Recensione Duke Nukem Advance

Eroe di altri tempi

Duke Nukem, nonostante gli anni, torna ancora a far parlar di sè, e lo fa in grande stile. Duke è il tipico eroe che tanto andava di moda tempo fa: alto, muscoloso e con le battute sempre pronte, anche nelle situazioni più disperate. Con questo gioco il nostro Duke torna alle origini, con un FPS di ottima fattura.

Chi lo avrebbe mai detto

Ai tempi del Game Boy Pocket, nessuno avrebbe mai potuto immaginare di giocare ad uno sparatutto in prima persona sulla sua console portatile, ma ora con il GBA tutto questo è possibile, dopo la conversione di Doom e Doom 2, Wolfstein 3D, esordi come Ecks vs Sever, è il turno di Duke Nukem, che torna con un gioco tutto nuovo. La storia vede sempre il nostro Duke impeganto in una guerra contro un'orda di alieni il cui unico scopo è conquistare la Terra e distruggere la razza umana. Com'è lecito aspettarsi nella maggior parte degli FPS la trama non è il punto forte, ma un semplice pretesto per giustificare il massacro di orde aliene.

Limiti tecnici di un piccolo gioiello

Il titolo, sviluppato dalla Torus Games, come già detto precedentemente, è un FPS, e questo naturalmente riporta a galla quello che è l'unico, grandissimo, difetto del GBA: la retroilluminazione! Purtroppo il gioco, se non si ha una buona fonte di illuminazione, diventa quasi ingiocabile. Per tentare di risolvere il problema sono stati usati degli ambienti abbastanza aperti e molto illuminati, proprio per tentare di rimuovere il problema ma, a causa delle dimensioni ridotte dello schermo, rimane comunque difficile individuare i nemici più lontani.

Lezioni di programmazione e impegno

Gli sviluppatori e produttori di Duke Nukem Advance, hanno dato, con questo gioco, delle lezioni su come va sviluppato un gioco. Graficamente è una delizia per gli occhi, con ambienti ampi e molto dettagliati; salvo sporadici rallentamenti negli ambienti più grandi, il tutto si muove con fluidità anche nelle fasi più affollate.
Il sonoro fa la sua parte con musiche heavy metal, ottimi effetti delle armi e dei nemici che muiono, nonchè gli immancabili commenti di Duke.
Il gioco si presenta inoltre ricco di opzioni: è possibile impostare quasi tutto nel gioco, sonoro, controlli, tipo di mirino, cambio automatico delle armi, e tutto quello che può servire per rendere il gioco accessibile a tutti.
Inoltre sono presenti ben cinque slot in cui è possibile salvare i propri progressi nel gioco.

Ma il gioco com'è?

E' veramente un piacere giocare con Duke Nukem Advance!
Nonostante il numero ridotto di tasti a disposizione, è possibile scegliere tra ben quattro configurazioni diverse, che riusciranno a soddisfare tutte le esigenze.
Duke potrà correre, muoversi lateralmente, saltare e mirare in alto ed in basso, anche se, per via di un ottimo sistema di puntamento automatico, grazie al quale i nemici non devono essere necessariamente al centro del mirino per essere colpiti, la possibilità di guardare su e giù, non viene quasi mai utilizzata.
Gli ambienti sono molto vasti ma mai dispersivi ed anche senza utilizzare la mappa, si capisce quasi sempre dove si deve andare e cosa si deve fare.
Il numero di armi selezionabili come sempre è molto vasto, passando da i soliti mitra, fucili e lanciarazzi, ad armi più innovative e divertenti, come il raggio riduttore, con cui potrete far rimpicciolire i nemici per poi finirli con un bel calcio e commentino di Duke.
Se a questo aggiungiamo ben quattro livelli di difficoltà e la possibilità di sfidare tre giocatori in deathmach grazie al cavo link (nonostante siano necessarie quattro cartucce), capirete che la longevità è davvero enorme.

Conclusioni

Il gioco si presenta come un FPS davvero ben fatto, consigliato a tutti coloro che amano il genere ed anche a chi si vuole affacciare ad esso per la prima volta. Qualitativamente sfrutta il gba a dovere, con ottimi effetti grafici e sonori, ed inoltre non fa pesare la carenza di tasti del gba. Chiunque ha un gba dovrebbe possedere una copia di questo gioco.