Ci sono molti giochi che entrano nella leggenda e Crazy Taxi è uno di quelli. Da quando fece la sua comparsa in sala giochi e su Dreamcast, tutti rimasero colpiti dal quel nuovo concept, estasiati dalla sua originalità e incollati al volante o al pad per l'adrenalina che trasmetteva. L'idea era semplice e vincente: un tassista doveva prendere dei clienti lungo la strada e portarli a destinazione, ricevendo più o meno soldi a seconda di quanto veloce era il viaggio e di quante “crazy skills” venivano utilizzate dall'autista. Ogni nuovo passeggero regalava preziosi secondi in più che si aggiungevano al tempo di gioco di partenza. A fine gara l'autista entrava in una classifica ideale che indicava la sua abilità di guida. Questa, a grandi linee, era l'idea vincente che ha permesso a questo titolo di diventare un “cult-game”.
Crazy conversioni
Al primo capitolo della serie, sviluppato in esclusiva da Sega per il proprio Dreamcast, ha fatto seguito ben presto un secondo, con l'intento di sfruttare l'onda di popolarità guadagnata e ridare un po' di lustro alla “morente” console giapponese. Sebbene fosse un'operazione piuttosto azzardata, in quanto riproponendo un gioco originale si rischia di farlo diventare banale, il secondo atto di questa nuova saga aggiunse alcune chicche al già intrigante gameplay del suo predecessore, quali la possibilità di portare più passeggeri a bordo e di effettuare il crazy hop, un vero e proprio salto con il proprio veicolo. Non male. Il gioco era diventato ormai un vero e proprio cavallo di battaglia della nuova Sega, ora dedita solo al mercato software. A questo punto, l'idea di riproporre Crazy Taxi anche sulle console di nuove generazione, dunque, è un'operazione commerciale che qualunque casa avrebbe adottato, considerando anche lo scarso successo del buon vecchio Dreamcast sui mercati occidentali. Sbarca dunque su Gamecube il remake del primo titolo e, addirittura, una nuova versione in tutto e per tutto, chiamata “Crazy Taxi 3: High Roller”, viene prodotta in esclusiva per Xbox.
Crazy scelta ?
Molto si è discusso sulla scelta di Sega di produrre un terzo capitolo della serie su console. La decisione, più o meno opinabile, è però sembrata piuttosto valida pensando all'hardware che avrebbero potuto sfruttare gli sviluppatori della Hitmaker. Crazy Taxi 3 non è un porting, ma solo l'approdo di un concepì straordinario su una console straordinaria. Ai giorni d'oggi molti possessori di console si vantano di avere questo o quel titolo in esclusiva; beh, i possessori della scatoletta nera di casa Microsoft potranno vantarsi d'ora in poi di avere in un solo titolo tutta la saga di Crazy Taxi, migliorata appositamente per la grande X.
Crazy concept
Che sia un pregio o meno, il gioco è rimasto lo stesso in tutto e per tutto. Crazy Taxi 3 è, in sostanza, l'unione delle sue precedenti versioni e di un ipotetico terzo capitolo della serie. Avrebbero potuto chiamarlo “Crazy Taxi collection” o “Crazy Taxi compilation”, ma l'hanno chiamato Crazy Taxi 3, e un motivo c'è. Con questa nuova versione si è voluto andare oltre Crazy Taxi 2, proponendo una nuova città da esplorare, quattro nuovi driver e dei nuovi mini giochi, chiamati per l'occasione Crazy X. Tutto qui, vi starete chiedendo? Ovviamente no. Oltre a ciò, infatti, sono state inserite le città del primo e secondo capitolo, rivedute e corrette per l'occasione. West Coast, la prima città, è ora più grande ed avrete l'opportunità di utilizzare il “crazy hop” per scoprire nuove zone inesplorate. Oltre a ciò, sono riproposti i vecchi autisti con i loro rispettivi “cabs” (taxi), utilizzabili nelle rispettive città di “appartenenza”.
Crazy Grafica
Dalla console Microsoft si sarebbe potuto ottenere sicuramente qualcosa di più. E' pur sempre vero che il punto forte del gioco non è certo il comparto grafico e che il prodotto era già qualitativamente alto, ma alcune pecche del motore grafico proposto su Dreamcast sono state purtroppo portate con sé dagli Hitmaker nel loro ultimo sforzo. Sebbene sembri più fluido, il gioco soffre ancora dei soliti rallentamenti nelle fasi di gioco graficamente più complesse, cosa che spesso finisce con l'influire sulla “godibilità” del tutto. Particolarmente fastidioso è anche il clipping di cui soffre. Spesso infatti, ci troveremo improvvisamente tir e autobus davanti, finendo inevitabilmente per scontrarci con loro. Tuttavia alcune chicche da segnalare ci sono. In primis sicuramente degli effetti di luce superbi, tipici ormai delle creazioni sviluppate su xbox, poi l'implementazione delle vecchie città, sicuramente più definite ed elaborate. Sarà possibile, ad esempio, andare sott'acqua nella vecchia West Coast, oppure viaggiare di tetto in tetto o in un tunnel percorso dall'acqua...eccezionale. La nuova città, Glitter Oasis, è un concentrato dei difetti e dei pregi grafici di questo titolo: bellissimi e innovativi gli effetti di luce e la riproduzione di questa Las Vegas virtuale, ma allo stesso tempo complici di rallentamenti. Sulla caratterizzazione della città si potrebbe discutere a lungo; l'unica cosa che va segnalata è sicuramente la mancanza di novità che influiscano in qualche modo sul gameplay, fatta eccezione per alcuni frustranti salti nel vuoto nella zona periferica, caratterizzata da canyon e strade scoscese, altro lato della medaglia della città.
Crazy sound
Peculiarità di Crazy Taxi sono sempre state le musiche incalzanti durante il gioco, puramente in stile rock-punk. Offspring, Bad Religion e Citizen Bird arrichiscono la colonna sonora del gioco con tre brani a testa, tra i quali va segnalata la più famosa e recente “I want you bad”, che farà sicuramente piacere agli amanti del gruppo punk che buon successi riscuote anche in Italia. Per il resto ottime le musiche “Elvis-like” di Glitter Oasis e nella norma gli effetti sonori di gioco, che già caratterizzavano positivamente le precedenti versioni. Ogni tassista è ben definito con delle frasi tipiche e un proprio timbro vocale, così come i passeggeri.
Crrrrazy Taxi !
Il nuovo Crazy Taxi è l'espressione più completa del titolo, sin dalle sue origini. La moltitudine di passeggeri disponibili, tutti piuttosto “crazy”, è sicuramente un punto a suo favore, così come la conferma di tutte le chicche che rendevano il titolo immediato e giocabile. Ad ogni modo la sensazione netta è che si poteva fare di più. La nuova città non lascia il segno e finirete spesso per rigiocare i remake delle precedenti con più gusto. I mini giochi (25 in tutto) sono molto divertenti, a tratti esilaranti, sebbene alcuni siano piuttosto simili a quelli già visti nelle precedenti versioni. Effettuando le varie prove imparerete ad usare tutte le crazy skills a disposizione: crazy dash, crazy drift e crazy stop, ormai divenute un cult, oltre al già citato crazy hop, determinante per il superamento di molti di questi. Prendere il pad in mano e partire in sgommata è una sensazione fantastica che non potete non provare di nuovo e Crazy Taxi 3 è, in qualche modo, il coronamento di un sogno per molti fieri possessori di xbox. L'adrenalina che trasmette il titolo è rimasta immutata e la varietà offerta dalla presenza di tre città è un vantaggio da non sottovalutare. Tuttavia sarebbe stato interessante introdurre la possibilità di poter prendere clienti “aggiuntivi” durante il tragitto, cosa che lo avrebbe reso sicuramente ancor più frenetico di quanto non fosse già. Poche innovazioni ma grossa quantità: è questo il filo conduttore di High Roller.
High Roller
Abbiamo tutto in uno: cosa vogliamo di più dalla vita? A parte le facili battute, la sensazione è che High Roller sarebbe potuto diventare davvero una pietra miliare nel campo videoludico, se solo i programmatori avessero apportato qualche novità sostanziale al gameplay. Tuttavia stiamo parlando di un gioco di per sé già estremamente accattivante, che vi terrà incollati allo schermo solo per il fatto di chiamarsi Crazy Taxi. Già, dietro questo nome c'è un gioco che è la perfetta rappresentazione della parola arcade: puro e sano divertimento, senza spremersi troppo le meningi. Certo, per i fortunati possessori di Dreamcast non sarà niente di eccezionale, ma per tutti gli altri è sicuramente un must-have da giocare fino all'esaurimento, sebbene i mini games presenti non vi impegneranno poi così a lungo. Se avete amato Crazy Taxi da impazzire ci giocherete tanto, magari solo per scovare le differenze rispetto alle precedenti versioni; se invece siete stufi e volete qualcosa di diverso, allora rivolgetevi altrove.
Il Commento
Crazy Taxi 3 non è niente di più di quello che è stato finora: un gran gioco. Tuttavia alla lunga anche i giochi più grandi e originali possono stancare. L'xbox non poteva non offrire ai suoi utenti una versione di questo eccezionale titolo che, nonostante le sue lacune, si attesta come la miglior versione disponibile. Non avevamo dubbi a riguardo, ma forse dobbiamo ammettere che il concept è invecchiato con il passare degli anni e che molti “crazy fan” potrebbero non avere più gli stessi stimoli dal terzo capitolo della serie. In definitiva Crazy Taxi vi regalerà le stesse emozioni che vi ha dato finora, non tradendo le vostre aspettative, ma se siete ormai già stanchi del solito “corri-corri” andate verso altri lidi. Crazy Taxi 3 è sempre più “crazy”...
Recensione Crazy Taxi 3: High Roller
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Crazy Taxi 3: High Roller - 114
Crazy storia
Ci sono
molti giochi che entrano nella leggenda e Crazy Taxi è uno di quelli. Da quando
fece la sua comparsa in sala giochi e su Dreamcast, tutti rimasero colpiti dal
quel nuovo concept, estasiati dalla sua originalità e incollati al volante o al
pad per l'adrenalina che trasmetteva. L'idea era semplice e vincente: un
tassista doveva prendere dei clienti lungo la strada e portarli a destinazione,
ricevendo più o meno soldi a seconda di quanto veloce era il viaggio e di quante
“crazy skills” venivano utilizzate dall'autista. Ogni nuovo passeggero regalava
preziosi secondi in più che si aggiungevano al tempo di gioco di partenza. A
fine gara l'autista entrava in una classifica ideale che indicava la sua
abilità di guida. Questa, a grandi linee, era l'idea vincente che ha permesso a
questo titolo di diventare un “cult-game”.
Crazy
Al primo capitolo della serie,conversioni
sviluppato in esclusiva da Sega per il proprio Dreamcast, ha fatto seguito ben
presto un secondo, con l'intento di sfruttare l'onda di popolarità guadagnata
e ridare un po' di lustro alla “morente” console giapponese. Sebbene fosse
un'operazione piuttosto azzardata, in quanto riproponendo un gioco originale si
rischia di farlo diventare banale, il secondo atto di questa nuova saga aggiunse
alcune chicche al già intrigante gameplay del suo predecessore, quali la
possibilità di portare più passeggeri a bordo e di effettuare il crazy hop, un
vero e proprio salto con il proprio veicolo. Non male. Il gioco era diventato
ormai un vero e proprio cavallo di battaglia della nuova Sega, ora dedita solo
al mercato software. A questo punto, l'idea di riproporre Crazy Taxi anche
sulle console di nuove generazione, dunque, è un'operazione commerciale che
qualunque casa avrebbe adottato, considerando anche lo scarso successo del buon
vecchio Dreamcast sui mercati occidentali. Sbarca dunque su Gamecube il remake
del primo titolo e, addirittura, una nuova versione in tutto e per tutto,
chiamata “Crazy Taxi 3: High Roller”, viene prodotta in esclusiva per
Xbox.
Crazy scelta ?
Molto si è discusso sulla scelta di Sega di produrre un terzo capitolo
della serie su console. La decisione, più o meno opinabile, è però sembrata
piuttosto valida pensando all'hardware che avrebbero potuto sfruttare gli
sviluppatori della Hitmaker. Crazy Taxi 3 non è un porting, ma solo l'approdo
di un concepì straordinario su una console straordinaria. Ai giorni d'oggi
molti possessori di console si vantano di avere questo o quel titolo in
esclusiva; beh, i possessori della scatoletta nera di casa Microsoft potranno
vantarsi d'ora in poi di avere in un solo titolo tutta la saga di Crazy Taxi,
migliorata appositamente per la grande X.
Crazy concept
Che sia un pregio o meno, il gioco è
rimasto lo stesso in tutto e per tutto. Crazy Taxi 3 è, in sostanza, l'unione
delle sue precedenti versioni e di un ipotetico terzo capitolo della serie.
Avrebbero potuto chiamarlo “Crazy Taxi collection” o “Crazy Taxi compilation”,
ma l'hanno chiamato Crazy Taxi 3, e un motivo c'è. Con questa nuova versione
si è voluto andare oltre Crazy Taxi 2, proponendo una nuova città da esplorare,
quattro nuovi driver e dei nuovi mini giochi, chiamati per l'occasione Crazy X.
Tutto qui, vi starete chiedendo? Ovviamente no. Oltre a ciò, infatti, sono state
inserite le città del primo e secondo capitolo, rivedute e corrette per
l'occasione. West Coast, la prima città, è ora più grande ed avrete
l'opportunità di utilizzare il “crazy hop” per scoprire nuove zone inesplorate.
Oltre a ciò, sono riproposti i vecchi autisti con i loro rispettivi “cabs”
(taxi), utilizzabili nelle rispettive città di “appartenenza”.
Crazy Grafica
Dalla console
Microsoft si sarebbe potuto ottenere sicuramente qualcosa di più. E' pur sempre
vero che il punto forte del gioco non è certo il comparto grafico e che il
prodotto era già qualitativamente alto, ma alcune pecche del motore grafico
proposto su Dreamcast sono state purtroppo portate con sé dagli Hitmaker nel
loro ultimo sforzo. Sebbene sembri più fluido, il gioco soffre ancora dei soliti
rallentamenti nelle fasi di gioco graficamente più complesse, cosa che spesso
finisce con l'influire sulla “godibilità” del tutto. Particolarmente fastidioso
è anche il clipping di cui soffre. Spesso infatti, ci troveremo improvvisamente
tir e autobus davanti, finendo inevitabilmente per scontrarci con loro. Tuttavia
alcune chicche da segnalare ci sono. In primis sicuramente degli effetti di luce
superbi, tipici ormai delle creazioni sviluppate su xbox, poi l'implementazione
delle vecchie città, sicuramente più definite ed elaborate. Sarà possibile, ad
esempio, andare sott'acqua nella vecchia West Coast, oppure viaggiare di tetto
in tetto o in un tunnel percorso dall'acqua...eccezionale. La nuova città,
Glitter Oasis, è un concentrato dei difetti e dei pregi grafici di questo
titolo: bellissimi e innovativi gli effetti di luce e la riproduzione di questa
Las Vegas virtuale, ma allo stesso tempo complici di rallentamenti. Sulla
caratterizzazione della città si potrebbe discutere a lungo; l'unica cosa che
va segnalata è sicuramente la mancanza di novità che influiscano in qualche modo
sul gameplay, fatta eccezione per alcuni frustranti salti nel vuoto nella zona
periferica, caratterizzata da canyon e strade scoscese, altro lato della
medaglia della città.
Crazy
Peculiarità di Crazy Taxi sono sempre state le musichesound
incalzanti durante il gioco, puramente in stile rock-punk. Offspring, Bad
Religion e Citizen Bird arrichiscono la colonna sonora del gioco con tre brani a
testa, tra i quali va segnalata la più famosa e recente “I want you bad”, che
farà sicuramente piacere agli amanti del gruppo punk che buon successi riscuote
anche in Italia. Per il resto ottime le musiche “Elvis-like” di Glitter Oasis e
nella norma gli effetti sonori di gioco, che già caratterizzavano positivamente
le precedenti versioni. Ogni tassista è ben definito con delle frasi tipiche e
un proprio timbro vocale, così come i passeggeri.
Crrrrazy Taxi !
Il nuovo Crazy Taxi è
l'espressione più completa del titolo, sin dalle sue origini. La moltitudine di
passeggeri disponibili, tutti piuttosto “crazy”, è sicuramente un punto a suo
favore, così come la conferma di tutte le chicche che rendevano il titolo
immediato e giocabile. Ad ogni modo la sensazione netta è che si poteva fare di
più. La nuova città non lascia il segno e finirete spesso per rigiocare i remake
delle precedenti con più gusto. I mini giochi (25 in tutto) sono molto
divertenti, a tratti esilaranti, sebbene alcuni siano piuttosto simili a quelli
già visti nelle precedenti versioni. Effettuando le varie prove imparerete ad
usare tutte le crazy skills a disposizione: crazy dash, crazy drift e crazy
stop, ormai divenute un cult, oltre al già citato crazy hop, determinante per il
superamento di molti di questi. Prendere il pad in mano e partire in sgommata è
una sensazione fantastica che non potete non provare di nuovo e Crazy Taxi 3 è,
in qualche modo, il coronamento di un sogno per molti fieri possessori di xbox.
L'adrenalina che trasmette il titolo è rimasta immutata e la varietà offerta
dalla presenza di tre città è un vantaggio da non sottovalutare. Tuttavia
sarebbe stato interessante introdurre la possibilità di poter prendere clienti
“aggiuntivi” durante il tragitto, cosa che lo avrebbe reso sicuramente ancor più
frenetico di quanto non fosse già. Poche innovazioni ma grossa quantità: è
questo il filo conduttore di High Roller.
High Roller
Abbiamo tutto in uno: cosa vogliamo
di più dalla vita? A parte le facili battute, la sensazione è che High Roller
sarebbe potuto diventare davvero una pietra miliare nel campo videoludico, se
solo i programmatori avessero apportato qualche novità sostanziale al gameplay.
Tuttavia stiamo parlando di un gioco di per sé già estremamente accattivante,
che vi terrà incollati allo schermo solo per il fatto di chiamarsi Crazy Taxi.
Già, dietro questo nome c'è un gioco che è la perfetta rappresentazione della
parola arcade: puro e sano divertimento, senza spremersi troppo le meningi.
Certo, per i fortunati possessori di Dreamcast non sarà niente di eccezionale,
ma per tutti gli altri è sicuramente un must-have da giocare fino
all'esaurimento, sebbene i mini games presenti non vi impegneranno poi così a
lungo. Se avete amato Crazy Taxi da impazzire ci giocherete tanto, magari solo
per scovare le differenze rispetto alle precedenti versioni; se invece siete
stufi e volete qualcosa di diverso, allora rivolgetevi altrove.
Il Commento
Crazy Taxi 3
non è niente di più di quello che è stato finora: un gran gioco. Tuttavia alla
lunga anche i giochi più grandi e originali possono stancare. L'xbox non poteva
non offrire ai suoi utenti una versione di questo eccezionale titolo che,
nonostante le sue lacune, si attesta come la miglior versione disponibile. Non
avevamo dubbi a riguardo, ma forse dobbiamo ammettere che il concept è
invecchiato con il passare degli anni e che molti “crazy fan” potrebbero non
avere più gli stessi stimoli dal terzo capitolo della serie. In definitiva Crazy
Taxi vi regalerà le stesse emozioni che vi ha dato finora, non tradendo le
vostre aspettative, ma se siete ormai già stanchi del solito “corri-corri”
andate verso altri lidi. Crazy Taxi 3 è sempre più “crazy”...
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