Recensione Contra IV

Come celebrare degnamente un ventennale, con una versione nuova per Nintendo DS

Recensione Contra IV
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  • DS
  • Il ritorno di una leggenda

    La saga è stata pubblicata in Europa sotto il diverso nome di "Probotector"; in tutti i capitoli editi non si prendeva controllo di due soldati in carne e ossa, bensì di altrettanti alter ego robotici. Persino gli sprite dei nemici umani vennero modificati per renderli più simili ad automi. La scelta di Konami non era certamente dettata da ragioni stilistiche, ma da una politica editoriale (di stampo censorio) volta a rendere meno realistico il titolo, considerato troppo violento. C'è anche chi sostiene che la softco non volesse beghe derivanti da un titolo e da un'ambientazione che ricordavano troppo i guerriglieri "Contras" nicaraguensi e gli scenari pluviali in cui lottavano.
    Esistono, in qualsiasi forma di espressione artistica, delle pietre miliari, produzioni in grado di settare uno standard e una fonte di ispirazione per le generazioni future o più semplicemente di rappresentare, riassumendone i tratti distintivi, una corrente espressiva o una particolare tecnica d'esecuzione. Non è questo il luogo per discutere sulla legittimità di paragonare il videogioco all'arte; ma, se ci passate il paragone, Contra è per il videogioco, quello che un quadro di Caravaggio è stato per la pittura.
    Ma esattamente di cosa stiamo parlando? Semplicemente dello Shot'em up per eccellenza, della massima espressione di quei videogiochi in cui l'unico compito del giocatore era attraversare da sinistra verso destra uno stage annichilendo qualsiasi avversario od ostacolo, possibilmente rimanendo vivo. Contra non ha di certo inventato il genere, ma lo ha canonizzato, ne ha in un certo senso definito i confini, arrivando ai giorni nostri tra seguiti, spin off e versioni più o meno "censurate" (i primi episodi arrivarono negli Stati Uniti ed in Europa sotto il nome "Probotector" ed i protagonisti erano sostituiti da inanimati robot).
    A vent'anni dall'uscita del primo, leggendario Contra, dopo tanti successi e qualche titolo mediocre è giunto il momento di festeggiare con un sontuoso "seguito", in esclusiva per la piccola console di casa Nintendo.

    Un lavoro da uomini

    Come dicevamo, è possibile identificare la vetta della parabola ascendente della serie con l'episodio per Super Nintendo (era il lontano 1992) denominato Contra III (o Super Probotector). Inutile negare che i successivi episodi, caratterizzati dal tentativo di portare la serie nelle tre dimensioni, furono poco più che mediocri. Solo recentemente, con l'uscita di due spin-off per PS2, Contra sembrava essere tornato ai fasti dell'originale. Non è un caso quindi che questo episodio celebrativo porti con orgoglio la dicitura di quarto capitolo, quasi a voler dimenticare tutto quello che è avvenuto negli ultimi quindici anni, tornando idealmente al 1992 e ad un ipotetico "seguito", magari realizzato ancora per Super Nintendo, con grafica bidimensionale.
    Una specie di tuffo nel passato, sia per quanto riguarda l'aspetto grafico (di cui parleremo ampiamente in seguito) che per il gameplay. Fedele all'originale il gioco ci mette di fronte ad orde di alieni da trucidare con il nostro fucile, nel tentativo disperato di evitare la pioggia di proiettili che ci viene scagliata contro. Le uniche variazioni da questa formula sono la possibilità di potenziare l'arma raccogliendo nuovamente il bonus ad essa relativo (è possibile utilizzare due fucili, selezionabili tramite il dorsale sinistro) e l'utilizzo di un rampino. Questo viene impiegato per agganciarsi a particolari superfici, posizionate strategicamente per raggiungere gli elementi che trovano posto nello schermo superiore della console. I puristi non temano: il gancio può essere utilizzato soltanto in verticale, non consentendo quindi spostamenti ed acrobazie alla Bionic Commando: è semplicemente funzionale a facilitare l'esplorazione sui due schermi.
    Sparse per i livelli, citazioni dai precedenti episodi della serie. Di tanto in tanto è possibile riconoscere uno scorcio, un boss opportunamente "rinnovato", o il riutilizzo di un elemento grafico. Questi cameo sono generalmente utilizzati con sapienza e stile, un vero e proprio omaggio al glorioso passato di Contra.
    E Contra non è mai stato un gioco semplice. Anzi, è da molti considerato uno dei titoli più impegnativi (e frustranti) mai realizzati. Non conta l'abilità, piuttosto è importante memorizzare la struttura dei livelli e la posizione di nemici e torrette, perché (soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati) i proiettili riempiono lo schermo da ogni lato e capita spesso di perire per un salto mal calcolato, eseguito proprio per evitare il fuoco avversario. Contra 4 è fedele a questa tradizione, presentando una sfida capace di far tremare i polsi anche agli hardcore gamer più incalliti. E non soltanto ogni singolo livello è un'impresa ardua, irta di pericoli ed imprezziosita da battaglie con epici (e ciclopici) boss, ma il gioco non permette alcun tipo di salvataggio, né è possibile accedere a crediti infiniti. Una volta colpiti, si riparte dall'inizio del livello. Se terminiamo le vite a disposizione, si deve spendere un prezioso credito. E terminati i continue... bhè, GAME OVER, si riparte dal primo livello.
    Contra è così, prendere o lasciare, un tuffo nell'epoca d'oro dei videogiochi in cui più che da meraviglie grafiche o da trame complicate si rimaneva stregati dal gameplay e dalla sfida con se stessi.
    Naturalmente sono disponibili tre livelli di difficoltà, ma, altrettanto prevedibilmente giocare al livello EASY, preclude l'accesso agli ultimi due schemi del gioco, e la possibilità di upgradare le armi. E non pensiate che giocare ad easy trasformi improvvisamente il titolo in una gita al parco, perché nonostante il volume di avversari e proiettili sia radicalmente più basso, e la mancanza degli ultimi due livelli, completare il gioco rimane un compito arduo.
    Terminata la modalità arcade a qualsiasi livello di difficoltà è possibile accedere ad una serie di challenge, 40 sfide spesso al limite del fattibile (dall'attraversare un livello senza mai far fuoco all'abbattere un preciso numero di nemici entro un limite di tempo). Completando le sfide si accede ad una serie quasi infinita di contenuti speciali. Non solo il gioco ci permette di visitare un museo virtuale che ripercorre cronologicamente gli episodi della serie, ma questo si arricchisce di volta in volta di nuovi screenshots, artworks, interviste agli sviluppatori, fino a proporci i primi due Contra e Super Contra per NES.

    L'epoca d'oro dei 16 bit

    Contra 4 è un vero salto nel passato che non mancherà di far scendere una lacrima di nostalgia sui volti dei giocatori più anziani. Il Nintendo DS, successore spirituale del Super Nintendo, è probabilmente la piattaforma ideale per un titolo che desidera più di ogni altra cosa omaggiare i vecchi classici. La grafica è colorata e pixellosa, e non concede alcun accenno né alla tridimensionalità né ad effetti particellari o di illuminazione. L'utilizzo intensivo delle due dimensioni, spinte ovviamente fino al massimo delle loro possibilità, riporta alla mente le meraviglie del chip "Mode 7" del SNES, che permetteva di ruotare e zommare gli sprite, simulando un effetto di tridimensionalità (il primo Mario Kart sfruttava all'eccesso questo piccolo chip).
    Il touch screen non è praticamente mai utilizzato (ad eccezione della navigazione nei menu di gioco), ed il secondo schermo superiore non è altro che un'estensione di quello inferiore. Del resto, il primo Contra, in versione arcade aveva uno schermo allungato verso l'alto (come qualsiasi altra macchina da sala dell'epoca) il cui effetto è quindi ben replicato da questa versione per Nintendo DS. L'unica pecca riguarda la "zona morta" trai due schermi, che di fatto nasconde proiettili e personaggi nel loro passaggio dall'alto verso in basso, provocando occasionalmente prematuri decessi.
    Il comparto sonoro è assolutamente all'altezza di quello grafico, nel senso che riesce a replicare in tutto e per tutto le atmosfere e le sensazioni dei titoli del glorioso passato della serie. Temi epici e ritmati accompagnano l'azione, sottolineata dai buoni effetti sonori, praticamente un classico della serie. Una chicca le voci dei protagonisti che, con frasi da film d'azione di serie b, apostrofano l'inizio di un nuovo livello.
    Segnaliamo la possibilità di affrontare il gioco in compagnia di un amico, a patto però che questi possegga una copia del titolo. Purtroppo, i due classici sbloccabili nel gioco, non godono di nessuna tipo di multiplayer: selezionando la modalità a due giocatori, i due protagonisti su schermo si muoveranno all'unisono, comandati da un unico controller.

    Contra IV Contra IVVersione Analizzata Nintendo DSMeravigliosamente frustrante. Questo l’unico modo per definire Contra 4. Il gioco è il perfetto omaggio ad una delle serie più osannate del videogioco. In quanto tale, non è sicuramente un titolo adatto a tutti. Del resto Contra è sempre stato così: o lo si ama o lo si odia, senza compromessi. Dove il casual gamer vede una difficoltà impossibile, l’appassionato trova una sfida sempre viva ed appagante. Se nella vostra esperienza di videogiocatori avete mai provato ed apprezzato uno qualsiasi dei tanti episodi della serie, questa quarta (?), ennesima incarnazione vi soddisferà in pieno. Se invece siete spaventati da un gioco che per poter essere fruito a pieno impone dedizione e testardaggine (ma che ricompensa con enormi soddisfazioni), girate i tacchi: Contra 4 non fa per voi.

    8

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