Recensione Football Manager 2009

Il nuovo capitolo della serie Football Manager

Recensione Football Manager 2009
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  • Pc
  • Finzione o realtà?

    “Il più bel lavoro del mondo”: con questo eloquente sottotitolo si presenta il nuovo capitolo della serie Football Manager, la più stimata simulazione manageriale calcistica degli ultimi 10 anni. Che quello dell’allenatore (anche se ormai sarebbe meglio dire manager data l’ampiezza dei loro compiti) sia uno dei lavori più belli al mondo è fuori da ogni dubbio, sicuramente è anche uno dei meglio pagati: per chi non ha la possibilità di seguire il corso a Coverciano per conseguire il patentino da professionista, non rimane che cercare un’applicazione alle proprie strategie nella dimensione ludica, e da questo punto di vista non stupisce che tale titolo rimanga uno dei più venduti tra quelli per PC, almeno se consideriamo la grande voglia di cimentarsi con questo ruolo da parte del pubblico appassionato.
    Per far capire, invece, la profondità del livello simulativo di Football Manager, basterebbe riportare la notizia degli ultimi giorni in cui l’Everton FC, glorioso club di Liverpool e che milita attualmente in Premier League (equivalente della nostra Serie A), ha annunciato di aver stretto un accordo commerciale per poter utilizzare in esclusiva i database di Football Manager, un archivio di circa 370.000 tra tecnici, staff e giocatori. Indubbiamente, uno degli aspetti più interessanti di FM è la grande quantità di dati su giocatori reali che un’intensa attività di scouting portata avanti negli anni ha permesso di avere a disposizione: questo non significa che anche in questo titolo non sia presente qualche svista o dei parametri fuori scala, ma di fronte alla mole impressionante sembra veramente una goccia in mezzo al mare. La grossa sfida che la serie è riuscita a vincere negli anni, non riguarda soltanto questo aspetto, ma la capacità di coniugare tutto questo con un titolo coinvolgente e appassionante senza diventare eccessivamente frustrante o inaccessibile.

    Do you need a patch?

    La versione qui analizzata è la 9.1.0, comprensiva della patch rilasciata qualche giorno dopo l’uscita del titolo sul mercato, e disponibile sul sito di Football Manager 2009 (da qui in avanti FM09): abbiamo ritenuto inopportuno recensire la prima versione uscita nei negozi, perché afflitta da alcuni problemi secondari e da uno piuttosto rilevante per l’economia di gioco, cioè i troppi infortuni che si verificano seguendo la partita in modalità TV, che avrebbe falsato eccessivamente il nostro giudizio.
    Ad inizio mese, nel nostro “hands on” su questo titolo, avevamo accennato alla grande attenzione che Sports Interactive sta riservando al mondo di internet e alle sue infinite possibilità anche in senso commerciale; questa prima impressione è stata ulteriormente confermata all’uscita del gioco, che è ora disponibile anche in digital delivery da Steam, oltre che nella versione su DVD per PC e MAC. Si segnalano alcune difficoltà, in via di risoluzione, per l'attivazione del gioco tramite codice online.
    In FM09, come ormai dovrebbe essere chiaro, vestiremo i panni di un manager di una squadra di calcio, da scegliere tra le 5.000 presenti, e a seconda della nostra selezione avremo obbiettivi e mezzi differenti per raggiungere il nostro scopo. Già nella fase di creazione della partita si possono notare alcune migliorie rispetto la precedente edizione, tra cui la possibilità di selezionare il sesso del proprio allenatore, un “wizard” che rende maggiormente semplificato e rapido il processo di impostazione (che può essere però disattivato se si desidera intervenire più nel dettaglio) e la possibilità di accedere a profili precedenti con estrema facilità.
    Chi ha già familiarità con i precedenti capitoli, si troverà di fronte ad un ambiente di gioco pressoché immutato rispetto alla precedente edizione, anche se la presenza di alcune scorciatoie all’interno di alcuni menù danno una maggiore logicità alla navigazione tra le schermate. Per coloro che invece non fossero avvezzi a questa serie, basti dire che FM09 presenta una schermata principale da cui è possibile accedere a vari menù, il tutto utilizzando unicamente il mouse, in maniera estremamente intuiva, e, per ogni difficoltà, è comunque presente un tutor che guiderà il giocatore passo per passo.
    La vera miglioria di FM09 è indubbiamente il pieno supporto al wide screen, assente nelle precedenti edizioni: un piccolo cruccio per i giocatori.

    Tra rumors e tattiche

    Avviata la nuova stagione, saremo accolti dal presidente e dal consiglio, con cui dovremo definire gli obbiettivi stagionali e i mezzi disponibili per ottenerli, e dal nostro allenatore in seconda, che non si limiterà a presentarci la rosa con una scheda, ma ci segnarlerà in quale reparto la squadra è deficitaria, consigliandoci anche alcuni nomi che potrebbero fare al caso nostro. Come la scorsa edizione, è possibile rescindere consensualmente tutti i contratti dello staff se gli elementi già in seno alla società non fossero di nostro gradimento.
    Soprattutto per quanto riguarda il secondo allenatore, che rispetto al passato ricopre ora un ruolo di maggiore importanza in tutte le fasi del gioco, questa sostituzione si rivela necessaria.
    Per quanto riguarda la parte gestionale Sports Interactive ha cercato di inserire alcuni miglioramenti su un telaio già ampiamente collaudato ed eccellente. Una delle novità più interessanti è senza dubbio quella data dalla possibilità di richiedere ad alcuni membri della squadra di allenarsi in un reparto specifico, come ad esempio il dribbling per vie centrali, o di tenere un determinato atteggiamento tattico: elementi che per quanto marginali, inseriti in un contesto già articolato danno l’impressione di poter ormai agire praticamente su qualunque aspetto tecnico tattico. Anche la gestione delle tattiche risulta più immediata grazie ad alcuni piccoli accorgimenti, tra cui la segnalazione immediata con un pallino colorato della adattabilità di un giocatore ad un determinato ruolo.
    Altro elemento di novità, che risulterà evidente nelle primissime fasi di gioco e di cui avevamo parlato diffusamente anche nell’hands on, è la conferenza stampa che saremo chiamati a presenziare in occasione di alcuni match ed occasioni importanti, o che potremo convocare noi stessi in seguito ad alcuni eventi particolari. Questa sì va ad aggiungere alle altre possibilità di rapporto con la stampa già presenti nelle passate edizioni (commenti su un altro allenatore, su alcuni giocatori, risposta ai rumors di mercato) ed amplierà l’aspetto psicologico relazionale su cui si potrà incidere nei confronti della propria squadra, e del mondo del calcio più in generale. Purtroppo, nonostante sia un’aggiunta di un certo valore, che aumenta la sensazione di controllo del proprio team e della propria carriera, la sua realizzazione sembra un po’ limitativa: superate le prime ore di gioco alle domande dei giornalisti, oltremodo cicliche, è possibile rispondere selezionando una risposta su cinque già predeterminate, poste come una scala Likert, usata nelle scienze sociali per misurare la concordanza nei confronti di un oggetto in questione. Detto in parole povere è possibile soltanto esprimere il proprio atteggiamento nei confronti di una questione, e se in alcuni casi è anche molto indicato come strumento, in altri momenti risulta veramente fuori luogo, oltre che a limitare già di partenza le possibili domande a cui si può rispondere. Inoltre gli stessi giornalisti sembrano non essere graffianti con le loro domande, limitandosi al massimo ad insistere se non si ritengono soddisfatti di una nostra risposta o se vogliono smuoverci dalla neutralità.
    Sempre a proposito dei media si segnala la rinnovata gestione dei rumors di mercato: spesso potremo inventarli di sana pianta ed utilizzarli a nostro vantaggio per seminare un po’ di astio tra le compagini avversarie o per fare pressioni su alcune società. Naturalmente, è un arma a doppio taglio, da maneggiare con cautela.
    Per quanto riguarda la gestione delle finanze e il calciomercato si segnala un generale impoverimento di molti club che consente una migliorata circolazione dei giocatori a prezzi “bassi”: inoltre, gli sviluppatori hanno lavorato molto su alcuni elementi per rispettare in maniera più fedele alcune delle peculiarità dei vari campionati, come la Spagna che propone una diversa tassazione o la differente gestione dei contratti giovanili in alcuni paesi.

    Benvenuto 3D

    La maggiore novità di FM09 riguarda senza alcun dubbio la partita vera e propria, che ora propone accanto alla visualizzazione in 2D classica ( i famigerati “pallini”), un 2D che sfrutta la stessa concezione ma che è più curato nei dettagli, ed il 3D. L’inserimento delle tre dimensioni in questo titolo era una necessità non più rimandabile, dettata dalla pressione di altri giochi in questo genere che fanno largamente uso di questa caratteristica da ormai molti anni, e dalle pressanti richieste dall’utenza.
    Il 3D di FM09 è molto particolare, essendo la rappresentazione in 3 dimensioni dello stesso match engine utilizzato per il 2D: da una parte è evidente che la decisione è stata presa per conservare un motore simulativo ampiamente collaudato ed estremamente apprezzato dai giocatori, una scelta quindi condivisibile, da un altro punto di visto però, prettamente tecnico e visivo, non si può non considerare che il risultato raggiunto sia molto lontano dalle produzioni odierne, e la stessa realizzazione, pur volendo soprassedere sul fatto che somigli maggiormente a sensibile soccer che non ad un titolo contemporaneo, risulta non perfetta in molti particolari, come animazioni non impeccabili, blocchi di qualche secondo in occasione di rimesse in gioco, ed altri bug più piccoli ma comunque fastidiosi. Nonostante tutto, si può affermare che complessivamente l’aggiunta del 3D è stata positiva: riempie di soddisfazione veder rappresentate in maniera fedele le proprie istruzioni e le proprie tattiche non soltanto con i “pallini”.
    Nella modalità 3D sono presenti diversi tipi di telecamere e il passaggio tra queste risulta molto agevole anche a partita in corso, permettendo al giocatore di fare un po’ il regista della propria partita (inoltre c’è la possibilità di navigare nella timeline per rivedere le azioni più interessanti). Ma dove il 3D si sposa anche con il gameplay è nella partita televisiva, cioè full-screen, dove saranno a disposizione alcuni widgets, tra cui l’utilissima analisi dell’allenatore in seconda sul comportamento della propria squadra, sui giocatori migliori e peggiori e sulle eventuali contromosse da adottare. Altri widget di una certa utilità sono quelli relativi alle valutazioni dei giocatori e le statistiche in tempo reale.
    A differenza della versione utilizzata per il nostro hands on, ritorna la possibilità di seguire la partita tramite il commento testuale: in effetti, per molti match di secondaria importanza sembra ancora molto funzionale, perché tra conferenze stampa, partita in 3D e via dicendo i tempi su questo FM09 sembrano dilatarsi ancora di più rispetto al passato, in maniera forse non percorribile per la maggioranza dei giocatori.
    Sul comparto sonoro c’è poco da dire, limitato ai rumori di sottofondo dello stadio, pecca mai risolta della serie che non permette nemmeno la possibilità di caricare propri file musicali durante la fase gestionale.

    Football Manager 2009 Football Manager 2009Versione Analizzata PCSports Interactive è riuscita a trovare anche quest’anno la strada per migliorare un titolo che già nella precedente edizioni poteva offrire moltissimo ai suoi utenti, riuscendo a mantenere intatte le caratteristiche principali che in questi anni hanno contraddistinto la serie e decretato il suo successo. Con le nuove, piccole, ma significative migliorie disseminate in tutto il titolo, il senso di controllo sulla squadra e la possibilità di gestione sembra raggiungere un punto molto elevato di completezza, nonostante alcune idee molto buone potevano essere realizzate in maniera più approfondita, come ad esempio le interviste. Stesso discorso può essere fatto per il 3D, spartano e con piccoli problemi, ma che rimane molto funzionale all’approccio simulativo del titolo. Il nostro giudizio è dunque molto positivo, ma lontano dall’eccellenza che forse poteva raggiungere questa edizione, anche confermandosi ancora una volta il punto di riferimento per il genere.

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