Recensione Giovanna d'Arco War & Warriors

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Recensione Giovanna d'Arco War & Warriors
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  • Pc
  • Premessa.

    Trevor Chan e la Enlight Studios rispolverano uno dei personaggi più chiacchierati della storia e ci propongono un action game un po' diverso dal solito. L'eroina in questione risponde al nome di Giovanna d'Arco. Sì, avete capito bene! La donzella spadaccina che nel XV secolo guidò il popolo Francese durante la celeberrima guerra dei Cento Anni.

    Torniamo a scuola...per un attimo.

    Lo so. Alcuni di voi staranno pensando: Giovanna d'Arco? Ma Chi è costei! Non preoccupatevi corro in vostro aiuto facendo un breve preambolo storico. Corre l'anno 1429 e l'Europa è teatro di mille sconvolgimenti: peste e i continui scontri tra i regni che nascono e decadono ad un ritmo continuo. In questo caos emerge l'eroina francese, spesso ritratta in modo controverso: strega o santa, ciarlatana o martire. In tutti i casi ebbe comunque l'indiscusso onore di risultare come figura di spicco in quella che prenderà il nome di Guerra dei Cento Anni. La sua innata capacità militare risulta ancor oggi impareggiabile, anche in virtù dell'atteggiamento estremamente religioso e conservatore in vigore nel XV secolo.


    Come icona dell'intervento divino fu accettata e riverita da tutti i suoi comandanti. Fra di essi, tutti liberamente impersonabili durante il proseguo della nostra missione in Giovanna d'Arco, ricordiamo Jean de Metz, Etienne de Vignolles (aka La Hire), il duca di Alencon, il Bastardo d'Orleans, oltre naturalmente al carismatico e diplomatico Carlo VII, re di Francia. Nel corso dei nostri match conosceremo uno per uno tutti questi storici personaggi e potremo impersonarli liberamente in battaglia, lasciando Giovanna d'Arco nelle mani dell'AI.

    Basta! Giochiamo!?

    Il gioco è un classico action game in terza persona. La storia è stata spezzata in svariate missioni con obbiettivi che dovremo portare a termine per poter continuare. Se saremo bravi, al termine di ogni missione, verremo ricompensati con “punti esperienza” che ci serviranno per far crescere di livello il nostro personaggio, in pieno stile gioco di ruolo. Ebbene sì, è questa la peculiarità più interessante di questo Giovanna d'Arco. Un mix tra azione pura e possibilità di acquisire esperienza sul campo battaglia. Il risultato sarà quello di avere, man mano che si prosegue nella storia, un personaggio sempre più forte, ricco di nuove abilità e attacchi combo. Il gameplay risulta ben presto monotono. Gli scontri sono sempre molto simili, le varianti non sono tante. Gli obbiettivi missione ogni tanto spezzeranno tale monotonia, ma niente di entusiasmante. All'inizio di ogni missione soggiorneremo in piccoli villaggi dove avremo la possibilità di acquistare nuove armi, prodotti alimentari per risanare le nostre ferite, armature e quant'altro avremo bisogno.

    Anche l'occhio vuole la parte.

    Sul versante grafico, anche al massimo livello di dettaglio, Giovanna d'Arco mostra qualche limite di programmazione, segno che Enlight ha deciso che i punti di forza del gioco dovevano essere altri. Con la telecamera ovviamente “fissa” alle spalle del nostro personaggio si nota che la porzione di video dove si svolge l'azione risulta relativamente curata, pur non facendo gridare al miracolo, mentre tutto quello che è al di qua dell'azione (fondali o gli elementi del contorno) risultano scarni e, spesse volte, addirittura inesistenti, creando sotto i nostri occhi un imbarazzante effetto nebbia nel mentre che ci avviciniamo. Secondo aspetto sottotono è la poca credibilità dei movimenti della nostra bella protagonista che sono “scattosi” e hanno parvenze inumane quando decidiamo di farle cambiare direzione con i fedeli tasti WASD. Il dettaglio poligonale dei personaggi è elevato, quindi è buona la rappresentazione che può vantare lei e tutto il suo entourage di miliziani. Anche le locazioni interne risultano particolareggiate e molto credibili, come ad esempio lo spettacolare castello che saremo chiamati a visitare nella seconda missione, sito nel bel mezzo di un ducato. Alcune locazioni esterne, poi, come ad esempio la foresta della prima missione, risulta davvero ben realizzata, anche se con palesi limiti di movimento. Giovanna d'Arco, infatti, può essere molte cose, ma non è certo un titolo che lascia la benché minima libertà d'azione. Girare liberamente nelle locazioni è impossibile, senza contare che, quando ci azzarderemo ad “uscire dal seminato”, ci troveremo di fronte ad un invisibile muro che, personalmente, ho sempre odiato, in tutti i videogame.
    Passando al discorso audio segnalo una colonna sonora davvero ben curata con classiche sonorità medioevali che fanno da contorno a quella che è, indiscutibilmente, una bella avventura. Non posso dire lo stesso degli effetti sonori che spesso risultano vagamente ovattati e conseguentemente poco credibili, soprattutto nelle intense fasi di battaglia più violenta. In linea di massima, possiamo comunque affermare che lo standard attuale è stato rispettato.
    Ultimo aspetto negativo di Giovanna d'Arco riguarda la mancanza di qualsiasi modalità multiplayer. Da segnalare che il titolo è localizzato nella nostra lingua per quanto riguarda i menù, mentre il parlato rimane in Inglese con sottotitoli in Italiano.

    Commento finale.

    Purtroppo la longevità di questo Giovanna d'Arco e un fattore difficile da giudicare perché indipendentemente dalla buona durata dell'esperienza di gioco, dopo aver menato fendenti, appreso nuove combo e visitato qualche campo di battaglia, la noia ci assale ben presto. Non basta infatti la curiosità del voler scoprire cosa succederà ad allontanare il fantasma della monotonia. Se invece siete di quei giocatori che amano pestare tutto il tempo il discorso cambia; frotte di “stupidi” nemici saranno sempre pronte a finire vittime dei vostri colpi e la possibilità di potenziare il personaggio sarà un buon incentivo.


    Per concludere posso riconoscere lo sforzo di Trevor Chan ed i suoi studios per proporre qualcosa di nuovo, ma la qualità complessiva non rende giustizia alle buone idee dei game designer. E' sempre divertente effettuare scontri su vasta scala, ma c'è il rischio che la lentezza dei controlli e le animazioni poco credibili compromettano l'esito delle vostre partite.

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