Dungeon Siege 3: recensione della versione PC del nuovo hack'n'slash di Obsidian

Analizzata la versione PC del nuovo Hack and Slash di Obsidian

Dungeon Siege 3
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • L'impero delle Stelle andava in frantumi e la guerra minacciava di distruggere tutto il mondo conosciuto. Fu cosi che la decima legione trovò rifugio nelle terre di Ehb, dove fondò un regno la cui stabilità e protezione erano garantite, e il cui potere arrivò a rivaleggiare con quello del monarca. Ma la morte del re di Ehb, di cui la legione fu accusata, cambiò tutto. La rivolta capeggiata da Jeyne Kassynder portò ad una strage di legionari ed alla distruzione del regno divenuto ormai un insieme di piccoli staterelli. E' con queste premesse che saremo chiamati ad impersonare uno dei pochi sopravvissuti della legione, col compito di riformarla per arrivare a sconfiggere Kassynder e riportare la pace.

    Quattro eroi per la salvezza

    Dungeon Siege 3, nuovo capitolo della serie ripresa da Obsidian Entertainment, promette di essere una più che ottima alternativa in attesa dell'uscita di Diablo 3. Il gioco inizierà con la scelta del personaggio tra una rosa di quattro. Tutti i personaggi sono ben caratterizzati ed il nostro gioco dovrà necessariamente adattarsi alle peculiarità di ognuno di essi. Avremo quindi la possibilità di impersonare il classico guerriero, un legionario puro di nobile famiglia, che avrà una gran dimestichezza con l'uso della spada e dello scudo; una Anchor, uno spirito del fuoco di cui non si conosceva fino ad ora l'esistenza e che tra le sue armi vincenti avrà un perfetto controllo di quest'elemento; uno studioso di magia arcana ed infine la figlia illegittima del vecchio Gran Maestro della legione, che si caratterizzerà per l'ottimo utilizzo delle armi da fuoco.
    La storia di ognuno dei personaggi è peculiare e ciascuno ha i suoi motivi per volere la rinascita del regno di Ehb. Durante il gioco conosceremo gli altri 3 protagonisti che entreranno a far parte del nostro party di quattro elementi, ma senza la possibilità di controllarli direttamente, rendendo la scelta iniziale del personaggio vincolante ai fini del gameplay.

    Ci troveremo così ad affrontare i mercenari agli ordini di Jeyne Kassynder, come anche stregoni, scheletri, mostri di palude e così via: un bestiario abbastanza canonico per quanto riguarda il genere fantasy, ma che non fa mancare una certa varietà. Già nelle prime ore di gioco ci capiterà di incontrare ogni sorta di nemico, il che gioverà sicuramente al divertimento generale. Il gioco quindi si propone come un classico Hack'n'Slash dove ci sarà da menare particolarmente le mani, facendosi strada attraverso orde di nemici che cercheranno di sbarrarci il cammino. E proprio questo è uno dei punti forti di un titolo che riesce ad rispettare perfettamente la logica di genere, garantendo ore ed ore di sano divertimento.
    In ogni caso il nostro personaggio, per meglio affrontare i nemici che gli si pareranno davanti, avrà a disposizione abilità e talenti vari che verranno sbloccati man mano che si progredirà con l'esperienza e con l'aumentare del livello del personaggio. A ciò va aggiunta una doppia modalità di combattimento che metterà a nostra disposizione armi ed abilità diverse. Nel caso del guerriero avremo ad esempio la possibilità di combattere con spada e scudo, sfruttando come abilità speciale un colpo con lo scudo che stordisce il nemico, oppure di combattere con una sola spada lunga. In questo caso, la penalità in agilità e difesa sarà compensata da attacchi più devastanti e che potranno bersagliare più nemici contemporaneamente, se questi saranno molto vicini a noi. Per ogni personaggio abbiamo quindi 2 diverse possibilità di combattimento che ci permettono ulteriormente di adattare l'eroe al nostro gioco, il tutto a vantaggio anche dell'immedesimazione e della tattica degli scontri, che in certi frangenti ci costringeranno a cambiare spesso tra un sistema e l'altro cercando di trovare la soluzione migliore per il momento. Le abilità speciali potranno essere utilizzate più volte a patto di avere un livello di Volontà sufficiente, e per le abilità più sviluppate e avanzate ne sarà richiesto un punteggio sempre maggiore. Quest'ultimo potrà essere aumentato sia tramite il passaggio di livello che tramite l'utilizzo di oggetti che daranno dei bonus, mentre la ricarica della barra della Volontà sarà affidata all'uccisione dei nemici, cosa che ci permetterà di avere quasi sempre accesso alle abilità speciali.

    Una chicca interessante è il sistema di dialoghi che riprende in parte ciò che Bioware ha creato con Mass Effect. Durante ogni dialogo (in cui la visuale scenderà alle spalle del nostro eroe per inquadrare quasi in primo piano il nostro interlocutore) avremo un ventaglio di possibilità tra cui scegliere, per tentare semmai di venire a conoscenza di questo o quel dettaglio o per farci assegnare o meno una quest. Bisogna sottolineare che non esistono risposte "buone" o risposte "cattive", ed è assente quindi un qualsiasi tipo di caratterizzazione morale del personaggio. Tuttavia a seconda delle risposte scelte potremo a volte accattivarci maggiormente un membro del nostro party, ottenendo un aumento perenne di alcune sue statistiche. Questo è sicuramente un aspetto interessante che forse sarebbe potuto essere maggiormente sviluppato, ma che in fin dei conti risulta comunque una buona aggiunta in un puro Hack'n'Slash.
    Per quanto riguarda il panorama delle quest, esse si dividono nelle classiche missioni della trama principale, con una moltitudine di obbiettivi da portare a termine prima di essere del tutto completate, ed in quelle secondarie. Se quelle principali sono necessariamente più variegate e curate, in alcuni casi le secondarie non si dimostrano essere da meno, come già si può vedere nelle prime ore di gioco, durante le quali saremo chiamati a portare a termine incarichi davvero interessanti. Le missioni ci porteranno poi ad attraversare in lungo ed in largo il regno di Ehb, che si caratterizza per una buona varietà di ambienti che vanno dai villaggi rurali ai manieri abbandonati, passando per torri e castelli diroccati, fino ai sempre presenti dungeon. Ognuno degli ambienti di gioco sarà ben caratterizzato e difficilmente tedierà il giocatore.
    La difficoltà delle missioni da svolgere sarà direttamente rapportata alla difficoltà degli scontri: a livello Normale il gioco si presenterà fattibile in ogni sua parte, raggiungendo l'acme in concomitanza dei combattimenti contro mostri o personaggi particolarmente potenti. Proprio allora sarà necessario tenere a bada la propria irruenza e pensare un attimo al da farsi prima di buttarsi nella mischia, per non andare incontro a morte certa. La scelta del personaggio iniziale può però influire molto su quest'aspetto. Ad esempio con il "mago" non ci è mai capitato di morire ed il gioco si è presentato più facile, oltre che sbilanciato in favore di questo particolare personaggio. A livello Difficile invece le cose saranno ben complicate in quasi ogni momento, rendendo le terre di Ehb un vero incubo ma anche una grande sfida per i giocatori più esperti.

    la bellezza di Ehb e i suoi difetti

    Sotto il profilo tecnico Dungeon Siege 3 si mostra un ottimo titolo. La pulizia grafica è lampante, così come la caratterizzazione degli ambienti di gioco che godono sempre di una palette grafica adatta (colori caldi per i posti sicuri come i villaggi, freddi per le caverne ed i luoghi più pericolosi) e di una definizione delle texture elevata. Anche gli effetti grafici risultano sempre molto gradevoli, in particolar modo quelli legati all'utilizzo della abilità speciali, senza però rendere troppo confusionaria l'azione di gioco. Il livello di dettaglio si attesta quindi su un piano medio alto e ciò non comporta rallentamenti di sorta, nemmeno quando i nemici a schermo superano la decina. Le animazioni fanno anch'esse la loro parte, risultando curate e gradevoli, impedendoci di notare imperfezioni, perlomeno grossolane, nonostante il meglio sia riservato ai personaggi principali. In sostanza la scalabilità e la leggerezza del motore grafico dovrebbero permettere a parecchi di potersi godere il gioco, anche se non in possesso delle ultime schede video e degli ultimi processori presenti sul mercato. La colonna sonora è sempre evocativa e ben correlata agli avvenimenti in corso, mentre il doppiaggio, esclusivamente in inglese e sottotitolato in italiano, è di buon livello, permettendoci di gustare al meglio ciò che i vari NPC hanno da dirci.
    A far storcere il naso sono invece i comandi di gioco. Il nostro eroe potrà muoversi in due modi differenti, con i classici tasti WASD oppure con il tasto destro del mouse, che tenuto premuto su un punto del mondo di gioco farà si che il pg vada in quella direzione. Il problema è che è impossibile selezionare uno dei due sistemi: entrambe le modalità siano sempre attive. Questo può causare confusione: l'utilizzo dei tasti WASD serve allo stesso tempo per muoversi e ruotare la visuale, impedendoci di selezionare al meglio il bersaglio durante le fasi più concitate di combattimento. Collegare un controller, ad esempio quello dell'Xbox 360, migliora le cose, segno di come il gioco sia stato pensato in origine più per questo tipo di periferica. Una patch per la versione PC che sistemi le cose è comunque attesa.

    La modalità multiplayer del gioco si concentra invece sul co-op, che ci darà la possibilità di vivere l'intera avventura con compagni reali e non più comandati dall'IA. Durante la prova abbiamo trovato un discreto numero di giocatori online, sebbene Obsidian abbia fatto una scelta poco condivisibile: ha infatti eliminato del tutto la progressione del personaggio multiplayer. All'inizio della partita co-op, si sceglierà dunque un livello prefissato che rimarrà tale pèer l'intera partita. In ogni caso nonostante queste inspiegabili scelte, a livello puramente ludico Dungeon Siege riesce a tirar fuori il meglio di se, divenendo più appagante che in singolo, dove a volte bisogna fare i conti con un'IA dei compagni non del tutto perfetta.

    Dungeon Siege 3 Dungeon Siege 3Versione Analizzata PCDungeon Siege 3 si conferma come un ottimo seguito della serie e non mancherà di far divertire l'appassionato, cosi come il novizio del genere, durante la lunga attesa che ci porterà all'uscita di Diablo 3. Quest curate, ogni dettaglio al suo posto, immediatezza, profondità e grafica assolutamente godibile: tutte frecce all'arco dell'adrenalinico titolo Obsidian che il giocatore PC non può farsi sfuggire. Una volta iniziato, sarà difficile staccarsi dallo schermo poichè la presa sul giocatore è davvero assicurata.

    8

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