Recensione Final Fantasy X-2

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Recensione Final Fantasy X-2
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Disponibile per
  • PS2
  • Il primo seguito della saga di Final Fantasy

    Final Fantasy X, uscito nel Luglio 2001 fu, come gli altri capitoli della saga, un notevole successo. Come ogni episodio, esso lasciò nei giocatori la voglia di sapere cosa sarebbe successo dopo la fine del gioco. Sqare Enix provò a soddisfare la curiosità dei giocatori nipponici inserendo un filmato aggiuntivo nella versione International di Final Fantasy X. Con grande stupore dello stesso staff, tale filmato fu accolto così bene che si cominciò seriamente a considerare ciò che non era mai stato fatto prima: il seguito di un episodio della saga di Final Fantasy, ormai materializzato nella forma di Final Fantasy X-2 questo Marzo, riscuotendo un altissimo riscontro a livello di vendite. Ora, dopo circa sei mesi, è disponibile la versione americana. Saprà essere all'altezza del suo illustre predecessore?

    Una trama diversa...ma non troppo

    Final Fantasy X-2 inizia due anni dopo la fine del gioco originale. Non più sotto la minaccia di Sin, la gente di Spira ha iniziato il lento percorso della ricostruzione e dell'integrazione con le macchine una volta considerate tabù. Con tutta questa voglia "di nuovo", è naturale che si formino diverse fazioni il cui scopo è migliorare la qualità di vita su Spira. Mentre le fazioni si scontrano in maniera più o meno pacifica, Yuna ha abbandonato le vesti di High Summoner per intraprendere con Rikku e ad un'altra ragazza (Paine) la carriera di cacciatrice di sfere, divenute ora molto preziose. Sebbene il suo modo di vivere sia "alla giornata", esistono motivi molto più profondi sul perchè della sua scelta: infatti, una sfera trovata da Rikku mostra qualcuno -una persona a lei molto cara- vivo da qualche parte...
    Per volontà precisa degli sviluppatori, la trama di Final Fantasy X-2 è radicalmente diversa dal capitolo precedente. Se in Final Fantasy X prevaleva la sensazione di tragedia imminente, in FFX-2 c'è un'atmosfera più rilasssata e allegra, che a volte finisce nell'assurdo (come accade rivisitando nel seguito alcuni "locazioni famose" del prequel). Questo non significa che non vi siano momenti seri, in particolare verso la fine del gioco. Sintetizzando, la trama di FFX-2 può essere definita buona e sufficientemente coinvolgente, superato il primo momento di smarrimento dovutto a cambi di registro spesso abbastanza netti. La tanto vociferata influenza di "Charlie's Angels", si limita ad un paio di sequenze durante l'introduzione in CG. E' ovvio che per comprendere al meglio la trama è necessario aver giocato ad FFX.

    Un impianto di gioco radicalmente differente

    Anche nel caso dell'impianto di gioco Final Fantasy X-2 è radicalmente diverso da FFX. Alla grande linearità di quest'ultimo si contrappone una notevole non linearità: infatti la mappa del mondo sarà disponibile sin dall'inizio. Per ognuno dei cinque capitoli della storia sarà possibile scegliere le familiari locazioni di Spira. I luoghi di particolare interesse (o necessari per l'avanzamento nella storia) sono evidenziati con il nome di "Hotspot" (Active Link nella versione giapponese). Tuttavia, non è necessariamente detto che località prive di Hotspot non contengano alcunchè. Spetta al giocatore decidere se proseguire solo per i punti salienti oppure pianificare in maniera più attenta lo sviluppo del gioco. Ogni luogo è poi contrassegnato da un livello di difficoltà degli incontri casuali: il tempio di Djose o le città saranno contrassegnati come difficoltà minima, mentre Zanarkand o le Thunder Plains sarnno un po' più ostiche.
    Una volta arrivati in una locazione, solitamente partirà il cosiddetto "Mission Time!", in cui bisognerà compiere qualche attività ben precisa (partecipare ad un sottogioco, trovare una certa persona, completare un dungeon e così via). In generale le possibilità offerte sono abbastanza varie e divertenti. Può anche capitare di imbattersi in missioni che si svolgono in più capitoli o sono collegate tra di loro. Non mancano i dungeon segreti (due) o i boss opzionali, affrontabili svolgendo un particolare sidquest.
    Parlando di sottogiochi: sono parecchi e abbastanza diversificati: si va da una specie di sparatutto a tempo (Gunner's Gauntlet) ad una strana tipologia di rythm game (la calibrazione delle torri nelle Thunder Plains), passando per un curioso gioco basato sulle monete (Sphere Break). In generale i sottogiochi sono ben diversi dai pessimi e frustranti sidequest di Final Fantasy X, risultando parecchio impegnativi solo in un numero limitato di casi.
    Una struttura di gioco non lineare presuppone anche finali multipli, ed è proprio questo il caso di FFX-2. Il gioco presenta ben cinque finali possibili, dalla "bad ending" alla "perfect ending". In genere la selezione di un finale dipende dalle azioni svolte durante il gioco in particolari momenti. L'eccezione è costituita dalla "perfect ending", per la quale è necessario aver completato ogni singolo aspetto del gioco, arrivando a totalizzare il 100% (la percentuale è scritta fra i dati di salvataggio). Poichè è quasi impossibile sviscerare il gioco alla prima partita, Square Enix ha introdotto la funzione New Game+. In pratica, una volta finito il gioco, sarà possibile ripartire dall'inizio con tutti i soldi, oggetti, ed equipaggiamento ottenuti nella partita precedente (escluso il livello, che riparte da 1), nonchè la percentuale completata, per permettere al giocatore di esplorare aree che prima aveva ignorato. Inutile dire che si tratta di un'ottima idea.

    ATB, Garment Grid e Spherechange

    Il sistema di combattimento scelto da Square Enix per Final Fantasy X-2 è costituito da una versione modificata dell'ATB (Active Time Battle), utilizzato nei precedenti capitoli (sino a FFIX). Le principali differenze riguardano la variabilità della barra dell'ATB (a seconda dell'azione che si è svolta precedentemente) e dal fatto che per eseguire magie o attacchi speciali è necessario attendere un certo tempo (come accade in altri RPG, come la saga di Grandia, per esempio). Calibrando attentamente i tempi di attacco è anche possibile eseguire le cosiddette "Chain": combo che possono anche servire ad interrompere l'attacco avversario. In genere il flusso della battaglia è molto più rapido, e richiede uan certa odse di riflessi e pianificazione in tempi brevi, tanto da poter disorientare i giocatori abituati al più statico CTB.
    Per ovviare al fatto di possedere un party fisso composto da sole tre persone Square Enix è ricorsa all'accoppiata Garment Grid/Dressphere. I Garment Grid (Result Plate nella versione nipponica) sono "tavole" con un certo numero di "nodi". In tali nodi possono essere alloggiate le Dressphere, che corrispondono al Job System di FFV e FFT. Per esempio, esite la sfera del guerriero, del mago bianco, ed altre di nota familiarità. Ogni Dressphere puo' essere attivata durante la battaglia premendo R1. Così facendo, il nodo si attiva e può dare accesso a caratteristiche aggiuntive (come bonus all'attacco o alla difesa) che permangono per tutta la durata della battaglia. Ogni "cambio" (Spherechange - Dress Up nella versione giapponese) da' origine ad una sequenza, che è possibile saltare modificando le opzioni. Oltre a quanto detto, i Garment Grid (che sono più di cinquanta) hanno delle caratteristiche fisse a seconda del tipo equipaggiato. E' inoltre possibile equipaggiare due accessori per personaggio. Ogni sfera ha una percentuale di completamento. Alle sfere sono associate abilità acquisibili tramite l'uso degli AP (Ability Points) guadagnati assieme all'esperienza. Dopo aver selezionato l'abilità che si vuole imparare, essi vengono attribuiti a quella particolare abilità. Una volta raggiunto il valore richiesto, la si può usare, anche subito (gli AP sono attribuiti in battaglia, non alla fine di essa).
    Globalmente il sistema funziona abbastanza bene, e le possibilità tattiche offerte dal Job System sono notevoli. Tuttavia occorre far notare che il numero di Dressphere è decisamente sproporzionato al numero dei personaggi, con il risultato che si rischia di finire presto ad usarne solo un numero limitato, tralasciando quelle a sviluppo lento e preferendo quelle più facili da utilizzare.
    Dal punto di vista delle difficoltà il gioco si attesta si buoni livelli, essendo più difficile del suo predecessore (a meno di fare power leveling). Per quanto la curva di difficoltà non sia ripidissima, un errata gestione del gruppo od uno sviluppo irregolare possono portare a morte certa, anche perchè Square Enix ha modificato il gioco togliendo la possibilità di finirlo in fretta grazie ad un accessorio segreto.

    Un buon comparto tecnico

    Final Fantasy X-2 riutilizza il motore grafico di Final Fantasy X, che -sebbene cominci a mostrare il peso degli anni- rimane uno dei migliori per quanto riguarda gli RPG su Playstation2. Sebbene molte locazioni siano quelle del predecessore, sono stati aggiunti diversi dettagli extra, per non parlare di locazioni rifatte ex-novo (Kilika). Oltre a questo, si aggiungono diversi dungeon inediti o modificati. In generale l'aspetto del gioco è gradevole: le sequenze di cambio di Job sono ben fatte e i nuovi modelli ad alta qualità di Yuna, Rikku e Paine sono decisamente eccellenti, sebbene non usati tantissimo. Tuttavia vi sono anche alcuni difetti, tra cui la presenza di fastidiosi rallentamenti in alcuni frangenti del gioco e la scarsezza di dettagli di alcuni modelli di personaggi "importanti", nonche' la carenza di effetti speciali nell'uso delle magie e degli attacchi superiori.
    Dal punto di vista del sonoro, le musiche (non curate da Nobuo Uematsu), come nel caso dell'originale decimo episodio, risultano non particolarmente incisive e quasi del tutto anonime. Sono presenti due tracce cantate "Real Emotion" , e "1000 Words" , cantate da JADE (Kumi Koda nella versione originale), entrambe a malapena sufficienti.
    Il doppiaggio, purtroppo, è decisamente scadente. Buona parte del cast di FFX è presente nel gioco, con risultati che oscillano tra il pessimo e l'insufficiente. A questo si aggiunge la discutibile scelta di Square Enix di modificare alcune linee di dialogo in alcune scene. Riassumendo quanto detto, l'audio di FFX-2 raggiunge a malapena la sufficienza.

    Un rip-off? No, un gioco completo

    Tirando le somme, è possibile definire Final Fantasy X-2 non un semplice add-on, ma un gioco di buona qualità che si regge tranquillamente sulle proprie gambe. Sebbene possa disorientare i fan della saga per la sua radicale differenza, un'occhiata più approfondita potrà mostrarne i lati positivi. L'unico appunto che si potrebbe fare è che la conoscenza della storia del predecessore è quasi obbligata, dati i riferimenti. A parte questo si tratta sicuramente di un gioco che vale la pena acquistare.

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