Recensione Gekido - Kintaro's revenge

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Recensione  Gekido - Kintaro's revenge
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Gba
  • Una produzione italiana

    E' stato decisamente un ottimo anno l'appena trascorso 2002 per i programmatori italiani su GBA: il bel paese ha infatti visto la nascita di ottimi prodotti quali “Rainbow Six”, “Tomb Raider” e questo “Gekido, Kintaro's revenge” ad opera dei ragazzi del NAPS Team.
    “Gekido, Kintaro's revenge” si inserisce nel filone dei picchiaduro a scorrimento 2D, genere ormai da tempo tramontato sulle console maggiori ed agonizzante anche sul GBA (l'unico altro gioco del genere che mi ricordi è il discreto “Final Fight One”); la meccanica di gioco è stata però arricchita da alcuni elementi esplorativi che contribuiscono a rendere ancora più accattivante il prodotto.
    “Gekido, Kintaro's revenge” è il seguito del gioco apparso tempo fa su PSOne, presentando lo stesso protagonista ma all'interno di una storia inedita che può essere apprezzata anche da chi non abbia giocato il precedente capitolo.

    La storia

    Tetsuo, il protagonista, viene convocato dal suo vecchio Sensei (maestro) per investigare su di un problema abbastanza serio: pare infatti che in un quartiere di periferia si stiano verificando strani avvenimenti. I morti stanno uscendo dalle tombe! Tranquilli, non mi sto confondendo col buon vecchio Resident Evil: qui zombi e demoni vari si possono tranquillamente contrastare a suon di sganassoni!

    Grafica e sonoro

    Graficamente Gekido è davvero impressionante! Gli italianissimi NAPS Team hanno chiaramente preso ispirazione dai classici giapponesi, proponendoci personaggi ed ambientazioni in stile manga. Ma quel che conta davvero è che graficamente questo “Gekido, Kintaro's Revenge” fa impallidire i migliori giochi del genere, compresi i vari “Street Fighter” o “Fatal Fury”!
    Le animazioni del protagonista e degli avversari sono curatissime e di una fluidità impressionante, per non parlare poi della caratterizzazione dei personaggi che spaziano dal classico truzzo giapponese (il protagonista, con tanto di divisa militar-scolastica addosso) ai vari demoni orientali già visti in mille altre produzioni (pensiamo al recente “Onimusha”): tutti comunque con un grado di carisma tale che difficilmente ci dimenticheremo di loro.
    Anche il sonoro risulta molto curato, nonostante siano presenti solo un numero limitato di tracce, eseguite a seconda della situazione in cui veniamo a trovarci. Così i motivi si alterneranno a seconda che ci si trovi a camminare tranquillamente oppure a combattere o a camminare per un luogo buio e tetro: in pratica i motivi musicali sono associati alle situazioni e non ai livelli! Anche gli effetti sonori che accompagnano i personaggi nei combattimenti sono molto ben realizzati.

    Il gameplay

    Anche i fondali godono della medesima cura, risultando realizzati in maniera ottimale, con sfondi dettagliati e colorati a tinte brillanti.
    Come precedentemente accennato il prodotto non è un semplice picchiaduro, ma presenta anche una commistione unica di elementi tipici delle avventure, ragion per cui parlare ed interagire con i personaggi presenti nei vari livelli ci permette di raccogliere informazioni utili o trovare chiavi ed altri oggetti indispensabili per poter proseguire nella vostra avventura.
    Per quanto riguarda il combattimento, il nostro personaggio è dotato di una notevole varietà di mosse e combo che potrete utilizzare, in buona parte, fin dall'inizio; con A sferriamo pugni, con B calci, con R saltiamo e pigiando due volte il tasto direzionale in avanti potremo correre mentre con A+B eseguiremo una mossa speciale in grado di atterrare tutti i nemici attorno a Tetsuo (che consuma un'apposita barra che di ricarica automaticamente mentre combattiamo). Le combo (presenti in gran quantità) sono naturalmente eseguibili mediante la pressione combinata di più di un tasto.
    Non mancano poi i cosiddetti power-up, costituiti da delle piccole sfere colorate, ognuna con una lettera diversa atta a differenziare i vari poteri che conferiscono: velocizzare le nostre mosse, diventare invulnerabili per qualche secondo e così via...

    Longevità

    L'unico vero difetto potrebbe riguardare la longevità del prodotto: i livelli a disposizione sono solo 5 (suddivisi in sotto-missioni) e se la prima volta non riuscirete a staccarvi prima di vedere come va a finire tutta la storia, la seconda volta potreste rigiocare solo se molto appassionati o per ammirare nuovamente l'ottima grafica, perché, purtroppo, non esiste alcun elemento aggiuntivo per chi lo completi più volte...
    Da segnalare infine l'adozione, per i salvataggi, dell'obsoleto e scomodo sistema sistema delle password; bisogna comunque riconoscere che, vista la tipologia del gioco, queste non inficiano più di tanto la godibilità dello stesso.

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