Sono esattamente 10 anni che esiste Fifa. Il capostipite, Fifa International Soccer, e il suo seguito, Fifa 95, furono accolti come capolavori. Tuttavia, a partire dall'edizione 96, e soprattutto da quella del 97, Fifa fu pesantemente declassato dalla critica al più calzante ruolo di “giochetto di calcio arcade con tutte le licenza ufficiali”. Ciò accadde fondamentalmente a causa del prepotente ingresso sul mercato del Soccer Game di Konami, Winning Eleven per Sony PlayStation, che rivoluzionò il genere proponendo, di anno in anno, quanto di più prossimo potesse esserci ad una simulazione calcistica. La perfezione di questa serie, oggi nel mondo console esclusiva PS2, rappresenta il chiaro traguardo dei coders di EA. Se, infatti, WE di edizione in edizione è stato costantemente raffinato, Fifa è ristagnato nella propria mediocrità fino al 2001, e dopo un'aberrante versione 2002, ha fatto veri balzi da gigante con le ultime due incarnazioni. Fifa Football 2004 cementifica i traguardi fisici e simulativi raggiunti con Fifa 2003, ancora lontani dai livelli di WE, ma certamente non come un tempo. Sì, signori miei, parte dell'abisso è stata colmata. La maestria con cui sono animati i diversi giocatori può iniziare a dire di ringhiare alle calcagna di WE, e la fisica della palla, pur affetta ancora da innegabili approssimazioni, è migliorata vistosamente. Tutti, e sottolineo tutti, i problemi di IA che affliggevano il buon Fifa 2003 sono stati risolti. Uno in particolare: i giocatori non si bloccheranno più se, su di un rasoterra orizzontale, andrete incontro alla palla con il ricevente, né questi se la lascerà correre impietosamente sotto le gambe. I giocatori controllati dalla CPU sono assai più intelligenti che in passato, specie in fase difensiva, ove mordono le caviglie e marcano stretti come non mai... Ed è proprio questa bravura della CPU nelle chiusure che evidenzia il principale difetto di Fifa 2004: il controllo senza palla. Denominato Off The Ball, trattasi di un sistema apparentemente rivoluzionario attraverso il quale controllare, mediante una combinazione di leve e pulsanti, il giocatore che dovrà beneficiare del passaggio smarcante da parte del portatore di palla, senza però perdere la minima possibilità d'arbitrio su quest'ultimo. Tecnica che, a livelli di difficoltà non proprio infimi, si rivela quasi essenziale per potersi produrre in azioni d'attacco spettacolari ed efficaci con frequenza accettabile. Tuttavia, al fruente non intenzionato a sobbarcarsi ore d'esercizio quotidiano risulterà estremamente ostico muovere due giocatori in simultanea con la precisione ed il tempismo richiesti, e al contempo fare attenzione al soffocante pressing di cui sopra. Il meccanismo per le triangolazioni semi-automatiche, poi, non funziona praticamente mai, costringendo ad effettuarle manualmente con una notevole perdita di realismo ed efficacia. Del sistema Off The Ball introdotto da EA, purtroppo, alla resa dei conti si salva solo la possibilità di selezionare, per mezzo del tasto bianco, il giocatore (da un ventaglio di tre) a cui indirizzare la palla: molto utile per effettuare traversoni e lanci millimetrici. L'immediatezza della tecnica “passaggio in profondità più scatto automatico del compagno” , attuabile in Fifa 2003 con il tasto L, si fa rimpiangere. L'Off The Ball vanta connotazioni indubbiamente più pretenziose e che permettono di raggiungere un realismo di gioco impensabile per il prequel, ma la curva d'apprendimento che ne risulta è decisamente poco accessibile. La completezza della modalità di gioco è, al solito, quella ineccepibile della serie, così come la scelta dei brani costituenti la colonna sonora, ora deselezionabili a piacimento. Il commento sonoro d'eccezione è a tratti paurosamente realistico, e gli effetti e i cori da stadi sono realizzati magistralmente. Graficamente ci troviamo a livelli molto elevati, nonostante la natura multipiattaforma della produzione. Un eccessivo blur sugli sfondi ridimensiona appena leggermente quello che è un fludissimo spettacolo di poligoni e textures raramente ammirato in un gioco di sport. Fifa 2004 è un prodotto più simulativo e raffinato del predecessore, il quale incarnava il punto maximo del primo decennio della serie: il miglior calcio arcade. Questo invece apre un nuovo capitolo, che protende Fifa verso la simulatività propria di WE, minacciando di togliergli l'esclusività di codesto appannaggio. Un modificazione al sistema Off The Ball all'insegna di efficacia e semplicità, e un ulteriore balzo avanti nella fisica e nell'IA, e il prossimo episodio potrebbe davvero iniziare a dare qualche serio grattacapo alla leadership del capolavoro di Konami.
Recensione FIFA Football 2004
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Sono esattamente 10 anni
che esiste Fifa. Il capostipite, Fifa International Soccer, e il suo seguito,
Fifa 95, furono accolti come capolavori. Tuttavia, a partire dall'edizione 96,
e soprattutto da quella del 97, Fifa fu pesantemente declassato dalla critica al
più calzante ruolo di “giochetto di calcio arcade con tutte le licenza
ufficiali”. Ciò accadde fondamentalmente a causa del prepotente ingresso sul
mercato del Soccer Game di Konami, Winning Eleven per Sony PlayStation, che
rivoluzionò il genere proponendo, di anno in anno, quanto di più prossimo
potesse esserci ad una simulazione calcistica. La perfezione di questa serie,
oggi nel mondo console esclusiva PS2, rappresenta il chiaro traguardo dei coders
di EA. Se, infatti, WE di edizione in edizione è stato costantemente raffinato,
Fifa è ristagnato nella propria mediocrità fino al 2001, e dopo un'aberrante
versione 2002, ha fatto veri balzi da gigante con le ultime due incarnazioni.
Fifa Football 2004 cementifica i traguardi fisici e simulativi raggiunti con
Fifa 2003, ancora lontani dai livelli di WE, ma certamente non come un tempo.
Sì, signori miei, parte dell'abisso è stata colmata. La maestria con cui sono
animati i diversi giocatori può iniziare a dire di ringhiare alle calcagna di
WE, e la fisica della palla, pur affetta ancora da innegabili approssimazioni, è
migliorata vistosamente. Tutti, e sottolineo tutti, i problemi di IA che
affliggevano il buon Fifa 2003 sono stati risolti. Uno in particolare: i
giocatori non si bloccheranno più se, su di un rasoterra orizzontale, andrete
incontro alla palla con il ricevente, né questi se la lascerà correre
impietosamente sotto le gambe. I giocatori controllati dalla CPU sono assai più
intelligenti che in passato, specie in fase difensiva, ove mordono le caviglie e
marcano stretti come non mai... Ed è proprio questa bravura della CPU nelle
chiusure che evidenzia il principale difetto di Fifa 2004: il controllo senza
palla. Denominato Off The Ball, trattasi di un sistema apparentemente
rivoluzionario attraverso il quale controllare, mediante una combinazione di
leve e pulsanti, il giocatore che dovrà beneficiare del passaggio smarcante da
parte del portatore di palla, senza però perdere la minima possibilità
d'arbitrio su quest'ultimo. Tecnica che, a livelli di difficoltà non proprio
infimi, si rivela quasi essenziale per potersi produrre in azioni d'attacco
spettacolari ed efficaci con frequenza accettabile. Tuttavia, al fruente non
intenzionato a sobbarcarsi ore d'esercizio quotidiano risulterà estremamente
ostico muovere due giocatori in simultanea con la precisione ed il tempismo
richiesti, e al contempo fare attenzione al soffocante pressing di cui sopra. Il
meccanismo per le triangolazioni semi-automatiche, poi, non funziona
praticamente mai, costringendo ad effettuarle manualmente con una notevole
perdita di realismo ed efficacia. Del sistema Off The Ball introdotto da EA,
purtroppo, alla resa dei conti si salva solo la possibilità di selezionare, per
mezzo del tasto bianco, il giocatore (da un ventaglio di tre) a cui indirizzare
la palla: molto utile per effettuare traversoni e lanci millimetrici.
L'immediatezza della tecnica “passaggio in profondità più scatto automatico del
compagno” , attuabile in Fifa 2003 con il tasto L, si fa rimpiangere. L'Off The
Ball vanta connotazioni indubbiamente più pretenziose e che permettono di
raggiungere un realismo di gioco impensabile per il prequel, ma la curva
d'apprendimento che ne risulta è decisamente poco accessibile. La completezza
della modalità di gioco è, al solito, quella ineccepibile della serie, così come
la scelta dei brani costituenti la colonna sonora, ora deselezionabili a
piacimento. Il commento sonoro d'eccezione è a tratti paurosamente realistico,
e gli effetti e i cori da stadi sono realizzati magistralmente. Graficamente ci
troviamo a livelli molto elevati, nonostante la natura multipiattaforma della
produzione. Un eccessivo blur sugli sfondi ridimensiona appena leggermente
quello che è un fludissimo spettacolo di poligoni e textures raramente ammirato
in un gioco di sport. Fifa 2004 è un prodotto più simulativo e raffinato del
predecessore, il quale incarnava il punto maximo del primo decennio della serie:
il miglior calcio arcade. Questo invece apre un nuovo capitolo, che protende
Fifa verso la simulatività propria di WE, minacciando di togliergli
l'esclusività di codesto appannaggio. Un modificazione al sistema Off The Ball
all'insegna di efficacia e semplicità, e un ulteriore balzo avanti nella fisica
e nell'IA, e il prossimo episodio potrebbe davvero iniziare a dare qualche
serio grattacapo alla leadership del capolavoro di
Konami.
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