Recensione De Blob

Le avventure di impavido e colorato eroe contro la dittatura monocromatica

Recensione De Blob
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Piccoli progetti indipendenti, grandi idee.

    Una panoramica sul titolo in esame non può essere affrontata con cognizione senza analizzare anche le origini del progetto che oggi su Wii si presenta come un gioco fatto e finito.
    Dietro all'idea originaria che da vita a De Blob non si cela qualche guru del game design giapponese o qualche multinazionale occidentale con al soldo studi di produzione multimilionari, ma un gruppo di otto studenti iscritti alla facoltà di Game Design & Development alla Utrecht School of the Arts.
    Quando venne concepito il nucleo fondamentale del progetto lo scopo fu semplicemente quello di mostrare come sarebbe apparsa la stazione dei treni di Utrecht dopo i lavori decennali di ristrutturazione a cui venne sottoposta la cittadina Olandese. Il risultato di questa brillante opera impressionò talmente tanto la pubblica opinione che da allora Utrecht ha adottato de Blob come mascotte cittadina.
    Fu allora che THQ si rese contro delle potenzialità del prodotto e decise di acquisirne i diritti, affidando poi lo sviluppo di una versione amplificata e più completa per console allo studio australiano di Blue Tongue Entertainment.
    Siamo dunque dinnanzi ad un titolo dallo sviluppo stravagante, non convenzionale. Questa sua particolarità, d'altronde, sembra influeire direttamente anche sulle caratteristiche del gioco stesso.

    Anarchia Cromatica per Chroma City!

    De Blob altro non è che un action-puzzle che ci vedrà impegnati a liberare Chroma City dalla minaccia della malvagia e nera monocromia instaurata dalla I.N.K.T. Corporation.
    Giocando nei panni di De Blob saremo chiamati a riportare luce ed allegria nella vita dei "grigiani", ovvero quei cittadini ridotti al grigiume dagli spietati sgherri e poliziotti che hanno eliminato ogni iridescente tonalità di allegria dalla ridente cittadina. Il set di armi a nostra disposizione per completare quest'impresa epica sarà composto semplicemente da una manciata di colori.
    Strizzando l'occhio a ciò che in passato ha proposto la serie di Katamary, in De Blob dovremo prima individuare i piccoli automi che hanno assorbito il colore della città, quindi a suon di shake di Wiimote distruggerli per impregnarci di uno dei colori primari. Una volta che il nostro alter-ego sarà completamente imbevuto di colore non resta che scatenarci saltando, strisciando, impiastricciando qualsiasi cosa su cui il nostro sguardo può posarsi: cestini, panche, alberi, ciuffi d'erba, lampioni, ma anche automobili, cittadini, palazzi, grattacieli e montagne. Tutto può (e deve) ritornare al colore, alla vita, alla musicalità che Chroma City ha perso a causa di quella che già dalle prime battute sembra la perfetta caricatura del tipico regime dittatoriale.
    Le fasi vere e proprie di platform si incontrano nel caso di livelli con sviluppi verticali, dati ad esempio da enormi quartieri formati da alti grattacieli. Per raggiungere le cime di questi è necessario saltellare dai palazzi più bassi in cerca di appigli sempre più alti. La "viscosità" di De Blob permette al nostro eroe di scivolare lentamente verso il basso una volta appiccicato ad una parete, e tornerà utile in più frangenti, sia per pennellare salti millimetrici, sia per rimbalzare qua e là con il solo scopo di colorare tutta la città il più velocemente possibile.
    Tuttavia non è tutto colore ed allegria. A pattugliare la città vi saranno svariati nemici, la cui varietà aumenterà con il proseguire degli stage. Per battere ciscun avversario è necessario adottare tattiche diverse, che verranno spiegate in maniera tempestiva di volta in volta che individueremo queste sconosciute minacce. Nel caso dovessimo venir toccati da uno dei cattivi tutta la felicità e la musicalità che abbiamo creato svaniranno, e dovremo correre il più velocemente possibile verso una fonte d'acqua (una fontana, il mare oppure un idrante) per ripulirci dall'inchiostro prima che il nostro indicatore di colore raggiunga lo zero.
    In ogni livello dovremo accumulare abbastanza potere cromatico per sbloccare i lucchetti che precludono l'accesso a nuovi quartieri. Sono molteplici i modi per raccogliere quest'importante risorsa: si va dal completamento di mini-missioni di vario genere, come seguire un determinato percorso entro un lasso di tempo, fino al colorare una via della città con specifici colori. Ma spesso, per proseguire nell'avventura sarà sufficiente il puro e semplice "dipingere" qualsiasi cosa. In ogni caso è facile riscontrare, dopo la risoluzione dei primi schemi, come De Blob non presenti una grande varietà di gameplay.
    Nonostante questa lacuna (tipica tuttavia di ogni Puzzle Game), e l'implementazione non troppo azzeccata del fondamentale comando di salto tramite la shakerata del Wiimote (che rende meno efficaci, ludicamente parlando, le fasi da platform game), de Blob offre un buon livello di divertimento, riuscendo ad appassionare e coinvolgere grazie allo stile unico, ed alla sinestesia di musica e colore. Infatti, a coronare magistralmente la corposa modalità storia, ci pensa un art design davvero magistrale, la particolare qualità della colonna sonora ed il sapiente impiego nelle dinamiche di gioco degli effetti musicali che, come vedremo in maniera approfondita nei prossimi paragrafi, "avvolgono" l'azione di gioco e si plasmano sui movimenti ed i risultati del giocatore.

    Da citare inoltre la presenza di una gustosa modalità multiplayer: THQ non si è dimenticata dell'importanza del gioco in compagnia, e in De Blob sono presenti diverse opzioni multigiocatore. Il supporto è garantito fino a 4 utenti contemporaneamente, e le sfide che è possibile affrontare variano piccoli party-game e selezioni di minigiochi a sezioni di ciò che l'avventura in single player offre, in modalità cooperativa. Un'espediente in grado di allungare la longevità e rendere il titolo fruibile anche sulla lunga distanza.

    Quasi liscio come l'olio.

    Sotto il profilo tecnico, la realizzazione grafica di de Blob non risalta rispetto alla media delle produzioni Wii.
    A fare da contraltare ad uno stile magistrale nell'uso dei colori, a buoni effetti nell'animazione dei fluidi e della particolare consistenza del nostro alterego virtuale -oltre che agli importanti e granitici 60 frame per secondo- ci pensa una forse troppo accentuata presenza di aliasing, che il Wii avrebbe potuto gestire sicuramente meglio con un po' più di attenzione.
    L'uso di texture semplici, a volte poco dettagliate (quasi "nude"), non entra minimamente in contrasto con lo stile visivo adottato, ma anzi, risulta un elemento caratteristico ed abbastanza fondamentale per trasmettere l'idea di un mondo cartoonesco (il risultato è più incisivo di quello, più spesso usato, del cell shading).
    Di qualità veramente eccelsa risultano invece le simpatiche cut-scene introduttive di ogni livello, realizzate con una cura degna delle migliori produzioni Pixar.

    Musica Maestro!

    Ciò che rende De Blob un titolo magico, la caratteristica fondamentale che fa spiccare questo platform di produzione indipendente nel mondo dei platform 3d è il comparto audio di incredibile qualità e fantasia.
    In De Blob infatti l'aspetto acurstico non assume una connotazione di mero contorno o di semplice accompagnamento, come nella quasi totalità dei videogame, ma va a fondersi magnificamente con il carattere travolgente del gameplay.
    All'inizio di ogni stage dovremo decidere, fra circa una dozzina, l'umore attuale di De Blob. Questa scelta determinerà non solo il tema che accompagnerà la valanga di colore che spargeremo per la città, ma la quasi totalità del comparto audio. I tre colori primari di cui de Dlob si può impregnare rappresentano ciascuno uno strumento musicale diverso. Nella maggior parte dei casi, ad esempio, al colore rosso corrisponderà una chitarra ed al giallo una tromba (a volte al rosso sarà invece assegnato il sound di un coro). Oltre ai tre colori primari avremo a disposizione anche i risultati dei loro miscelamenti (ripasso di morfologia cromatica: il verde si ottiene unendo il giallo ed il blu; il viola unendo blu ed rosso). Qualsiasi cosa toccheremo quando saremo colorati produrrà dunque, oltre al piacevole effetto visivo dell'esplosione cromatica, anche uno strepitoso assolo dello strumento associato al colore. Durante le prime sessioni di gioco è impossibile non restare ammutoliti dinnanzi alla meraviglia che si scatena al contatto fra il Blob e le grigie architetture della città. La qualità dei pezzi da solista, del resto, è altissima, e la loro quantità è spropositata: le melodie composte dalla sovrapposizione degli effetti non saranno quindi mai ripetitive. Oltre a questo, anche l'accompagnamento musicale standard è dinamico: più coloreremo la città e più la colonna sonora, inizialmente solo accennata e quasi impercettibile, aumenterà d'intensità fino a divenire una melodia prorompente ed inarrestabile. L'unione di una base sonora completamente sviluppata (dopo aver colorato interi quartieri) con gli assoli che di volta in volta accompagneranno le "pennellate" di De Blob produce un risultato a dir poco ipnotico: si possono passare ore ed ore, rifare livelli su livelli, solo per il puro e semplice desiderio di comporre melodie sempre nuove, e vedere con la loro esplosione anche un festival di colori spruzzare per tutto lo schermo.
    L'effetto finale rasenta la perfezione: un comparto audio veramente d'eccezione che rimarrà negli annali e che ci auguriamo verrà ripreso in futuro anche da altri platform, così da rendere la colonna sonora, come nel titolo in esame, non solo un elemento decorativo, ma anche parte del gemaplay.

    De Blob De BlobVersione Analizzata Nintendo WiiDe Blob sembra capace di fondere il suo impressionante comparto audio ed il magistrale uso degli effetti sonori con il travolgente -ma tratti semplicistico- gameplay: il risultato è una miscela esplosiva di colori ed allegria, che riesce pienamente a coinvolgere il giocatore e ad attirarlo nel colorato e musicale mondo di Chroma City fino a farlo smarrire nel crescendo della festa. A fronte di ciò si possono tranquillamente perdonare imperfezioni nel comparto tecnico ed una leggera sbavatura nel sistema di controllo. E' un peccato per tutti gli amanti del platform perdere l'occasione di toccare con mano (ed orecchie!) il risultato ottenuto da questo gioco dallo sviluppo indipendente, in assoluto fra i giochi più sorprendenti approdati fin'ora su Nintendo Wii. Un ultimo appunto, al margine, per rendere noto che il titolo, al di fuori del territorio italiano (ma restando in Europa) è venduto ad un prezzo ridottissimo (circa la metà del costo preventivato dal publisher nostrano). Le versioni Pal sono tutte multilingua, e l'italiano è presente nei menù di selezione.

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