Recensione Disgaea 2: Cursed Memories

Stupidi, stupidi demoni...

Recensione Disgaea 2: Cursed Memories
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Disponibile per
  • PS2
  • Pc
  • Office of Strategic Influence

    Per un amante di giochi tattici e strategici (specie se a turni), non conoscere Disgaea equivale ad un gravissimo crimine. Il titolo della Nippon Ichi è riuscito a farsi strada tra i grandi del genere, conquistandosi un posto speciale nei cuori dei videogiocatori grazie ai suoi personaggi adorabili, al sistema di gioco estremamente appagante, all’incredibile longevità ma, soprattutto, grazie alla divertentissima sceneggiatura ricca di elementi comici e citazioni demenziali.
    Sono trascorsi alcuni anni dall’uscita di questa piccola gemma, ma NIS ha saputo sfruttarne la scia pubblicando alcuni giochi dello stesso genere e talvolta con un certo numero di elementi in comune (sia a livello di ambientazione che di gameplay) con Disgaea. Tutti i titoli in questione si sono rivelati all’altezza delle aspettative dei fan della strategia permettendo alla software house Giapponese di arroccarsi in cima all’olimpo videoludico degli strategici a turni, ma è sempre alla sua opera prima che gli appassionati volgono il loro sguardo nostalgico.
    E' giunto il momento di mettere per qualche istante da parte Makai Kingdom, Phantom Brave e compagni: questa volta Disgaea deve vedersela con Disgaea 2. L’attesissimo seguito è infatti stato finalmente pubblicato anche in Europa.
    Riuscirà NIS a bissare il suo incredibile successo? Chi avrà la meglio tra Laharl e Adell?

    Cursed Memories

    Quando il leggendario overlord Zenon comparve sul mondo chiamato Veldime e trasformò tutti i suoi abitanti in demoni, l’unico a scampare alla sua bizzarra maledizione fu un bambino di nome Adell.
    Cresciuto in una famiglia che con il passare degli anni perdeva ogni barlume di umanità, Adell promise di diventare forte e di sconfiggere il malvagio Zenon per riportare alla normalità il proprio mondo.
    Disgaea 2: Cursed Memories apre il sipario della sua storia alcuni anni dopo questo antefatto, con Adell e i suoi familiari che tentano di evocare Zenon per estorcergli l’annullamento della maledizione. Qualcosa però va storto, e dai fumi magici del rituale appare invece Rozalin, la viziatissima figlia del leggendario demonio.
    Adell sarà costretto a prenderla in ostaggio per farsi rivelare la posizione del padre e per portarsi in vantaggio in caso di eventuali “trattative”...
    Così lo sgangherato duo di protagonisti comincia suo malgrado ad incamminarsi in un viaggio che li porterà ad incontrare un cast di bizzarri avversari e comprimari, attraverso situazioni divertenti come solo da Disgaea ci si potrebbe aspettare. Con dei personaggi così diversi tra loro ci sono ovviamente tutte le premesse perchè il viaggio diventi lo spunto per una crescita interiore, che porterà i personaggi a legarsi in modi inaspettati e a comprendere la diversità generata non solo dalla razza ma anche dalle motivazioni.

    To my loyal peons

    Come quasi tutti gli Rpg strategici, Disgaea 2 si svolge seguendo una precisa meccanica di gioco che alterna battaglie a fasi di potenziamento ed equipaggiamento dei personaggi e sezioni narrative.
    Il gioco è diviso in diversi capitoli: all’inizio di ognuno di essi la vi saranno illustrati quali sono gli obiettivi di turno e sarete messi a controllo di Adell. La città natale del protagonista può essere considerata una sorta di base operativa, in cui potrete usufruire di numerosissimi servizi che spaziano dai tipici negozi ad altre funzioni peculiari di questo titolo come la Dark Assembly, l’Item World , che analizzeremo più avanti. Parlando con il gatekeeper potrete finalmente passare all’azione ed affrontare le varie mappe piene di avversari messe a disposizione e che sarà necessario completare per poter procedere con la storia.
    I personaggi che controllerete sono, con l’eccezione dei protagonisti, divisi secondo un sistema di classi. Potrete creare tanti personaggi quanti vorrete impiegando punti mana che accumulerete sconfiggendo nemici. Inizialmente però potrete attingere ad un quantitativo limitato di alleati che potremmo definire di “basso livello”. Proseguendo con il gioco si renderanno disponibili sempre più personaggi, divisi tra upgrade di quelli di classi precedenti ed appartenenti a classi completamente nuove. Questo vi costringerà a cambiare spesso le fila del vostro piccolo esercito personale o ad abusare del sistema di “rinascita” offerto dalla Dark Assembly, che vi permetterà di far ripartire un personaggio a livello uno conservando alcuni bonus e garantendovi la possibilità di accedere ad una classe migliore.
    Un discorso simile avviene per i mostri, che si sbloccheranno nella schermata di selezione dei personaggi solo dopo averne sconfitto almeno un esemplare lungo lo story mode. Considerando tutte le variabili possibili, il numero di personaggi presenti in Disgaea 2 è davvero esorbitante e permette un numero prossimo all’infinito di combinazioni, specie tenendo presente che il livello massimo raggiungibile da ogni membro del vostro party è 9.999...
    In ogni livello potrete disporre una decina di personaggi, muovendoli sulla tipica griglia a quadretti durante il vostro turno e facendo loro attaccare i nemici utilizzando sia il comando di attacco base che varie skill e magie, che si renderanno disponibili secondo un intelligente sistema di proficiency delle armi.
    Utilizzando una spada, ad esempio, aumenterete il vostro livello di maestria con le lame, e più questo aumenterà più saranno le mosse che sarete in grado di eseguire.
    Magie ed attacchi speciali, oltre a costare SP, necessitano di un certo spazio per essere lanciati; se da un lato alcune hanno un raggio libero, altre possiedono limitazioni di altezza oppure prevedono che personaggio attaccante e bersaglio si trovino ad un certo numero di caselle di distanza, oppure che non vi siano ostacoli nel raggio di azione.
    Inoltre dopo aver selezionato le azioni dei personaggi, questi aspetteranno per eseguirle: toccherà al giocatore dare il via agli attacchi dopo aver mosso le sue miniature, in modo da scatenare combo devastanti. E’ anche possibile organizzare diversi gruppi di attacco e gestirli separatamente, facendo accerchiare un mostro da alcuni personaggi, lasciandoli caricare assieme e poi muovendo e attaccando separatamente con i rimanenti. Molto importante è prestare attenzione al modo in cui i vari combattenti si posizionano sulla griglia del livello, perché spostandosi potrebbero ostacolare l’esecuzione delle mosse dei propri compagni, o addirittura finire coinvolti nell’attacco, restandone danneggiati. E’ inoltre possibile che personaggi adiacenti a chi sta attaccando in corpo a corpo, anche se non hanno ancora ricevuto un azione, supportino l’attacco dell’alleato, aggiungendo preziosi punti danno alla combo pur mantenendo libero il proprio turno.
    Tra le varie azioni possibili in battaglia, oltre al canonico uso di magie e oggetti e all’attacco, c’è quella di sollevare nemici e alleati per poi lanciarli via. Si tratta di una possibilità interessante e ben più strategica di quello che è potrebbe sembrare ad uno sguardo superficiale. Creando letteralmente una colonna di personaggi, è possibile coprire distanze incredibili in pochissimi turni, cosa utilissima vista la grandezza e la complessità della maggior parte delle mappe. Inoltre attaccando con un personaggio che si trova in cima ad un gruppo di alleati realizzerete una combo, ma attenti perché alla fine del turno il peso compagni sforzerà quelli più in basso, danneggiandoli.
    Lanciando un nemico contro un altro, invece, questi si fonderanno, creando un nuovo mostro di livello superiore. All’apparenza inutile, questa possibilità è alla base della tecnica per aumentare più velocemente il livello dei vostri personaggi, ammesso che non creiate un mostro troppo potente e che finiate sconfitti!
    Queste piccole aggiunte danno un pizzico di strategia in più ai combattimenti, e rendono necessario pianificare una certa tattica per ottimizzare i danni ed uscire vincitori anche da quelle situazioni sfavorevoli in cui i programmatori di Disgaea amano mettere il giocatore.

    Netherworld Party

    Le particolarità di Disgaea non si limitano ad opzioni uniche inserite nel sistema di combattimento.
    Prima sono state menzionate due opzioni presenti nel villaggio di Adell, ovvero la Dark Assembly e l’Item World. Entrambe queste funzion erano già presenti nel primo Disgaea, ma sono state leggermente modificate in questo secondo capitolo con risultati altalenanti.
    La Dark Assembly è, come suggerisce il titolo, un’assemblea, una specie di corte demoniaca a cui potrete avanzare diverse richieste, che aumenteranno con il progredire del gioco e con l’aumentare del vostro livello di mana. E’ qui che dovrete rivolgervi se vorrete aumentare la qualità degli oggetti venduti nei vostri negozi, se vorrete sbloccare nuove classi oppure mappe speciali. Disgaea 2: Cursed Memories è un gioco enorme, pieno di contenuti speciali, e la maggiorparte di questi saranno sbloccabili solamente visitando costantemente la Dark Assembly e convincendo i demoni a votare in vostro favore. Una volta scelta la legge da approvare, verrete portati in una schermata che ricorda un tribunale. Il vostro personaggio sarà in piedi al centro della stanza, e tutto intorno saranno seduti i vostri giudici. Prima che la votazione abbia inizio, potrete muovere il cursore sui vari personaggi e controllare la loro propensione nei vostri confronti. Nel caso in cui i contrari siano troppi, potrete “offrire” loro degli oggetti presenti nel vostro inventario per accaparrarvene le simpatie.
    A differenza di quanto visto in Disgaea, il procedimento di corruzione in questo secondo capitolo è stato semplificato di molto, in quanto i membri dell’assemblea sono divisi in gruppi: corrompendone uno influenzerete tutto il suo gruppo.
    Fa prevedibile ritorno anche l’Item World. In poche parole, all’interno di ognuno dei numerosissimi oggetti che potrete ottenere nel vostro inventario, si trova un dungeon che potrete esplorare a piacimento, ammesso che siate forti a sufficienza per sopravvivere.
    Per ogni piano all’interno dell’Item World che supererete, l’oggetto in cui siete entrati farà level up, potenziandosi. Inoltre potreste imbattervi in creature chiamate “Resident” che, se sconfitte, si tramuteranno in un ulteriore bonus alle statistiche dell’oggetto. I resident che avrete ottenuto potranno essere spostati a piacimento da un’oggetto all’altro. In questo modo potrete potenziare i vostri equipaggiamenti preferiti per creare un party ancora più letale.
    Tra gli altri modi trasversali per potenziare i vostri personaggi c’è il sistema delle Felony. Potrete fare accusare i vostri personaggi di svariati crimini, questo li renderà dei demoni ancora più temuti e si trasformerà in un bonus all’esperienza guadagnata.

    Light and Darkness

    Così com’è accaduto per il sistema di gioco, anche la grafica di Cursed Memories è ereditata in toto da Hour of Darkness. Malgrado il supporto del titolo sia ora un DVD, non è cambiato molto a livello sonoro e visivo: se si esclude la presenza di una sequenza introduttiva animata e di un ancor più massiccio supporto del parlato (potrete scegliere la lingua tra inglese e giapponese), ci si sarebbe aspettato qualcosa di più dalla NIS.
    Gli ambienti sono ampi e colorati, ma graficamente la PS2 può gestire di meglio, anche per un “semplice” strategico a turni. Inoltre in alcuni casi l’uso eccessivo di colori troppo accesi crea paesaggi un po’ impastati e confusionari, specie considerando che spesso lo schermo di gioco è affollato da un numero di personaggi che supera la ventina.
    Gli sprite di protagonisti ed avversari sono ben realizzati ed animati in maniera sufficientemente varia e fluida. La maggior parte delle mosse e degli effetti speciali, sebbene attinti da Disgaea, sono stati ridisegnati e resi ancora più dinamici: basta vedere le prime combo di Adell per ammettere che sotto questo punto di vista è stato fatto un ottimo lavoro. Inoltre l’esecuzione generale del gioco è stata accellerata, eliminando eventuali tempi morti e rendendo le partite ancora più adrenaliniche ed appaganti.
    Il comparto sonoro, oltre ad avvalersi di un buon doppiaggio, presenta effetti sonori pertinenti ed ottime musiche. Il feel della colonna sonora è sicuramente più orientato verso ritmiche incalzanti e grintose, anche se non mancano melodie buffe per l’accompagnamento delle scene più divertenti.

    The End? So soon?

    L’avventura di Adell non è lunga quanto si spererebbe, e la parola fine compare troppo in fretta sui monitor. Fortunatamente è rimasta invariata la possibilità rigiocare la storia conservando statistiche, oggetti e livelli, ed i programmatori hanno pensato bene di infarcire il loro lavoro di finali alternativi e segreti in quantità, molti dei quali richiedono un lavoro di power leveling notevole per essere scovati. Cursed Memories è dunque un titolo mostruosamente longevo (come il sovracitato limite di livello vi avrà sicuramente lasciato intuire), se non altro per il tempo richiesto per trovare nuovi efficaci metodi di guadagno dell’esperienza. Fortunatamente, o sfortunatamente se non siete tra gli amanti di questa feature, sono ancora presenti i Geo Symbol, ovvero elementi che cambiano la natura dei bonus di alcuni pannelli degli stage che, se spostati e usati con saggezza in alcune mappe, permettono di moltiplicare vertiginosamente il numero di punti esperienza ottenibili.
    Tra i contenuti sbloccabili meritano una menzione i protagonisti di Hour of Darkness che con la loro comparsa faranno sicuramente la felicità di coloro i quali hanno amato le gesta di Laharl, Flonne, MidBoss (o preferite Vyers?) e compagnia!

    Disgaea 2: Cursed Memories Disgaea 2: Cursed MemoriesVersione Analizzata PlayStation 2Il problema più grande di Disgaea 2 è anche uno dei suoi punti di forza: è troppo simile al suo predecessore. I nuovi elementi, come le Felony, le Dark Map e l’arricchimento del roster dei personaggi, sono sicuramente ben venuti ed aumentano la longevità del titolo, rendendolo ancora più complesso e vario del primo capitolo. Eppure permane la sensazione che si tratti di una semplice “espansione”, sensazione incoraggiata dalla presenza di una trama decisamente più debole di quella dedicata alle gesta di Laharl, e incapace di raggiungere quei piacevoli picchi di demenza, pur avvicinandosi. Malgrado tutto, però, si tratta di quello che i fan volevano, e più in generale di un ottimo strategico a turni. Complesso, profondo, appagante. Insomma, un altro centro per Nippon Ichi.

    8.0

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