Recensione Forza Motorsport 4

Una specie in via di estinzione. Il simulatore Turn 10 diventa il driving game definitivo

Forza Motorsport 4
Recensione: Xbox 360
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  • Xbox 360
  • Noi.
    Siamo una specie a rischio, io e te.
    Noi, che adoriamo la velocità.
    Noi, devoti alla potenza, alle prestazioni, al rumore.
    "Andate via" -ci dicono- "insieme alla vostra fibra di carbonio e ai vostri V12 sputafuoco".
    Non c'è quasi più posto, per noi.
    Non tra tutti questi pendolari, questo traffico.
    Non in quest'era di sicurezza e divieti.
    Dove la praticità vince sull'adrenalina.
    Dove conta il rapporto chilometri al litro, invece che quello peso-potenza.
    Guardatevi intorno, se non ci credete.
    Ci stanno schiacciando, spingendo da parte, ci braccano ad ogni curva.
    Ma c'è ancora speranza.
    Esiste un porto sicuro.
    Un posto dove siamo liberi di sfidare le convenzioni, di piegare le leggi della fisica e di guidare le nostre potenti, bellissime macchine.
    Liberi di correre.
    Non e' una pista tedesca e nemmeno una superstrada nel Montana.
    Non e' nemmeno un luogo reale a dire il vero.
    E' molto di più.
    E' una celebrazione comune nel nome della potenza, della coppia, dell'aderenza, della pelle, della tecnologia, della bellezza.
    E' l'ultimo bastione della passione automobilistica.
    Ed è proprio lì.
    Nel tuo salotto.


    Where Dreams Are Driven. E' così che tutto è iniziato, nel lontano 2005, quando Dan Greenawalt, Brian Eckberg e John Wenld, fondatori di Turn 10 Studios, rilasciarono la loro prima creatura: Forza Motorsport. Una simulazione corsistica ancora alle prime armi, eppure intrisa della genuina passione di un team di veri amanti delle automobili, di autentici estimatori delle corse su quattro ruote. Ed è proprio seguendo sempre quelle passioni senza mai tradirle che, esattamente sei anni dopo, Forza Motorsport 4 si prepara a rivendicare un trono (quello della Real Driving Simulation) che oramai è suo di diritto.
    Tante le novità per una delle più attese esclusive Microsoft dell'anno, sulla quale -in attesa del 14 Ottobre- noi di Everyeye abbiamo finalmente potuto mettere mano. Vediamo dunque cosa ci aspetta quest'anno sull'asfalto digitale preparato per tutti noi da Turn 10.

    Tour Mondiale e Autovista

    Tra le novità di maggior impatto, per quel che riguarda l'offerta ludica di Forza Motorsport 4, c'è l'Autovista, un'introduzione inizialmente sottovalutata (e bollata come inutile orpello) dalla stampa specializzata e dagli utenti. A conti fatti, invece, si rivela un'interessante "guida automobilistica", una sorta di rivista virtuale grazie alla quale ci verranno spiegate nei minimi dettagli le caratteristiche di venticinque tra le più belle automobili presenti nel gioco. Ad illustrarcele, oltre ad una voce fuori campo (in italiano), nientemeno che Jeremy Clarkson, famosissimo conduttore di Top Gear, trasmissione di riferimento per ogni amante di automobilismo trasmessa dalla BBC. Allegate ad ognuna di queste vetture vi saranno insomma delle vere e proprie recensioni, rigorosamente sottotitolate in italiano per non perdersi nulla della graffiante verve di Jeremy (nonché del suo spettacolare accento british). In seguito al rispetto di particolari condizioni, inoltre, vi saranno dei simpatici extra (come il Warthog della serie Halo), ai quali però non sarà affiancata alcuna recensione. Autovista, in ogni caso, non è solo una mini enciclopedia automobilistica da spulciare noiosamente: è anche, e forse soprattutto, un vero e proprio autosalone nel quale interagire con la vettura selezionata. Tramite il pad o attraverso l'interazione diretta resa possibile dal supporto Kinect avremo la facoltà di aprire il cofano per osservare da vicino il motore o aprire le portiere e sederci all'interno dell'abitacolo (lato guidatore o passeggero) per ammirare gli interni. Inutile aggiungere che ogni dettaglio, dalle finiture ai materiali, è stato riprodotto con una cura esasperata: le automobili sono talmente realistiche da sembrare a "portata di tatto" e, grazie ad una particolare tecnica d'illuminazione artificiale, ogni rifrazione e riflessione sulla carrozzeria diviene un tripudio per gli occhi. Una bellezza impossibile da non voler immortalare; dunque Turn 10 ha previsto, anche all'interno di Autovista, un dettagliato photo mode che, grazie alla possibilità di cambiare sfondi (tra i quali lo studio di Top Gear) e alle molte regolazioni della lente virtuale, permetterà di creare delle vere e proprie opere d'arte. Non tutto però è fine soltanto all'estetica: il pragmatismo del team statunitense ha portato ad inserire in questa sezione delle curiose sfide, senza affrontare le quali non potremo disporre di tutte le auto previste. Ad ogni bolide corrisponderà un'obiettivo che spazierà dal semplice giungere primi in una gara all'ottenere, in un determinato intervallo di tempo, un certo numero di sorpassi.
    Gradevoli diversivi per spezzare un pò la monotonia della competizione più serrata che si aggiungono al ritorno infuocato della sezione di Painting dei veicoli e all'Officina, grazie alle quali personalizzare dentro e fuori la propria vettura con centinaia di decalcomanie (alle quali se ne sono aggiunte diverse riguardanti i maggiori produttori di componentistica racing per l'automobile) e la solita pletora di potenziamenti meccanici. Entrambe non presentano grossissime novità ma semplici smussature e piccole aggiunte in grado di renderle sempre più complete, gradevoli e funzionali.
    Il cuore di tutto rimane invece la competizione, che passa quest'anno per il World Tour, una modalità nuova di zecca. Dato fuoco alle polveri con una prima gara di prova verremo pian piano scorrazzati in un giro attorno al globo, nel tentativo di scalare tutte le categorie automobilistiche proposteci, dall'Amatoriale alla Professionistica. Ognuna di esse prevederà una serie sempre più cospicua di eventi da portare a termine per progredire; eventi che potremo di volta in volta scegliere da un'ampia rosa di possibilità offerteci da potenti ed innovativi algoritmi in grado di valutare il nostro percorso. Sin dalla primissima vettura acquistata, infatti, il sistema terrà traccia dei nostri progressi, proponendoci eventi dedicati alle nostre quattroruote preferite e premiandoci con una a scelta tra una serie di autovetture consone al nostro stile. In questa maniera, e con ben 380 eventi a disposizione in totale, saremo in grado di vivere un'esperienza totalmente personalizzata, evitando lo spreco di auto "vecchie" e l'inciampo in competizioni non avvezze al nostro stile di guida (il Drift, ad esempio). Chi lo desiderasse, naturalmente, potrà sempre riesumare -nei meandri dei menù- il vecchio calendario, ed affrontare uno dopo l'altro tutti gli eventi disponibili. Nonostante le buonissime intenzioni degli sviluppatori la varietà, passate 15, 20, 25 gare, non appare poi così elevata: accanto alle competizioni comuni troviamo infatti ben poche variabili, prefigurate principalmente dalle nuove sfide 1 contro 1, dagli eventi Top Gear e poco altro ancora. Per quanto concerne le prime si tratterà di testa a testa in cui s'inserirà anche la variabile del traffico, in quella che sembra una versione "più simulativa" di Need For Speed da un certo punto di vista. Le seconde, invece, si presenteranno come vere e proprie prove d'abilità da effettuare sul mitico test track di Top Gear: saremo chiamati, ad esempio, ad abbattere un certo quantitativo di birilli posto lungo il tracciato, in maniera tale da superare una soglia-punti stabilita. Gara dopo gara, tolte le poche digressioni citate, cominceremo a sentire anche la mancanza delle condizioni atmosferiche e delle gare in notturna, che mancano oramai quasi solo alla produzione Turn 10.

    Aldilà di questo cambio di strutturazione le meccaniche sono le stesse: a seconda della difficoltà, del piazzamento e dei danni riportati alla vettura, a fine gara guadagneremo punti e danaro, che andranno ad incrementare il nostro livello pilota, l'affinità con il costruttore (il vecchio livello auto) ed il conto in banca.
    Accanto alla componente offline, che chiude il quadro con le classiche gare veloci e sfide contro il tempo, troviamo un sempreverde comparto online, che aggiunge alle modalità oramai conosciute ed apprezzate da tutti un'importante componente social. La sezione, chiamata Auto Club, consentirà, oltre allo scambio di informazioni, record e chi più ne ha più ne metta con i propri contatti, la condivisione delle livree, degli assetti e addirittura dell'intero garage con i membri del proprio club (o clan). Ogni team potrà dunque unire le forze, nella meccanica come nel design, per primeggiare nelle competizioni organizzate online.
    Immutato il funzionamento delle aste e della condivisione dei file video o delle immagini, che dona a Forza Motorsport quel valore aggiunto che gli permette di primeggiare a 360° nel mondo delle competizioni. Per quanto riguarda il social non dimentichiamo certo di citare il ritorno della Auction House, la casa delle aste che consentirà di acquistare non solo interi veicoli a prezzi ridotti (o maggiorati!) ma anche disegni creati ad hoc dagli utenti, sfruttando le decalcomanie presenti nell'editor, nonché la facoltà di condividere tutte le foto scattate nell'Autovista o in pista, mettendo in pausa il gioco e prendendo un'istantanea del panorama. Sempre in ambito d'interazione tra videogiocatori segnaliamo la sezione "Rivali", nella quale mensilmente anche il team di sviluppo inserirà delle sfide da superare; registrato il risultato (e il fantasma) questo verrà casualmente ripescato per ri-lanciare la sfida ad un altro giocatore, possibilmente del tutto sconosciuto. Una pratica che in qualche modo si avvicina ad Autolog, senza tuttavia recuperarne in pieno tutti i migliori fasti.
    Tra le modalità di gioco online si segnala l'ampliamento della griglia di partenza a sedici partecipanti, che renderà ancor più frizzanti le classiche competizioni su pista, alle quali si aggiungono variabili inedite (per la serie) come Gatto con il Topo ed Eliminazione. La prima vede un vero e proprio inseguimento di una squadra nei confronti dell'altra mentre la seconda, recuperata da altre famose produzioni, basa tutto sul piazzamento, poiché ad ogni giro di pista l'ultimo dei concorrenti verrà irrimediabilmente eliminato dalla gara. 

    Aderenza alla realtà

    Parallelamente ai cambiamenti all'ossatura di gioco Dan Greenawalt ed il suo team hanno apportato diversi cambiamenti al gameplay. Il primo passo è stato quello di modulare in maniera ancor più decisa la difficoltà di gioco, inserendo nuovi preset predefiniti ma dando allo stesso tempo una maggior libertà di customizzazione, in maniera da accontentare tutti gli amanti delle automobili. A Forza Motorsport 4, insomma, ci si può divertire tanto da "autisti della domenica", lasciandosi praticamente guidare dalla CPU (e agendo soltanto sull'acceleratore e sulla direzione), quanto da piloti provetti, disattivando ogni aiuto elettronico come il traction control, l'ABS e -finalmente- tutti gli aiuti legati allo sterzo che, grazie all'impostazione "simulazione", è in grado di sottostare completamente all'abilità del driver. Il secondo e decisivo step riguarda l'importante accordo che Turn 10 ha stipulato con Pirelli, l'azienda italiana leader nel settore dei pneumatici. I tecnici hanno fornito al dev team una serie di test e telemetrie direttamente sfruttabili dagli algoritmi di gioco, senza dunque la necessità di venire convertite perdendo d'efficacia. Il risultato -pad alla mano- è stupefacente. Ora non ci si può più lamentare della non perfetta gestione dei carichi nella produzione Microsoft o nella simulazione non esatta dell'aderenza dei pneumatici: tutto sembra fatto a regola d'arte. E sono in particolar modo questi aspetti, una volta scesi in pista, a fare la differenza. Disattivando tutti gli aiuti ci accorgeremo immediatamente di come non sia consigliabile mettere le ruote fuori dalla pista o inchiodare poco prima di una curva per ritardare il più possibile la staccata. La ciliegina sulla torta di un sistema decisamente avanzato è un'ottima gestione dei danni, che mette in luce come ogni scontro, a seconda dell'intensità, possa leggermente graffiare la carrozzeria, rovinarla irreparabilmente, farne staccare alcune parti oppure inficiare direttamente la meccanica del veicolo, impedendo il lineare svolgimento della gara.
    Se già utilizzando il gamepad le sensazioni di guida si trasmettono al videoplayer in maniera veramente genuina il tutto non può che migliorare collegando alla console uno tra i numerosi volanti (magari uno decente) in circolazione. Le sensazioni, in questo caso, vengono amplificate soprattutto da una corretta, precisa e a dirla tutta favolosa implementazione dei 900° di sterzata, che consentono una maggior accuratezza in fase di sterzata e "costringono" il giocatore a faticare quasi (QUASI) come se stesse portando davvero un'auto ad oltre duecento chilometri orari in pista.
    Anche un prodotto apparentemente impeccabile come Forza Motorsport 4, tuttavia, non è esente da difetti (in questo caso "difettucci"). Sebbene il lavoro svolto riguardo l'intelligenza artificiale sia tangibile anche a livelli di difficoltà non elevati, la varietà di guida raggiunta dalla CPU non ci ha soddisfatti, riuscendo a malapena a sfiorare quanto mostrato da Shift 2: Unleashed, ancora imbattuto in termini di reazioni dell'IA computerizzata. Il titolo Turn 10 vede un netto distacco dal passato, che si presenta sottoforma di piloti passabili d'errore in staccata o nell'impostazione delle curve; tuttavia rimane ancora troppo ancorato, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, ad una guida sin troppo monotona da parte della CPU che, pur producendo ottimi tempi (e risultato dunque estremamente competitiva), tende ancora a guidare sui binari della traiettoria ideale, spesso senza curarsi degli avversari in pista e di come aggredirli e superarli. Sia ben chiaro: guidare in Forza Motorsport 4 (specialmente con la strumentazione adeguata) arreca un piacere mai provato prima; piazzarsi nelle prime posizioni, invece, non è sempre visceralmente appagante come nel titolo Electronic Arts.

    A dispetto di qualche piccola imprecisione Forza Motorsport 4 può comunque avvalersi di un pacchetto contenutistico non indifferente. Aldilà delle moltissime licenze ufficiali per quanto riguarda le vetture può infatti contare su un numero di tracciati davvero ampio (oltre la ventina senza tenere in considerazione le variabili più corte di qualcuno). Alle vecchie glorie come il Mugello, Fujimi Kaido e Laguna Seca troviamo delle gradevoli aggiunte come il Top Gear Test Track, le Barnese Alps ed il circuito Infineon Raceway, che metteranno alla prova la tecnica di guida dei piloti più provetti.

    Eccellenza visiva

    Tecnicamente Forza Motorsport 4 mette a dura prova l'hardware dell'Xbox 360, mostrando in primis una mole poligonale davvero invidiabile, sia osservando le vetture (perfettamente riprodotte all'interno come all'esterno) sia i tracciati stessi, ricchissimi di particolari. Texture e shader che accompagnano il tutto rasentano lo stato dell'arte e sono in grado di riprodurre riflessioni e rifrazioni in maniera a dir poco maniacale, nonché una resa dei materiali che, francamente, mai si era vista prima d'ora. Il merito, però, è da attribuirsi in larga parte all'utilizzo di innovative tecniche d'illuminazione ambientale, prese in prestito nientemeno che da Pixar Animation Studios. Tra le tecniche hollywoodiane prese in prestito ne segnaliamo in particolare una, chiamata Image Based Lightning, che permette di illuminare i modelli a partire direttamente dall'ambiente di gioco, in maniera da ottenere una resa molto più precisa e realistica in ogni situazione. Le meraviglie di questa "nuova" tecnologia vengono ancor più accentuate nell'Autovista, che presenta modelli semplicemente veri. L'unione di questi sistemi d'illuminazione e di una particolare tecnica di ottimizzazione che consente di ottenere una risoluzione maggiore man mano che ci si avvicina all'auto, mantenendo un livello leggermente inferiore una volta allontanati, rende ogni particolare incredibile. Non solo ogni veicolo ma ogni singola parte di esso, sia il volante, siano i freni o i cerchioni, siano le componenti in fibra di carbonio del telaio o il blocco motore, presenta una definizione elevatissima, osiamo dire mai raggiunta da una produzione di questa generazione.
    Di pari livello anche la componente sonora, grazie ad una campionatura maniacale dei motori e ad una colonna sonora orecchiabile e mai troppo invasiva.

    Licenze, tracciati...ma non parlategli di Porsche

    Il “battibecco” tra Turn 10 ed Electronic Arts per la licenza Porsche è oramai cosa nota a tutti. Forse non tutti sanno però che, in Forza Motorsport 4, il risultato di quel battibecco è l’assenza della licenza Porsche, sostituita dalla cara vecchia RUF (nient’altro che un’azienda automobilistica che “modifica” le Porsche). Purtroppo di modelli di RUF, almeno al lancio, ce ne saranno solo due. Non sappiamo dire se, in futuro, ne saranno rilasciati altri via DLC.

    Forza Motorsport 4 Forza Motorsport 4Versione Analizzata Xbox 360Grazie all’apporto di tutte le feature che lo hanno reso grande, il rinnovamento della carriera, un gameplay stellare ed un comparto tecnico allo stato dell’arte, Forza Motorsport 4 conferma le aspettative di tutti affermandosi come la miglior simulazione di guida disponibile su console. Un’intelligenza artificiale ancora non al top (seppur molto vicina) non basta a scalfire l’immenso lavoro di Turn 10 che, per la terza volta di fila riesce a confezionare un capolavoro immancabile in ogni ludoteca.

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