Tokio, ultimi giorni del 2003; Takashi Kagetani, un giovane reporter del Tonichi Times riceve la visita di una ragazza di nome Emi Katagiri. La giovane dice di essersi imbattuta in un articolo scritto da Takashi, “misteriosi casi di omicidio del 20° secolo” e di aver scoperto di essere in possesso di informazioni su uno dei casi trattati dal testo. Così facendo porge al ragazzo un taccuino, il diario del defunto nonno Kotaru Katagiri, in cui si parla di Denemon Yoshinodu e di Cinema Mansion, che negli ultimi giorni dell'ottobre 1929 fu teatro di una serie di omicidi a cui la polizia non riuscì a dare alcuna spiegazione e la cui prima vittima fu proprio Yoshinodu stesso, il padrone d casa, un famoso cineasta proprietario della “New World Cinema”. Emi si dice molto interessata a scoprire la verità sul passato coinvolgimento del nonno in questi fatti e propone a Takashi riprendere l'indagare avvalendosi degli appunti sul taccuino e il ragazzo, da buon reporter, accetta di buon grado. Si recano quindi alla villa, che versa in stato di abbandono da ormai molto tempo; una volta entrati però accade qualcosa di inspiegabile: Emi inizia a smaterializzarsi di fronte al ragazzo e appena egli corre in suo soccorso inizia a provare un forte dolore, cade svenuto al suolo e si dissolve anch'esso. Una volta rinvenuto Takashi si trova dinnanzi ad uno spettacolo ancor più inquietante di quello precedente: la casa non è più abbandonata anzi, si presenta ai suoi occhi nel suo massimo splendore; gli bastano pochi istanti, un rapido sguardo agli oggetti che presenti nello studio in cui si è risvegliato per rendersi conto che in qualche modo è stato trasportato indietro nel tempo fino al 1929 nei giorni in cui avvennero gli omicidi di cui già in precedenza si era occupato. Inoltre scopre di avere al dito un misterioso anello che gli conferisce il potere di leggere nella mente delle persone. Pochi minuti dopo dalla porta dello studio appare un uomo, il maggiordomo di casa Yoshinodu, Hachiya, che inspiegabilmente non si dimostra sorpreso della presenza di Takashi, anzi si dimostra molto cordiale; inoltre si rivolge a lui con un altro nome, Kazuya Nanase. Hachiya mette al corrente il reporter degli ultimi accadutimenti a Cinema Mansion: Denemon Yoshinodu è morto la sera prima avvelenato dal vino che stava bevendo nello studio in cui si trovavano in quel momento; inoltre la polizia è già all'opera per chiarire se si è trattato di suicidio oppure di omicidio. I responsabili delle indadini sono il detective Ihara e il giovane Kotaru Katagiri, il nonno di Emi. Molte sono le domande che affollano la confusa mente di Takashi: come ha fatto a tornare indietro nel tempo e come potrà tornare nel 2003 insieme ad Emi, che ora non riesce nemmeno a trovare? Riuscirà a venire a capo degli omicidi che si svolgeranno dentro Cinema Mansion nei prossimi tre giorni? E chi è Kazuya Nanase?
E' una brutta storia...
Glass Rose è una avventura punta e clicca, uno di quei giochi che tanto abbiamo giocato e apprezzato ai tempi del Commodore Amiga e dei PC-MS Dos; impersonate Takashi/Kazuya impegnato nella ricerca del colpevole dei delitti di Cinema Mansion e del modo per tornare avanti nel tempo fino all'epoca a cui appartiene. Per riuscire nel vostro scopo dovrete interrogare le persone che abitano la casa e ricavare dalle conversazioni gli indizi necessari a svelare il colpevole e il movente. In realtà non si tratta solo di scoprire chi ha assassinato Yoshinodu, ma anche di indagare sull'oscuro passato di ogni abitante della famiglia. All'interno della casa infatti vive (o meglio viveva) l'anziano padrone di casa, Denemon ”The Chairman” Yoshinodu, il maggiordomo Hachiya, il giardiniere Matsunosuke e la governante Kykuyo. Successivamente alla morte del padre ritornano alla villa i figli dell'anziano cineasta, tre donne e un uomo, accompagnate dai relativi fidanzati/e e in qualche caso da mogli e figli. Inoltre alcuni amici di famiglia e dipendenti degli studios si troveranno coinvolti negli avvenimenti. Se si contano anche il Detective Ihara e l'assistente Kotaru Katagiri ci si rende conto che la casa è alquanto affollata da possibili colpevoli, tutti poco avvezzi a raccontare il proprio passato e le torbide vicende che si sono svolte nella loro famiglia. Ma torniamo al gioco; tramite un puntatore potete indicare a Takashi il luogo verso cui si deve dirigere, gli oggetti che deve osservare, gli indizi che deve raccogliere e le persone con cui colloquiare. Quando iniziate una discussione con una persona sullo schermo apparirà quanto pronunciato dal vostro interlo scritto su un foglio di carta. Posizionando il cursore su una parola specifica ed evidenziandola premendo il tasto X avrete la possibilità di ottenere ulteriori informazioni a partire da quella parola o frase . Soltanto alcune parole all'interno di una frase vi permettono di ricevere informazioni (molto spesso di secondaria importanza) e solo una vi apre la strada ad un'altro “foglio” di dialogo, ovvero vi da delle informazioni davvero essenziali. Spesso incontrerete una certa resistenza nella persona interrogata; in certi casi, anche individuando le parole corrette, il personaggio non vorrà parlare. viene utile allora l'anello misteriosamente apparso al dito di Takashi, che vi mette in grado di usare il vostro potere mentale, il Divine Judgement. Premendo il tasto triangolo su alcuni vocaboli potrete tentare di leggere la mente di colui con cui parlate a riguardo di quella parola. Il Divine Judgement può essere utilizzato anche fuori dalle discussioni; in questo caso la lettura della mente procurerà una visione di cosa pensano le persone in quel momento. Ogni volta che utilizzate il DJ perderete dei punti psichici. Tali punti possono essere recuperati soltanto in due modi: arrivando vivi alla fine di una giornata la vostra energia sarà completamente ripristinata; supplire eventuali pericolose perdite dovrete raccogliere delle farfalle interdimensionali (farfalle interdimensionali?). L'energia psichica non cala solo nel momento in cui si usano i poteri psichici; è importante sapere che il gioco è diviso in giornate (o capitoli) e che ogni giornata è divisa in ore; in ogni ora è necessario portare a termine una serie di azioni (parlare con persone, raccogliere oggetti, visitare stanze e così via..) prima di poter procedere alla successiva. Se non riuscite a fare quanto necessario nell'arco dell'ora svenite, ritornate indietro nel tempo e perdete un po' di energia psichica. Se fallite non avendo energia psichica a disposizione calerà inesorabile il Game Over. A volte potrebbe capitare di essere coinvolti in situazioni di pericolo: in questi casi l'azione viene rappresentata da un filmato in Computer Grafica interrotto saltuaruamente da una schermata in cui sono presenti una o più scelte da evidenziare con il puntatore entro pochi secondi. Scegliendo la risposta giusta il filmato prosegue, nel caso di errore o di scelta corretta ma in ritardo perderete una certa quantità di punti psichici e dovrete ricominciare dall'inizio. Avrete inoltre a vostra disposizione un taccuino in cui appuntare i dati sulle persone (che verrà aggiornato ogni volta che scoprirete un nuovo dettaglio sull'indagato) e gli avvenimenti accaduti ora per ora.Inoltre ad esso potrete allegare gli estratti dei diari degli abitanti della villa. Per completare con successo il gioco non basta scoprire il colpevole, dovrete anche ritrovare dei “frammenti di cuore” di Emi Katagiri che sono sparsi all' interno delle camere nella maggior parte dei casi ma un discreto numero di questi può essere ritrovato soltanto risolvendo degli enigmi congegnati dal defunto Yoshinodu. E' inoltre importante sapere che il numero frammenti ritrovati influenzerà molto il finale....
Grafica e sonoro
Tecnicamente Glass Rose non stupisce; il modello poligonale di Takashi/Kazuya è ben realizzato avvalendosi del viso della pop star giapponese Masahiro Matsuoka e anche gli altri abitanti della villa sono modellati discretamente bene; quando si muovono però la musica cambia parecchio; le animazioni sono proprio poche e abbastanza “legnose” e quindi l' effetto finale è “poco convincente”. Cinema Mansion è ben studiata nei suoi singoli ambienti,ricchi di dettagli e intonati con l'arredamento e il “nome” della camera. La villa viene rappresentata da immagini pre renderizzate in stile Resident Evil ma rispetto al capolavoro di Mikami (specialmente in versione GameCube) si dimostrano grezze e in bassa risoluzione. Apprezzabili invece i filmati in CG che abbondano durante tutto il gioco, ben fatti sia come tecnica che come regia. L'audio è davvero poco ispirato; le musiche sono poche e noiose e il parlato è in lingua inglese ( così come i sottotiloli anche nella versione distribuita in Italia) ma recitato in maniera che definire poco convincente è davvero riduttivo.
Conclusioni
Il vero problema di Glass Rose è il gameplay: se siete convinti che in questo gioco avrete la libertà di interrogare le persone che volete, farvi un'idea dei moventi e alla fine scovare il colpevole scordatevelo. In realtà ciò che dovete fare è incontrare una persona, evidenziare tutte le parole del suo discorso, cercare qualche oggetto, non sapere cosa fare e cercare in tutte le stanza della casa il prossimo individuo con cui parlare. Infatti l'avventura procede su dei binari da Eurostar, non avrete la minima possibilità di variare quanto pevisto dal copione. Spesso per terminare un capitolo è necessario individuare un indizio in una stanza ma altrettanto spesso nessuno aveva fatto accenno a questo indizio percui il suo ritrovamento è più affidato alla fortuna che all'abilità. Le farfalle interdimensionali e i frammenti di cuore sono dei pretesti per dare un po' di varietà al gioco e le situazioni di pericolo sono troppo poche e brevi per influire sulla votazione finale. L'unico vero pregio di Glass Rose è la trama ricca di personaggi, dettagliati e ben caratterizzati, di mistero e suspence anche se, per dirla tutta, non è proprio così coerente e non fornisce le risposte a tutti i quesiti che apre. Insomma di Glass Rose non si può parlare positivamente; si può dire che è un tentativo coraggioso di rilanciare un genere ulitimamente un po' trascurato ma tra il tentare e il riuscirci il passo non è così corto. Il paragone è obbligato e il vetusto Cruise for a Corpse di Delphine Software (gioco nato su Commodore Amiga tredici anni fa) rimane ancora il migliore di questo genere.
Recensione Glass Rose
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Glass Rose - 1193
Una rosa, un anello e quattro omicidi
Tokio, ultimi giorni del
2003; Takashi Kagetani, un giovane reporter del Tonichi Times riceve la visita
di una ragazza di nome Emi Katagiri. La giovane dice di essersi imbattuta in un
articolo scritto da Takashi, “misteriosi casi di omicidio del 20° secolo” e di
aver scoperto di essere in possesso di informazioni su uno dei casi trattati dal
testo. Così facendo porge al ragazzo un taccuino, il diario del defunto nonno
Kotaru Katagiri, in cui si parla di Denemon Yoshinodu e di Cinema Mansion, che
negli ultimi giorni dell'ottobre 1929 fu teatro di una serie di omicidi a cui
la polizia non riuscì a dare alcuna spiegazione e la cui prima vittima fu
proprio Yoshinodu stesso, il padrone d casa, un famoso cineasta proprietario
della “New World Cinema”. Emi si dice molto interessata a scoprire la verità sul
passato coinvolgimento del nonno in questi fatti e propone a Takashi riprendere
l'indagare avvalendosi degli appunti sul taccuino e il ragazzo, da buon
reporter, accetta di buon grado. Si recano quindi alla villa, che versa in stato
di abbandono da ormai molto tempo; una volta entrati però accade qualcosa di
inspiegabile: Emi inizia a smaterializzarsi di fronte al ragazzo e appena egli
corre in suo soccorso inizia a provare un forte dolore, cade svenuto al suolo e
si dissolve anch'esso. Una volta rinvenuto Takashi si trova dinnanzi ad uno
spettacolo ancor più inquietante di quello precedente: la casa non è più
abbandonata anzi, si presenta ai suoi occhi nel suo massimo splendore; gli
bastano pochi istanti, un rapido sguardo agli oggetti che presenti nello studio
in cui si è risvegliato per rendersi conto che in qualche modo è stato
trasportato indietro nel tempo fino al 1929 nei giorni in cui avvennero gli
omicidi di cui già in precedenza si era occupato. Inoltre scopre di avere al
dito un misterioso anello che gli conferisce il potere di leggere nella mente
delle persone. Pochi minuti dopo dalla porta dello studio appare un uomo, il
maggiordomo di casa Yoshinodu, Hachiya, che inspiegabilmente non si dimostra
sorpreso della presenza di Takashi, anzi si dimostra molto cordiale; inoltre si
rivolge a lui con un altro nome, Kazuya Nanase. Hachiya mette al corrente il
reporter degli ultimi accadutimenti a Cinema Mansion: Denemon Yoshinodu è morto
la sera prima avvelenato dal vino che stava bevendo nello studio in cui si
trovavano in quel momento; inoltre la polizia è già all'opera per chiarire se
si è trattato di suicidio oppure di omicidio. I responsabili delle indadini sono
il detective Ihara e il giovane Kotaru Katagiri, il nonno di Emi. Molte sono le
domande che affollano la confusa mente di Takashi: come ha fatto a tornare
indietro nel tempo e come potrà tornare nel 2003 insieme ad Emi, che ora non
riesce nemmeno a trovare? Riuscirà a venire a capo degli omicidi che si
svolgeranno dentro Cinema Mansion nei prossimi tre giorni? E chi è Kazuya
Nanase?
E' una brutta
Glass Rose è una avventura punta e clicca, uno di quei giochi chestoria...
tanto abbiamo giocato e apprezzato ai tempi del Commodore Amiga e dei PC-MS Dos;
impersonate Takashi/Kazuya impegnato nella ricerca del colpevole dei delitti di
Cinema Mansion e del modo per tornare avanti nel tempo fino all'epoca a cui
appartiene. Per riuscire nel vostro scopo dovrete interrogare le persone che
abitano la casa e ricavare dalle conversazioni gli indizi necessari a svelare il
colpevole e il movente. In realtà non si tratta solo di scoprire chi ha
assassinato Yoshinodu, ma anche di indagare sull'oscuro passato di ogni
abitante della famiglia. All'interno della casa infatti vive (o meglio viveva)
l'anziano padrone di casa, Denemon ”The Chairman” Yoshinodu, il maggiordomo
Hachiya, il giardiniere Matsunosuke e la governante Kykuyo. Successivamente alla
morte del padre ritornano alla villa i figli dell'anziano cineasta, tre donne e
un uomo, accompagnate dai relativi fidanzati/e e in qualche caso da mogli e
figli. Inoltre alcuni amici di famiglia e dipendenti degli studios si troveranno
coinvolti negli avvenimenti. Se si contano anche il Detective Ihara e
l'assistente Kotaru Katagiri ci si rende conto che la casa è alquanto affollata
da possibili colpevoli, tutti poco avvezzi a raccontare il proprio passato e le
torbide vicende che si sono svolte nella loro famiglia. Ma torniamo al gioco;
tramite un puntatore potete indicare a Takashi il luogo verso cui si deve
dirigere, gli oggetti che deve osservare, gli indizi che deve raccogliere e le
persone con cui colloquiare. Quando iniziate una discussione con una persona
sullo schermo apparirà quanto pronunciato dal vostro interlo scritto su un
foglio di carta. Posizionando il cursore su una parola specifica ed
evidenziandola premendo il tasto X avrete la possibilità di ottenere ulteriori
informazioni a partire da quella parola o frase . Soltanto alcune parole
all'interno di una frase vi permettono di ricevere informazioni (molto spesso
di secondaria importanza) e solo una vi apre la strada ad un'altro “foglio” di
dialogo, ovvero vi da delle informazioni davvero essenziali. Spesso incontrerete
una certa resistenza nella persona interrogata; in certi casi, anche
individuando le parole corrette, il personaggio non vorrà parlare. viene utile
allora l'anello misteriosamente apparso al dito di Takashi, che vi mette in
grado di usare il vostro potere mentale, il Divine Judgement. Premendo il tasto
triangolo su alcuni vocaboli potrete tentare di leggere la mente di colui con
cui parlate a riguardo di quella parola. Il Divine Judgement può essere
utilizzato anche fuori dalle discussioni; in questo caso la lettura della mente
procurerà una visione di cosa pensano le persone in quel momento. Ogni volta che
utilizzate il DJ perderete dei punti psichici. Tali punti possono essere
recuperati soltanto in due modi: arrivando vivi alla fine di una giornata la
vostra energia sarà completamente ripristinata; supplire eventuali pericolose
perdite dovrete raccogliere delle farfalle interdimensionali (farfalle
interdimensionali?). L'energia psichica non cala solo nel momento in cui si
usano i poteri psichici; è importante sapere che il gioco è diviso in giornate
(o capitoli) e che ogni giornata è divisa in ore; in ogni ora è necessario
portare a termine una serie di azioni (parlare con persone, raccogliere oggetti,
visitare stanze e così via..) prima di poter procedere alla successiva. Se non
riuscite a fare quanto necessario nell'arco dell'ora svenite, ritornate
indietro nel tempo e perdete un po' di energia psichica. Se fallite non avendo
energia psichica a disposizione calerà inesorabile il Game Over. A volte
potrebbe capitare di essere coinvolti in situazioni di pericolo: in questi casi
l'azione viene rappresentata da un filmato in Computer Grafica interrotto
saltuaruamente da una schermata in cui sono presenti una o più scelte da
evidenziare con il puntatore entro pochi secondi. Scegliendo la risposta giusta
il filmato prosegue, nel caso di errore o di scelta corretta ma in ritardo
perderete una certa quantità di punti psichici e dovrete ricominciare
dall'inizio. Avrete inoltre a vostra disposizione un taccuino in cui appuntare
i dati sulle persone (che verrà aggiornato ogni volta che scoprirete un nuovo
dettaglio sull'indagato) e gli avvenimenti accaduti ora per ora.Inoltre ad esso
potrete allegare gli estratti dei diari degli abitanti della villa. Per
completare con successo il gioco non basta scoprire il colpevole, dovrete anche
ritrovare dei “frammenti di cuore” di Emi Katagiri che sono sparsi all' interno
delle camere nella maggior parte dei casi ma un discreto numero di questi può
essere ritrovato soltanto risolvendo degli enigmi congegnati dal defunto
Yoshinodu. E' inoltre importante sapere che il numero frammenti ritrovati
influenzerà molto il finale....
Grafica e
Tecnicamente Glass Rose non stupisce; ilsonoro
modello poligonale di Takashi/Kazuya è ben realizzato avvalendosi del viso della
pop star giapponese Masahiro Matsuoka e anche gli altri abitanti della villa
sono modellati discretamente bene; quando si muovono però la musica cambia
parecchio; le animazioni sono proprio poche e abbastanza “legnose” e quindi l'
effetto finale è “poco convincente”. Cinema Mansion è ben studiata nei suoi
singoli ambienti,ricchi di dettagli e intonati con l'arredamento e il “nome”
della camera. La villa viene rappresentata da immagini pre renderizzate in stile
Resident Evil ma rispetto al capolavoro di Mikami (specialmente in versione
GameCube) si dimostrano grezze e in bassa risoluzione. Apprezzabili invece i
filmati in CG che abbondano durante tutto il gioco, ben fatti sia come tecnica
che come regia. L'audio è davvero poco ispirato; le musiche sono poche e noiose
e il parlato è in lingua inglese ( così come i sottotiloli anche nella versione
distribuita in Italia) ma recitato in maniera che definire poco convincente è
davvero riduttivo.
Conclusioni
Il vero problema di Glass Rose è il gameplay: se siete
convinti che in questo gioco avrete la libertà di interrogare le persone che
volete, farvi un'idea dei moventi e alla fine scovare il colpevole
scordatevelo. In realtà ciò che dovete fare è incontrare una persona,
evidenziare tutte le parole del suo discorso, cercare qualche oggetto, non
sapere cosa fare e cercare in tutte le stanza della casa il prossimo individuo
con cui parlare. Infatti l'avventura procede su dei binari da Eurostar, non
avrete la minima possibilità di variare quanto pevisto dal copione. Spesso per
terminare un capitolo è necessario individuare un indizio in una stanza ma
altrettanto spesso nessuno aveva fatto accenno a questo indizio percui il suo
ritrovamento è più affidato alla fortuna che all'abilità. Le farfalle
interdimensionali e i frammenti di cuore sono dei pretesti per dare un po' di
varietà al gioco e le situazioni di pericolo sono troppo poche e brevi per
influire sulla votazione finale. L'unico vero pregio di Glass Rose è la trama
ricca di personaggi, dettagliati e ben caratterizzati, di mistero e suspence
anche se, per dirla tutta, non è proprio così coerente e non fornisce le
risposte a tutti i quesiti che apre. Insomma di Glass Rose non si può parlare
positivamente; si può dire che è un tentativo coraggioso di rilanciare un genere
ulitimamente un po' trascurato ma tra il tentare e il riuscirci il passo non è
così corto. Il paragone è obbligato e il vetusto Cruise for a Corpse di Delphine
Software (gioco nato su Commodore Amiga tredici anni fa) rimane ancora il
migliore di questo genere.
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