Echo Arena Recensione: lo sport futuristico a gravità zero secondo Ready At Dawn

Echo Arena trasforma Lone Echo in uno sport del futuro competitivo e brutale, in cui lanciare un disco metallico nella porta avversaria a gravità zero...

Echo Arena Recensione: lo sport futuristico a gravità zero secondo Ready At Dawn
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  • Chi acquista oggi un visore Oculus Rift non solo può approfittare di un prezzo decisamente vantaggioso rispetto al lancio avvenuto un anno fa ma può anche scaricare molto software di qualità in maniera gratuita.
    Alcuni titoli sono infatti inclusi nel proprio account al momento della registrazione mentre per altri basta avviare Oculus Home e spendere qualche minuto tra le pagine virtuali dello store.
    Echo Arena non solo fa parte di questa categoria ma rappresenta uno dei prodotti più interessanti anche per dimostrare le funzionalità dei controller Touch, mai come in questo caso importantissimi per definire un gameplay dinamico e originale.

    Sport del futuro

    Echo Arena è nato come costola multiplayer di Lone Echo, uno dei pochi titoli davvero Tripla A presenti sugli store digitali dedicati ai visori VR e sviluppato da Ready At Dawn.Il team californiano deve aver realizzato molto presto che il sistema di locomotion che stava ideando per l'avventura di Jack e Olive si sarebbe adattato anche ad un contesto meno narrativo e con velleità competitive, sdoppiando quindi la produzione e portando avanti entrambi i progetti in parallelo.

    L'ambientazione spaziale a bordo della stazione mineraria sull'orbita di Saturno viene quindi sostituita con un'arena dalle superfici squadrate, all'interno delle quali è possibile sfruttare le varie movenze offerte dal peculiare sistema di controllo per spostarsi: afferrare le superfici e darsi lo slancio con un rapido movimento delle braccia oppure utilizzare i retrorazzi, sia quelli che spingono i linea retta che le controparti direzionali, posti sui polsi del proprio androide.
    Presa confidenza con i movimenti, il passo successivo è la manipolazione del disco che rappresenta il vero e proprio fulcro di una partita: normalmente fluttua nel vuoto finché un giocatore lo afferra e lo lancia con un rapido colpo di polso, esattamente come avverrebbe nella realtà con un freesbee. L'obiettivo è farlo entrare nella porta avversaria con ogni mezzo, accompagnandolo quindi dopo una concitata azione di recupero, con i propri compagni a coprire il nostro scatto difendendoci da eventuali assalitori, oppure con un lancio lungo perfettamente calibrato, magari di rimbalzo su una delle strutture geometriche che caratterizzano l'arena.
    Infine il combattimento, rappresentato dalla possibilità di sferrare colpi tenendo i pugni chiusi e mirando alla testa degli avversari, in modo da renderli inoffensivi per alcuni secondi; per difendersi da tali mosse è quindi possibile sollevare entrambe le mani all'altezza del volto, in modo da parare un eventuale affondo con il giusto tempismo.
    La fase di allenamento si svolge in una speciale lobby divisa in stanze, ognuna tematica e con la possibilità di personalizzare il proprio giocatore sbloccando progressivamente nuove skin e colorazioni. Quando ci si sente pronti basta collegarsi a uno dei terminali disposti in cerchio nella zona centrale, dando il via al matchmaking per entrare in partita.
    Ogni match contro inizia con i giocatori che partono dalle due estremità dell'area e possono sfruttare dei tubi di lancio per cercare di arrivare al disco prima degli avversari. In questa fase è possibile agganciarsi ad un compagno per aumentarne la massa semplicemente afferrandone la struttura della schiena, lanciandosi poi in avanti con un gesto atletico finale, nel tentativo di utilizzare a proprio vantaggio le forze in gioco a gravità zero.

    Le azioni si susseguono quindi in maniera concitata tra passaggi, intercettazioni, scazzottate e capovolgimenti di fronte, in preda ad un caos generale che inizialmente sembra incontrollato ma prende progressivamente una certa forma, soprattutto quando si sviluppa un buon grado di affiatamento tra i compagni della stessa squadra.
    Una volta abituati al movimento, imparata a memoria la struttura del campo di gioco e presa confidenza con le potenzialità del proprio androide, le partite di Echo Arena diventano molto più tecniche, con il controllo degli spazi, lanci ben calibrati e in generale una strategia di fondo, a fronte della rincorsa al disco che caratterizza i primi incontri.

    Non è quindi raro assistere a giocatori che lanciano il disco ad un compagno, mettono fuori uso un avversario con un pugno ben piazzato per poi lanciarsi in avanti con una spinta contro una parete giusto in tempo per afferrare al volo il passaggio di ritorno, segnando infine un goal che fa scattare l'ormai celebre riff di chitarra insieme alle luci psichedeliche ad accompagnare il boato della folla.
    Il team ha poi raffinato ed adattato il sistema di controllo di Lone Echo alla maggior dinamicità richiesta da Echo Arena, quindi una volta in campo è possibile chiudere le dita attorno al controller per afferrare una superficie ancor prima di arrivare al contatto. In questo modo si automatizza la presa per essere pronti ad una ripartenza con slancio, magari senza nemmeno guardare la superficie alla quale si è aggrappati, perché gli occhi seguono il disco in rapido avanzamento in mano ad un compagno di squadra braccato dagli avversari.

    Echo Arena Echo ArenaVersione Analizzata PCEcho Arena traduce in maniera perfetta il complesso ma naturalissimo sistema di locomotion di Lone Echo, offrendo un titolo sportivo dal numero ristretto di contenuti ma che danno la possibilità di giocare partite sempre diverse. Il segreto è nella grande varietà di approccio all’azione e più si gioca, più si diventa capaci, in una maniera istintiva e differente rispetto ad un titolo competitivo da giocare con un classico controller e usando un normale schermo. Il merito è nell’accoppiata visore Rift e controller Touch, che offrono un grado di immersività senza pari, sfruttato fa Echo Arena per proporre un titolo che chiede molto al giocatore ma che può dare moltissime soddisfazioni, soprattutto quando si trovano i compagni di squadra giusti. Peccato quindi per un’utenza attualmente ridotta e per la generale difficoltà nel trovare degli sfidanti, perché dei server più popolati potrebbero davvero far emergere Echo Arena come un nuovo titolo adatto agli eSport, sia per i giocatori che per chi assiste alle partite in cerca di adrenalina e spettacolarità.

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