Recensione Cut the Rope 2

Zeptolab e Chillingo riportano Om Nom su App Store. E stavolta ci sono anche tanti amici

Recensione Cut the Rope 2
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  • In esclusiva temporale su App Store, è uscito qualche tempo fa il sequel ufficiale di uno dei titoli che più ha caratterizzato il mercato mobile dopo la sua roboante esplosione. Forse ancora più di Angry Birds e Dov'è la mia Acqua?, del resto, il simbolo del puzzle game “tattile” è il Cut The Rope di Zeptolab, anche questo come gli altri riproposto in tutte le salse, fra strambi esperimenti e improbabili viaggi temporali. Chiusa l'ideale trilogia che compone la “prima stagione”, il team di Mosca, sempre con l'aiuto del publissher Chillingo, ci propone Cut The Rope 2, inserendo qualche novità per ravvivare una formula di gioco che, in linea di massima, si riscopre ancora oggi divertente, ben pensata e davvero universale. La solita cura per il comparto artistico, coloratissimo e d'impatto, e la carineria dei “protagonisti” di Cut The Rope 2, rendono il titolo un “instant classic” del catalogo iPhone.

    Un dolcetto goloso

    Cut The Rope 2 si presenta su App Store con la medesima formula del predecessore. Si tratta quindi di un puzzle game in cui la fisica gioca un ruolo prioritario: il nostro compito è quello di portare una gustosa caramella direttamente nelle fauci del buffo Om Nom, gestendone rimbalzi e oscillazioni. Il succoso dolcetto, del resto, è legato in chissà quale parte dello stage, e il nostro compito -come ci fa intuire la titolazione- è quello di tagliare le funi a cui la caramella è appesa per farla dondolare, cadere e rotolare sugli elementi dello scenario, fino a portarla all'affamata creaturina.
    La formula di gioco è, come sempre, vincente: il touchscreen è il sistema di controllo perfetto per un puzzle dalla concezione così semplice, e le routine fisiche sono precise, tanto che il dondolio e rimbalzi della caramella sono in ogni occasione facili da prevedere.
    L'obiettivo, dunque, è quello di pensare ad una sequenza di azioni che -sfruttando anche gli oggetti e i meccanismi presenti nello stage- ci permetta di raggiungere Om Nom, magari “acchiappando”, nel mentre, le tre stelle posizionate in ciascuno stage. E' richiesto, oltre che una buona capacità di organizzazione ed un po' di logica, anche un discreto tempismo: spesso e volentieri le funi vanno tagliate al momento giusto, per sfruttare l'inerzia della caramella e vederla cadere seguendo la traiettoria che ci eravamo prefissati, o anche solo per evitare qualche insidia che si muove meccanicamente avanti e indietro.
    Il concept di Cut The Rope 2, insomma, è lo stesso di sempre, per fortuna molto meno stanco rispetto a quello dei due colleghi citati nell'introduzione: mentre l'entusiasmo per Angry Birds rischia di perdersi a causa della scarsa riproducibilità dei lanci, e Dov'è la mia Acqua? risulta troppo monotono, Cut The Rope 2 è preciso e anche vivace, per via delle nuove introduzioni di questo secondo episodio. Bisogna insomma dare atto al team di essere sempre riuscito, nonostante i due “spin-off” Experiments e Time Travel, a trovare spunti interessanti e nuovi marchingegni che diversificano in maniera consistente l'impianto enigmistico di ogni livello.
    Una delle novità principali di questo Cut The Rope 2, anzitutto, è la possibilità di spostare e far muovere anche Om Nom, strattonandolo qua e là per lo scenario. Si tratta in verità di un'evenienza divertente ma abbastanza rara: più spesso saranno le altre creature che popolano gli stage ad essere sfruttate per risolvere i vari quadri. In ognuno dei cinque “mondi” in cui è suddivisa l'avventura il giocatore può interagire con un diverso mostriciattolo: c'è chi afferra la caramella e la trascina lungo un percorso prestabilito, chi con la sua lunga lingua crea degli scivoli su cui far rotolare il dolcetto, e chi invece si moltiplica per costruire una colonna con cui spingere ostacoli e oggetti.
    Se la prima quarantina di livelli non mostra spunti particolarmente interessanti, tenuta in piedi solo dall'effetto novità, l'ultima parte di Cut The Rope 2 si rivela molto più entusiasmante: qui bisogna studiare in maniera più oculata tutte le nostre mosse, calcolando con attenzione tempi e posizioni. Grazie anche alla presenza di nuovi oggetti (una calamita che attira la caramella e dei pulsanti che attivano alcuni ingranaggi), la componente puzzle ne esce tutto sommato ben rinvigorita, galvanizzando sia gli appassionati di lungo corso che i nuovi avventori.
    Mancano, bisogna ammetterlo, certi picchi di difficoltà del primo, storico episodio, ma la caccia alle tre stelle è sempre stimolante, e Cut The Rope 2 vi terrà insomma impegnati per un paio di pomeriggi. In questo nuovo episodio, inoltre, ogni stage ha una seconda condizione di completamento: che si tratti di un certo numero di punti da accumulare, di evitare qualche stella oppure di non usare un oggetto che ci sembrava così indispensabile per la risoluzione del livello, ottenere la medaglia con cui verremo ricompensati in caso di successo sarà un'impresa tutt'altro che semplice, dedicata a fan sfegatati ed esperti.
    In ognuno dei cinque mondi, poi, ci sono tre stage in cui è possibile recuperare un quadrifoglio: per farlo bisogna però consumare uno dei palloncini a disposizione, da attaccare a Om Nom o alla caramella per farli fluttuare. Raccogliere i quadrifogli permette di sbloccare stage aggiuntivi, ma il sistema è stato ampiamente criticato, dal momento che l'unico modo per avere a disposizione i palloncini è quello di acquistarli a caro prezzo tramite microtransazioni, oppure di sperare che ci vengano donati tramite i “regali quotidiani”. Per fortuna, dopo le critiche mosse nei primi giorni, Zeptolab è corsa ai ripari, e adesso per sbloccare gli stage aggiuntivi possiamo anche decidere di impegnarci a sbloccare tutte le medaglie e dimenticarci dei “baloon”. In questa maniera, è inutile dirlo, l'importanza delle microtransazioni viene per fortuna sminuita, e solo chi ha bisogno di una guida o vuole superare i livelli quasi in maniera automatica, sfruttando la potentissima “pioggia di caramelle” dovrà metter mano al portafoglio.

    Cut the Rope 2 Cut the Rope 2Versione Analizzata iPhoneBrillante, con un look semplice e accattivante, ben congegnato e ancora intrigante, Cut The Rope 2 conquisterà immediatamente tutti gli avventori dell'App Store. Rispetto alla prima trilogia è normale avvertire un po' più di stanchezza, e sicuramente dal punto di vista creativo il titolo non è travolgente come fu il suo predecessore. Tuttavia Zeptolab sembra aver capito cosa serve ad un nuovo capitolo per non apparire come un mero update rivenduto come sequel. Le novità sono quindi consistenti, e interessano anche la struttura globale, con il sistema di medaglie mutuato dal discreto Pudding Monsters. L'ultimo update mette per fortuna in secondo piano le microtransazioni, dimostrando una volta di più che gli utenti non hanno in simpatia gli acquisti in-app. Mentre chi non ha un iPhone dovrà attendere qualche mese per l'uscita su Android, tutti gli utenti iOS possono scaricarlo senza patemi.

    8

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