Recensione Ghost Master

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Ghost Master - 1274

Recensione Ghost Master
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  • PS2
  • Spaventa che ti passa

    Dopo quasi un anno di attesa Empire Interactive ha reso disponibile anche al pubblico del Vecchio Continente Ghost Master, conversione del titolo già uscito su piattaforma Pc all'incirca un anno fa. Il titolo non ha subito, così come confermano gli sviluppatori, particolari mutamenti durante il lungo processo di porting da un'architettura all'altra, anche se è facilmente riscontrabile il basso livello di dettaglio e di accuratezza che l'intero studio di programmazione ha riposto in tale conversione. Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, infatti, Empire Interactive ha reso disponibile per PlayStation 2 un titolo godibile ma non apprezzabile sino in fondo, non tanto per il fatto che la sua nativa realizzazione sia in ambito Pc, quanto piuttosto che il processo di conversione risulta frettoloso, privo di una generale cura che avrebbe potuto rendere il titolo migliore sotto ogni punto di vista.

    Aspetto grafico

    Ghost Master non potrà di certo balzare agli occhi del videogiocatore attento come un prodotto di primo piano per quanto riguarda l'aspetto grafico. Il motore che sorregge il gioco, infatti, non sempre è in grado di gestire con efficacia e fluidità l'afflusso di personaggi su schermo e i numerosi effetti luminosi che corredano incantesimi, producendo con fastidiosa puntualità rallentamenti e bruschi cali nel frame rate, già di per se poco stabile. Il motore, infatti, in una situazione di apparente normalità non produrrà più di 20 frame al secondo, inficiando in maniera pesante sulla giocabilità del titolo ed in generale sull'impatto visivo, di certo non dei più positivi. A tale situazione vanno aggiunti i numerosi effetti di aliasing e flickering, difetti che i programmatori non si sono neppure preoccupati di arginare o mascherare, magari, con un motion blur ai suoi primi stadi di sviluppo. Duole ammetterlo ma neppure per quanto riguarda ambienti e personaggi Empire Interactive ha saputo riprodurre risultati di un certo livello tecnico. Le mansion all'interno delle quali ci troveremo a disporre i nostri fantasmi risultano, nonostante tutto, spoglie, e di certo non brillano per originalità delle strutture. Così come le varie locazioni (in tutto nove) anche i personaggi ed i modelli poligonali risultano scarni e poco accurati. Con una serie di animazioni completamente estranee alla natura umana, i vari personaggi si muovono all'interno delle numerose stanze in modo legnoso, programmati per gestire al massimo un numero pari a sei o, nei migliori casi, pari ad otto articolazioni per tutto il corpo. Le texture utilizzate per ricoprire i pochi poligoni utilizzati per modellare i vari protagonisti sono tutte in bassa risoluzione, e sarà davvero difficile che il giocatore, pur con l'utilizzo dello zoom, possa distinguere un'espressione da un'altra, dato che evidentemente tali accorgimenti non erano all'interno della scaletta prefissata dallo studio di programmazione durante il porting. A fine 2004 risulta quantomeno deludente una cura così scarsa per un gioco che tecnicamente aveva tutte le carte in regola per sfondare, introducendo un nuovo concetto di strategico in tempo reale.

     

    Gameplay

    La struttura di gioco che fa da base a Ghost Master è al tempo stesso la più semplice e la più efficace possibile. Il gioco si compone di una serie di missioni all'interno delle quali saremo chiamati a controllare un numero sempre differente di fantasmi pronti a spaventare a morte i malcapitati abitanti. Empire Interactive ha predisposto al giocatore una serie quantomai lunga di comandi, andando ad utilizzare tutti i tasti disponibili sul DualShock 2. Anche le levette analogiche avranno precise funzioni fondamentali per il giocatore, dato che sarà loro affidato il compito di garantire e gestire gli spostamenti della visuale e di ruotare e zoomare sull'intera area di gioco. Con i primi tasti dorsali potremo richiamare la giostra degli ectoplasmi e quella dei mortali presenti all'interno della locazione mentre con i secondi tasti dorsali ci sarà permesso di passare da un piano all'altro delle case in cui sono ambientate le varie missioni con effetto immediato, senza bisogno di particolari condizioni di esecuzione. Ai quattro tasti base del pad sono associate le comuni funzioni (aziona, zoom, annulla, informazioni) mentre sarà con le frecce direzionali che ci sposteremo all'interno delle giostre andando a selezionare di volta in volta chi o cosa faccia al caso nostro. I comandi non sono di certo pochi, anche se con un paio d'ore di pratica sarà possibile utilizzare con una certa disinvoltura tutti i comandi senza incedere in errori. Una volta appreso i comandi fondamentali ed essersi impratichiti con le prime due sessioni di training saremo catapultati all'interno della struttura a missioni, costituita da una sorta di suddivisione in piani d'azione: in ogni piano è possibile scegliere un dato numero di missioni da compiere senza alcun obbligo temporale. I vari stage che saremo chiamati ad affrontare non saranno parte di una storia unica, ma semplici zone in cui prima poi dovremo transitare per sbloccare il fantasma che è rinchiuso in una delle camere della mansion. Una struttura lineare, di certo, che però fa egregiamente il proprio lavoro, risultando semplice, priva di lacune e difetti.Il giocatore, una volta entrato all'interno dello stage, dovrà raggiungere determinati obiettivi e completare così la missione di liberare un nuovo fantasma, che potrà utilizzare, a discrezione del computer, nelle missioni future. Bisogna sottolineare il fatto che comunque ben presto sopraggiungerà la noia, dato che le azioni ed i tranelli che dovremo tendere agli sfortunati abitanti saranno molto simili per modalità di applicazione e per risultati.

    Sonoro

    Il lavoro svolto su piattaforma Pc è stato adattato e convertito anche su PlayStation 2. Ghost Master è un titolo che non utilizza grossi brani musicali o effetti sonori che richiedano una particolare codifica o un determinato supporto. Si tratta principalmente di effetti sonori associati agli incantesimi che i nostri ectoplasmi lanceranno contro i poveri malcapitati e nulla di più. Niente che una normalissima codifica audio non possa fare. E così anche il reparto di Ghost Master fa il suo dovere, senza eccellere e senza sfigurare, facendosi sentire in diverse occasioni durante le nostre peregrinazioni tra le varie stanze.

    Conclusioni

    Ghost Master, originariamente programmato su Pc dagli Spiral House, è stato convertito da Empire Interactive per PlayStation 2 senza troppa convinzione, approntando un lavoro che sarebbe potuto essere di gran lunga migliore se fosse stata riposta maggiore cura per i dettagli e per l'aspetto tecnico e grafico. Il gioco originale si dimostra così più godibile, strutturalmente più solido e graficamente più accurato. Il lavoro degli Empire non è di certo un titolo scarso, dato che comunque la base di partenza era già di per sé ottima. Dispiace però che un gioco con così tante potenzialità venga trascurato dagli stessi programmatori e lasci a bocca asciutta un pubblico ancora privo di un reale strategico in tempo reale dall'idea così originale ed innovativa. Non mi resta che augurarmi che gli Spiral House ci riprovino con un seguito e che questa volta il porting su PlayStation 2 sia più celere e meglio realizzato, affinché anche il pubblico della casa nipponica possa fruire di un titolo valido sia tecnicamente sia a livello di gameplay.

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