Recensione G-Force

Il solito Tie-In infantile, oppure un titolo comunque godibile?

Recensione G-Force
INFORMAZIONI GIOCO
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Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Psp
  • L’appassionato videoludico guarda al tie-in sempre con una certa circospezione. La tradizione negativa che precede l’arrivo di questo genere di titoli, infatti, funge spesso un po’ da freno alla loro diffusione nelle ludoteche. Vero è che la diffidenza appare abbastanza lecita, visti i clamorosi buchi nell’acqua apparsi sulla scena negli ultimi anni. Con lo sbarco di G-Force al cinema, film che sfrutta tra le altre cose l’ormai consolidata nuova era del 3-D, è scoccata anche l’ora della versione per console, ovviamente multipiattaforma, la quale si assume l’arduo compito di riportare in modo convincente le gesta dei simpatici porcellini d’india sui pad di casa.

    Gameplay

    G-Force racconta le avventure del porcellino Darwin e dei suoi amici: Blaster e Juarez (anch’essi appartenenti alla medesima classe animale), Speckles (intraprendente talpa) e Mooch, Mosca avventuriera. Addestrati grazie a un’innovativa tecnologia all’avanguardia che permette all’uomo di comunicare con gli animali tramite un traduttore simultaneo, Darwin e i suoi colleghi fanno ora parte di un’agenzia segreta parallela, impegnata in missioni ad alto coefficiente di rischio. Il loro obiettivo primario è vedersi riconosciuto dalle maggiori autorità il ruolo di agenti dell’F.B.I., ma questo chiodo fisso deve lasciare strada (tanto per cambiare) alle preoccupazioni per il futuro del globo, in serio pericolo, per cui i nostri eroi si sentono chiamati in causa più di altre volte. Il nemico con cui si devono scontrare è uno dei più pericolosi mai apparsi sul pianeta: si tratta di una nota azienda di elettrodomestici rivoluzionari, capitanata da un folle e megalomane miliardario, sfuggita al controllo dei suoi adepti.
    Nella sua trasposizione ludica, G-Force s’incastra in un genere a metà tra il platform e l’action, con qualche sfumatura - seppur molto soft - di carattere stealth. Con visuale in terza persona viene padroneggiato Darwin e, come nel film, il giocatore ha a disposizione una serie di accessori interessanti, tra una pistola al plasma, un raggio a isolamento e una frusta energetica. Con l'avanzare dei capitoli questi aggeggi possono essere potenziati, per sfruttarne le caratteristiche in sezioni esplorative (condite con un pizzico di puzzle solving), o nei frangenti più rocamboleschi, in cui prevale l'anima action del titolo. Dal principio, inoltre, entra in gioco l’agile mosca Mooch, richiamabile in ogni frangente con uno dei tasti del D-Pad, che può essere impersonata e controllata liberamente entro un determinato raggio d’azione: con lei è possibile raggiungere condotti e oltrepassare grate altrimenti inaccessibili. Se da una parte il carattere tipicamente fumettistico, che traspare sia dal level design utilizzato sia dalle specifiche abilità del prode Darwin, potrebbe scoraggiare l’interesse dei giocatori più smaliziati ed esigenti, dall’altra però, dopo una conoscenza più approfondita, appare chiaro quanto la produzione Disney Interactive Studios non sia il solito blando tie-in assemblato in fretta e furia per il futile cavar quattrini. Sotto la celata veste “bambinesca” il tortuoso cammino di Darwin è capace di regalare parecchio divertimento e anche dinamiche di combattimento appaganti. Perché sebbene il porcellino sia piccolo e insignificante al cospetto dei nemici che incontra, è dotato di grande agilità e mezzi sostanzialmente adeguati. Grazie ai controlli tipici dello sparatutto più classico, prendono corpo spettacolari scontri che, appunto, non sfigurano al cospetto di ben più quotati action-game.
    Con l’analogico sinistro si controlla Darwin, mentre con quello destro la visuale a 360 gradi, completamente aggiustabile in tempo reale. I funzionali grilletti del pad 360 sono addetti invece al combattimento: con LT si entra nel sistema di puntamento, mentre con RT si apre il fuoco. I tasti tradizionali servono alla scelta delle armi, tranne il tasto A, con il quale è possibile eseguire i salti. La facilità e la morbidezza dei controlli consentono di affrontare le orde di nemici con un certo dinamismo, indispensabile visto il tipo di scontri cui si deve far fronte. Infatti, ogni specifico elettrodomestico richiede di essere affrontato in maniera a sé stante, differenziandosi da tutti gli altri per tipologia di attrezzatura; tra tostapane inferociti, PC assatanati e ferri da stiro a fuoco, i duelli sono sempre vari e soddisfacenti.

    Tecnica

    Il comparto grafico di G-Force prende spunto direttamente dell’omonima pellicola cinematografica per quanto riguarda i simpatici protagonisti, mentre “sacrifica” le vere riprese grazie a un motore grafico istituito per l’occasione. L’ispirazione è sicuramente ben riuscita in particolare per alcuni aspetti. In primis si pone l’ottima caratterizzazione dei personaggi per design e caratura delle texture: Darwin è riprodotto in tutte le sue “reali” fattezze, che per lo più corrispondono a quelle del film per via del buon parco animazioni. Pregevoli anche i compagni d’avventura, mentre i nemici, sebbene originali e abbastanza buffi, sono realizzati con meno poligoni e in generale minor precisione. Diverso, invece, il discorso per le ambientazioni di gioco. Le strutture tridimensionali che compongono gli scenari di gioco si presterebbero a varietà e differenziazioni, purtroppo però le palette di colori utilizzano sfumature troppo vicine al grigio metallizzato, omologando l’impressione complessiva.
    L’utilizzo della tecnologia 3-D in campo cinematografico ancora non combacia perfettamente con quanto è possibile supportare in ambito casalingo, ma nonostante questo gli sviluppatori hanno voluto introdurre una sorta di visione a tre dimensioni, sfruttando gli occhialini bipolari a lente rossa e blu. Attraverso una voce raggiungibile dalle opzioni video, è possibile passare in qualunque momento del gioco alla visione 3-D, con l’utilizzo dei rinomati occhialini, senza spese aggiuntive: questi, infatti, si trovano in dotazione all’interno della confezione del gioco. Il risultato è interessante solo per i più piccoli.

    G-Force G-ForceVersione Analizzata PlayStation 3G-Force è un titolo dai due volti. Da un lato propone i diritti d’autore del fortunato film Disney - e in parte per questo è chiaramente votato a un pubblico di età bassa- ma dall’altro è in grado di catturare appassionati del settore solitamente disinteressati a questo tipo di produzioni, per la discreta dose di impegno necessario soprattutto ai livelli più elevati di difficoltà e le buone meccaniche di gioco. I combattimenti, la trama e l’aspetto grafico si attestano su livelli soddisfacenti, riuscendo a coinvolgere dall’inizio alla fine delle circa dieci ore necessarie al compimento dell’avventura. La gradevole colonna sonora, trasportata direttamente dalle melodie originali, completa il quadro dei comparti, in definitiva sancendo G-force come un discreto titolo, godibile, attuale, ma soprattutto che si discosta un poco dalla piatta moltitudine che spesso affligge i tie-in.

    6.5

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