Recensione Football Manager 2015

Il manageriale di Sports Interactive si conferma ai vertici della categoria

Recensione Football Manager 2015
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  • Leggermente più defilata rispetto ai titoli che ogni anno si contendono un accesissimo derby virtuale su console, c'è una serie che ha scritto la storia del calcio videoludico senza mai far toccare un pallone ai propri giocatori: arrivata al suo ventiduesimo anno d'età, infatti, quella di Football Manager ha ormai assunto le proporzioni di una vera e propria religione per tutti coloro che ritengono il mestiere dell'allenatore tra i più affascinanti al mondo. Limitarsi a dire che il titolo Sports Interactive cali i propri utenti nei panni di un semplice responsabile dell'area tecnica di una squadra è però fuorviante: per capire i motivi di un fenomeno che ogni anno raggiunge la strabiliante media di duecento ore giocate da ognuno dei suoi utenti bisogna infatti lasciarsi alle spalle l'italianissimo concetto di allenatore legato solo ai verdetti del campo ed entrare nell'ottica di una gestione a trecentosessanta gradi del proprio club. Di anno in anno, sono infatti le piccole e grandi innovazioni a livello economico, di rapporto con i media e nella gestione dei propri collaboratori a tenere incollati allo schermo centinaia di migliaia di giocatori in tutto il mondo, ed il nuovo capitolo della serie in arrivo il prossimo 7 novembre su PC e Mac non fa certamente eccezione.

    CHI TI HA DATO IL PATENTINO?

    Tra le prime novità con le quali il giocatore dovrà iniziare a confrontarsi, ne troviamo una profondamente alla creazione del proprio alter-ego in panchina. Come una sorta di evoluzione dell'ormai collaudatissima opzione che permette di scegliere su quali attività del club concentrare i propri sforzi e quali invece lasciare alle cure del proprio allenatore in seconda, durante la fase di creazione del proprio profilo Football Manager 2015 permette di scegliere e personalizzare il proprio stile manageriale scegliendo tra le due principali 'filosofie' a disposizione: Tracksuit e Tactical manager. Mentre la prima è principalmente indirizzata a tutti i coloro che volessero ripercorrere le gesta di quella tipologia di allenatori che non abbandona la propria tenuta sportiva nemmeno in occasione delle conferenze stampa più importanti, la seconda è invece dedicata a chi fa dei propri idoli tutti quei manager che invece prediligono lo strapotere tattico piuttosto che atletico e che, magari, non disdegnano nemmeno apparire in prima persona per addossarsi meriti e demeriti della propria squadra. Come nella quasi totalità delle proprie feature, comunque, Football Manager 2015 non lascia certo il giocatore in balia di un dualismo secco all'interno del quale orientarsi: tramite un tradizionale sistema di sliders, infatti, il giocatore potrà liberamente scegliere un approccio alla panchina che si posizioni esattamente a metà strada tra i due o propendere maggiormente verso uno (piuttosto che l'altro), andando ad intervenire anche su ognuna delle diverse caratteristiche che contraddistinguono le due diverse filosofie come allenamento delle giovanili, livello di disciplina, motivazione e molto altro. Le conseguenze delle proprie scelte in quest'ambito sono visibili, ad esempio, nel modo in cui la squadra rispetterà le vostre decisioni al di fuori del campo di allenamento o nel tempo necessario perché si abitui ad un cambio tattico o di modulo, ma le scelte non si fermano al tipo di mentalità alla base del proprio lavoro. Insieme all'eventuale background del proprio allenatore (ex-calciatore di fama internazionale, locale, senza alcuna esperienza, ecc.) sarà ora infatti possibile scegliere con quale grado di patentino da allenatore iniziare la propria carriera (per poi aumentarne eventualmente il livello durante le partite). L'insieme di queste due ultime scelte andrà a definire il valore dei propri attributi iniziali di conoscenza tattica, determinazione, allenamento offensivo, difensivo e molto altro, rendendo fin troppo attraente la scelta di iniziare la propria carriera con il miglior patentino e passato calcistico disponibili ma, allo stesso tempo, la possibilità di agire sulle proprie statistiche come in un qualsiasi RPG (togliendo un punto da una potremo assegnarlo ad un'altra fino al raggiungimento del proprio personale equilibrio) permette in realtà di garantire alle classiche scalate al successo partite dalle serie minori una sensazione di sviluppo e soddisfazione ancora più accentuata che in passato.

    Concentrandosi su questo nuovo aspetto della creazione del proprio allenatore, al giocatore è data anche la possibilità di interagire per la prima volta con un'interfaccia grafica completamente rinnovata: a livello puramente grafico, i menù di Football Manager 2015 continuano a percorrere quella strada più 'minimalista', ordinata e dai forti contrasti che già aveva reso la scorsa edizione del titolo Sports Interactive estremamente fluida e leggibile. La novità sicuramente più interessante nel nuovo design delle schermate è però dato dal ritorno di una barra laterale adibita al controllo di tutte le funzionalità principali nella gestione del club. La scelta di spostare nuovamente quest'area nevralgica del gameplay di Football Manager dal punto più alto della schermata ad una posizione laterale ha permesso al team di sviluppo di ampliare anche il numero di voci al suo interno: questa scelta ha portato ad una navigazione dell'interfaccia ancora più veloce e istintiva, rivelandosi subito azzeccata anche grazie al 'riemergere' di schermate in passato nascoste all'interno di menù e sotto-menù e alle quali, per lo stesso motivo, si tendeva a ricorrere il meno possibile. Questa nuova struttura dell'interfaccia utente, inoltre, rende i vari menù a tendina secondari meno pesanti, facilitando la ricerca delle schermate meno importanti estremamente più veloce: una navigazione funzionale al 100%, ovviamente, richiede ancora la conoscenza da parte del giocatore dell'esatto posizionamento della schermata via via necessaria, ma il rinnovato design permette alle tradizionali 'ricerche al buio' di protrarsi per un numero di click decisamente inferiore rispetto al passato, risultando quindi molto meno dispersive e tediose.
    Insieme all'interfaccia grafica, anche la sezione tattica ha subito una naturale evoluzione in questo nuovo episodio: insieme all'arricchimento degli schemi di default inizialmente disponibili per la propria squadra (ora divisi anche per il numero di difensori con i quali si preferisce impostare il proprio undici iniziale), infatti, Football Manager 2015 continua ad evidenziare l'importanza del ruolo specifico assegnato ai propri uomini in campo, aumentandone le tipologie con ben quattro nuove entrate. Dal playmaker difensivo, al terzino ora pronto a tagliare nel mezzo per creare spazi ai compagni intorno a lui, le innumerevoli opzioni tattiche offrono la consueta, completissima, ricchezza di variabili grazie alle quali impostare la propria formazione iniziale, ma è nel cambiamento in corsa di modulo, mentalità e compiti con e senza palla che la rinnovata importanza degli incarichi assegnati si fa maggiormente sentire: nelle situazioni in cui recuperare un gol o difendere il risultato diventa fondamentale, infatti, la modifica di un (o più) ruolo o indicazione tattica riesce a far sentire il proprio peso in modo efficace in partita, con risultati più o meno positivi in base alla precisione della nostra analisi del match e dell'avversario.

    Costruire una rosa competitiva e adatta alla propria idea di calcio, inoltre, passa ora per una rinnovata sezione di scouting all'interno della quale l'integrazione con la ricerca di calciatori da parte del giocatore si è fatta ancora più forte: oltre alla possibilità di settare le diverse caratteristiche (ruolo, attributi, fascia, stipendio, e moltissimo altro) sulle quali impostare la propria ricerca, sarà ora possibile chiedere ai propri osservatori di scovare un talento dalle qualità simili a quelle di un membro della nostra rosa, di un futuro acquisto o di una possibile partenza, risultando un'opzione utilissima anche in fase di impostazione delle proprie sessioni di calciomercato. Un allungamento del limite di tempo massimo di osservazione dei giocatori ha anche contraddistinto la scoperta di talenti in giro per il mondo con un maggior realismo: piuttosto che aumentare semplicemente il numero di informazioni riguardanti le caratteristiche di un giocatore con il passare del tempo, ora i nostri scout ci renderanno disponibili degli intervalli numerici all'interno dei quali le statistiche dell'oggetto dei nostri desideri si trovano, avvicinandosi sempre più al loro valore con il prolungarsi dell'osservazione. Ricercare un calciatore, una squadra o qualsiasi altro elemento all'interno di Football Manager 2015 è inoltre un'operazione resa incredibilmente più intuitiva dall'introduzione di una barra di ricerca testuale perfettamente integrata nella parte superiore dell'interfaccia utente e simile in tutto e per tutto a quella di un qualsiasi browser internet.
    L'interazione con i singoli componenti della propria squadra e l'intera rosa è inoltre stata aumentata in termini di richieste specifiche da parte dei calciatori, così come dalla possibilità di 'recuperare' una parte di spogliatoio infelice del nostro operato grazie all'intervento di quegli elementi il cui morale è invece estremamente positivo: questi due esempi, su tutti, illustrano il grande peso specifico che la gestione psicologica e delle interazioni con i membri del proprio team hanno sulla marcia stagionale della squadra e sulla sicurezza stessa del proprio posto di lavoro, fortemente a rischio dopo un'eventuale insubordinazione dei propri uomini.
    A questo proposito, particolare attenzione dovrà essere riposta anche nell'interazione con i media, ora arricchiti da una maggiore attenzione da parte dei giornalisti alle risposte date durante le conferenze stampa e divisi in due categorie principali: tabloid e quotidiani di settore. La principale differenza tra le due si trova nella tipologia di domande effettuate nel pre e post partita e durante la settimana: mentre i primi ci punzecchieranno su eventuali tensioni all'interno dello spogliatoio o prestazioni al di sotto delle aspettative, gli altri saranno più attenti alle questioni tattiche e all'andamento generale in campionato o nei gironi di coppa, ad esempio, chiedendoci un'analisi più approfondita di questi aspetti. Le risposte date, ovviamente, dovranno tenere conto degli equilibri interni della propria squadra (specialmente in caso di tabloid alla ricerca della frase d'effetto da pubblicare in prima pagina) per evitare improvvisi cambi di umore che influiscano sui successivi risultati e difficilmente riportabili alla normalità entro tempi brevi.

    LA GRANDEZZA NEI DETTAGLI

    Insieme alle suddette 'macro' innovazioni (e alla consueta infinità di dettagli minori inseriti all'interno di sezioni come calciomercato, colloqui di lavoro e gestione finanziaria), Football Manager 2015 introduce all'interno del suo motore 3D l'utilizzo del motion capture: i movimenti degli atleti virtuali, in realtà, non sembrano averne beneficiato in modo sensazionale, ma la varietà delle animazioni ne risulta certamente più arricchita. Pur rimanendo di fronte, quindi, ad una riproposizione tridimensionale delle partite ovviamente lontanissima da quella di titoli che fanno di questa sezione il fulcro del loro gameplay, i match rimangono godibili e soprattutto sempre in grado di mostrare le ripercussioni in campo delle nostre diverse scelte. Da questo nuovo capitolo, inoltre, tanto le partite quanto le varie fasi della gestione del nostro team potranno essere condivise dal vivo (e direttamente in-game) su Twitch, elemento sempre più imprescindibile all'interno di qualsiasi titolo attualmente sul mercato. Altri particolari grafici inseriti in questa nuova edizione aprono invece una finestra sul livello di dettaglio e cura con il quale Sports Interactive contraddistingue da sempre la sua creatura: l'introduzione della partnership con l'ente benefico Movember (responsabile del No Shave November supportato anche dalla redazione di Everyeye), ad esempio, ha portato alla simpatica crescita di barbe e baffi sul viso dei modelli dei calciatori durante il mese (virtuale) di novembre; un'introduzione assolutamente secondaria che però non può che strappare un sorriso, visto soprattutto l'intento benefico.
    Inserita all'interno del titolo Sports Interactive da ormai due edizioni, farà il proprio ritorno in questo Football Manager 2015 anche la modalità di gioco Classic, grazie alla quale confrontarsi con una versione estremamente più leggera (e veloce, in termini di tempo richiesto per terminare una stagione) del gioco tradizionale: ovviamente, basando la propria fortuna sull'alleggerimento della formula di gioco che la contraddistingue, le nuove caratteristiche inseriti all'interno di questa modalità sono numericamente minori rispetto a quelle del proprio 'fratello maggiore' e generalmente derivate proprio da queste; ciò, non impedirà comunque agli amanti della modalità di riscoprirne i punti di forza, mentre chi è alla ricerca della tradizionale ed estrema profondità di gioco tipica di Football Manager difficilmente riuscirà ad essere affascinato da questo terzo tentativo.

    Football Manager 2015 Football Manager 2015Versione Analizzata PCSe annullare qualsiasi tentativo di imitazione o concorrenza all'interno di un genere è già qualcosa che in ambito videoludico non si vede sicuramente tutti i giorni, confermarsi e migliorarsi ad ogni nuovo passo è semplicemente qualcosa che solo i più grandi del settore possono permettersi. Sports Interactive, con la sua ormai più che ventennale storia fatta di cambi di nome e publisher, è sicuramente tra questi: Football Manager 2015 conferma infatti come la serie calcistica manageriale per eccellenza sia un caso più unico che raro all'interno dell'industria, innovando la sua interfaccia grafica guardando al passato ed inserendo all'interno della sua fase gestionale la consueta ed infinita lista di migliorie, limature e dettagli in grado di proporre un'esperienza familiare, ma nuova, anche al giocatore più veterano. Anche quest'anno, insomma, Miles Jacobson ed il suo team hanno confezionato una delle più complete esperienze di gioco che gli appassionati del genere possano desiderare, creando, nel frattempo, la più pericolosa minaccia alla loro vita sociale.

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