Recensione Deathrow

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Recensione Deathrow
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox
  • In un
    inflazionato futuro ipertecnologico e violento, la nuova valvola di sfogo per
    una società cinica e spietata è rappresentata dai campionati di Blitz, sport
    estremo e violento che unisce elementi di basket ad altri di football. Lo scopo
    è elementare: vincere,con tutti i mezzi a vostra disposizione. Queste le
    premesse di Deathrow gioco esclusivo per Xbox e degno erede del glorioso e
    indimenticabile Speedball.

    Il buono,
    il brutto, il cattivo.

    Iniziamo la nostra esplorazione del gioco dal
    reparto forse meno riuscito, ovvero quello tecnico. Intendiamoci,graficamente
    DeathRow non è una schifezza, bensì un alternarsi di cose di pregievole fattura
    ad altre meno riuscite. Nel primo reparto rientrano i modelli dei giocatori,
    composti da oltre 7000 poligoni ciascuno e la generale pulizia grafica che vi
    impedirà di trovare la benchè minima traccia di aliasing. Ottime in generale
    anche le texture, sempre ben difinite e bumpmappate dove serve. Più che buoni
    gli effetti luce e le riflessioni. Ciò che invece lascia un po l'amaro in bocca
    sono alcune delle arene, decisamente scarne e poco coinvolgenti (tranne pochi
    casi davvero ispirati) e le animazioni dei giocatori in alcune occasioni troppo
    legnose. L'engine ad ogni modo muove il tutto ottimamente a 60 fps
    assolutamente costanti. Nota a parte merita l'intelligenza artificiale dei
    compagni e dei nemici. Nel complesso si può tranquillamente affermare che i
    programmatori abbiamo fatto un buon lavoro, i compagni di squadra infatti
    risponderanno prontamente e realisticamente a quanto avviene in campo,
    attaccando, difendendosi e impostando le azioni in modo intelligente appunto.
    Scendendo nel dettaglio e attivando la modalità "pignoleria rulezz" ci si potrà
    imbattere in più di un occasione in nemici fermi in qualche zona del campo che
    "prenderanno vita" solo nel momento in cui l'azione di gioco passerà loro
    vicina. Per quanto riguarda il sonoro ottimi effetti e buone sezioni parlate si
    contrapongono a musiche nel complesso odiose. Fortunatamente la console
    Microsoft ci viene in aiuto con le sue colonne sonore personalizzabili, che il
    gioco supporta pienamente. Con queste poche righe abbiamo praticamente esaurito
    i difetti principali del gioco,andiamo per cui ad analizzare ciò che di buono,
    il gioco ci offre.

    Scendendo nell'arena.

    L'idea alla base di Deathrow è molto semplice: un'arena,
    due squadre da 4 giocatori ciascuna, due "canestri" in cui lanciare un disco per
    fare punto. Ogni partita è divisa in 4 tempi da 2 minuti ciascuno (la durata è
    tuttavia modificabile nelle opzioni), tra un round e l'altro avrete la
    possibilità di curare i vostri giocatori o di sostituirli, sempre che ne abbiate
    altri a disposizione. Nessun'altra regola. Per raggiungere la meta potrete
    agire come credete opportuno, effettuare una partita pulita impostando le azioni
    ed eseguendo rapidi passaggi per disorientare l'avversario, azioni effettuabili
    tra l'altro con molta semplicità grazie ad un ottimo (anche se ostico alle
    prime partite) sistema di controllo. Oppure potrete scegliere la via dura,
    spezzare le ossa agli avversari. Qualunque sia la vostra scelta dovrà tenere
    conto della squadra che avete selezionato fra le 18 disponibili;ognuna di queste
    infatti si differenzia dalle altre per molteplici fattori quali velocità,la
    forza fisica la resistenza e moltissimi altri. Questo tradotto in soldoni
    significa che cercare lo scontro fisico con i Demons(una delle squadre +
    aggressive del gioco) quando voi utilizzate i SeaCats (una delle squadre +
    deboli) non sarà certamente un ottima idea e prima della fine della partita i
    vostri giocatori usciranno dal campo a pancia all'aria e piedi in avanti,ovvero
    in barella e moribondi. In quest'ottica diventa importante scegliere al meglio
    una delle 5 strategie di gara che il gioco mette a nostra disposizione ed
    eseguite ottimamente dall'intelligenza artificiale della CPU. Si va dal
    catenaccio all'italiana in cui tutti i giocatori cercano di difendere la porta
    e di essere pestati il meno possibile, al massacro totale in cui i vostri
    compagni sfogheranno le proprie ire sui malcapitati di turno,disinteressandosi
    del disco. Interessante poi la possibilità di insultare gli avversari tramite
    pressione del tasto apposito, opzione questa che non sarà fine a se stessa ma in
    più di un occasione sarà una valida strategia per buttare il dsco in porta.
    Ognuno dei giocatori in campo infatti reagirà realisticamente agli stimoli
    esterni, e ciò significa che insultando il portiere avversario, se questo è di
    indole aggressiva probabilmente vi verrà dietro per darvi una lezione e voi
    potrete approfittarne per segnare. Analogamente, se durante uno scontro
    infierite su un giocatore a terra, state pur certi che quest'ultimo non appena
    ne avrà l'occasione si vendicherà,cercando in tutti i modi di mettervi
    definitivamente fuori combattimento. Utilizzare con astuzia le varie strategie
    sarà fondamentale per avere ragione di tutti gli agguerritissimi avversari.
    L'IA della cpu infatti è quasi sempre pronta(tranne in alcuni casi, come
    precedentemente detto) e saprà fornirvi un livello di sfida più che adeguato;
    come detto poi attaccare gli avversari non sarà sempre un idea vincente, specie
    se questi sono alti 2 metri e usano tirapugni affilati come spade. I vari
    incontri avrete la possibilità di affrontarli in 2 modalità differenti che si
    differenziano l'una dall'altra sostanzialmente per il tipo di visuale adottato
    e per il differente utilizzo di alcuni tasti. La prima modalità, chiamata Sport
    View, vi fornirà una visione leggermente rialzata del campo di gioco
    permettendovi così di tenere meglio sott'occhio i membri della vostra squadra,
    nonchè gli avversari e dandovi così la possibilità di impostare al meglio le
    azioni. L'altra modalità, Action View, segue invece l'azione dalle spalle del
    giocatore che controllate aumentando di molto il fattore coinvolgimento.
    Qualsiasi sia la modalità scelta, grazie all'ottimo sistema di controllo sarete
    sempre in grado di seguire l'azione e di impostare il gioco come più vi piace.
    I tasti del pad sono sfruttati tutti, A e B sono adibiti a calci e pugni(se li
    premete in contemporanea effetturete una presa) quando non siete in posseso del
    disco,altrimenti li utilizzerete per passare o tirare. Il passaggio avviene
    verso il giocatore verso cui siete rivolti, così come il tiro. Gli altri tasti
    servono invece per saltare, schivare/parare i colpi, "lockare" il disco. Il
    tasto L infine usato in combinazione con A o B permette di effettuare un
    placcaggio o una scivolata. Orientarsi fra tutti i possibili comandi non è certo
    cosa facile e anche a causa di un non proprio completissimo tutorial, servirà un
    po di tempo per prendere confidenza col gioco. Date tempo al tempo e non
    scoraggiatevi subito, tempo un'oretta e diventerete perfettamente padroni del
    campo e capirete tutta la profondita di cui il gioco gode. A questo proposito è
    bene incominciare dapprima con qualche partita amichevole con la CPU e solo in
    seguito affrontare la modalità cardine di DeathRow; la modalità Conquest.

    Momenti di gloria.

    La
    modalità conquest vi mette al comando di una delle squadre disponibili
    (inizialmente saranno solo 4, ma ne potrete sbloccare altre 14 nel corso del
    gioco) che dovrete guidare attraverso scontri via via più difficili fino alla
    vittoria finale. Piacevoli diversivi fra un incontro e l'altro saranno le
    e-mail che vi giungeranno. Attraverso queste vi verrà comunicato ad esempio che
    un nuovo giocatore è interessato ad aggiungersi alla vostra squadra oppure
    riceverete offerte di sponsorizzazioni, nuove droghe con cui potenzare i
    giocatori e moltre altre simpatiche chicche che non sveliamo ora per non
    rovinarvi la sorpresa. Attraverso queste mail in pratica potremo gestire la
    nostra squadra, accumulare denaro, ricevere premi, il tutto in modo estremamente
    divertente e coinvolgente. Alla fine di ogni partita potrete curare i vostri
    giocatori (lo potrete fare anche all'interno di un match, fra un round e
    l'altro, ma le spese mediche saranno molto più alte) nonchè allenarli (o
    drogarli se avrete acquistato qualche droga). Qualsiasi sia la vostra scelta, il
    giocatore ne uscirà potenziato in uno o più dei suoi parametri cosa
    indispensabile se volete avere qualche speranza negli incontri avanzati. Tra le
    altre modalità disponibili troviamo: - Single match, in cui come è facile
    intuire, potrete effettuare una gara singola con squadra e impostazioni
    personalizzate. - Unlock, qui è dove potrete spendere i punti guadagnati sul
    campo, per sbloccare nuovi giocatori, squadre, arene e modalità aggiuntive. La
    longevità del prodotto è quindi assicurata oltre che da un livello di sfida più
    che adeguato anche da un numero di segreti sbloccabbili non indifferente e in
    grado di impegnare per moltissime ore.

    Chi non
    picchia in compagnia....

    In un gioco come DeathRow non poteva
    mancare la possibilità di giocare con gli amici e infatti non manca. In deathrow
    non esiste una modalità dedicata al multiplayer bensì vi verrà offerta la
    possibiltà,prima di ogni gara, di far giocare qualche amico assieme, oppure
    contro di voi. Vista la tipologia di gioco con cui abbiamo a che fare, gli
    sviluppatori hanno implementato lo split-screen per le partite in multiplayer.
    Sebbene questa decisione appaia inusuale in un titolo sportivo, ci si rende
    immediatamente conto di come questa fosse in effetti l'unica scelta
    effettuabile. Dividendo lo schermo infatti si vuole permettere al giocatore di
    godere della grande liberta decisionale che il titolo Southend offre. Il che
    significa semplicemente che durante una partita un giocatore può ad esempio
    distrarre il portiere avversario mentre l'altro attende il momento propizio per
    segnare. DeathRow supporta lo split-screen fino a 4 giocatori ed è supportato
    anche il collegamento in system link. Qualche opzione di gioco studiata
    appositamente per il multi non avrebbe guastato, quello che ci viene offerto
    risulta tuttavia ben fatto e molto godibile.

    Concludendo.

    DeathRow è senza ombra di dubbio
    un buon gioco, in grado di unire una realizzazione tecnica di pregievole
    fattura, che non raggiunge il top a causa di alcune imperfezioni, ad un
    solidissimo gameplay. L'originalità con cui viene presentata la modalità
    conquest lo rende un acquisto consigliato un po a tutti, se non altro perchè
    provare qualcosa di nuovo è una delle esperienze migliori in un videogioco.
    Sconsigliato solamente a chi non ha la pazienza di sbattersi un po' dietro ad
    un sistema di controllo all'inizio ostico.

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