Annunciato come uno dei migliori sequel dell’anno, Def Jam: Fight for New York si è dimostrato tale. Prendete i migliori artisti hip hop della scena internazionale, la classica violenza da fight club, una massiccia dose di rivalità gangsta, mescolate il tutto e otterrete un beat ‘em up diverso dagli schemi canonici ai quali siamo abituati. Tutti gli ingredienti sopraccitati vanno a creare un piatto davvero succulento per gli amanti del genere, che non solo saranno coinvolti dal gameplay e dalla lotta, ma anche da una vera e propria storyline tra due gang rivali, storyline che si evolverà passo passo dopo ogni incontro effettuato. Approfondiamo quanto detto, eccovi il menù.
La Storia
Sin dall’inizio del gioco si capisce subito, grazie anche alle scene animate della presentazione, che ci troviamo di fronte a una guerra tra due gang rivali. Ci vengono fornite, grazie a questi piccoli filmati, preziose informazioni riguardanti i protagonisti del gioco, di modo da creare una vera e propria scenografia degna dei migliori films hollywoodiani. Infatti se affrontiamo la prima delle tante modalità presenti nel gioco, ovvero, il single player story mode, apprendiamo la vicenda di un gangster di nome D-Mob, il quale è riuscito a sfuggire ai poliziotti, e si è ripresentato di prepotenza nelle strade di New York dove è seriamente intenzionato a creare un vero e proprio impero grazie ai fight clubs. Ma la preoccupazione più grossa per D-Mob non sono tanto i poliziotti, quanto un novellino soprannominato Crow. Crow, interpretato da Snoop Dogg, con la sua classica attitudine da pappone, in assenza di D-Mob è andato in giro per i quartieri della grande mela ad assoldare nuovi combattenti, e approfittando dei problemi di D-Mob con la polizia, è riuscito nel controllo di moltissimi fight clubs, tra i quali anche quelli controllati da ques’ultimo. Dopo aver customizzato a puntino il proprio personaggio, verremo contattati da D-Mob e la sua crew, che conteranno su di noi e le nostre prestazioni di combattenti per riconquistare il rispetto perduto nei sobborghi di New York, e non ultimo contrastare la sete di potere di Crow.
Messaggi
Oltre ai minifilmati presenti come intermezzi dopo i combattimenti, EA ci mette a disposizione un altro modo per avvicinarci ed apprendere al meglio la trama. Infatti, all’interno del menù prima di combattere e subito dopo, troveremo messaggi email o vocali di nostri amici oppure nemici. I primi ci consiglieranno come combattere, oppure si complimenteranno con noi, mentre i secondi ci minacceranno oppure ci scherniranno. Oltre a questi simpatici, e sempre differenti messaggi, ce ne sono altri che alcune volte risultano davvero noiosi, come ad esempio quelli di Henry Rollins che ci invita ogni volta che accediamo al messenger di presentarci in palestra per costruire il nostro fisico. Si possono ricevere anche messaggi dai negozianti che ci terranno costantemente informati sulle novità in fatto di abbigliamento che gli sono appena arrivate. Oltre alla storyline, troviamo questo espediente dei messaggi un ottimo modo per rapportarci alla storia, infatti attraverso essi vengono fuori le singole sfaccettature di ogni singolo personaggio che ci contatterà.
Un Def Jam sempre più violento
Al termine di ogni vittorioso combattimento con il nostro personaggio guadagneremo molto più che semplice rispetto, infatti riceveremo punti che saranno utili per potenziare al massimo le caratteristiche del nostro combattente, imparare nuove mosse e stili di combattimento. Il gioco inizia permettendoci di scegliere tra ben cinque stili di combattimento differenti, e man mano che andremo avanti con gli scontri, avremo l’opportunità di imparare fino a tre di questi cinque stili per raggiungere un modello di combattimento sempre più complesso e accurato. Gli stili sono: street fighting, martial arts, kickboxing e submissions. Ogni stile ci offre l’opportunità di combinare una serie di mosse d’attacco e di difesa, completamente differenti tra di loro, tutto ciò per un sistema di gioco davvero dinamico e poco ripetitivo. La combinazione e il mescolare tre di questi stili, permetterà al nostro personaggio di avere un tipo di combattimento molto personalizzato, che sarà difficile, per i nostri avversari, riconoscere e contrastare. Avremo anche l’opportunità, come detto, di costruire il nostro personaggio grazie agli allenamenti in palestra, dove Henry Rollins ci aiuterà a sviluppare sei attributi quali parte alta e bassa del corpo, la velocità, la salute e il carattere, quest’ultimo molto importante per quando siamo circondati dalla folla mentre combattiamo.
I personaggi
Con Def Jam: Figth for NY entriamo a far parte del mondo hip hop, infatti ci troviamo a combattere contro 70 combattenti, 40 dei quali sono vere e proprie stelle del rap mondiale, ecco con chi potreste trovarvi a fare i conti: Bone Crusher, Bubba Sparxx, Busta Rhymes, Capone, Carmen Electra, Comp, Crazy Legs, Danny Trejo, David Banner, DJ Enuff, DJ Felli Fel, Elephant Man, Erick Sermon, Fam-Lay, Fat Joe, Flava Flav, Freeway, Ghostface Killah, Havoc, Henry Rollins, Ice-T, Joe Budden, Dimora Lee, Lil’ Flip, Lil’ Kim, Ludacris, Mack 10, Memphis Bleek, Method Man, N.O.R.E., Omar Epps, Prodigy, RedMan, Scarface, Sean Paul, Shawnna, Slick Rick, Snoop Dogg, Sticky Fingaz, Warren G, WC, Xbit. Basteranno per alleviare al vostra sete di botte? Speriamo di si. Tutti i combattimenti e i menu sono accompagnati da 30 brani eseguiti dagli stessi che vi ritroverete di fronte a voi durante i combattimenti più cruenti e per ogni grande stella hip hop che si rispetti troviamo anche un piccolo filmato d’introduzione prima di ogni match, farciti di messaggi provocatori e di sfida, che cercheranno di minare la nostra sensibilità prima dello scontro diretto. Per personalizzare al meglio il nostro personaggio la Ea ci mette a disposizione ben 12 marche di vestiti, che potremo andare ad acquistare tra un match e un altro e combinare i differenti capi d’abbigliamento tra di loro. Oltre ai vestiti abbiamo la possibilità di abbellire il nostro combattente con gioielli e tatuaggi in pieno stile P.I.M.P., con catene d’oro e di platino se preferite. E non credete che tutto ciò sia fatto a caso, perché se andrete ad acquistare il tatuaggio più bello o il gioiello più costoso avrete un riscontro in termini di rispetto da parte della folla durante tutti i match, infatti se risulterete simpatici al pubblico che assiste al vostro incontro verrete aiutati nei modi più disparati; la folla si prodigherà a fornirvi mazze, bottiglie, spranghe e perché no, anche a tener fermo il vostro avversario per poterlo colpire al meglio con le vostre Blazin’ moves, delle super mosse che potrete scatenare a vostro piacimento.
Modalità di gioco e interazione con l’ambiente
Grazie al sistema di combattimento prodotto dall’ AKI Corporation, potremo non solo affrontare il single player story mode, ma anche un’ innumerevole quantità di multiplayer mode. Purtroppo il gioco non supporta né Xbox Live, né il LAN play, ma fidatevi un bel testa a testa in quattro produce senz’altro altrettanto divertimento. Penso però che il gioco si apprezzi di più in single, soprattutto per la storyline molto coinvolgente e perché poi è meglio lasciare il multiplayer ai vari soul calibur e DOA che svolgono ottimamente questo compito. Come detto prima oltre alla folla, anche l’ambiente circostante può venirvi incontro per sconfiggere il vostro avversario e ogni location potrà aiutarvi in modo differente. Ad esempio nella location della metropolitana potrete tranquillamente gettare il nemico sui binari e attendere beffardamente il passaggio del treno, oppure potrete divertirvi schiacciandogli la testa contro la portiera aperta di una macchina. Ci sono location che vi potranno aiutare di più e altre meno, sta di fatto che esiste davvero un ottima interazione personaggio-ambiente anche a livello di distruzione e danneggiamento degli oggetti e del fisico umano. Dovete stare molto attenti però a non essere voi le prossime vittime dell’ambiente che vi circonda.
Un gioco di nicchia
Personalmente ho trovato davvero interessante e piacevole il gioco, tutto profuma di hip hop e di generazione fine anni ‘90, e apprezzerete il titolo se siete appassionati di questa cultura. Questo perché ogni singolo momento del gioco è intriso e imbevuto di cultura underground che pare così lontana da noi, dove faide fra clan rivali per il controllo della città sono all’ordine del giorno. A far da contorno a tutto ciò un vestito musicale che calza a pennello, con brani lugubri, ritmati ma lamentosi. Da apprezzare lo sforzo di EA nel mantenere le stesse caratteristiche delle controparti originali, lo stesso stile di porsi e la stessa voce, con textures perfette per quanto riguarda i volti, un po’ carenti per la corporatura. Ottima la decisione di non tradurre in italiano i dialoghi, forse un po’ meno quella di non tradurre i menu e sottomenu, ma l’inglese utilizzato è molto facile da comprendere. Concludendo posso affermare che ci troviamo di fronte a una buona produzione da parte di EA, un titolo forse non tanto sotto i riflettori, ma che a mio avviso merita una certa attenzione dagli amanti del genere. Certo, non bisogna aspettarsi effetti speciali per quanto riguarda il combattimento, ma è un gioco rude e di strada ed è quello che deve rimanere per essere apprezzato fino in fondo e gustare l’ottimo lavoro svolto per creare questo prodotto.
Recensione Def Jam: Fight For New York
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Def Jam: Fight For New York - 490
Annunciato come uno
dei migliori sequel dell’anno, Def Jam: Fight for New York si è dimostrato tale.
Prendete i migliori artisti hip hop della scena internazionale, la classica
violenza da fight club, una massiccia dose di rivalità gangsta, mescolate il
tutto e otterrete un beat ‘em up diverso dagli schemi canonici ai quali siamo
abituati. Tutti gli ingredienti sopraccitati vanno a creare un piatto davvero
succulento per gli amanti del genere, che non solo saranno coinvolti dal
gameplay e dalla lotta, ma anche da una vera e propria storyline tra due gang
rivali, storyline che si evolverà passo passo dopo ogni incontro effettuato.
Approfondiamo quanto detto, eccovi il menù.
La Storia
Sin dall’inizio del gioco si
capisce subito, grazie anche alle scene animate della presentazione, che ci
troviamo di fronte a una guerra tra due gang rivali. Ci vengono fornite, grazie
a questi piccoli filmati, preziose informazioni riguardanti i protagonisti del
gioco, di modo da creare una vera e propria scenografia degna dei migliori films
hollywoodiani. Infatti se affrontiamo la prima delle tante modalità presenti nel
gioco, ovvero, il single player story mode, apprendiamo la vicenda di un
gangster di nome D-Mob, il quale è riuscito a sfuggire ai poliziotti, e si è
ripresentato di prepotenza nelle strade di New York dove è seriamente
intenzionato a creare un vero e proprio impero grazie ai fight clubs. Ma la
preoccupazione più grossa per D-Mob non sono tanto i poliziotti, quanto un
novellino soprannominato Crow. Crow, interpretato da Snoop Dogg, con la sua
classica attitudine da pappone, in assenza di D-Mob è andato in giro per i
quartieri della grande mela ad assoldare nuovi combattenti, e approfittando dei
problemi di D-Mob con la polizia, è riuscito nel controllo di moltissimi fight
clubs, tra i quali anche quelli controllati da ques’ultimo. Dopo aver
customizzato a puntino il proprio personaggio, verremo contattati da D-Mob e la
sua crew, che conteranno su di noi e le nostre prestazioni di combattenti per
riconquistare il rispetto perduto nei sobborghi di New York, e non ultimo
contrastare la sete di potere di Crow.
Messaggi
Oltre ai minifilmati presenti come
intermezzi dopo i combattimenti, EA ci mette a disposizione un altro modo per
avvicinarci ed apprendere al meglio la trama. Infatti, all’interno del menù
prima di combattere e subito dopo, troveremo messaggi email o vocali di nostri
amici oppure nemici. I primi ci consiglieranno come combattere, oppure si
complimenteranno con noi, mentre i secondi ci minacceranno oppure ci
scherniranno. Oltre a questi simpatici, e sempre differenti messaggi, ce ne sono
altri che alcune volte risultano davvero noiosi, come ad esempio quelli di Henry
Rollins che ci invita ogni volta che accediamo al messenger di presentarci in
palestra per costruire il nostro fisico. Si possono ricevere anche messaggi dai
negozianti che ci terranno costantemente informati sulle novità in fatto di
abbigliamento che gli sono appena arrivate. Oltre alla storyline, troviamo
questo espediente dei messaggi un ottimo modo per rapportarci alla storia,
infatti attraverso essi vengono fuori le singole sfaccettature di ogni singolo
personaggio che ci contatterà.
Un
Al termine di ogni vittorioso combattimento conDef Jam sempre più violento
il nostro personaggio guadagneremo molto più che semplice rispetto, infatti
riceveremo punti che saranno utili per potenziare al massimo le caratteristiche
del nostro combattente, imparare nuove mosse e stili di combattimento. Il gioco
inizia permettendoci di scegliere tra ben cinque stili di combattimento
differenti, e man mano che andremo avanti con gli scontri, avremo l’opportunità
di imparare fino a tre di questi cinque stili per raggiungere un modello di
combattimento sempre più complesso e accurato. Gli stili sono: street fighting,
martial arts, kickboxing e submissions. Ogni stile ci offre l’opportunità di
combinare una serie di mosse d’attacco e di difesa, completamente differenti tra
di loro, tutto ciò per un sistema di gioco davvero dinamico e poco ripetitivo.
La combinazione e il mescolare tre di questi stili, permetterà al nostro
personaggio di avere un tipo di combattimento molto personalizzato, che sarà
difficile, per i nostri avversari, riconoscere e contrastare. Avremo anche
l’opportunità, come detto, di costruire il nostro personaggio grazie agli
allenamenti in palestra, dove Henry Rollins ci aiuterà a sviluppare sei
attributi quali parte alta e bassa del corpo, la velocità, la salute e il
carattere, quest’ultimo molto importante per quando siamo circondati dalla folla
mentre combattiamo.
I personaggi
Con Def Jam: Figth for NY entriamo a far parte del
mondo hip hop, infatti ci troviamo a combattere contro 70 combattenti, 40 dei
quali sono vere e proprie stelle del rap mondiale, ecco con chi potreste
trovarvi a fare i conti: Bone Crusher, Bubba Sparxx, Busta Rhymes, Capone,
Carmen Electra, Comp, Crazy Legs, Danny Trejo, David Banner, DJ Enuff, DJ Felli
Fel, Elephant Man, Erick Sermon, Fam-Lay, Fat Joe, Flava Flav, Freeway,
Ghostface Killah, Havoc, Henry Rollins, Ice-T, Joe Budden, Dimora Lee, Lil’
Flip, Lil’ Kim, Ludacris, Mack 10, Memphis Bleek, Method Man, N.O.R.E., Omar
Epps, Prodigy, RedMan, Scarface, Sean Paul, Shawnna, Slick Rick, Snoop Dogg,
Sticky Fingaz, Warren G, WC, Xbit. Basteranno per alleviare al vostra sete di
botte? Speriamo di si. Tutti i combattimenti e i menu sono accompagnati da 30
brani eseguiti dagli stessi che vi ritroverete di fronte a voi durante i
combattimenti più cruenti e per ogni grande stella hip hop che si rispetti
troviamo anche un piccolo filmato d’introduzione prima di ogni match, farciti di
messaggi provocatori e di sfida, che cercheranno di minare la nostra sensibilità
prima dello scontro diretto. Per personalizzare al meglio il nostro personaggio
la Ea ci mette a disposizione ben 12 marche di vestiti, che potremo andare ad
acquistare tra un match e un altro e combinare i differenti capi d’abbigliamento
tra di loro. Oltre ai vestiti abbiamo la possibilità di abbellire il nostro
combattente con gioielli e tatuaggi in pieno stile P.I.M.P., con catene d’oro e
di platino se preferite. E non credete che tutto ciò sia fatto a caso, perché se
andrete ad acquistare il tatuaggio più bello o il gioiello più costoso avrete un
riscontro in termini di rispetto da parte della folla durante tutti i match,
infatti se risulterete simpatici al pubblico che assiste al vostro incontro
verrete aiutati nei modi più disparati; la folla si prodigherà a fornirvi mazze,
bottiglie, spranghe e perché no, anche a tener fermo il vostro avversario per
poterlo colpire al meglio con le vostre Blazin’ moves, delle super mosse che
potrete scatenare a vostro piacimento.
Modalità di gioco e interazione
Grazie al sistema di combattimentocon l’ambiente
prodotto dall’ AKI Corporation, potremo non solo affrontare il single player
story mode, ma anche un’ innumerevole quantità di multiplayer mode. Purtroppo il
gioco non supporta né Xbox Live, né il LAN play, ma fidatevi un bel testa a
testa in quattro produce senz’altro altrettanto divertimento. Penso però che il
gioco si apprezzi di più in single, soprattutto per la storyline molto
coinvolgente e perché poi è meglio lasciare il multiplayer ai vari soul calibur
e DOA che svolgono ottimamente questo compito. Come detto prima oltre alla
folla, anche l’ambiente circostante può venirvi incontro per sconfiggere il
vostro avversario e ogni location potrà aiutarvi in modo differente. Ad esempio
nella location della metropolitana potrete tranquillamente gettare il nemico sui
binari e attendere beffardamente il passaggio del treno, oppure potrete
divertirvi schiacciandogli la testa contro la portiera aperta di una macchina.
Ci sono location che vi potranno aiutare di più e altre meno, sta di fatto che
esiste davvero un ottima interazione personaggio-ambiente anche a livello di
distruzione e danneggiamento degli oggetti e del fisico umano. Dovete stare
molto attenti però a non essere voi le prossime vittime dell’ambiente che vi
circonda.
Un gioco di nicchia
Personalmente ho trovato davvero interessante e piacevole il gioco,
tutto profuma di hip hop e di generazione fine anni ‘90, e apprezzerete il
titolo se siete appassionati di questa cultura. Questo perché ogni singolo
momento del gioco è intriso e imbevuto di cultura underground che pare così
lontana da noi, dove faide fra clan rivali per il controllo della città sono
all’ordine del giorno. A far da contorno a tutto ciò un vestito musicale che
calza a pennello, con brani lugubri, ritmati ma lamentosi. Da apprezzare lo
sforzo di EA nel mantenere le stesse caratteristiche delle controparti
originali, lo stesso stile di porsi e la stessa voce, con textures perfette per
quanto riguarda i volti, un po’ carenti per la corporatura. Ottima la decisione
di non tradurre in italiano i dialoghi, forse un po’ meno quella di non tradurre
i menu e sottomenu, ma l’inglese utilizzato è molto facile da comprendere.
Concludendo posso affermare che ci troviamo di fronte a una buona produzione da
parte di EA, un titolo forse non tanto sotto i riflettori, ma che a mio avviso
merita una certa attenzione dagli amanti del genere. Certo, non bisogna
aspettarsi effetti speciali per quanto riguarda il combattimento, ma è un gioco
rude e di strada ed è quello che deve rimanere per essere apprezzato fino in
fondo e gustare l’ottimo lavoro svolto per creare questo
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