Recensione ESPN NBA 2Night

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Recensione ESPN NBA 2Night
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  • PS2
  • INTRODUZIONE

    Il campionato italiano di basket è finito, la Kinder, a coronamento di una stagione fantastica, ha battuto la Paf che per la quarantamilionesima volta consecutiva era arrivata in finale. L'unica mia consolazione, dopo la delusione del campionato appena discreto del Milan e dell'ennesima sconfitta della Fortitudo (la Paf), è la vittoria dei Lakers nell'NBA, anche se alla fin fine non è che me ne importi poi molto visto che io simpatizzo e basta per la squadra di Los Angeles. Cmq adesso che è finito tutto, ai fanatici del basket non resta altro che giocare alla trasposizione videoludica del loro sport preferito, quindi prendete la vostra bella copia di Total NBA per Psx e...Cosa? E' uscito tanto tempo fa? E allora? Nonostante abbia i suoi anni è a tutt'oggi un titolo molto bello, uno dei migliori della giocostazione. E va bene, allora pigliatevi NBA2K1 per Dreamcast e...Ancora? Cosa c'è che non va? E' il più bel gioco di basket in assoluto e non siete contenti? Ah, volete qualcosa di nuovo e soprattutto per la vostra cara Ps2? E allora eccovi qua....NBA 2Night!! Be, cosa sono quelle facce?

    IL GIOCO

    NBA2K1 è il re delle simulazioni di basket. Tutti gli altri giochi basati su questo sport usciti in questi ultimi anni, non si sono rivelati per niente all'altezza, un po' per demeriti propri e un po' perché raggiungere il livello di un titolo come NBA2K1 non è una cosa facilissima. Per rendere l'idea, il titolo Sega lo si può paragonare a Winning Eleven. Di giochi di calcio validi ne sono usciti e ne continueranno a uscire, ma di fronte a sua maestà Winning Eleven, si sa, c'è poco da fare. Il titolo Konami presenta un'eccellente giocabilità e un divertimento che nessun'altro è in grado di regalare, da ciò consegue che ogni volta che arriva un nuovo gioco di calcio, l'accoglienza non è proprio delle migliori, visto che il confronto risulta inevitabile e si finisce con l'abbandono immediato di esso e si ritorna felici e contenti a giocare col titolo dei Kcet. E questo è il destino riservato anche ai giochi di pallacanestro, destino che li porta allo scontro con NBA2K1, scontro dal quale escono, come prevedibile, con le ossa rotte. Da questo destino avverso viene colpito anche ESPN NBA 2Night. Come avrete intuito dal voto finale e dal mio "tergiversare" a parlare del gioco vero e proprio, NBA 2Night non solo non si rivela all'altezza della serie sportiva della Sega, ma non gli si avvicina neanche un po'. Visto che la casa che produce il gioco è la Konami, molti si aspettavano di trovarsi di fronte ad un ottimo titolo, ma allora perché le cose non sono andate poì così bene? Semplice, basta guardare chi ha avuto il compito di sviluppare il gioco, e cioè i KCEO, responsabili anche del mediocre ISS uscito al lancio della console in Europa e finito ben presto nel dimenticatoio. La mia potrebbe sembrare un'accusa o una voglia di umiliare questo team di sviluppo, ma non è così. Se per alcuni i KCEO, da come li ho descritti, possono sembrare degli inetti, per quelli più "anziani" e per quelli che hanno un N64, sanno bene che loro sono i responsabili della bellissima serie calcistica ISS nata prima su Snes e in seguito dirottata, appunto, sull'N64. I titoli basati su questa serie e usciti sulle ultime 2 console commercializzate da Nintendo, erano delle perle di giocabilità e di grafica. C'era una cosa cmq che li distingueva dai loro cugini (i Kcet per chi non lo avesse capito). L'immediatezza, la spettacolarità e l'atmosfera che si respirava durante le partite. Nonostante era possibile scegliere un gran numero di diverse strategie da adottare in campo, diverse formazioni, elaborare tattiche e cose del genere da far sembrare il tutto una simulazione, una volta scesi in campo, il gioco si tramutava in un semplice ma divertente e spettacolare arcade. L'atmosfera veniva procurata da diverse cose che rendevano la partita più "vera" come il lancio della monetina prima dell'avvio della gara per decidere a chi assegnare il calcio d'inizio e la scelta del campo, le sostituzioni che venivano effettuate con la presenza del quarto uomo ecc. Adesso, non chiedetemi da cosa deriva il fatto che i KCEO sfornino solo titolo di qualità mediocre/discreta, dopo che son passati a sviluppare su Ps2 perché non saprei proprio cosa dire. Ma il loro stile è cmq inconfondibile. In ISS già si è visto quanti particolari simulativi erano presenti (naturalmente mi riferisco sempre a tutto ciò che non ha nulla a che fare con quello che succedeva durante le partite), a partire dalle tattiche per finire al numero delle mosse effettuabili in campo. Peccato però, che quando s'iniziava a giocare veramente, bastava imparare qualche comando e vincere diventava un'impresa abbastanza facile. E neanche l'atmosfera era stata ricreata tanto bene. Arriviamo quindi ad NBA 2Night (finalmente!! Direte voi ;) ) e riconosciamo anche qui lo stile di questo gruppo sviluppatore. Mi duole dirlo, ma i presupposti per un capolavoro c'erano tutti. Potete rendervene conto adesso che vi descrivo le varie caratteristiche del gioco e le diverse opzioni che sono messe a diposizione. Innanzitutto è possibile scegliere 4 diversi livelli di difficoltà: easy, medium, hard e custom. A seconda della scelta (tralascio l'opzione custom visto che questa permette di configurare ogni paramtero a piacimento), le modifiche variano dal numero di regole attive (se sceglierete la modalità easy la maggior parte di esse saranno disattivate) fino al livello dell'IA del computer. Infatti scegliendo per esempio di giocare al grado più basso di difficoltà, più che giocare contro un avversario comandato dal computer vi ritroverete con degli zombie con lo sguardo perso nel vuoto. Inoltre, ho avuto la sensazione che a seconda della scelta fatta tra easy, medium e hard, cambia anche la percentuale di probabilità che si ha di segnare un canestro. Per esempio, a livello hard, il computer ad ogni suo tiro, ha un'alta probabilità di segnare, mentre noi una decisamente più bassa. A livello easy invece, è tutto il contrario di quello detto prima. Passando al resto, il menù principale, oltre a presentare un editor davvero completo, che permette di agire su un numero spropositato di parametri e di configurare praticamente quasi ogni cosa, ci da l'opportunità di scegliere il tipo di competizione che vogliamo affrontare: amichevole, per fare un po' di allenamento; season, in pratica il campionato dell'NBA; playoff, per i più sfaticati che vogliono saltare la regular season e passare direttamente alla fase finale del campionato. Avrei gradito la presenza di altre competizioni come ad esempio una modalità season ma con la possibiltà di fare una carriera vera e propria, oppure le competizioni internazionali come le olimpiadi, la coppa del mondo ecc. e quindi con l'inclusione delle nazionali o ancora qualche altro torneo con le squadre del campionato statunitense di basket. Dopo che cmq abbiamo effettuato la nostra scelta, decidiamo quale squadra guidare (inutile dire che la soddisfazione di portare alla vittoria finale una squadra come i Denver Nuggets è decisamente maggiore rispetto ad una più blasonata come i Lakers) ed eccoci catapultati nel vivo del torneo. Come vi ho già detto, i KCEO si distinguono sempre per l'incredibile numero di opzioni che inseriscono nei loro giochi, e infatti, ecco che tra le azioni possibile da fare, troviamo quella ci permette di vendere e comprare giocatori, per la gioa di chi non disprezza quel pizzico di managerialità. Oltre a questo, come i giochi EA, dove la presenza delle statistiche più disparate la fa da padrone, ecco tutte le varie classifiche dei marcatori, dei giocatori col maggior numero di rimbalzi raccolti e così via. Proprio come una vera simulazione. Ma passiamo a quella che rappresenta il fulcro del gioco, la partita. Preciso che il gioco da la possibilità di vedere la partita senza che noi tocchiamo il joypad e il tutto viene gestito dal computer oppure per chi non vuole affrontare tutte le partite della stagione regolare sia da giocatore che da osservatore, può semplicemente vedere il risulato finale della partita direttamente. Bene, andando a parlare adesso della partita, prima di scendere sul parquet, scegliamo la formazione, le tattiche e strategie varie e finalmente siamo pronti per la gara. Prima dell'inizio vero e proprio, c'è tutto uno spettacolo che in teoria sarebbe coreografico, ma che in realtà m'ha dato solo tristezza. Praticamente il nostro gruppo di giocatori è posizionato vicino alla panchina della nostra squadra, gli avversari nella loro. I giocatori sono tutti raggruppati assieme, e ad uno ad uno si staccano dal gruppo per essere ripresi dalla telecamera e ci fanno un bel saluto. Ma che è, un telefilm? Vengono presentati uno per volta e con tanto di nome e cognome, davvero ridicolo. Non vi dico poi le risate che vi farete durante i primi piani dei giocatori e quando appare la schermata della disposizione di quest'ultimi raffigurati con le loro facce. Così, dopo aver riso per qualche ora, inizia finalmente il gioco vero e proprio e qui, ahimè, spuntano i difetti. In sostanza, ci si accorge in pochi attimi che NBA 2Night non è altro che un arcade. Un arcade tra l'altro ben fatto. Ma allora, se l'obiettivo era creare un arcade, a che cosa servono tutte quelle opzioni inserite dai programmatori che caratterizzano normalmente una simulazione? Inoltre durante la partita è possibile effettuare diverse strategie, tra l'altro senza problemi grazie all'ottimo sistema di controllo. Ma il problema è che queste strategie, così come le varie tattiche e formazioni, non servono praticamente a nulla, sono assolutamente ininfluenti. L'unico elemento simulativo che condiziona veramente la partita è la stanchezza dei giocatori, di conseguenze sostituirli con energie fresche diventa un'assoluta necessità. Gli sviluppatori si sono impegnati di rendere il gioco veloce, immediato e spettacolare, e su questo ci sono ampiamente riusciti. Veloce perché segnare in un'azione di pochi secondi non è poi tanto difficile (anche se ci vorrà qualche partita prima che prendiate dimestichezza col gioco) e i canestri andati a segno saranno sempre numerosi visto che bloccare un'azioen avversaria è imrpesa quasi impossibile, quindi l'unica speranza è che sia l'avversario a commettere un errrore durante il tiro e cercare d'impossesarvi della palla su rimbalzo. Immediato perché il sistema di controllo è ottimo, richiamare gli schemi è decisamente facile, inoltre i tasti analogici sono stati programmati in maniera a dir poco eccellente (per fare degli esempi la rincorsa dei giocatori varia seconda della forza e della velocità con cui premete la levetta analogica, col tasto del tiro, più tentete premuto e più ritarderà il giocatore a lanciare la palla...). Spettacolare perché le schiacciate si sprecheranno, così come i replay che riprenderanno da diverse inquadrature i canestri incredibili che i giocatori compiranno. Ma sono gli elementi di contorno che andrò a descrivere nel prossimo paragrafo che riescono a rendere emoziante l'incontro e a ricreare l'atmosfera di una gara vera.

    GRAFICA E SONORO

    Come dicevo, l'atmosfera di una partita viene ricreata grazie soprattutto a quello che avviene al di fuori del campo. Sulle panchine potete vedere i giocatori che si alzano ed esultano in maniera molto realistica, gli allenatori che si sbracciano e si agitano e ci sono pure i camera-man (anche loro animati e non immobili come dei manichini) ai bordi del campo che riprendono l'azione. Il pubblico come al solito è stato realizzato male, anche se godono cmq di qualche movimento e non si limitano a rimanere fermi. Oltre a tutto ciò, il sonoro è abbastanza buono, con discreti effetti sonori e un commento realizzato davvero bene. I giocatori sono composti da un buon numero di poligoni e sono tutti molto dettagliati (quelli che seguono con molta attenzione l'NBA li riconosceranno facilmente). Belli anche i riflessi sul parquet. I difetti a livello grafico si riscontrano però nelle animazioni bruttine dei giocatori (non sono per niente realistiche) e dai volti di essi che li fanno sembrare dei veri idioti. E' un vero peccato che i programmatori non hanno prestato maggior cura a questi due aspetti, visto che già così la grafica s'attesta su un buon livello, con la scomparsa di queste pecche diventava praticamente impossibile muovere critiche all'aspetto estetico.

    CONCLUSIONI

    NBA 2Night è un buon titolo, ma il fatto di aver reso il gioco simulativo per quanto riguarda le opzioni, e arcade per quanto riguarda la partita, è davvero difficile da digerire e lo rende un titolo che non soddisferà né i patiti della simulazione né gli amanti del genere arcade. I fan della simulazione sanno già che meglio di NBA2K1 non c'è n'è, chi vuole un arcade se ne infischierà di nomi veri dei giocatori, del campionato NBA ecc. e cercherà un titolo che possa garantire una giocabilità buona e un'azione frenetica. Inoltre fra pochi mesi arriverà direttamente dalla Sega NBA2K2 ed è già disponibile nei negozi quel capolavoro di NBA Street, per cui l'acquisto di questo gioco non può che rappresentare, e mi dispiace dirlo, un'alternativa discretamente valida ai due re dei giochi di basket.

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