Defiance: la recensione con il verdetto definitivo

Il binomio televisione-videogame, nell'ultima creazione fantascientifica di Trion Worlds e SyFy

Defiance: la recensione con il verdetto definitivo
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Prima della data di release abbiam difeso a spada tratta il gioco di Trion Worlds in quanto sinonimo di un'industria in cerca di forte rinnovamento: l'idea di creare un legame diretto tra il medium televisivo e quello videoludico ci sembrava qualcosa d'incredibilmente interessante, che poteva funzionare e aprire le porte ad un nuovo modo di vedere e fruire l'intrattenimento casalingo. Sfortunatamente quelle che erano delle grandi premesse in termini di sviluppo, nonché un ingente investimento economico sui due diversi fronti, non hanno dato i risultati sperati, evolvendo di poco o nulla quello che già l'industria del gaming poteva offrire. Defiance si racconta come un MMO dal setting poco profondo, legato alla serie televisiva da un filo fin troppo sottile. Abbiam preferito tirare le somme del nuovo gioco di Trion Worlds ad un mese circa dall'uscita, in modo da poter analizzare nel dettaglio il gioco in tutte le sue feature, prendendo inoltre visione dei primi episodi della serie televisiva. Ecco la nostra opinione, dopo aver trascorso svariate ore in compagnia di Joshua e Irisa.

    LA SERIE TV E IL BACKGROUND NARRATIVO

    Nel 2013 il mondo è stato sconvolto dall'arrivo di sette razze aliene giunte sul pianeta terra alla disperata ricerca di rifugio. Ma le cose non sono così semplici some sembrano: al culmine di un aspro conflitto terminato nel 2030 il pianeta è irriconoscibile, ricoperto da una vegetazione aliena e da animali mutati in seguito all'intervento della tecnologia terraforming dei Votan. I sopravvissuti si radunano in piccole città e avamposti per scampare ai pericoli delle terre selvagge e ai feroci predoni razziatori. Protagonisti dell'avventura sono Joshua Nolan (Grant Bowler), sceriffo della città di Defiance, e Irisa Nyira (Stephanie Leonidas), figlia adottiva appartenente alla fiera e pericolosa razza Irathient. I due intrecciano una relazione complicata, dettata dalla diversità raziale e dal rispetto reciproco, per quello che si conferma essere uno degli elementi principali del plot. Uno dei temi portanti dei primi episodi è l'intolleranza razziale, ormai un cliché del genere fantascientifico, qui trattato in maniera un po' troppo semplicistica e inconsistente. Sebbene il soggetto non brilli certo per originalità (considerando anche le difficoltà derivanti dall'incrocio del medium televisivo con quello videoludico), siamo di fronte ad un progetto decisamente più affascinante rispetto ai tanti altri recentemente propinati sulle emittenti televisive statunitensi e canadesi. Gli stilemi gettati da J.J. Abrams nell'ormai lontano 2004 non funzionano più, e il pubblico ormai è ben conscente degli stratagemmi narrativi utilizzati dagli sceneggiatori del piccolo schermo per "allungare il brodo" o per creare pathos laddove in realtà non c'è nulla.

    "Defiance si dissocia da alcuni dei canoni di narrazione del serial fantascientifico, pur non abbandonando del tutto gli elementi caratteristici del filone."

    Eppure, recentemente, tante altre serie hanno adottato la vecchia tecnica, fallendo quasi sempre il colpo: Revolution è una di quelle, per non parlare delle altre produzioni di Abrams, come il discreto Fringe o il fallimentare Alcatraz. Defiance si dissocia da alcuni dei canoni di narrazione del serial fantascientifico, pur non abbandonando del tutto gli elementi caratteristici del filone. Naturalmente anche il pilot doppio di Defiance cerca il colpo di scena finale, lasciando gli spettatori con un criptico dialogo tra due personaggi secondari e un mistero che siamo sicuri si trascinerà per svariate puntate del serial. Il cast si dimostra certamente adatto allo scopo seppur non eccezionale nella recitazione, così come sembra poco presente l'intervento registico nella direzione attoriale. Quel che ne consegue è una recitazione priva di spessore alla lunga noiosa, in un pilot di un'ora e mezza sinceramente difficile da digerire. La pochezza dell'interpretazione è da imputare anche a dei personaggi eccessivamente stereotipati, con rapporti interpersonali tra gli stessi un po' troppo semplici e romanzati. La nuova serie di SyFy mette inoltre troppa carne al fuoco sin dall'inizio, cercando numerosi temi tra cui la guerra, la famiglia, gli amori, la vita sociale della città di Defiance, in un mix eccessivamente dispersivo che rischia di togliere piuttosto che aggiungere.
    Gli effetti in computer grafica sono presenti in gran quantità, sinonimo di quanto denaro sia stato investito per la produzione della serie televisiva; tuttavia siamo costretti ad ammettere che la qualità dell'intervento digitale è altalenante, con scene valide e ben fatte che si alternano ad altre dove l'effetto speciale è sporcato da una post-produzione ovviamente meno attenta e scrupolosa rispetto ad una di stampo cinematografico. L'ideale sarebbe stato limitare l'intervento digitale ai rari momenti in cui lo stesso si rende davvero necessario, ma SyFy ha osato di più: il rischio è quello di un investimento poco utile.

    AZIONE COOPERATIVA E MULTIPLAYER

    Tornando al medium interattivo, Defiance ci permette di avviare missioni cooperative a 4 giocatori, da svolgere in mappe istanziate create per l'occasione o estrapolate direttamente dal mondo nel quale si svolgono gli eventi. Procedendo nell'avventura e portando a termine le missioni principali, sbloccheremo infatti livelli da giocare e rigiocare tutte le volte che vorremo. Le missioni cooperative sono del tutto paragonabili ai classici e più comuni "dungeon" presenti nella maggior parte degli MMO, strutturate su segmenti più o meno lunghi, inframmezzati da incontri con mini-boss o numerosi gruppi di nemici. Premendo il tasto N accediamo al pannello delle missioni cooperative, nel quale troviamo la lista completa delle avventure disponibili. Molto rapidamente e con il solo click del mouse, possiamo imbarcarci in uno di questi incarichi oppure lasciare che il server faccia tutto per noi, con una selezione casuale della mappa. Le missioni cooperative di Defiance sono in tutta sicurezza la feature più interessante del titolo, soprattutto per via della natura ibrida del gioco e per una componente shooter in grado di rendere adrenalinica e divertente l'azione con i compagni d'arme. I percorsi disegnati per le missioni co-op sono ricchi di coperture ed elementi esplosivi in grado di aggiungere quel pizzico di tatticismo che manca al titolo.

    "Le missioni cooperative di Defiance sono in tutta sicurezza la feature più interessante del titolo, soprattutto per via della natura ibrida del gioco."

    Sfortunatamente le bossfight risultano invece scontate e molto ripetitive: per eliminare boss e mini-boss dovremo infatti prima colpire ripetutamente le zone scoperte per indebolire le difese del mastodonte, poi mirare al punto debole mentre l'avversario è in terra esausto. La dinamica funziona, se non fosse che per sconfiggere ogni nemico si utilizza la stessa, semplicissima, serie di mosse e colpi, un meccanismo che diventerà presto facile e scontato.
    Defiance offre ai giocatori anche la possibilità di sfidarsi tra di loro su mappe multiplayer fino a 32 giocatori, nelle classiche modalità Team Deathmatch e Capture the Flag. Le dinamiche di gioco non si discostano molto da quelle di un tradizionale match a squadre di un comune sparatutto in terza persona, tuttavia il gioco di Trion Worlds non offre le variabili ludiche e lo spessore di titoli come Gears of War o Call of Duty, titoli che nascono per l'esperienza competitiva in quanto tale. I match multiplayer in Defiance sono frenetici, furiosi, e probabilmente un po' troppo confusionari, soprattutto a causa di mappe dal design troppo complesso e da un gameplay che poco si addice ad un approccio che non sia casual. Data la particolare natura "ibrida" della produzione, una via di mezzo tra shooter e MMO, unita alla presenza degli eventi dinamici e gli aggiornamenti costanti, Defiance non offre un vero e proprio end-game, quanto la ripetizione di situazioni cooperative e multigiocatore da sfruttare come un normale sparatutto in terza persona: l'ago della bilancia non pende da una parte o dall'altra, ma si pone semplicemente a vantaggio di chi è in cerca di uno sparatutto insolito e alternativo.

    TECH AND UPDATES

    Mentre usciamo con questa review, Defiance è aggiornato alla versione 1.015, un update che ci permette di godere di un titolo ripulito da imperfezioni e bug, con un codice pronto per le considerazioni finali. Quindici aggiornamenti in circa un mese è sinonimo di costanza e supporto da parte del team di sviluppo al lavoro sul progetto, ma al tempo stesso una prassi per il genere MMO. Non esiste infatti massive game che non subisca bilanciamenti e migliorie durante il periodo immediatamente successivo al lancio: Defiance non è da meno e in qualità di shooter in terza persona ha richiesto qualche leggera ritoccatina sul fronte di danni delle armi, statistiche e parametri dei personaggi. Gli ultimi changelog ci informano di numerosi update per quanto riguarda le quest e le missioni sparse per il mondo di gioco, ma anche di miglioramenti per la guida dei veicoli e per il bilanciamento delle numerosissime armi a disposizione dei giocatori, senza dubbio uno dei più interessanti pregi del gioco sviluppato da Trion Worlds. Sistemate anche numerose problematiche legate al gioco cooperativo, al multiplayer e alla chat in game, che per le prime due settimane ha sofferto di numerosi problemi di sincronizzazione. Per quanto riguarda l'aspetto puramente visivo non possiamo che rinnovare quanto detto nella prima parte delle review e nei precedenti articoli d'anteprima. La bontà del comparto tecnico si evince soprattutto negli scenari interni e al chiuso, con ambienti ricchi di dettagli e accompagnati da texture in alta definizione, effetti di light mapping e illuminazione dinamica in grado di rendere gli scenari un po' più coinvolgenti e gradevoli. Le location esterne denotano invece minor dedizione, nonché un design sicuramente meno interessante e delle ambientazioni un po' troppo generiche e poco caratterizzate. Le ultime patch hanno inoltre ottimizzato il motore grafico, che ora si presenta ai nostri occhi più fluido e performante, oltre che meno esoso in termini di richieste hardware. Inutile dire che la nostra configurazione di prova dotata di processore i7 di ultima generazione e GeForce GTX 680 non ha fatto una piega, comportandosi sempre benissimo in ogni frangente.

    Defiance DefianceVersione Analizzata PCCome il Dio della religione romana Giano, Defiance è un gioco che ha due volti ben distinti; quello dello sparatutto in terza persona frenetico e adrenalinico, e quello del gioco di derivazione massive con un mondo tutto da esplorare e centinaia di giocatori con i quali condividere il momentum ludico. Se infatti la parte shooter risulta discretamente divertente grazie ad un gameplay dalla decisa impronta arcade, la componente MMO è strutturata male, priva della varietà e del piglio necessari ad un titolo di questa categoria. A questo si aggiunge un'ambientazione science fiction poco ispirata e vagamente derivativa, frutto di una produzione che non aveva le idee molto chiare sin dall'inizio. Sia Trion Worlds che Sy-Fy hanno pubblicizzato Defiance come un progetto crossmediale dotato di due poli, quello televisivo e quello videoludico, un particolare e innovativo esperimento per unire sotto lo stesso tetto due diversi intrattenimenti per il pubblico. La promessa era quella di raccontare la storia tramite gli episodi televisivi, permettendo poi ai giocatori di vivere in prima persona quanto saggiato di volta in volta nella puntata settimanale, e nel corso degli eventi stampa è stato spesso sottolineato l'importante legame tra i due medium al fine di creare una complessa struttura ludico-narrativa. Non possiamo però negare che le aspettative fossero ben superiori rispetto a quel che abbiamo potuto saggiare nel'arco dello scorso mese. Serie televisiva e videogioco sono infatti fin troppo slegati tra loro, con sporadiche comparsate dei personaggi del cast nella controparte digitale e con un plot videoludico generalista che a malapena s'intreccia con quanto mostrato in TV. Le missioni e gli incarichi che portiamo a termine nel videogioco si rivelano il classico "spin-off", così come gli avvenimenti televisivi non hanno quasi ripercussioni con le vicende dei personaggi protagonisti del videogame. Duale non solo la natura del gioco quanto quella dell'intero progetto quindi, sicuramente troppo ambizioso per poter essere realizzato senza un soggetto che possa funzionare ugualmente bene sia sullo schermo televisivo che su quello videoludico, due mondi simili ma ancora distanti. Defiance è disponibile al prezzo di 49,90 € e non prevede canone mensile, due elementi che potrebbero accendere l'interesse del giocatore in cerca della novità: ma il mercato del massive gaming offre di soluzioni decisamente più interessanti, divertenti e anche abbordabili. Considerate invece l'acquisto del gioco, qualora foste alla ricerca di uno shooter fuori dagli schemi.

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