Ghost Recon Future Soldier: recensione del secondo DLC

Secondo DLC per Ghost Recon: Future Soldier

Ghost Recon: Future Soldier
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Tra i moltissimi shooter rilasciati nel corso del 2012 Ghost Recon: Future Soldier, per quanto non complessivamente all'altezza dei vari Battlefield e Call of Duty, è stato quello capace di lasciare il segno più profondo. Certo non è stata una traccia dettata solamente dalla qualità del prodotto -comunque vicina all'eccellenza- ma anche dalla sorpresa nel rivedere un Ghost Recon tanto curato e, a suo modo, tattico. Una campagna longeva e convincente ha fatto da contraltare ad un multiplayer cooperativo di grande valore; decisamente superiore alla fase competitiva, rea invece di qualche difetto di programmazione ed ottimizzazione di troppo (forse mai risolto). Questo sfoggio di qualità ha garantito alla produzione un certo successo, supportato nei mesi post-lancio anche dal dev team, che si appresta a rilasciare questo 11 Settembre il secondo pacchetto scaricabile - Raven Strike. Mentre in Arctic Thunder (il precedente DLC) si era puntato a rimpolpare l'esperienza multiplayer competitiva, ora il focus si sposta sul single player: tre nuove missioni per la campagna ed un'immancabile mappa Guerriglia costituiranno un'offerta da 1200 MS Points (circa 15 €). Un prezzo troppo alto? Una valutazione corretta? Andiamo a scoprirlo.

    Golpe

    Anzitutto è bene precisare che non sarà necessario aver portato a termine la campagna "normale" per prender parte alle nuove missioni di questo Raven Strike, associate per altro ad una sezione apposita. Avviata la partita ci verrà presentato un'incipit dei più classici: un'organizzazione ultranazionalista russa chiamata Raven's Rock ha appena promosso ed attuato un golpe nei confronti dell'attuale presidente sovietico, deponendolo. Il gruppo ha inoltre intercettato e dirottato il jet privato del Primo Ministro Yuri Kozlov, facendolo schiandare in Kazakistan e prendendo l'uomo in ostaggio.

    "L’offerta di Raven Strike è sicuramente allettante ma non possiamo certo dire commisurata al prezzo per tutta l’utenza"

    Come membro della squadra Ghost la nostra prima missione consisterà proprio nel recupero del politico, in grado di aprirci le porte verso il govero di Mosca. In Secure Dawn, primo dei tre incarichi del pacchetto, partiremo proprio dall'area dello schianto, facendoci strada verso le tre parti del gigantesco relitto caduto ai margini di una foresta. La vegetazione mediamente fitta e i tronchi abbattuti ci faranno da scudo in una prima fase durante la quale dovremo liberare le aree circostanti alle macerie per cercare alcune importanti apparecchiature. Rimanere silenziosi, vista la mancata disponibilità di Drone, Sensori e Mimetica Ottica, sarà molto difficile in questa fase. Sarà dunque il caso di prepararci per sostenere numerosi scontri a fuoco, pesantemente influenzati dalla scarsa visibilità indotta dalla presenza di alte fronde e dall'ambientazione notturna della missione. Farci strada a suon di proiettili ci porterà dritti nell'entroterra kazako, dove ad attenderci, oltre ad un'ulteriore schiera di manigoldi armati, ci saranno chilometri quadrati di acquitrini paludosi. La missione, tra le assenze tecnologiche e il procedere faticoso, si farà sempre più difficile, fino a culminare nell'assalto alla parte "giusta" del relitto - l'ultima. Qui il level design si aprirà a tre diversi approcci, uno frontale e due laterali, per darci facoltà decisonale sul come agire. Liberata anche l'ultima area e distrutta (in seguito ad un repentino cambio d'ordini) la strumentazione dovremo affrontare l'ultimo troncone della missione. Giunti ad uno sperduto villaggio e fatto breccia nell'edificio principale, potremo finalmente liberare l'ostaggio ed andarcene; ma non senza prima resistere alla carica devastante delle forze speciali sovietiche, asservite ora agli ultranazionalisti.
    Sopravvissuti ai cinque minuti di assoluta follia ed ascoltato il secondo briefing verremo trasportati qualche centinaio di chilometri verso Est, vicino a San Pietroburgo. A cambiare completamente, anzitutto, il paesaggio: si passa dagli acquitrini all'aperta campagna; un paesaggio diurno molto più "aperto" e piuttosto evocavito. Il nostro compito, per Cold Walker, sarà infiltrarci su un treno in corsa, raggiungere il convoglio principale, localizzare la centrale di comando mobile di Raven's Rock ed hackerarla. Semplice no? In nostro aiuto, fortunatamente, la dotazione stealth per eccellenza: Camouflage ottico, Sensori di movimento e Drone da ricognizione; abbinabili -come consigliato- al sempre affidabile Sniper Rifle. Un equipaggiamento necessario considerando che per oltre i tre quarti della missione non potremo far scattare alcun allarme - pena il Game Over. Particolarmente impegnativa la prima fase, nel corso della quale dovremo vedercela con una dozzina di guardie di pattugliamento ad un edificio strategico da liberare. In seguito la tensione si farà anche più alta, con l'entrata in gioco di ben tre elicotteri di pattuglia e la conseguente impossibilità di sfruttare il Drone al 100% delle sue possibilità. Questa seconda porzione, tuttavia, prevederà anche la possibilità di aggirare quasi tutte le guardie senza ucciderle, raggruppandosi infine con i propri compagni in un canale di scolo esterno alle ronde di pattuglia. Le due distinte fasi stealth ci permetteranno di raggiungere il coinvoglio, infilitrandoci nel quale daremo il via al secondo troncone della missione. Una fase molto più action nella quale avremo il compito di ripulire l'intero stabilimento di carico e scarico merci nel quale il treno assaltato poco prima si fermerà, consentendoci di risalire sulla motrice ed installare il virus nella stazione di comando mobile.

    La cimice installata nella centrale di comando permetterà all'NSA di intercettare le comunicazioni di Raven's Rock, scoprendo i contatti dell'organizzazione con i ranghi più alti delle forze speciali russe e costringendo il comando centrale a mandare i Ghost ancora una volta in missione. In Argent Thunder, terzo di tre incarichi del pacchetto, salteranno letteralmente in aria tutti i piani e tutte le convenzioni. Ci verà chiesto di infiltrarci direttamente nel palazzo del governo, per recuperare un hard disk contenente files con i quali mettere in ginocchio l'organizzazione criminale e mettere la parola fine a quella che potrebbe diventare una nuova Guerra Fredda. L'unico ostacolo, oltre alla milizia armata letteralmente barricata in città, saranno le quattro diverse chiavi d'accesso alla server farm, detenute da quattro diversi esponenti delle forze speciali - quattro ufficiali d'alto lignaggio. Il nostro obiettivo sarà quindi quello di ucciderli e recuperare le chiavi, per poi infiltrarci nel palazzo recuperando i documenti. La missione prevede un'inizio scoppiettante, con tanto di APC a pattugliare le strade per mettere ancor più pepe negli scontri a fuoco per poi arrivare alla fase stealth finale che chiuderà il trittico d'incarichi. Immancabile, in ogni caso, la necessità di difendere la posizione in attesa dell'estrazione finale: compito che accomuna molte delle missioni di Future Soldier e tutte quelle del pacchetto in oggetto.
    Per quanto riguarda il single player, dunque, il pacchetto si mostra molto eterogeneo e perfettamente in grado di mantenere la continuità rispetto al prodotto retail. A spiccare ancora una volta (anche se non sempre) è il level design delle mappe, che ci consentirà quasi sempre d'approcciare alla situazione nella maniera che più ci aggrada. Una selezione in ultima analisi positiva, con lode in particolare per le fasi stealth, riuscitissime specialmente giocando in cooperativa, il vero punto focale di questa produzione Ubisoft.

    Guerriglia

    A proposito di cooperativa non possiamo dimenticare che Raven Strike offre, oltre alle tre missioni di cui abbiamo già parlato, una nuova location per la modalità Guerriglia. Altre cinquanta ondate di nemici da affrontare a testa bassa, sfruttando tutta la dotazione ipertecnologica dei Ghost. Si tratta di una mappa ambientata nei dintorni di un cottage costruito in una tranquilla zona all'interno della foresta vista nel corso della primissima missione single player di questo pacchetto. Tra ceppi d'albero tagliati ed ammassati alla bell'emeglio e pesanti mezzi di trasporto dovremo anzitutto farci strada per impossessarci del Quartier Generale (il cottage stesso) ed in seguito difenderne i due piani. La pianta piuttosto regolare renderà meno complicata l'impresa, anche se il pianterreno, aperto sull'esterno, presenterà uno sviluppo abbastanza irregolare dovuto all'innalzamento di muri e colonne portanti. La parte frontale esterna alla casa verrà come al solito adibita al rilascio di armi e dotazione, ondata dopo ondata; una di quelle laterali -più coperta- al mantenimento dell'indispensabile cassa di munizioni a cui attingere in caso di necessità. Un level design piuttosto articolato e la presenza di diversi ostacoli non daranno una visuale completa sulla location, ovunque ci troveremo, costringendoci a rapidi ed oculati spostamenti per coprire tutto il perimetro. Una sfida leggermente più intensa rispetto alle altre mappe presenti nella versione base, che gli appassionati accoglieranno con estasi.

    Ghost Recon: Future Soldier Ghost Recon: Future SoldierVersione Analizzata Xbox 360L’offerta di Raven Strike è sicuramente allettante ma non possiamo certo dire commisurata al prezzo per tutta l’utenza. Per quanto altre produzioni abbiamo saputo fare molto di peggio, quindici euro per un totale di quattro mappe e qualche ora di gameplay (in un paio d’ore potremo spremere tutto dalle tre missioni “campagna”) ci paiono leggermente esagerati. Considerando che l’esperienza globale, con o senza questo DLC, non appare poi così cambiata, il pacchetto rimane consigliatissimo solamente a chi si è veramente appassionato alla produzione ed ha ancora voglia di completare missioni ed ondate Guerriglia in compagnia di qualche amico particolarmente affiatato. Per gli altri un acquisto da ponderare con molta calma, considerando anche il periodo di “surriscaldamento” videoludico in arrivo.

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