Recensione Dr. Luigi

Dr. Mario fa spazio ad un nuovo praticante, che ci porta qualche interessante novità

Recensione Dr. Luigi
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  • Wii U
  • L’anno di Luigi si è ormai chiuso, ma c’è spazio per un ultimo, piccolo gesto commemorativo. Con il suo game design semplice eppure geniale, ispirato a Tetris ma con qualche interessante variazione, Dr. Mario ha raccolto infinite lodi nella sua carriera ultraventennale, ma per il buon dottore è giunto il momento di far spazio a un nuovo praticante. Disponibile sull’eShop Nintendo al prezzo di circa quindici euro, Dr. Luigi si rivela un sequel molto conservativo relativamente alle meccaniche del gioco originale, eppure riesce a riproporre con successo la formula ormai vetusta, ridandole quel poco di smalto indispensabile per riaccendere una scintilla d’interesse.

    Piovono Pillole

    Quanto a modalità, Dr. Luigi offre una discreta scelta. Non manca, naturalmente, l’offerta classica, qui ribattezzata Terapia Mario, nella quale ci si trova a direzionare le classiche pillole a due segmenti in direzione dei malcapitati virus. L'obiettivo è lo stesso di sempre: avvicinare tre blocchi cromaticamente identici ad un virus dello stesso colore, per far sparire la riga o la colonna e liberare lo schermo dalle tremende bestiacce.
    La scelta di controller è completa, dal GamePad, al Pro Controller, senza dimenticare il WiiMote, ma il supporto al multigiocatore è solo fino a due giocatori. Prima di cominciare una partita, come di consueto, è possibile selezionare la modalità giocatore singolo, oppure due tipi di sfide contro la CPU, il livello di difficoltà, la velocità di caduta delle pillole e il tema musicale. Quanto segue è ben noto a chiunque abbia provato almeno una volta una delle tante incarnazioni della formula originale, ma anche i nuovi arrivati non avranno difficoltà a familiarizzare con il gameplay, semplicissimo a livello concettuale, ma in grado di raggiungere velocemente picchi di velocità e stress insospettabili. Quello che può essere considerato di fatto “il Tetris della Nintendo” è insomma un puzzle game classico, quasi ancestrale, ma sempre efficacissimo e tendenzialmente assuefacente per gli appassionati del genere.
    Il cuore di Dr. Luigi, in ogni caso, pulsa nella modalità Capsule Luigi, che introduce diaboliche pillole a forma di L, formate in tutto da quattro segmenti, di cui tre del medesimo colore. Chiaramente, queste ultime possono eliminare un singolo virus in un unico colpo, ma il quarto segmento di colore diverso può creare diversi problemi. Quella che potrebbe apparire dunque come una modifica marginale al gameplay, cambia radicalmente la strategia di gioco, costringendo il giocatore a osservare la disposizione dei virus in una maniera tutta nuova. Anche in questo caso, è possibile giocare in due, o contro la CPU, e tutti i controller trovano supporto.
    L’ultimo tassello dell’offerta ludica è rappresentato da Sterminavirus, una modalità originale e fruibile solamente con il GamePad. Qui si utilizzerà infatti il touchscreen (e lo stilo, data la discreta precisione richiesta) in una modalità concepita per rilassare, e molto simile a quanto visto in More Brain Training.

    Ritmo più lento, e spassose versioni “soft” delle musiche originali, permettono di tirare il fiato tra una partita classica e l’altra, mentre la gestione touch dei controlli apre a una variante notevole. Quando si riescono ad eliminare i tre (o più) blocchi in sequenza, qualunque residuo su un’altra linea verticale potrà essere recuperato rapidamente con lo stilo e disposto a piacimento, a patto che si proceda sempre verso il basso. Anche in questo caso, la modifica alla formula classica è molto sottile, ma cambia drasticamente l’approccio strategico al gioco. Giusto per non rendere le cose troppo rilassanti, ben presto ci si troverà a fare i conti con la caduta di due o tre pillole per volta, compensando così il ritmo notevolmente rallentato.
    L’ultimo tassello dell’offerta di Dr. Luigi è rappresentato dal comparto online, che permette di sfidare amici o perfetti sconosciuti nelle modalità Capsule Luigi e Terapia Mario. Le partite multigiocatore funzionano egregiamente, sebbene il matchmaking sembri a volte non tenere troppo in conto i punteggi dei singoli giocatori, mettendo insieme delle coppie piuttosto improbabili a livello di rispettive abilità e punteggi (peraltro, mostrati chiaramente in fase di ricerca avversario).
    Dal punto di vista grafico e tecnico, si segnala la possibilità di affrontare il gioco interamente su GamePad, particolarmente gradita, menu standard e le ottime musiche originali, riviste anche nelle piacevoli riedizioni soft. Colpisce, per contro, l’assenza di alcune funzioni da non trascurare, come il supporto ai Mii e la possibilità di giocare in quattro, che denotano un confezionamento più frettoloso di quanto le sensazioni di gameplay avessero suggerito.

    Dr. Luigi Dr. LuigiVersione Analizzata Wii UNel complesso, Dr. Luigi rappresenta una riedizione molto conservativa del classico Nintendo, graziata, come consuetudine per la grande N, da piccoli dettagli in grado di portare ad una rilettura delle meccaniche di gioco più profonda di quanto ci si potrebbe aspettare. Per i possessori di Wii, che abbiano al tempo acquistato Dr. Mario & Sterminavirus su WiiWare, naturalmente Dr. Luigi rappresenta un’offerta molto meno allettante, soprattutto se si considera l’assenza di alcune funzioni come il supporto ai Mii e le partite a quattro. Per coloro invece che abbiano mancato quell’uscita, e desiderino crogiolarsi nella nostalgia o recuperare un classico senza tempo, un proposito d’acquisto può starci, nonostante il leggero rammarico per la cura mancata in alcuni dettagli, a fronte di un prezzo tutto sommato non proprio economico.

    7

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