Recensione Fatal Inertia EX

Il corsistico Koei si ferma ai Box del Playstation Store

Recensione Fatal Inertia EX
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  • PS3
  • Presentato per la prima volta durante il controverso E3 2005, nel corso dell'indiscreta conferenza Sony in cui fu annunciato il progetto Playstation3, Fatal Inertia dovette presto cambiare rotta, abbandonando la presunta esclusività concessa a Sony per dirigersi a tutta velocità sull'ammiraglia Microsoft. La buonissima base installata, un servizio online competente, e soprattutto un'architettura di sviluppo meno complessa di quella del (secondo) monolite nero hanno fatto sì che i creativi di casa Koei, di certo più esperti nello sviluppo di hack 'n' slash ed RPG che di racing game futuristici, optassero per l'Xbox 360 come console d'esordio del loro nuovo progetto.
    Pubblicato circa otto mesi fa, il titolo fu accolto tiepidamente dal pubblico: ricco di qualche spunto interessante ma con poco carattere, rimase ai margini del mercato, riscuotendo successo solo fra i fan del genere, orfani di un degno rappresentante (magari in grado di rivaleggiare con Wipeout).
    Nel Luglio più torrido, Fatal Inertia torna sulla scena tentando di conquistare anche gli utenti Sony, presentandosi in una versione “Extendend” (ma con ben pochi extra) esclusivamente disponibile sul Playstation Store. Già da un paio di settimane disponibile nello store americano, Fatal Inertia Ex sbarcherà sulle piattaforme commerciali europee il 15 Luglio, al prezzo di 29,90 Euro.

    Preamboli Narrativi

    Fatal Inertia non è solo un nome ad effetto, è un vero e proprio sport estremo che, proprio per la sua pericolosità, è stato allontanato dalle città e praticato nei luoghi più desolati. Siamo nel XXII secolo e poche, abnormi corporazioni controllano ogni cosa nel mondo, dalla politica ai divertimenti: La Mercury Corporation, la Phoenix Corporation, la Titan Industries e l’Aurora Group. Lo sport che ci apprestiamo a praticare è nato per esaltare la magnificenza di queste grandi organizzazioni ed è proprio davanti a loro che dovremo metterci in luce per fare carriera. Inizieremo cercando di farci assoldare dalla Mercury Corporation...

    Gameplay

    Il gameplay di Fatal Inertia si rifà fedelmente ai canoni classici del genere d'appartenenza. Mezzi fluttuanti sfrecciano veloci a velocità da urlo, pennellando traiettorie perfette grazie all'uso di reattori, areofreni, scatti di turbo da utilizzare al momento opportuno. Ovviamente ogni velivolo ha diverse caratteristiche: alcuni mezzi saranno particolarmente “guidabili”, altri saranno davvero difficoltosi da gestire ma potranno godere di velocità e accelerazioni fuori dal comune.
    Il sistema di controllo e la gestione degli sprint (che devono essere caricati premendo il freno, e risultano particolarmente utili soltanto in curva) pongono l'utente di fronte ad un titolo godibile ed immediato, evidentemente pensato per sessioni di gioco disimpegnate. Qualche problema a livello concettuale affligge però Fatal Inertia: la necessità di attraversare tutti i vari checkpoint sparsi per il livello, ad esempio, è una soluzione ludica ormai superata. L'introduzione di questa “strada obbligata” ha permesso però al team di sviluppo di allargare i margini del tracciato, inserire bivi, sezioni vastissime, ostacoli che si assiepano sul terreno di gioco. Da questo punto di vista, dunque, la necessità di non sbagliare un colpo (saltare un checkpoint significa quasi sempre perdere la partita), che spesso porta alla frustrazione, viene bilanciata da un track design gradevole, che permette approcci diversi ad ogni partita.
    Ovviamente anche in Fatal Inertia sono presenti armi e potenziamenti da utilizzare per guadagnare posizioni o ostacolare gli avversari. Un’ottima caratteristica di Fatal Inertia è che quasi ogni arma può essere utilizzata in due modi diversi: come offesa o difesa. Per esempio, possiamo utilizzare un razzo per danneggiare il pilota che corre di fronte a noi, oppure applicarlo al nostro mezzo per incrementarne momentaneamente la velocità. Senza dubbio un espediente che dona al titolo un po’ di tatticismo in più. Purtroppo la varietà di armi non è elevatissima, e le introduzioni potenzialmente più interessanti (i magneti ed i cavi), quelle che dovrebbero modificare in tempo reale la fisica delle navicelle, non riescono a risultare convincenti come i più classici dilatatori temporali o le nuvole di fumo per confondere gli inseguitori.

    Modalità

    Le principali modalità di gioco che, fatta eccezione della carriera, sono comuni alle partite single e multi, non risultano particolarmente numerose. In breve le sfide sono: “Corsa Combat” - l’obiettivo è semplicemente arrivare primi; “Velocità” - si devono sfruttare i bonus per essere i più veloci; “Eliminazione” - alla fine di ogni giro vengono eliminati i corridori che occupano le ultime due posizioni; - “Magnete Mayhem” - durante la partita non ci sono pedane per recuperare bonus, ma i giocatori hanno armi con proiettili infinit.
    La modalità carriera ci vedrà impegnati in 3 macro-eventi che poi corrispondono ai livelli di difficoltà presenti nel gioco: esibizione, professionale ed élite.
    Il primo è composto di sole 4 gare, ma il numero di queste andrà aumentando con il progredire della carriera. Se ci piazzeremo tra i primi 3 alla fine di tutte le esibizioni, accederemo al macro-evento successivo. A questo proposito è giusto citare un aspetto poco esaltante: mentre noi, tra prestazioni alte e basse, difficilmente arriveremo sempre primi, all’interno di ogni macro-evento ci sarà sempre un pilota che si piazzerà automaticamente in testa alla classifica; tutto ciò è piuttosto frustrante perché per arrivare al top dovremo praticamente essere perfetti.
    Alla fine di ogni gara saremo soggetti a 2 tipi di classifiche: una riguarda ovviamente il nostro piazzamento rispetto agli avversari, l’altra i punti di combattimento che guadagneremo ogniqualvolta colpiremo un nemico. In entrambi i casi, arrivando nelle posizioni più alte, acquisiremo upgrade tecnici ed estetici con cui modificare il nostro mezzo.
    Nella modalità garage potremo dunque migliorare alcuni parametri della navicella, cambiarle il colore o il simbolo. Un editor non particolarmente ampio, ma onesto.
    Il gioco diverte, ma solo inizialmente. Dopo qualche ora sopraggiunge la noia dovuta ai pochi tracciati, alla frustrazione di vedersi fregato il primo posto per un soffio e in generale a un gameplay dignitoso ma comunque limitato e fortemente ancorato ai canoni classici del genere. La stessa modalità carriera non è lunghissima e l’unico, vero stimolo a continuare è rappresentato dall’editor.
    Rispetto alla versione Standard, Ex ha un nuovo tracciato, una nuova classe di difficoltà, e la possibilità di utilizzare il sistema di controllo tramite i sensori del Sixaxis. Le aggiunte sono davvero marginali, e quindi l'offerta della versione estesa resta praticamente la stessa rispetto a quella della controparte Xbox 360.

    Visivamente

    Quando si superano abbondantemente i 300 km/h, c’è poco tempo per ammirare il panorama. Ovviamente l’aspetto tecnico deve essere comunque curato. Pur non risultando mai particolarmente spettacolare, il gioco possiede infatti un impatto visivo generale più che soddisfacente.
    I modelli dei veicoli sono semplici ma ben realizzati, le textures in media di buona qualità e sono presenti alcuni effetti degni di nota quali l’illuminazione notturna dei fari e l’incresparsi dell’acqua al nostro passaggio. I livelli sono per lo più piacevoli, ma non particolarmente ispirati nel design; da notare come ne siano disponibili solo pochissimi, pur suddivisi in diversi percorsi.
    Gli effetti speciali delle armi sono nella norma così come le animazioni, occasionali i cali di framerate. La fisica dei veicoli è valida, in particolare nelle collisioni con ostacoli e nemici.
    Il peso di qualche mese sulle spalle si fa sentire soprattutto nella mancanza del filtro anti aliasing, che rende molto “spigoloso” ogni colpo d'occhio. Tuttavia in generale, visto anche il prezzo ridotto, il titolo Koei riesce a non sfigurare.
    Il comparto sonoro è nella media, con suoni appropriati relativi a motori et similia da una parte, e un anonimo accompagnamento musicale dall’altra. Un prodotto che sicuramente svolge il suo compito degnamente.

    Fatal Inertia EX Fatal Inertia EXVersione Analizzata PlayStation 3Fatal Inertia EX è, così come fu la release “di base”, un prodotto modesto. La sua totale adesione alle logiche di genere, qualche scelta limitante a livello strutturale, e l'offerta ludica poco estesa (diciamo ai minimi sindacali), lo rendono un prodotto adeguato solamente per gli appassionati. Venduto a prezzo budget sulle piattaforme commerciali (acquistarlo in versione americana farà risparmiare qualche euro, visto il cambio favorevole), trova una collocazione ben più degna rispetto a quella che ebbe, al tempo, come titolo venduto a prezzo pieno sugli scaffali dei rivenditori. Per questo, nonostante il ventilato arrivo di Wipeout HD (momentaneamente rimandato ma sempre in cantiere) e qualche mese di troppo sulle spalle, il prodotto Koei riesce a guadagnare una sufficienza.

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