra adatto non solo ai “vecchi” giocatori, ma anche all’utenza più moderna. La complessità che da sempre contraddistingue la serie è ancora una volta croce e delizia del prodotto, e proprio per questo, se foste in cerca di un’esperienza di gioco più “leggera”, fareste sicuramente meglio ad orientarvi altrove; se così non fosse, questo splendido remake saprà senz’altro regalarvi immense soddisfazioni.

    8

    Che voto dai a: Civilization IV: Colonization

    Media Voto Utenti
    Voti: 17
    6.6
    nd

    Altri contenuti per Civilization IV: Colonization