Recensione Crimson Sea 2

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Recensione Crimson Sea 2
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  • PS2
  • Un progetto ambizioso

    Il progetto Crimson Sea è originariamente concepito dai ragazzi di KOEI per piattaforma Xbox. Il primo capitolo di questa saga di action-adventure è infatti apparso circa un anno e mezzo fa su piattaforma Microsoft non convincendo però appieno il pubblico, in attesa di un titolo esente da alcun difetto e graficamente d'impatto. KOEI non è riuscita in tale obbiettivo, proponendo un titolo dagli ottimi spunti ma dalla realizzazione discreta, comunque non in grado di competere con la pulizia grafica e la profondità di gameplay vantata da titoli già disponibili sul mercato.Il progetto è infine stato spostato su PlayStation 2, comportando alcune modifiche e la ricerca di nuovi obbiettivi da ottenere e raggiungere con Crimson Sea 2. Il risultato di tale lavoro è un titolo qualitativamente sorprendente, un gioco destinato ad entrare di diritto all'interno dell'olimpo degli action-adventure grazie ad una notevole profondità di gioco, ad una trama degna del migliore dei romanzi d'avventura ed una generale realizzazione e cura dei dettagli che lascia piacevolmente colpiti.

    The story goes on

    Uno degli aspetti più intriganti e interessanti di Crimson Sea 2 è rappresentato dalla trama, sicuramente tra le migliori mai realizzate ed inserite all'interno di un action game. Come nel primo capitolo apparso su Xbox, anche in questo caso KOEI ha designato produttore Kou Shibusawa, garantendosi e garantendo al pubblico la realizzazione di un impianto narrativo di pregevole fattura, impreziosito da un fortissimo legame con il gameplay del gioco. Tale caratteristica, sempre meno presente nei titoli di nuova generazione, era assente in Crimson Sea, ed aveva decretato, tra le altre cose, il parziale insuccesso del titolo, considerato forzatura di sé stesso.Crimson Sea 2 ha inizio due anni dopo la vittoria sul Male del giovane Sho, protagonista anche di questo seguito. Dopo tale scontro, però, il nostro eroe ha subito un durissimo colpo psicologico a cui non ha ancora saputo porre del tutto rimedio, trascinando con sé paure e fantasmi del passato. Dopo aver sconfitto in una battaglia campale un intero esercito di malvagie creature, Sho non ha più saputo scrollarsi di dosso angosciosi pensieri e terribili ricordi che funestano ancora il suo sonno ed ora, quando un nuovo pericolo ha colpito di sorpresa il Sistema Stellare Theophilus riducendo in minoranza il genere umano, egli non è affatto sicuro di potersi rendere utile. Sarà solo grazie al supporto di alcuni fidati compagni di battaglia e di una nuova figura femminile, Feanay, che egli sarà capace di affrontare gli eventi una seconda volta garantendo al genere umano un nuovo periodo di pace. Se da un lato tale premessa iniziale potrebbe suonare famigliare a tutti gli appassionati di fantascienza, vi posso assicurare che ogni possibile somiglianza con i libri ed i film di tale genere termina qui. In Crimson Sea 2 il giocatore sarà posto innanzi a situazioni complesse, e sarà chiamato a vivere in prima persona pensieri ed emozioni di un uomo che non ricorda più chi era, e cosa rappresentava. Il protagonista non è il classico spaccone tronfio di forza e di potenza pronto a schiacciare chiunque gli si pari davanti, ma è un ragazzo in grado di provare forti sentimenti per gli amici e per i compagni d'avventura. Complimenti ai plot designer, hanno svolto un lavoro davvero favoloso.

    Gameplay

    La componente che rende Crimson Sea 2 davvero eccellente è la sua meccanica di gioco, collaudata e tremendamente varia, capace di garantire al giocatore una enorme quantità di approcci alla battaglia tali da differenziare in ogni occasione uno scontro da un altro. Tutti i videogiocatori che hanno provato o portato a termine Crimson Sea di certo ricorderanno con una certa rabbia e desolazione il fatto che il primo capitolo fosse afflitto da movimenti del protagonista molto simili a quelli disponibili in Silent Hill, terribilmente lenti ed in grado di renderci vulnerabili anche ad una lumaca dotata di corna. A ciò andava aggiunta una telecamera fissa che garantiva minuti di puro terrore quando si era circondati da nemici. Avendo inquadrature fisse e non modificabili, il giocatore si trovava il più delle volte incastrato in angoli ciechi dai quali uscire era quantomeno impossibile, a meno di sacrificare buona parte della propria vita facendo scoppiare qualche cassa posta nelle immediate vicinanze e farsi così largo tra i nemici. Questi pesanti difetti, che minavano in maniera sostanziale la giocabilità del titolo, in Crimson Sea 2 sono stati completamente risolti, dotando il nostro protagonista di rapide mosse di avvicinamento o di allontanamento al o dal nemico, di un utilissimo balzo che ci sarà utile nel caso in cui la schiera di mostri si faccia eccessivamente numerosa ma soprattutto fornendo la possibilità al giocatore di controllare l'ambiente 3d a proprio piacimento, grazie all'utilizzo della levetta analogica destra, alla quale risponde una telecamera mobile che ruoterà a nostro comando dando visuale a 360 gradi. L'esperienza di gioco, quindi, risulta completamente stravolta rispetto al predecessore, e non serve affatto che ripeta che si tratta non di uno ma di innumerevoli passi in avanti.A ciò dobbiamo aggiungere senza ombra di dubbio che la sensazione di stravolgimento rispetto al primo titolo è ampiamente accentuata da una presenza femminile giocabile, Feanay: se da un lato Sho è il personaggio che punta il proprio successo sulla potenza di fuoco e l'abilità con la spada nei combattimenti ravvicinati, la ragazza pone l'accento sulla rapidità dei movimenti e sul ragionamento tattico. E così, nonostante al livello base la potenzialità guerriera dei due risulti la medesima, il giocatore ha la netta sensazione che tutto sia nelle sue mani, e che il gioco possa adattarsi al proprio stile di gioco e di ragionamento.A prescindere comunque dalla scelta del personaggio, decisione presa, per quanto mi riguarda, seguendo esclusivamente una sensazione "a pelle", ciò rende veramente eccitante lo scontro è la profondità e la varietà che il gioco offre sin dalle prime battute al giocatore. Potremo sfoderare in qualunque momento la nostra spada ed intrattenere con le simpatiche schiere di bestie demoniache favolosi combattimenti fatti di fendenti e mosse da lasciare a bocca aperta sia per la spettacolarità intrinseca (ogni movimento della spada è seguito da una scia di luce rossa che andrà ad incrementare mano a mano che faremo salire di livello la potenza dell'arma) sia per la loro efficacia. E se ciò non fosse sufficiente, potremo scegliere di affrontare a viso aperto centinaia di mostri imbracciando uno dei nostri mitragliatori preferiti, come il Vulcanus, spazzando le file nemiche con fenomenale precisione. Con il proseguio del gioco, grazie a particolari oggetti che raccoglieremo dopo le battaglie, denominati Origin, potremo aumentare il livello di ogni arma, operazione che si rivelerà ben più complessa del previsto: ogni arma, infatti, ha come minimo 3 settori differenti da potenziare (ad esempio una mitragliatrice avrà Potenza, Rapidità, Range d'attacco) e il riempire ogni singola barra si rivelerà davvero lungo ma terribilmente appagante. Mano a mano che il livello dell'arma salirà si sbloccheranno mosse speciali, come i NeoPsionics, veri e propri incantesimi, gli Overdrives, proiettili potentissimi in grado di aumentare di almeno 4 volte il danno inferto ai nemici, o, perché no, le Gravity Blades, dei colpi imparabili che sospenderanno per aria i nemici, a seconda del livello dell'arma e del timing con cui li inferiremo. La sensazione generale è che alla KOEI tutto sia stato perfettamente calibrato, garantendo al giocatore un'esperienza in ambito action-adventure che sino ad ora non aveva ancora provato.

     
    Come sempre, però, non tutto è oro quel che luccica: se da un lato è davvero ben accolta la modalità multiplayer così come il fatto che il numero di missioni da compire sia il triplo rispetto a quelle proposte nel primo Crimson Sea, d'altra parte va annoverato come le missioni non offrano spunti sempre differenti, andando, dalla 40esima in poi, in un "ripetendo" di azioni già compiute almeno una volta durante l'esperienza di gioco. Sostanzialmente l'obbiettivo sarà quello di ripulire lo stage dai nemici (ma non è obbligatorio uccidere ogni presenza aliena), recuperare un oggetto particolarmente utile allo IAG, l'ente per cui Sho e Feanay lavorano, oppure proteggere un particolare NPC dall'assalto delle schiere di invasori. Va inoltre segnalato come sarebbe stato interessante se i programmatori avessero previsto una interattività dell'ambiente davvero rilevante: in Crimson Sea 2 non romperemo mai più di qualche cassa di esplosivo o non ci capiterà mai di pigiare qualcosa che non sia un bottone capace di togliere o di dare corrente ad un dispositivo. Sostanzialmente, se il prodotto a livello di gameplay risulta comunque ottimo, certi piccoli accorgimenti ed alcune migliorie possono essere ancora fatte per decretare davvero il Gioco d'Azione per eccellenza.

    Intelligenza Artificiale

    Una sostanziale aggiunta a quello che è stato Crimson Sea è l'introduzione di una reale Intelligenza Artificiale in grado di rendere le cose finalmente difficili al giocatore. Una volta entrati all'interno di una stanza, ad esempio, l'unica porta d'uscita così come quella che avrete appena varcato si bloccheranno, e non potranno riaprirsi sino a che non avrete eliminato tutti i nemici su scena. Mi aspettavo al massimo una trentina di mostri da dover affrontare, dato che giungevo fresco fresco dall'avventura di Onimusha 3. Ciò che mi si è parato davanti è stata una quantità indecifrabile di bestie più alte di me che si avvicinavano in schiere strette pronte a serrarmi in uno degli angoli della piccola piazzetta. È stato uno scontro che definirei epico: dopo soli 8 minuti di gioco avevo ammazzato con immane goduria 493 nemici, avanzando all'incirca un trentesimo della mia originale barra della vita. Ora, ci tengo a precisare che non sono propriamente incapace con gli action adventure, e devo dire che mi ritengo sufficientemente rapido da apprendere i comandi base più qualche tecnica speciale sin dai primi istanti di gioco. Ma in quella situazione, e successivamente in moltissime altre occasioni, l'orda di nemici che mi assaliva con studiata tecnica e strategia era qualcosa di inimmaginabile. I mostri attaccano alle spalle, circondano il nostro alter ego, si ritirano in massa per poi richiudersi a ventaglio verso di noi, lasciandoci ben poche probabilità di non subire almeno un attacco. E intanto la barra della vita, che appariva tanto lunga, con un paio di distrazioni era già sotto la metà, lasciandomi intendere che avrei dovuto escogitare qualcosa nel breve, pena la morte. Solo un'azione combinata di mitragliatrice e fendenti mi ha salvato, ma vi assicuro che è un'esperienza unica, che se portata a termine vi regalerà attimi di estasi mentre vi crogiolate davanti alle statistiche finali.

    Grafica

    Il lavoro svolto da KOEI nella realizzazione del motore di gioco che sorregge Crimson Sea 2 è stato davvero ottimo: innanzitutto va notato che l'obbiettivo di sorpassare in termini di impatto visivo la versione per Xbox è riuscito, nonostante la macchina Microsoft risulti più performante ed in grado di garantire una maggiore pulizia video. I modelli dei personaggi sono dettagliati, estremamente curati e rivestiti da texture tutte in alta risoluzione. Anche le ambientazioni si distinguono per scelte stilistiche e un'architettura davvero incredibile, con soluzioni al limite capaci di sorprendere anche i più attenti ed esigenti. Vanno di certo ricordati gli splendidi effetti di luce che in alcuni punti ricordano quelli utilizzati nell'incredibile ICO così come l'ottima gestione delle ombre. A livello artistico la presenza all'interno dello staff di personaggi del calibro di Tetsuya Nomura (responsabile di The Bouncer) e di Tatsu Tsukamoto (responsabile artistico di Final Fantasy X-2) rendono il gioco una gioia per gli occhi, come moltissimi dei titoli targati Square-Enix.

    Sonoro

    La prima sensazione che ho avuto durante la prima ora di gioco era quella di trovarmi davanti ad un gioco di ruolo mascherato con elementi fantascientifici. La quantità e la varietà di musiche dai toni epici e magnificenti mi ha spesso ricordato con nostalgia la cura che moltissimi producer di rpg rivolgono al reparto audio. E così, in un mix di stile classico alternato od inserito in brani estremamente ritmati, è proseguita un'avventura che può annoverare come accompagnamento musicale temi davvero eccezionali, che a mio modo di vedere meritano di certo di essere inseriti all'interno delle migliori soundtrack mai prodotte per un gioco che, ricordo, non nasce come gioco di ruolo, ma come action adventure. Il compositore Yoshihiro Ike, in questo Crimson Sea 2, ha svolto un lavoro magistrale, portando finalmente in auge un reparto che sta sempre più perdendo di mordente, sopraffatto dalla ricerca e dall'impegno in campi come quello grafico, primo aspetto, e spesso l'unico, che ci si appresta a giudicare in un videogioco.

    Conclusioni

    Crimson Sea 2 è un titolo davvero sorprendente. Sono convinto che pochi conoscano le fatiche di KOEI al di fuori della serie Dinasty Warriors, ma mi auguro che molti di voi rivolgano la loro attenzione anche a questo titolo, perché la merita sicuramente. Il voto in sé non significa nulla, così come non sono sufficienti poche parole riassuntive per descrivere tale gioco. Non posso che attendere un terzo capitolo di questa serie, anche se sinceramente sono veramente poche le cose che si possono aggiungere o correggere: magari l'aggiunta di qualche tipologia di nemici in più non guasterebbe per rendere il tutto ancora più vario, così come una modalità online cooperativa renderebbe il titolo qualcosa di unico. Mi auguro che i ragazzi di KOEI continuino a programmare giochi come Crimson Sea 2, perché ormai da molto un titolo del genere non entrava nel tray della mia PlayStation 2.

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