Fate/EXTELLA: The Umbral Star Recensione

Abbiamo provato Fate/Extella: The Umbral Star, il nuovo action game realizzato da TYPE-MOON, un musou contornato da interessanti meccaniche inedite.

Fate/EXTELLA: The Umbral Star Recensione
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Disponibile per
  • PSVita
  • PS4
  • Switch
  • Creato nel lontano 2004 dalla software house nipponica TYPE-MOON, il fortunato franchise di Fate, per il quale i giapponesi nutrono un amore sviscerato, si è espanso sempre più negli ultimi anni, generando un gigantesco e intricatissimo -se non confusionario- multiverso. Se in principio vi era solo l'ottima visual novel Fate/Stay Night, dalla quale è stato poi tratto un anime di successo, il brand annovera oggi non soltanto videogiochi di genere picchiaduro ed RPG, ma anche una nutrita schiera di manga e romanzi, e più di venti trasposizioni animate. Mentre i nipponici sono appunto in fremente attesa di Fate/EXTRA: Last Encore, nuova serie anime basata sul dungeon RPG Fate/EXTRA, in settimana vedremo approdare nel vecchio continente Fate/EXTELLA: The Umbral Star, un action game ambientato nello stesso universo alternativo esplorato dal titolo uscito qualche anno fa su PSP. Campione di incassi in patria (lo scorso novembre è stato infatti fra i giochi più venduti nella terra del Sol Levante), il titolo a breve disponibile su PlayStation 4 e PS Vita si presenta in tutto e per tutto come un musou (o Warriors, se preferite), una categoria di giochi molto in voga in Asia, ma alquanto incompresa e poco apprezzata nella nostra metà del globo. Dopo una lunga prova sull'attuale ammiraglia di casa Sony, vi riveliamo le nostre impressioni sul prodotto.

    Fate Musou

    Come anticipato nella nostra introduzione, il titolo è ambientato nell'universo narrativo di Fate/EXTRA (disponibile in Occidente su PSP e naturalmente in digitale su PS Vita), a qualche mese dalla conclusione delle vicende ivi narrate. Protagonista della storia è dunque un avatar taciturno (maschile o femminile, come nel gioco precedente), il quale si risveglia nel nuovo regno digitale di SE.RA.PH senza riuscire a ricordare il proprio nome, né gli eventi che l'hanno visto vincere la cosiddetta "Guerra del Santo Graal" e diventare il nuovo sovrano locale. A rinfrescare la memoria del sovrano, visibilmente spaesato, ci pensa una prosperosa e bionda fanciulla di nome Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus, appartenente alla classe Saber (un personaggio anche noto ai fan come "Red Saber"), la quale gli rammenta di essere un suo Servant, nonché il famiglio che l'ha visto uscire vincitore dalla recente guerra.

    Proprio questa vittoria ha consentito al "Quinto Imperatore di Roma", Nero, di entrare in possesso della Regalia, un anello che conferisce il dominio assoluto su tutto il SE.RA.PH. Questa illuminante riunione è però interrotta da un'incombente minaccia e soprattutto da una sconcertante rivelazione: il regno digitale sta per subire l'inevitabile attacco del Titano Bianco, il colossale araldo della cosiddetta Umbral Star che si ripresenta ogni 14.000 anni per annientare le civiltà senzienti.
    Solo il sovrano scelto dal sistema al termine della Guerra del Santo Graal, per mezzo dei privilegi divini conferiti dalla Regalia, può impedirne la distruzione, ma a causa di un terribile incidente il nostro sventurato protagonista si ritrova diviso in tre diverse parti senzienti: mente, anima e corpo. Come se non bastasse, ogni elemento del trittico possiede una propria Regalia e un terzo dei privilegi da esso conferiti, ragion per cui Nero e la mente digitalizzata del Re, prima di poter affrontare la minaccia in arrivo, dovranno innanzitutto ripristinare la Regalia ed il sovrano stesso nella loro interezza, oppure il SE.RA.PH non avrà alcun futuro.
    La trama di Fate/EXTELLA è raccontata attraverso i quattro diversi percorsi narrativi che compongono la campagna principale, ciascuno dei quali prevede un certo numero di missioni e altrettante boss fight (che vanno da un minimo di 6 ad un massimo di 9), più una breve storia secondaria per ogni personaggio del gioco; nonostante l'epicità dei toni, la trama del titolo funge solo da contorto per le numerose quest del pacchetto, e nel complesso risulta poco convincente, oltremodo confusionaria e spesso persino un po' noiosa. Per quanto fedele alla natura originaria della serie, la struttura del racconto in stile visual novel non ci ha convinti pienamente: se da un parte rispetta lo spirito del franchise, dall'altra rischia di tediare l'utente con dialoghi prolissi (in cui il protagonista non è nemmeno doppiato, ma comunica attraverso interminabili wall of text) e soprattutto con scene di eccessiva durata, che smorzano il ritmo di gioco e possono portar via anche più di mezz'ora con futili chiacchiere e sporadiche scene ad alto contenuto fanservice.
    Per quanto riguarda il gameplay, Fate/EXTELLA presenta grossomodo le stesse meccaniche odiate/amate dei titoli Warriors, con l'aggiunta di alcune gradevoli novità. Capaci di scatenare combo pressoché illimitate e devastanti attacchi speciali, i diciassette personaggi giocabili si ritrovano in ciascuna missione a dover affrontare orde di nemici tutti uguali, dotati di scarsa intelligenza, per poter conquistare i vari settori di cui le varie mappe si compongono.

    Le missioni di Fate/EXTELLA si dividono principalmente in due fasi ben distinte: nella prima, caratterizzata dalla principale novità offerta dal titolo (rispetto ai classici musou), è necessario difendere i propri settori e al contempo conquistarne di nuovi per riempire la cosiddetta Regime Gauge, una barra posta nella parte alta dello schermo che indica, attraverso apposite chiavi, il numero di settori presidiati dalle fazioni in campo. Ad ogni singola zona è infatti attribuito un certo numero di chiavi (da 1 a 4), il cui numero varia in base alle dimensioni dell'area e alla posizione strategica all'interno della mappa. Grazie a questa indiscussa novità, il giocatore non è costretto a conquistare tutti i settori nemici e al contempo difendere i propri, ma gli occorre semplicemente acquisire i territori più preziosi e avanzare così con quel pizzico di strategia che non guasta mai. Il nemico, d'altro canto, cercherà a sua volta di acquisire le più importanti porzioni di arena attraverso macchinari (chiamati "Plant") che generano costantemente nuovi Aggressori, vale a dire i leader di ogni zona: tutti i Plant, di conseguenza, cercheranno di inviare truppe alla conquista dei nostri settori, ragion per cui si renderà indispensabile raggiungere di volta in volta i suddetti macchinari per distruggerli in tempo utile. Qualora sia il nemico a riempire la Regime Gauge, la missione è automaticamente fallita; in caso contrario, il Boss Servant di turno farà la sua comparsa sul terreno di gioco e l'utente non dovrà far altro che raggiungerlo e sconfiggerlo. Oltre alle solite combo, i combattenti di Fate/EXTELLA possono ricorrere a tre diverse meccaniche extra, una più spettacolare e devastante dell'altra.
    La prima e più interessante è senza dubbio l'Extella Maneuver, un'abilità che sfrutta il mana accumulato per sferrare attacchi consecutivi che coprono un intero settore e possono dunque danneggiare simultaneamente tutti i nemici presenti. Naturalmente i danni inflitti al nemico sono proporzionati al mana utilizzato, una fonte di energia indicata da una barra posta sotto quella della vita dello spirito controllato, e ricaricabile attraverso il consumo di oggetti curativi o eseguendo combo molto lunghe. Come se non bastasse, l'utilizzo dell'Extella Maneuver, ricarica una seconda barra extra, chiamata Drive Gauge, la quale -se piena- permette di al personaggio di attivare la modalità Moon Drive, un temporaneo boost ai valori di attacco e difesa che consente di schiacciare il nemico e ribaltare situazioni critiche. Ciascuno spirito dispone infine di un ultimo, personale attacco speciale chiamato Noble Phantam, una sorta di mossa finale che, accompagnata da splendide animazioni, infligge ingenti danni con un unico colpo. Per evitare l'abuso di questa spaventosa finisher move, il team di sviluppo ha ben pensato di consentirne un solo utilizzo per missione, previa raccolta di tre specifici oggetti disseminati lungo la mappa di gioco o comunque lasciati cadere dal Boss Servant di turno.
    Fra le altre novità introdotte dal titolo, sono certamente degne di menzione le abilità Code Cast: queste offrono infatti una vasta gamma di effetti perlopiù curativi, ma possono anche essere usate per cambiare il personaggio controllato, disattivare trappole elementali poste nei vari settori, o semplicemente fornire dei temporanei boost. In ultima istanza, compiendo determinate azioni in battaglia, o selezionando le giuste risposte durante i dialoghi, il legame fra il protagonista e gli spiriti salirà di livello, permettendo di sbloccare costumi extra e scene intime, talvolta persino piccanti, per la gioia degli appassionati.

    Sul versante grafico, Fate/EXTELLA si presenta abbastanza minimalista, non una novità per i fan del musou, con texture povere e troppo riciclate, un difetto aggravato dall'esiguo numero di ambientazioni presenti nel pacchetto; persino i coloratissimi modelli dei protagonisti risultano poco dettagliati, in netto contrasto con gli squisiti artwork realizzati da un'ispirata Arco Wada (Fate/EXTRA, Soulcalibur: Lost Swords). Abituati ai frequenti cali di fotogrammi che affliggono più o meno tutti i musou, ci ha molto sorpreso constatare come il framerate a 60 fps di Fate/EXTELLA risulti perfettamente stabile anche quando lo schermo è letteralmente occupato da centinaia di nemici. Nulla da eccepire sul doppiaggio in lingua originale, il quale presenta le storiche voci già note agli estimatori delle trasposizioni animate, e vanta interpreti vocali di tutto rispetto. La traduzione in lingua inglese, inoltre, ci è parsa molto accurata e scorrevole, e in sede di sede di esame non abbiamo riscontrato errori rilevanti.

    Fate/EXTELLA: The Umbral Star Fate/EXTELLA: The Umbral StarVersione Analizzata PlayStation 4Fate/EXTELLA: The Umbral Star dimostra quanto poco ci voglia per reinventare e svecchiare il genere musou, presentando al pubblico meccaniche interessanti che non solo introducono una sana dose di strategia, ma limitano la monotonia che di solito affligge questa particolare tipologia di giochi. È un vero peccato che la storia, sicuramente originale, non riesca a coinvolgere il giocatore con un pizzico di verve in più durante i dialoghi nelle sequenze d'intermezzo, spesso troppo lunghi e afflitti da fastidiosi wall of text che coprono sia l'ambientazione sia i personaggi su schermo ad ogni intervento del protagonista. Ne consigliamo dunque l’acquisto non solo ai fan della serie Fate (soprattutto a coloro che hanno giocato l’episodio su PSP), ma anche a tutti gli appassionati degli intramontabili musou.

    Abbiamo effettuato la nostra recensione grazie al codice review ricevuto da Marvelous Europe

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