Recensione Eternal Darkness

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Recensione Eternal Darkness
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  • NGC
  • The Sign of Darkness

    “Noi ingenui, inconsapevoli umani….Immemori e perduti invero siamo, protetti dalla nostra stessa cecità che ci priva della vera visione della natura del mondo. Meri custodi di un universo che non ci appartiene, saremo spazzati dall’avvento degli antichi che, come una marea devastatrice, inonderà la nostra civiltà…”

    Questa è una storia perduta tra le memorie del tempo, intrappolata negli abissi del mondo. Colonna portante del destino dell’uomo, e per migliaia d’anni nascosta alla sua vista, il suo segreto è stato riposto nelle mani di pochi custodi, periti in nome di una verità terribile, imprigionati nella morte per non lasciare che il mondo cada nell’oblio.
    Il tempo è ormai propizio, il segno delle tenebre si appresta ad essere svelato e con esso la vera storia dell’umanità. Il disegno astrale è vicino al suo compimento, l’ira degli “Antichi” sta per abbattersi sul nostro mondo, inesorabile e divoratrice. Non importa se tu, che stai leggendo queste righe, ci creda o meno: le tue percezioni non possono cambiare la realtà, possono solo donarle colore. Ogni cosa è ormai affidata al tuo cuore: in te convergono i destini di molti, nelle tue mani è riposta l’ultima speranza. Ma dovrai prestare attenzione a queste parole: le cose non sono mai come sembrano, ed i tuoi peggior nemici saranno le tue stesse paure. Puoi decidere di fuggire dal tuo destino, ma questo significherebbe attendere la fine, inerme come il resto della razza umana. Che il tuo coraggio non ti abbandoni e la luce possa accompagnare il tuo cammino.

    L’avvento delle tenebre

    Frutto di un progetto il cui sviluppo è durato ben tre anni, “Eternal Darkness” approda finalmente su Gamecube nella sua versione PAL. L’esperienza ludica proposta dal titolo è quanto di più coinvolgente sia stato creato fino a questo momento nel genere del Survival Horror, assieme, forse, solo a Silent Hill 2. I presupposti che danno origine agli eventi narrati (o che si subordinano a questi, dipendentemente dai punti di vista), vanno ricercati nel macabro omicidio del dott. Edward Roivas, dal quale dipenderà la ferma ostinazione della nipote, Alexandra, nel cercare risposte concrete alla morte del nonno. Da qui gli eventi prenderanno una piega insospettabilmente complessa, articolata nel corso di varie epoche e narrata nel libro delle tenebre, antico tomo dalle cui pagine Alexandra troverà gradualmente risposte dapprima insensate, ma che progressivamente si riveleranno elementi essenziali di un intricato mosaico. Venendo in possesso di uno dei successivi capitoli del libro, Alexandra si ritroverà a vivere una storia intricata, diluita nel corso di duemila anni, seguendo di volta in volta alcuni frammentari eventi attraverso gli occhi di più personaggi (uno per ogni capitolo). Nel corso delle varie vicissitudini, saranno svelati segreti che narreranno la storia degli “Antichi”, razza preesistente a quella umana esiliata nei più reconditi accessi del nostro pianeta, e la loro subdola influenza nella storia dell’umanità, ponendosi in essa come una mano occulta capace di modellare segretamente gli eventi in previsione di un ritorno al predomino.

    Schegge di luce nell’oscurità

    Benché il ritorno degli antichi faccia parte di un oscuro disegno, la cui ragnatela è stata tessuta nel corso di migliaia di anni, non tutto è perduto. Dalle cronache del libro maledetto, Alexandra apprenderà di come alcuni esponenti del mondo umano siano stati scelti per preservare la luce, trovandosi loro malgrado coinvolti in una storia incomprensibile: uomini comuni senza pretese eroiche, protagonisti inconsapevoli di un disegno superiore atto a preservare la specie umana e a trasmettere all’ultimo degli eletti tutti gli elementi necessari per far fronte al giorno delle tenebre.
    I protagonisti di Eternal Darkness sono persone tratte da diverse epoche, che palesano nella loro caratterizzazione il contesto storico in cui sono collocati. Dipendentemente dal periodo preso in considerazione, varieranno gli abiti, le armi e le tecniche di combattimento utilizzate per difendersi dai vari nemici che si opporranno al nostro cammino. L’arsenale di cui potremo disporre a seconda dell’epoca considerata sarà comprensivo di un gladi romani, spade corte, scimitarre persiane, mazze medievali, fioretti settecenteschi, solo per citarne alcune. Avremo inoltre a disposizione alcune armi da tiro, la cui potenza migliorerà man mano che ci avvicineremo a tempi recenti. Potremo dunque contare su antiche cerbottane o su balestre risalenti al ‘400, così come moderne armi da tiro come pistole di vario genere. La differente tipologia di arma utilizzabile e di tecnica d’attacco corrispondente avrà un’incidenza rilevante sulla dinamica di gioco, resa in questo modo ancor più varia. Ad esaltare ulteriormente quest’aspetto, contribuisce la possibilità di poter decidere su quale parte del corpo dell’avversario portare a segno il colpo. Questo è tanto più utile se si considera la particolare debolezza di alcuni nemici in determinati punti del corpo come tronco, testa, o arti.
    Trattandosi di un’avventura dalle forti influenze mistiche e mitologiche, Eternal Darkness presenta un complesso e ben congegnato sistema di incantesimi, potenti alleati nelle situazioni più difficili. L’utilizzo degli incantesimi sarà subordinato al ritrovamento di alcune rune magiche. Questo di per se non sarà sufficiente ad abilitare il nostro alter ego digitale alla pratica delle magie. Infatti dovremo necessariamente recuperare dei “circoli di energia”, tavole mistiche su cui disporre le rune in nostro possesso per ottenere incantesimi specifici. Ma nemmeno questo basterà per poterci impadronire delle arti magiche. Infatti ogni runa richiede a sua volta il ritrovamento di un relativo codice per essere decifrata e comprenderne quindi gli effetti. Dopo di che sarà necessario il recupero di alcune “pergamene d’incantesimo”, antichi scritti sui quali vengono spiegate le opportune combinazioni di rune magiche per ottenere determinate magie. Inoltre, non potremo mai combinare più rune di quelle consentiteci dai circoli di energia in nostro possesso. Ne consegue che per accedere ad incantesimi maggiormente incisivi, dovremo impadronirci di circoli di energia con un numero maggiore di vertici su cui posizionare le rune. Naturalmente, il consumo della barra del mana a disposizione di ogni personaggio sarà direttamente proporzionale alla tipologia di incantesimo e alla sua potenza.
    La barra del mana non sarà comunque il solo fattore di cui tenere conto. Infatti, oltre a questa, i personaggi godranno di una barra di energia ed un’altrettanto importante indicatore di “sanità mentale”. Soprattutto la sanità mentale si rivelerà ben presto un elemento a cui prestare costante attenzione. Essa chiama sostanzialmente in causa il fattore emotivo di ogni protagonista, compromesso da un deterioramento ogni qualvolta si incontreranno creature ostili dalle fattezze infernali. Con il graduale degenerarsi della propria sanità mentale, il nostro alter ego sarà soggetto ad un progressivo stato di follia, caratterizzato da allucinazioni di varia natura. Senza voler anticipare la tipologia e l’entità di queste visioni (lasciamo a voi il gusto di scoprirle), accenniamo semplicemente al fatto che sovente queste si tradurranno in situazioni straordinarie tali da ripercuotersi insospettabilmente sull’utente più di quanto avremmo potuto immaginare. Inoltre, all’azzerarsi del proprio livello di lucidità, seguirà una diminuzione della nostra energia. Potremmo riscattare la sanità mentale perduta attraverso l’utilizzo di oggetti specifici e di incantesimi di cura o, in alternativa, finendo i nemici con “il colpo di grazia”.
    Un aspetto non meno importante di Eternal Darkness è rappresentato dalle fasi esplorative necessarie per il ritrovamento di determinati oggetti, molti dei quali utili per sbloccare diversi meccanismi e poter quindi progredire nella storia. Durante le sessioni esplorative dovremo far attenzione ad ogni minimo particolare in quanto questo potrebbe rivelarsi determinate per la sopravvivenza o la buona riuscita dei propositi dei vari protagonisti. Fortunatamente saremo aiutati in questa fase dalla risposta dei personaggi nei confronti di quegli oggetti che attireranno la loro attenzione, anche se sovente si tratterà di elementi scenografici inutili ai fini di gioco. Le varie “quests” sono logiche e razionali, basate sull’intuito e pertanto risolvibili mediante equazioni ideali composte da elementi perfettamente riconducibili ai propri intenti, anche quando determinate soluzioni richiedono l’utilizzo di specifiche magie, facendo riferimento quindi al misticismo che permea il prodotto.

    Tra storia e misticismo: realizzazione tecnica

    Eternal Darkness si rivela un titolo ben realizzato anche sotto il profilo meramente estetico. La cosmesi generale del prodotto dimostra un buon impegno profuso soprattutto nella realizzazione degli ambienti tridimensionali, vere perle virtuali rispondenti perfettamente ai canoni delle epoche a cui si riferiscono. Le strutture poligonali appaiono verosimili e ben rifinite, dettagliate sotto ogni punto di vista ed impreziosite da tanti piccoli particolari che contribuiscono ulteriormente alla loro credibilità. Basti pensare all’organo presente in una chiesta medievale, la cui struttura comprende apposite parti meccaniche riposte nel piano sottostante, necessarie per immettere aria nelle canne. Ancora, l’imponente tempio cambogiano risponde perfettamente ai criteri di costruzione delle antiche civiltà del luogo, implementato da tutta una serie di trappole e meccanismi ottimamente contestualizzati che conferiscono alla struttura un aspetto ancor più credibile. Le texture che ricoprono i vari ambienti sono complessivamente buone, nonostante sovente palesano una qualità altalenate, andando dal più che sufficiente all’eccellente.
    Un discorso a parte meritano i personaggi. Pur attestandosi su livelli più che discreti, diversi characters denotano una costituzione poligonale strettamente necessaria, mostrandosi oltremodo spigolosi e mettendo in evidenza la scarsa cura riposta nelle congiunzioni delle varie parti del corpo. Altri personaggi invece risultano ben realizzati, grazie al maggior numero di poligoni impiegato che ne valorizzano il dettaglio. Per quanto riguarda le animazioni, anche queste soffrono di una qualità altalenante, dimostrandosi plastiche e verosimili con il personaggio in buona salute ma solo “adeguate” con il personaggio ferito che arranca ad ogni passo verso la sua meta.
    I nemici invece godono di una caratterizzazione sicuramente pregevole, soprattutto grazie alle morfologie contorte e mostruose, nonché animati in maniera discretamente realistica.
    Anche l’impianto di illuminazione globale risulta controverso: alle fonti di luce dinamiche derivanti da diversi incantesimi, corrispondono precise variazioni luminose e cromatiche tanto sul personaggio quanto sull’ambiente circostante, intarsiando egregiamente l’atmosfera generale del gioco. Di rimando, le luci ambientali non sortiscono gli effetti sopracitati, non influenzando nemmeno la proiezione dell’ombra degli elementi della scena.
    L’ultima nota positiva va spesa a favore delle musiche, probabilmente uno degli aspetti migliori della realizzazione tecnica. Ai motivi etnico tribali si contrappongono impianti orchestrali di sicuro effetto, capaci di coinvolgere oltremodo il giocatore, garantendo un’immersione pressoché totale nel mondo magistralmente concepito dai Silicon Knights.

    Conclusioni

    Eternal Darkness è un titolo insospettabilmente coinvolgente. Appassionante come pochi, riesce a portare il giocatore in un mondo affascinante, sostenuto da un impianto narrativo incredibilmente efficace, attraverso una storia che si dipana nel corso di più epoche storiche e che si pone in esse in modo del tutto verosimile, senza mai scadere nel banale. Le pecche grafiche sopra elencate non inficiano minimamente la godibilità del prodotto, capace di coinvolgere il giocatore in maniera passionale e completa. I punti forti del gioco risiedono nel perfetto connubio tra meccanica, impianto narrativo e coinvolgimento, sintesi di una struttura ideale nel genere, seppur non scevra da alcune piccolissime imperfezioni. Un titolo altamente consigliato, dunque, che trova un’ulteriore motivo d’acquisto nella rigiocabilità, garantita da alcune scelte iniziali capaci di fornire interessanti variazioni.
    Il futuro del mondo è quindi riposto nelle vostre mani……che la luce accompagni il vostro cammino!!!

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