Full Auto 2: Battlelines: recensione del racing game di Sega

Uscita di strada con testacoda per il Racing Game Sega

Full Auto 2: Battlelines: recensione del racing game di Sega
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  • PS3
  • Psp
  • Scream If You Wanna Go Faster

    Qualcuno potrebbe pensare che potenziare una macchina si limiti a modificarne alcuni pezzi come motore, cambio, sospensioni e aerodinamica. Niente di più sbagliato. Sarebbe solo quello che molti chiamano come uno step, un primo passo verso qualcosa che va oltre. Il punto cardine è proprio capire cosa ci sia oltre.
    Prendiamo ad esempio una sana competizione clandestina. Una decina di macchine elaborate che si sfidano all’ultima curva. Vince solo il primo che giunge primo al punto fissato come traguardo. Il tutto avviene in maniera più o meno spettacolare, con massiccio uso del nos tanto caro a recenti produzioni cinematografiche. Stiamo parlando alla fine di una competizione in cui trionfa il migliore a discapito degli altri, concetto tanto caro a Darwin, che si sposa con lo spirito proprio insito nelle corse. Quando sei su un rettilineo, dinnanzi a te solo un’auto che ti divide dalla montagna di grana chiamata volgarmente “vittoria”, il nos può essere un ottimo arma per avere la meglio. D’armi ce ne sono tante ma per andare sul sicuro ho deciso di montare sulla mia Durango 95 un bel lanciamissili a ricerca teleguidata, giusto per esser certo di primeggiare anche a Full Auto 2.

    Ho speso un sacco di soldi per alcol, donne e macchine veloci...

    Dopo il pecedente episodio (non particolarmente convincente) uscitio su Xbox 360, Sega ha deciso di trasportare Full Auto anche su Playstation Portable; Full Auto 2: Battlelines è una versione riveduta dell’episodio uscito di recente sulla console next generation firmata Sony e mantiene immutato il gameplay di gioco ridimensionando l’aspetto tecnico decisamente impensabile per il comunque dotato hardware portatile. L’idea alla base di questo racing game basato sul “combattimento” e sulla distruzione dei propri rivali per arrivare primi al traguardo ha profonde radici nella storia del videogame e vanda illustri antenati, come la serie Twist Metal, Wipeout e Burnout. Full Auto si è già dimostrato sulle piattaforme "home" un titolo scarsamente dotato di quelle novità e di quel comparto tecnico che si richiede obbligatoriamente ad una console Next Generation ma su PSP potrebbe in ogni caso rivelarsi un buon gioco, con tante auto, armi e ambientazioni differenti. Potrebbe...

    ...tutti gli altri li ho sperperati

    La versione dedicata a Psp di Full Auto 2 propone ben tre modalità diverse di gioco: “Carriera”, “Attacco Evento” e “Multigiocatore”. Come si può intuire il fulcro del gioco sarà proprio la modalità carriera nella quale al giocatore è illustrato il background che fa da sfondo al gioco, in altri termini una trama banale che ci vede impegnati nel cercare di riportare l’ordine nei vari quartieri che costituiscono Staunton City, la città in cui il titolo è ambientato. Un menù piuttosto semplice ci permette di scegliere il quartiere della città, evidenziando i diversi obiettivi richiesti. Ogni gara presenta dai 2 ai 3 obiettivi diversi che consistono nell’eliminazione di un numero preciso d’avversari o nella conquista di una data posizione al termine della corsa. Prima di cominciare la corsa si sceglie la propria vettura (inizialmente sono disponibili solo 3 veicoli, procedendo nel gioco vengono sbloccate le altre, per un totale di 25) e la si può personalizzare nel colore della carrozzeria e nelle armi in dotazione quali mitragliatrici, lanciarazzi e mine (sono presenti oltre 20 armi in totale). Come nelle altre versioni ritroviamo il consueto armamento frontale e posteriore il cui utilizzo è limitato a causa del relativo surriscaldamento. Questo aspetto introduce un pizzico di strategia al gioco: impedendo al giocatore di tenere sempre premuto il dito sul grilletto lo costringerà a ponderare su quale sia il momento giusto per sferrare un attacco. Per utilizzare le armi non dovremo far altro che procurarci le munizioni sparse lungo il tracciato e premere il tasto dorsale “R”, per sparare con l’arma principale, ed il tasto “L” per scaricare quella secondaria. Impareremo, col proseguire del gioco, a scegliere con cura le nostre armi: in circuiti con strade ricche d’elementi distruttibili è opportuno usare il lanciarazzi, in questo modo i distributori delle pompe di benzina diventano trappole mortali per i nostri avversari! Una volta fatte le scelte ritenute opportune per definire il proprio veicolo si devono portare a termine le varie gare presenti nella modalità Carriera. Durante la corsa la nostra abilità nel compiere salti acrobatici e nel distruggere gli avversari sarà ripagata con dei punti energia che riempiranno una barra sullo schermo (proprio come avviene in Burnout). Quando questi saranno accumulati in quantità sufficiente diverrà possibile usare il turbo (basta semplicemente premere il tasto cerchio), per superare agevolmente gli avversari, oppure attivare un'opzione per gestire il tempo a nostro piacimento (che ci può portare, ad esempio, indietro a poco prima che avvenga uno schianto, in modo tale da riparare all'errore e non compromettere l'esito della nostra gara). Oltre a adoperare l'arsenale direttamente contro i rivali, è anche possibile sparare ad edifici; in questo modo è possibile trovare numerose scorciatoie, bloccare le auto avversarie o distruggerle sotto il peso delle macerie. Riuscire a conquistare i vari obiettivi presenti in ogni competizione non sarà mai semplice. Questo è dovuto sia a causa di un’elevata difficoltà nel gioco che ad una pessima guidabilità dei veicoli. Bisognerà impegnarsi non poco per padroneggiare l’auto fra le strade di Staunton City e purtroppo né la croce direzionale e neppure la leva analogica sarà di nostro aiuto. La pessima precisione del sistema di controllo rende particolarmente ingiocabile il titolo specialmente quando si attiva il turbo: la nostra auto rimbalzerà come una pallina da flipper fino a schiantarsi inevitabilmente contro un ostacolo. Apparentemente Full Auto 2 dà l’impressione di essere un titolo dotato di un eccezionale gameplay, ma basta la prima partita a sminuire l’attesa del giocatore. Il titolo si rivela frustrante e ripetitivo, per nulla coinvolgente e la voglia di proseguire nel gioco sminuirà corsa dopo corsa, lasciando il rimpianto per i soldi (mal) spesi. La modalità “Attacco Evento” permette di percorrere i singoli tracciati presenti nella modalità carriera; in questo modo si può apprender meglio le caratteristiche dei vari circuiti e delle automobili, senza essere vincolati dai limiti narrativi della "Carriera". Infine tramite la modalità multigiocatore è possibile via wi-fi giocare con un amico dotato di Psp ed una copia del gioco. Nonostante queste opzioni di gioco il titolo non riesce ad offrire un motivo valido che catturi l’interesse del giocatore.

    Tecnica

    Purtroppo la situazione è sottotono anche per quel che riguarda il comparto tecnico di Full Auto 2: il titolo Sega presenta un motore grafico appena sufficiente rovinato da pessime texture in bassa risoluzione. Pur riuscendo ad offrire un discreto senso di velocità si nota che il frame rate, in alcuni casi, crolla di fronte alla presenza di troppi elementi su schermo, inoltre la realizzazione d’alcuni effetti speciali, quali fumo ed esplosioni, è completamente da rivedere. Le strade di Staunton City sono caratterizzate da pochi poligoni, apparendo, di conseguenza, spoglie e prive di dettagli, quasi a voler marcare la monotonia del racing arcade Sega. Una maggiore cura da parte degli sviluppatori avrebbe sicuramente giovato a Full Auto 2 salvandolo dalla mediocrità. Fortunatamente un'adeguata attenzione è stata riposta nella realizzazione del comparto audio. In altri termini discrete musiche e anonimi effetti sonori sono la caratteristica meglio riuscita di Full Auto 2.

    Full Auto 2: Battlelines Full Auto 2: BattlelinesVersione Analizzata PSPFull Auto 2 si rivela un titolo mediocre, realizzato con poca cura e non offre una motivazione valida per appassionare il giocatore. Il controllo delle vetture impreciso e scomodo (sia con la croce direzionale che con la levetta analogica), la difficoltà troppo elevata e l’assenza d’elementi che catturano l’interesse stronca irrimediabilmente la giocabilità del titolo. Nonostante la presenza di numerose opzioni e modalità di gioco, la frustrazione prende il sopravvento condannando Full Auto 2 ad essere messo rapidamente da parte. Il titolo Sega potrebbe piacere a chi ha apprezzato i capitoli su Xbox 360 e Playstation 3, da evitare per tutti gli altri.

    4.5

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