Recensione Donkey Kong: King Of Swing

Salta al ritmo della giungla con Donkey Kong

Recensione Donkey Kong: King Of Swing
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Gba
  • Un Donkey Kong sovversivo

    Difficile al giorno oggi innovare, soprattutto se si intende portare innovazione in un genere così inflazionato come quello dei platform bidimensionali.
    Ma Nintendo è riuscita a superare anche questa sfida, come solo lei sa fare, con Donkey Kong King Of Swing (da ora in poi DK:KOS), avvalendosi di una struttura
    dei livelli verticale invece che orizzontale e di un sistema di controllo tanto originale quanto immediato.
    Ma come si sa, non sempre l'innovazione giova alla qualità di un gioco, per cui vediamo insieme se questa ultima incarnazione bidimensionale dello scimmione di casa
    Nintendo si merita di stare nell'Olimpo dei platform per GBA.

    Meglio di un ginnasta!

    Parlando del gameplay la prima cosa che spicca è, come già accennato in precedenza, l'atipico sistema di controllo ideato dai programmatori: in questo titolo adopereremo principalmente i tasti L e R della nostra console, adibiti rispettivamente all'uso della mano sinistra e destra di Donkey Kong, grazie alle quali è possibile aggrapparsi ai vari appigli sparsi per i livelli al fine di arrivare in cima per proseguire nel quadro successivo.
    Naturalmente il nostro percorso non si limiterà al saltellare da un appiglio all'altro, poiché i livelli sono pieni di ostacoli e nemici che dovremo distruggere col nostro attacco a capriola.
    Più facile a giocarsi che a dirsi, senza contare il fatto che, nonostante all'inizio i controlli sembrino macchionosi e scomodi, basta qualche minuto di gioco per diventare meglio di Yuri Chechi tra salti e giravolte.
    Ma per quanto si possa essere bravi nell'eseguire salti millimetrici, ben presto ci si scontra con l'unico difetto che affligge il titolo: l'eccessiva frustrazione nel dover ripetere dei livelli dalla difficoltà quanto meno assurda.
    Per esempio, in un livello la traiettoria dei nostri salti sarà deviata dal vento di un enorme uragano, che facendoci cadere in fondo ci priva di una preziosa vita, oppure in un altro (il più snervante di tutto il gioco) saremo continuamente bersagliati da colpi di cannone letteralmente inschivabili.
    Proprio per ovviare a questo aspetto del gioco, i programmatori hanno implementato la possibilità di recuperare una delle tre vite disponibili tramite la sola pressione del tasto B, a patto di sprecare 10 delle proprio banane che si recuperano nei livelli. Premendo invece il tasto A si attiva il "Banana Sprint" una sorta di potenziamento di Donkey Kong che lo rende più forte e gli permette di spiccare balzi più lunghi, ma al prezzo di 20 banane.
    Oltre alle banane, nel corso dei livelli possiamo trovare dei cristalli utili per sbloccare alcuni extra, e alcune monete, di bronzo, d'argento e d'oro, con le quali si sbloccano molti dei minigiochi della modalità per due giocatori.
    Tale modalità è costituita da una serie di sfide per un massimo di 4 giocatori, che
    constano in gare ad ostacoli, in gare a chi rompe prima più barili, fino ad arrivare ad un vero e proprio Deathmatch tra gorilla.
    Inoltre per questi minigiochi possiamo scegliere tra quattro gorilla diversi, ripresi direttamente dai vecchi DK Country per SNES: oltre al protagonista indiscusso Donkey Kong e il suo fedele amico Diddy Kong, ritroviamo la bionda Dixie Kong e il cool Funky Kong, tutti diversi per quanto riguarda le capacità di salto e di attacco, ma che non aggiungono molta varietà a quello che è un semplice riempitivo.

    Tecnicamente

    L'aspetto tecnico è per certi versi da lodare e per certi versi no: graficamente il gioco è molto colorato, tuttavia la cosmesi è molto essenziale, soprattutto per quanto riguarda i livelli che, apparte gli sfondi prerenderizzati, risultano tutti identici.
    Anche per il sonoro poteva essere fatto di meglio: nonostante le musiche siano ispirate e piacevoli da sentire, gli sviluppatori hanno ben pensato di usare sempre le stesse melodie per i livelli, costringendo il giocatore a togliere il volume
    dopo qualche ora di gioco.

    DK: King of swing DK: King of swingVersione Analizzata Gameboy AdvanceDK:KoS è un buon gioco che, seppur innovativo, è macchiato da una difficoltà calibrata pessimamente e da una realizzazione tecnica abbastanza sciatta, per cui, se siete fan di Donkey Kong acquistatelo, altrimenti rivolgetevi ad altri esponenti dei giochi platform di sicuro più meritevoli.

    7

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