Gli adventure medioevali sono un genere che da sempre riscuote grande successo tra il popolo dei videogiocatori di tutto il mondo. Evidente quindi, l'interesse di ogni software house è piuttosto alto nel produrre giochi che sfruttino tali ambientazioni e scenari. Sulla scia di questo filone si colloca l'Action-rpg ENCLAVE, sviluppato dai quasi sconosciuti Starbreeze Studios, che approda sui lidi dorati della console di Microsoft, con il chiaro intento di riscuotere un buon successo di gradimento e di vendite.
L'ombra del male
Il mondo di ENCLAVE si caratterizza, come nella maggior parte delle ambientazioni fantasy, per la costante presenza di un perenne dualismo tra bene e male. Ci troviamo in un mondo remoto, caratterizzato dalla spaccatura tra due opposte fazioni: quella della luce (light) e quella delle tenebre (dark); entrambe inclini alla violenza, si differenziano per il fatto che i primi tendono comunque all'osservanza di un certo ordine delle cose, di regole per il buon vivere di tutte le creature. La fazione oscura invece agisce unicamente mossa dal proprio istinto, praticando ogni crimine e violenza possibile, in una totale anarchia.
Gameplay
Questa particolare contrapposizione tra bene e male si riflette notevolmente sul gameplay, dato che due saranno le campagne che potremo affrontare (appunto Light e Dark), per giungere all'esito finale dell’avventura. I programmatori, a tal proposito, hanno deciso di non rendere libera la scelta ma di costringere il giocatore ad affrontare prima la campagna della luce per poter accedere a quella delle tenebre. Enclave si sviluppa quindi in due avventure parallele, ognuna delle quali presenta più missioni o sotto-missioni. Ciascuna di esse è caratterizzata da uno o più obbiettivi, che devono essere portati a termine per completarla. All'inizio potremo disporre di poche armi e armamenti, ma col progredire della campagna questi diventeranno sempre più numerosi. Inoltre si aggiungeranno sempre via via nuovi personaggi, ognuno con delle sue proprietà particolari nel combattimento tra cui scegliere per poter portare a termine la missione stessa. I menù degli inventari sono molto user-frendly, basterà infatti la semplice pressione di un pulsante specifico del joypad per poter accedere ad una data arma o pozione. La difficoltà del gioco appare tuttavia mal calibrata, infatti sin dalle prime battute si incontrerà una certa inerzia del proxseguire, accentuata anche dal pessimo sistema di salvataggio previsto dai programmatori. Infatti si potrà salvare solo al termine della missione o in alcuni punti specifici in quelle più lunghe; questo porterà molto spesso a dover rifare un intero quadro, solo per non essere stati attenti ad una data trappola proprio, sul finire della missione stessa. In definitiva un sistema di salvataggio pessimo, fastidioso e frustrante; una delle peggiori pecche di Enclave senza dubbio!!
Graficamente parlando: chi è l'architetto?
Graficamente parlando ci troviamo davanti ad un buon lavoro svolto dai programmatori, un motore 3d molto versatile, che permette di passare dalla prima alla terza persona indifferentemente. Le strutture architettoniche sono maestose, grandi archi e colonnati, edifici, giardini, ambientazioni sia esterne che interne di notevole impatto. Il personaggio principale e i boss più importanti sono tutti ben modellati, ricchi di dettagli e preziosismi cosmetici, come splendide armature metalliche riflettenti e armamenti imponenti. Tutto perfetto quindi? Tutt’altro. Infatti nel reparto grafico emergono alcune pecche abbastanza fastidiose, prima fra tutte l'imbarazzante frame-rate, caratterizzato in modo costante da rallentamenti e cadute di fluidità, anche se nella maggior parte dei casi di lieve entità. Le texture poi sono senza dubbio poco definite ed è possibile notarlo con più facilità nelle inquadrature ravvicinate, soprattutto in considerazione di quanto l'Xbox ha già mostrato in questo campo con titoli come Halo. Una particolare menzione va riservata alla riproduzione digitale dell'acqua, infatti siamo di fronte ad una delle più belle acque digitali mai create, con effetti di riflessione della luce veramente eccellenti, seconda solo all'effetto usato in Baldur’s Gate Dark Alliance, previsto a breve per Xbox, che presenta una simulazione del moto dei liquidi totalmente fuori parametro. In Enclave non esiste una simile cura a livello dinamico, infatti se ci ritroveremo a camminare nell'acqua quest’azione non provocherà alcuna distorsione nel moto ondoso. L’ultima nota dolente è rappresentata dall'animazione del personaggio principale, il quale mentre cammina, restituisce piuttosto l’impressione di pattinare, per via di un’animazione certamente non troppo realistica. Senza dubbio si tratta di un aspetto che i programmatori avrebbero dovuto migliorare in fase di beta testing. Peccato davvero.
Suono d'orchestra
Dal punto di vista sonoro, Enclave non mostra particolari virtuosismi; sono presenti motivetti carini e ottimi effetti ambientali. Credibili anche il rumore metallico delle spade e degli armamenti in battaglia. Ottimo anche l'effetto sonoro dell'acqua in movimento e degli ingranaggi che ogni tanto attivandosi generano cambiamenti nello scenario, delle esplosioni.
Conclusioni
Ci troviamo di fronte ad un ottimo action-rpg, caratterizzato da una ottima veste grafica, un buon sonoro e da ambientazioni architettoniche molto in stile simil-gotico, alla Quake per intenderci. Peccato per quei difettucci (vedi salvataggi e alcuni aspetti grafici, come il framerate incostante) che i programmatori avrebbero potuto facilmente eliminare, con una maggiore attenzione al particolare e con qualche settimana in più di lavoro e programmazione. In definitiva lo consiglio a chiunque sia appassionato di questo genere e non voglia attendere l'uscita di Morrowind (prevista a breve) senza smanettare col proprio joypad tra spade, scudi e arti magiche.
Recensione Enclave
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Enclave - 9
Ritorno al medioevo
Gli adventure medioevali
sono un genere che da sempre riscuote grande successo tra il popolo dei
videogiocatori di tutto il mondo.
Evidente quindi, l'interesse di ogni software house è piuttosto alto nel
produrre giochi che sfruttino tali ambientazioni e scenari. Sulla scia di questo
filone si colloca l'Action-rpg ENCLAVE, sviluppato dai quasi sconosciuti
Starbreeze Studios, che approda sui lidi dorati della console di Microsoft, con
il chiaro intento di riscuotere un buon successo di gradimento e di
vendite.
L'ombra del
Il mondo di ENCLAVE si caratterizza, come nella maggior parte dellemale
ambientazioni fantasy, per la costante presenza di un perenne dualismo tra bene
e male.
Ci troviamo in un mondo remoto, caratterizzato dalla spaccatura tra due opposte
fazioni: quella della luce (light) e quella delle tenebre (dark); entrambe
inclini alla violenza, si differenziano per il fatto che i primi tendono
comunque all'osservanza di un certo ordine delle cose, di regole per il buon
vivere di tutte le creature. La fazione oscura invece agisce unicamente mossa
dal proprio istinto, praticando ogni crimine e violenza possibile, in una totale
anarchia.
Gameplay
Questa particolare contrapposizione tra bene e male si riflette
notevolmente sul gameplay, dato che due saranno le campagne che potremo
affrontare (appunto Light e Dark), per giungere all'esito finale
dell’avventura.
I programmatori, a tal proposito, hanno deciso di non rendere libera la scelta
ma di costringere il giocatore ad affrontare prima la campagna della luce per
poter accedere a quella delle tenebre.
Enclave si sviluppa quindi in due avventure parallele, ognuna delle quali
presenta più missioni o sotto-missioni. Ciascuna di esse è caratterizzata da uno
o più obbiettivi, che devono essere portati a termine per completarla.
All'inizio potremo disporre di poche armi e armamenti, ma col progredire della
campagna questi diventeranno sempre più numerosi. Inoltre si aggiungeranno
sempre via via nuovi personaggi, ognuno con delle sue proprietà particolari nel
combattimento tra cui scegliere per poter portare a termine la missione stessa.
I menù degli inventari sono molto user-frendly, basterà infatti la semplice
pressione di un pulsante specifico del joypad per poter accedere ad una data
arma o pozione.
La difficoltà del gioco appare tuttavia mal calibrata, infatti sin dalle prime
battute si incontrerà una certa inerzia del proxseguire, accentuata anche dal
pessimo sistema di salvataggio previsto dai programmatori.
Infatti si potrà salvare solo al termine della missione o in alcuni punti
specifici in quelle più lunghe; questo porterà molto spesso a dover rifare un
intero quadro, solo per non essere stati attenti ad una data trappola proprio,
sul finire della missione stessa. In definitiva un sistema di salvataggio
pessimo, fastidioso e frustrante; una delle peggiori pecche di Enclave senza
dubbio!!
Graficamente parlando: chi è l'architetto?
Graficamente parlando ci troviamo davanti ad un buon lavoro svolto
dai programmatori, un motore 3d molto versatile, che permette di passare dalla
prima alla terza persona indifferentemente.
Le strutture architettoniche sono maestose, grandi archi e colonnati, edifici,
giardini, ambientazioni sia esterne che interne di notevole impatto.
Il personaggio principale e i boss più importanti sono tutti ben modellati,
ricchi di dettagli e preziosismi cosmetici, come splendide armature metalliche
riflettenti e armamenti imponenti. Tutto perfetto quindi? Tutt’altro. Infatti
nel reparto grafico emergono alcune pecche abbastanza fastidiose, prima fra
tutte l'imbarazzante frame-rate, caratterizzato in modo costante da
rallentamenti e cadute di fluidità, anche se nella maggior parte dei casi di
lieve entità.
Le texture poi sono senza dubbio poco definite ed è possibile notarlo con più
facilità nelle inquadrature ravvicinate, soprattutto in considerazione di quanto
l'Xbox ha già mostrato in questo campo con titoli come Halo.
Una particolare menzione va riservata alla riproduzione digitale dell'acqua,
infatti siamo di fronte ad una delle più belle acque digitali mai create, con
effetti di riflessione della luce veramente eccellenti, seconda solo
all'effetto usato in Baldur’s Gate Dark Alliance, previsto a breve per Xbox,
che presenta una simulazione del moto dei liquidi totalmente fuori parametro. In
Enclave non esiste una simile cura a livello dinamico, infatti se ci ritroveremo
a camminare nell'acqua quest’azione non provocherà alcuna distorsione nel moto
ondoso. L’ultima nota dolente è rappresentata dall'animazione del personaggio
principale, il quale mentre cammina, restituisce piuttosto l’impressione di
pattinare, per via di un’animazione certamente non troppo realistica. Senza
dubbio si tratta di un aspetto che i programmatori avrebbero dovuto migliorare
in fase di beta testing. Peccato davvero.
Suono
Dal punto di vista sonoro, Enclaved'orchestra
non mostra particolari virtuosismi; sono presenti motivetti carini e ottimi
effetti ambientali. Credibili anche il rumore metallico delle spade e degli
armamenti in battaglia.
Ottimo anche l'effetto sonoro dell'acqua in movimento e degli ingranaggi che
ogni tanto attivandosi generano cambiamenti nello scenario, delle
esplosioni.
Conclusioni
Ci troviamo di fronte ad un ottimo action-rpg, caratterizzato da
una ottima veste grafica, un buon sonoro e da ambientazioni architettoniche
molto in stile simil-gotico, alla Quake per intenderci. Peccato per quei
difettucci (vedi salvataggi e alcuni aspetti grafici, come il framerate
incostante) che i programmatori avrebbero potuto facilmente eliminare, con una
maggiore attenzione al particolare e con qualche settimana in più di lavoro e
programmazione. In definitiva lo consiglio a chiunque sia appassionato di questo
genere e non voglia attendere l'uscita di Morrowind (prevista a breve) senza
smanettare col proprio joypad tra spade, scudi e arti
magiche.
Quanto attendi: Enclave
Hype totali: 3
Altri contenuti per Enclave