Recensione Videogiochi
Headquarters World War 2: un gioco di guerra coinvolgente
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Forti ormai di decine di ore di gioco e di un carico di avventure tutte create dai giocatori, per i giocatori e tra i giocatori, siamo sempre più convinti che Elite: Dangerous sia non solo la migliore space-sim mai creata, ma anche una delle più intense esperienze online degli ultimi anni. Dopo il nostro appassionato articolo incentrato sull'impatto incredibile dei primi passi in questa galassia immensa (che trovate qui), entriamo nel dettaglio di trading, mining e combattimento. Scaldate i laser, perché l'esperienza è di quelle che vi ricorderete per un bel pezzo!
La seconda parte della recensione, comprensiva di voto e giudizio finale, arriverà la prossima settimana
E' inutile girarci intorno. I soldi sono il cuore di Elite, lo sono sempre stati e sempre lo saranno. In qualsiasi space-sim sandbox, da Freespace a EVE, passando per X, incassare milioni di crediti è essenziale per cominciare a esplorare i sistemi e dedicarsi ad altre attività più popolari come bounty hunting e pirateria. Per fare sul serio occorre assicurarsi un introito bello sostanzioso! Il commercio in Elite è condiviso ovviamente tra tutti i giocatori connessi e tra gli NPC che lo praticano in modo costante, visibili ad ogni attracco nei pressi delle stazioni orbitali. La complessità statistica delle rigide leggi della domanda e dell'offerta interplanetarie è regolata con maestria, con perizia econometrica e precisione da investment banker, tramite le complesse meccaniche su cui poggia l'intero Elite. Serve innanzitutto una nave adeguata, che all'inizio è solo una: l'Hauler, il Ducato dei perfetti camionisti in erba. Ciò che all'inizio elegge questa nave a regina dello space trucking più brutale è il costo ridotto in relazione al tonnellaggio del cargo, nonchè i motori molto potenti che permettono balzi iperluce decisamente più lunghi rispetto alle navi di classe 2 (quella più piccola). Il serbatoio molto capiente fa il resto, permettendo di saltare a 12 anni luce -a pieno cargo- per diverse volte di fila prima di doversi rifornire. E questo è solo un assaggio per farvi capire quanto contano le specifiche tecniche dei velivoli in Elite. A questo punto dovrete trovare una rotta commerciale che renda il massimo. Per farlo tocca studiarsi i movimenti commerciali degli altri giocatori e degli NPC, il che si riassume nel consultare la mappa galattica usando i filtri dedicati all'economia. In nostro aiuto giunge la mecca di ogni trucker, un post su reddit di un fan che riassume in una completissima tabella quali sistemi esportano e importano i relativi beni commerciabili. Fatelo vostro e diventerete milionari. Quel che colpisce è ancora una volta l'immensità di un simile impianto, di pari passo alla complessità dell'influenza che le nostre azioni hanno sul resto dei giocatori. Quando troverete quella famigerata rotta che in 4 salti iperluce vi farà incassare centomila crediti, impazzirete di gioia, perlomeno inizialmente. All'esaltazione presto o tardi si sostituirà invece un placido annoiarsi.
Tra un balzo iperluce e l'altro, viaggiando verso sistemi sconosciuti o inseguendo un pirata sfuggente, vi capiterà ben presto di dar fuoco alle polveri. Il combattimento in Elite è senza dubbio il fiore all'occhiello dell'intera produzione, capace di pompare adrenalina a suon di missili, laser e globi di plasma sparati in faccia agli avversari. Dedicarsi al PvP all'inizio non sarà fattibile e vi occorrerà un discreto capitale per avere qualche speranza di spuntarla contro gli avversari più duri, soprattutto perchè si tratta dell'attività in assoluto meno redditizia tra quelle appena descritte. Si tratta, precisiamo, di una scelta oculata di game design che è stata fatta per ridurre al minimo il cosiddetto griefing, ossia l'attendere al varco i giocatori nuovi arrivati per farli esplodere per il puro gusto di mettergli i bastoni tra le ruote, rubandogli magari il cargo che trasportavano. In ogni caso, quello che colpisce ancora una volta è tutto l'impianto tecnico della struttura a moduli delle navi, che non si traduce, come in EVE, nella mera supremazia statistica di una nave contro un'altra, bensì richiede un livello di esperienza nel pilotare e sparare degna del miglior capitano di vascello. Ogni singola nave si distingue per un peculiare modello di guida, precisi suoni della scocca che vibra ad ogni manovra, variazioni sostanziali nella navigazione allo spostamento della cloche. Termini come beccheggio, imbardata, cabrata e rollìo entreranno ben presto nel vostro dizionario di comandanti stellari, e dovrete allenarvi per effettuare in modo efficace manovre veloci in modo da trovarvi in coda o sotto il nemico, le due posizioni preferibili per eliminarlo dalla faccia della galassia. I moduli più importanti da installare, oltre alle armi di cui parleremo tra poco, sono molti di più rispetto a quelli necessari nel semplice PvE ed entrerà ben presto in gioco anche la potenza massima erogabile dal Power Core del vostro vascello. Il primo modulo da comprare di classe e rating massimi sarà proprio questo: senza potenza non andrete da nessuna parte, perchè scudi e armi costano parecchio in termini di energia. Gli altri irrinunciabili da avere al massimo saranno giocoforza gli scudi e i propulsori, per muovervi il più velocemente possibile. A questo punto avrete delle scelte da compiere nell'equipaggiamento. Se opterete per una configurazione basata su armi che non necessitano di munizioni (i laser), non avrete più molta potenza per aggiungere moduli utilissimi come le ricariche veloci per gli scudi e le contromisure elettromagnetiche, utili a mandare in stallo le armi automatiche nemiche. Il bilanciamento dei moduli e la pianificazione del velivolo in base alle proprie capacità di pilota sono cruciali e profondissimi in Elite: Dangerous, e rendono i combattimenti in questo titolo semplicemente i migliori mai creati nello spazio.
Armi, navi, moduli e modulini non sono nulla se non adeguatamente usati. Il modello simulativo di Elite è newtoniano e tiene conto della massa delle navi per calcolarne il moto. Bisogna imparare a gestire due fattori, a seconda della modalità di crociera in cui ci si trova (descritte nel nostro articolo precedente): inerzia e forze gravitazionali. Se queste ultime influenzano in modo significativo solo la Supercruise, l'inerzia è cruciale in ogni dogfight. Ridirigere l'energia ai motori per aumentare la velocità e ricaricare il turbo più in fretta non basta. Occorre anticipare i movimenti nemici sfruttando gli angoli e le componenti laterali della velocità e del moto per inchiodarli a suon di smitragliate nei denti. Per fortuna esiste il volo assistito! Altrimenti sapete che difficoltà inumana compensare gravità e inerzia a ogni minimo beccheggio? Provate a disattivare gli aiuti e vedrete voi stessi. In ogni caso, per sfruttare appieno la maggiore libertà di una nave nello spazio, ci viene in aiuto la splendida interfaccia. A lato del radar centrale, sulla destra, trovate la barra della velocità (in scala, a seconda di quanto state andando veloci), ma quel che vi serve è la piccola barra blu posta tra i due. Portandovi a una velocità compresa in quell'intervallo raggiungerete la proporzione tra moto e massa più indicata per manovrare l'astronave, aumentando la precisione e la velocità d'esecuzione. Non spaventatevi: con la pratica diventerete piloti di tutto rispetto. Ultima questione da chiarire prima di lanciarvi a testa bassa contro chiunque è il targeting. A un simile livello di dettaglio, a una simile cura nel riprodurre fin nei minimi particolari l'esperienza in cabina di pilotaggio, doveva per forza corrispondere un sistema di danno basato sulle traiettorie reali dei proiettili lanciati. Oltre ad agganciare un bersaglio tramite il radar, potrete prendere di mira specifici moduli montati dai nemici sulle loro navi grazie al sub-targeting. Vi converrà di media cercare di mandare in malfunzionamento uno tra il modulo degli scudi, che non potranno più rigenerarsi, dei propulsori, stallando la nave e del Frame Shift Drive, per impedirgli del tutto la fuga.
Le manovre più efficaci una volta ingaggiato il nemico? Ispirati da un post ormai vecchio (ma ancora utilissimo) nel subreddit di Elite: Dangerous, ci siamo informati su come effettuare alcune delle manovre più utili quando c'è da menare i laser. Allenamenti duri in sistemi deserti ci han permesso di impararne efficacemente solo alcune: altro che maestro Miyagi! Ve le riportiamo qui sotto, con nomignoli con cui, fieri, ci piace chiamarle ora che stiamo iniziando a padroneggiare la Viper come si deve:
Maverick - Ottima per fuggire (guarda caso è la prima che abbiamo imparato), ma anche per inseguire i nemici, la Maverick consiste nel mandare potenza massima ai motori, azionare il turbo ed effettuare un'improvvisa cabrata in alto o in basso, tirando immediatamente la cloche verso di sè o nella direzione opposta. Il risultato è una larga curva a velocità stellare che vi metterà al sicuro dal fuoco nemico per preziosi secondi. Nelle battaglie più accese, contro navi magari più agili, bisogna concatenarla a un'altra per non ritrovarsi ancora con le chiappe esposte. Da effettuare anche virando, sulle direzioni diagonali!
Wolfenstein - Elite non è Descent, non è uno sparatutto, e per questo ci serve una bella manovra d'attacco. Muoversi velocemente in una direzione laterale rispetto alla vostra visuale è utilissimo per sorprendere i nemici sul fianco mentre virano: dovrete imparare a usare i propulsori ausiliari al momento giusto. Ispirata da mamma iD, la Wolfenstein consiste nell'accelerare fino alla velocità di manovra ottimale, ruotare di colpo la cloche per imbardare e contemporaneamente attivare (e mantenere attivati) i propulsori nella direzione in cui ci si stava muovendo prima, mantenendo il nemico nel mirino. Si può effettuare in una qualsiasi delle sei direzioni fisse dei propulsori, tenendo a mente che non esistono propulsori diagonali. Quindi occhio a virare!
Ouroboros - un'altra manovra d'attacco, utilissima contro le navi di classe 5 o maggiore, da usare insieme al sub-targeting. Data la superiore velocità che tipicamente avrete rispetto agli incrociatori, potrete sfruttare i propulsori ausiliari per girarci intorno in una letale traiettoria ad anello, crivellandoli di colpi. E' come la Wolfenstein ma più complessa da mantenere perchè implica la continua correzione della rotta in una traiettoria non rettilinea (e quindi aggiungendo all'equazione virate e cabrate). Si ottengono i massimi risultati quando si riuscirà a rimanere sotto la pancia del nemico, dove tipicamente le navi hanno meno armi montate, sfruttando così il punto cieco dell'avversario per attaccare indisturbati!
Backflip e Frontflip - la più utile, la prima da imparare delle più estreme, quella che vi permetterà di inventarvene di ancora più spettacolari. Il motivo è semplice: le manovre più ardite ed efficaci si fanno senza guida assistita, in balìa dell'inerzia, come banderuole tra i venti solari dello spazio! Un flip è un'arte, un mantra, una routine che deve entrare nelle vostre manovre più efficaci prima che potete, se vorrete dedicarvi anima e corpo al combattimento. In pratica si tratta di far compiere al muso della nave una cabrata di 180° per invertire istantaneamente la rotta. Ci sono molti modi per effettuarlo, ma si comincia sempre dal più semplice: accelerate al massimo, disattivate la guida assistita, cabrate in alto o in basso di colpo e nel mentre riattivate la guida assistita che avete appena tolto. All'inizio per aiutarvi conviene che attiviate anche il turbo oltre alla guida assistita, così da stabilizzarvi più in fretta, una volta che avrete invertito la rotta. Facile, dite? Provate a mantenere stabile la traiettoria durante i pochi secondi senza gli aiuti e poi ne riparliamo.
Turboflip - Siete già in grado di invertire la rotta in un secondo per mettervi in scia a un nemico che è appena passato sopra di voi nella direzione opposta alla vostra? Luke Skywalker vi fa una pippa? Provate un flip attivando il turbo appena prima di disinserire la guida assitita e... tanti auguri! Così facendo i flip sono ancora più rapidi e la maggiore velocità di uscita dalla manovra vi permetterà di trovarvi i motori del nemico in bocca, pronti per una bella blastata. Uccidendo in questo modo estremo e spietato riceverete delle tenere cartoline dall'inferno in segno di stima.
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Elite: DangerousVersione Analizzata PCElite: Dangerous è un fulmine a ciel sereno nel panorama delle space-sim, questo ormai è chiaro. Ed è ancora più chiaro come mai dopo quanto abbiamo appena riportato: la semplice navigazione è un piacere sci-fi come da anni non provavamo e sfocia in scontri all'ultimo sangue carichi di tensione al plasma e manovre estreme. L'abilità di chi gioca conta di più di qualsiasi astronave o costosissimo modulo possiate comprarvi, con buona pace di chi nello scorso mese ha additato il grinding come difetto principale del titolo Frontier. Vi servirà comunque mettere da parte un bel po' di quattrini per affrontare i primi scontri con navi più grosse della vostra, ma il sistema di trading, così brillante nelle meccaniche che rispecchiano la domanda e l'offerta reali, che mutano a seconda degli altri commercianti online, offre una pianificazione molto ampia delle mosse da compiere per racimolare i primi fondi. In seguito sarete finalmente liberi di affrontare gli altri comparti di gioco con un equipaggiamento dignitoso, oppure potrete continuare a sfruttare le vie di commercio meno battute per diventare potenze economiche degne di una corporazione in stile Weyland-Yutani. Oltre alla mancanza di una struttura social che tarda ad arrivare, tra i difetti abbiamo riscontrato comunque una certa ripetitività durante la primissima parte di gioco, necessaria a sbloccare i primi moduli per aprire una propria attività. Inoltre gli introiti non proprio adeguati per chi decidesse di diventare minatore dello spazio, in proporzione alla fatica che si fa a raccogliere i minerali, limitano fortemente la scelta di chi si collega per la prima volta. L'ultima parte di questo lungo reportage e il voto finale giungeranno la prossima settimana. Nuovi pianeti, bounty hunting, pirateria e guerre civili: l'universo di Elite è più vivo che mai e, se non siete avvezzi ai sandbox, si tratta solo di sintonizzarvi su Galnet per seguire le ultime notizie dei bollettini ufficiali, o sul forum di Frontier, per avere le ultime scottanti novità e i consigli migliori direttamente dai comandanti che solcano lo spazio insieme a voi. Solo con una buona dose di dedizione e col duro lavoro verrete ricompensati in Elite: Dangerous, ma la soddisfazione, per ora, è di quelle che vi ricorderete negli anni a venire. Che aspettate?